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La risoluzione sulle linee guida del marzo 2017 ha stabilito che le sezioni specializzate dovessero predisporre dei piani, se del caso tramite progetti per obbiettivi, per eliminare l’arretrato che si era accumulato nel 2016.

Molte sezioni specializzate hanno invece destinato risorse insufficienti a far fronte alle sopravvenienze e ciò ha determinato un fortissimo aumento dell’arretrato che avrebbe dovuto essere invece essere eliminato. Come sopra evidenziato, in soli tre anni le pendenze complessive delle sezioni specializzate sono più che raddoppiate, passando dalle circa 50.000 del 31.12.2016 alle oltre 100.000 al 31.12.2019.

Tale aumento dell’arretrato, avvenuto a macchia di leopardo, con alcuni tribunali “virtuosi” che lo hanno ridotto ed altri, pressoché tutti i maggiori, che hanno contribuito in modo sostanziale all’incremento complessivo, ha determinato un fortissimo aumento dei tempi prospettici di definizione delle controversie (disposition time - DT), riflesso dalla seguente tabella.

Tabella 10 Disposition time dei tribunali distrettuali al 31.12.2020

COLORE ROSSO: DURATA PROSPETTICA SUPERIORE AI CINQUE ANNI COLORE MATTONE: DURATA PROSPETTICA SUPERIORE AI QUATTRO ANNI COLORE GIALLO: SUPERIORE AI TRE ANNI

COLORE GRIGIO: SUPERIORE AI DUE ANNI COLORE BLU: SUPERIORE ALLANNO

COLORE VERDE: INFERIORE ALLANNO

UFFICIO DISPOSITION TIME IN GIORNI AL 31.12.2020 ITALIA MEDIA TRIBUNALI 1192

NAPOLI 2129

CATANZARO 1978

MILANO 1883

CATANIA 1864

REGGIO CALABRIA 1856

SALERNO 1617

TRIESTE 1582

BOLOGNA 1532

VENEZIA 1492

TORINO 1408

TRENTO 1296

GENOVA 1246

ROMA 1130

BRESCIA 1096

FIRENZE 1080

CAGLIARI 985

PALERMO 930

LECCE 860

22

BARI 673

ANCONA 564

PERUGIA 523

POTENZA 421

LAQUILA 224

MESSINA 192

CALTANISSETTA 162

CAMPOBASSO 55

Per riportare la durata dei procedimenti alla durata fisiologica è dunque necessario incidere sull’arretrato con interventi sistematici e mirati.

Anche in questo caso, è possibile effettuare una stima delle risorse giudiziarie necessarie ad abbattere l’arretrato nel triennio 2021-2023, con un procedimento di calcolo analogo a quello utilizzato con riguardo alle sopravvenienze. Postulando che tutte le sezioni immigrazione abbiano operato al massimo delle loro possibilità, la stima dell’incremento delle risorse, rispetto a quelle impiegate nel triennio precedente, necessarie a definire l’arretrato è effettuata secondo il seguente calcolo: pendenze finali divise per tre (ogni anno di vigenza delle tabelle) moltiplicate per cento. Il prodotto è poi diviso per la media annua di definizioni nel triennio precedente.

Tabella 11. Risorse giudiziarie (numero di giudici) aggiuntive, necessarie per definire l’arretrato nel triennio 2021-2023

TRIBUNALE RISORSE AGGIUNTIVE NECESSARIE TOTALI NEL TRIENNIO 2021-2023 PER DEFINIRE LARRETRATO

ITALIA MEDIA TRIBUNALI +88,2%

CATANIA + 197,2%

TRIESTE +169,6%

MILANO +151,4%

BOLOGNA +127,6%

NAPOLI +122,7%

GENOVA +121,7%

TRENTO +108,6%

SALERNO +101,4%

ROMA +99,3%

TORINO + 98,2%

VENEZIA + 85,5%

FIRENZE +77,7%

CATANZARO +75,0%

CAGLIARI +73,1%

BRESCIA + 70,3%

LECCE +67,7%

REGGIO CALABRIA +63,7%

PALERMO +47,9%

PERUGIA +42,3%

BARI +37,3%

ANCONA + 36,8%

POTENZA +35,9%

MESSINA +24,5%

LAQUILA +24,2%

23

CALTANISSETTA +10,2%

CAMPOBASSO +4,06%

La tabella evidenzia che tutte le sezioni specializzate hanno una quota di arretrato che in alcuni uffici ha assunto, in pochi anni, dimensioni insostenibili. Solo pochi uffici, per lo più piccoli, presentano un arretrato di natura “fisiologica”.

Secondo la risoluzione sulle linee guida del marzo 2017, l’arretrato dovrebbe essere affrontato utilizzando il criterio organizzativo della flessibilità, e quindi attraverso co-assegnazioni di giudici assegnati ad altre sezioni, con esonero parziale dal lavoro nella sezione di provenienza, e con applicazioni endo-distrettuali da parte del Presidente della Corte d’Appello. La raccomandazione del ricorso a quest’ultimo strumento evidenzia che, per il CSM, è l’intero distretto che deve farsi carico dell’arretrato delle sezioni specializzate e non solo il tribunale distrettuale.

Valido apporto potrà essere offerto anche dalle piante organiche flessibili distrettuali (istituite ai sensi dell’art. 1 comma 432 della legge del 27 dicembre 2019, n. 160 in luogo della figura del magistrato distrettuale) che, una volta divenute pienamente operative, potranno contribuire ad aggredire lo stock di arretrato in uffici in situazioni critiche di rendimento.

I piani di definizione dell’arretrato dovrebbero essere sviluppati nella forma di progetti per obiettivi misurabili e idonei a eliminare in un triennio le pendenze.

Nella individuazione delle risorse necessarie a definire l’arretrato e nella determinazione dei progetti per obiettivi dovrà essere considerato l’impatto dei procedimenti di immigrazione sul Tribunale distrettuale.

In alcuni tribunali, infatti, a causa di flussi di ricorsi sproporzionati rispetto alle dimensioni dell’ufficio, l’impatto dei flussi in materia di immigrazione non è sostenibile dall’ufficio senza risorse esterne.

L’impatto può essere misurato attraverso una rappresentazione statistica (si veda la seconda colonna della tabella in calce), rapportando le sopravvenienze medie del triennio 2018-2020 a tutti i giudici in servizio (non in pianta organica) nel tribunale distrettuale al 15 maggio 2021 (dati estratti dal sito del CSM). L’assunto è che a un maggior numero di sopravvenienze per giudice dell’intero ufficio corrisponda un maggiore sforzo richiesto all’ufficio, in termini di risorse, per far fronte al flusso dei procedimenti.

Inoltre, incrociando i dati sull’impatto con quelli sul disposition time è possibile effettuare una valutazione sulla capacità degli uffici di gestire la materia dell’immigrazione attraverso un’allocazione delle risorse equilibrata e conforme alle prescrizioni del CSM.

Si può, ad esempio, osservare che alcuni uffici che, hanno indici di impatto piuttosto bassi rispetto alle medie, presentano poi indici di disposition time molto elevati, evidenziando così un serio problema di allocazione di risorse all’interno dell’ufficio, con chiaro svantaggio per le sezioni immigrazione e a vantaggio di altre sezioni.

Un’allocazione inefficiente delle risorse all’interno dell’ufficio risulta, poi, da un ulteriore indicatore, quello individuato nella terza colonna della tabella e che riguarda la definizione media annua nel triennio 2018-2020 dei procedimenti internazionali rapportata a tutti i giudici in servizio (non in pianta organica) nel tribunale distrettuale al 15 maggio 2021 (dati estratti dal sito internet del CSM). Indici di definizione bassi, associati ad un alto disposition time, evidenziano problemi di efficienza nell’allocazione interna delle risorse a discapito delle sezioni immigrazione.

Infine, l’ultima colonna indica le pendenze per giudice e mira a pesare l’arretrato sull’intero ufficio.

Tabella 12. Sopravvenienze, definizioni e pendenze medie nel triennio 2018-2020 rapportate al numero complessivo di giudizi in effettivo servizio nell’ufficio 1l 15.05.2021.

GIUDICI IN

24 2020 PER GIUDICE

(INTERO UFFICIO)

2018-2020

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