• Non ci sono risultati.

Il cerimoniale funebre moderno: riflessioni

3. I L CERIMONIALE FUNEBRE CINESE : UN VIAGGIO ATTRAVERSO LA STORIA

3.9 Il cerimoniale funebre moderno: riflessioni

Come già precedentemente spiegato, le numerose riforme adottate a partire dal 1949 in poi, sebbene avessero l’obiettivo di eliminare il divario fra zone rurali ed urbane, proponendo una forma di cerimoniale più ―egualitario‖, nelle realtà dei fatti hanno invece contribuito all’allargamento della forbice fra città-campagna.

Mentre nelle aree urbane il cambiamento è stato radicale, nelle campagne il cerimoniale funebre fu interessato da un revival, la maggior parte dei suoi riti infatti, mutarono seppur lievemente nella forma, ma la sostanza rimase.

Per quanto riguarda la situazione nei centri cittadini, è interessante notare che, nel periodo pre-1949, l’inumazione era praticata nei cimiteri cittadini, nei cimiteri periferici o addirittura presso il proprio villaggio natìo. Ciò comportava che quei cittadini i cui famigliari riposavano nelle campagne, dovevano frequentemente farvi ritorno per adempiere agli obblighi filiali, soprattutto in occasione delle feste del Qingming e altre ricorrenze. Con la moderna cremazione invece, tale forma di dialogo fra città e campagna scomparve: le famiglie infatti, non tornavano più al villaggio natìo, dal momento che i loro famigliari defunti non vi riposano. Inoltre sussiste un’enorme differenza fra il ―cerimoniale cittadino‖ e ―cerimoniale urbano‖ in termini di essenza dello stesso: mentre nel cerimoniale di tipo tradizionale l’obiettivo principale di ciascun rito era quello di agevolare l’anima nella sua dipartita e nel suo viaggio nell’Aldilà, nonché ingraziarsela così da non venir perseguitati, nel ―rituale cittadino‖, dal momento che la politica del partito era scevra da ogni implicazione religiosa o sovrannaturale, esso si ridusse alla semplice commemorazione della vita del defunto. La morte non è più un qualcosa di cui aver timore e il morire per una buona causa – il Partito, la propria unità di lavoro, la Nazione – la rendeva ancora più onorevole. In breve, ogni rito costitutivo del ―cerimoniale urbano‖ è proiettato all’Aldilà, ai benefici che l’anima riceverà in un altro mondo, il ―cerimoniale urbano‖ è proiettato al mondo terreno, in particolare alla vita passata del defunto, non a quella futura.

42

del rito: i loro comportamenti infatti, sono costantemente ―monitorati‖ affinchè dimostrino di essere rispettosi del valore della pietà filiale. La commemorazione del defunto e della sua vita terrena è lasciato alle iscrizioni che parenti e amici donano alla famiglia e che vengono appese nella capanna dello spirito (lingpeng 灵棚36), affinchè tutti le possano leggere.

Il rito urbano invece enfatizza il ruolo dell’individuo in relazione alla collettività, ovvero l’unità di lavoro alla quale il defunto è appartenuto, ma anche il Partito e non meno importante la Nazione. Infatti il rito funebre urbano assomiglia molto al rito funebre occidentale, nel quale gli elogi riguardo alla vita del defunto rappresentano il momento principale e più celebrativo. Quanto ai partecipanti al rito, nella cerimonia commemorativa sono i colleghi di lavoro o, nel caso, i compagni di partito a recitare la parte più importante: la famiglia, specie nel caso di personaggi autorevoli, passa in secondo piano, il loro ruolo è addirittura marginale: ciò è testimoniato dal fatto che per tali defunti, il funerale, è organizzato e finanziato totalemnte dall’unità di lavoro.

È curioso, e per certi aspetti paradossale, che fra ―cerimoniale rurale‖ e ―cerimoniale urbano‖ ci sia questa somiglianza: mentre nel rituale officiato oggigiorno nelle campagne, il benessere dei congiunti sia ritenuto essere derivante dai favori o dai comportamenti punitivi o meno degli spiriti ancestrali, nel rituale officiato nelle città, il benessere della famiglia dipende strettamente dall’unità di lavoro e questo ha un fondo di realtà: infatti il lavoro e la casa dove i famigliari vivono vengono dati dall’unità di lavoro e non viene lasciata in eredità dal proprio defunto. Questa dipendenza dall’unità di lavoro è un fenomeno che interessa le sole città, non certo le campagne.

Un altro elemento che contribuisce ad allontanare le due forme di cerimoniale funebre, è il fatto che mentre nel ―cerimoniale rurale‖ ciascun membro della famiglia ha un ruolo preciso (ciò è testimoniato dall’usanza di indossare i wufu 五服, i cinque tipi di abiti del lutto,37 nel ―cerimoniale urbano‖ ciò non è così importante. Oltre al fatto che ai famigliari non è permesso indossare i tradizionali abiti del lutto, la scala d’importanza fra i famigliari in lutto è drasticamente ridotta: i figli e le figlie per esempio, sono messi sullo stesso piano (non si privilegia il figlio maschio maggiore come nel ―cerimoniale rurale‖). Inoltre, anche i famigliari anziani prendono parte al

36 Si rimanda al lavoro di traduzione delle pp. 64-65 37

funerale dei propri figli o nipoti: ciò infatti non avveniva nel cerimoniale tradizionale, poiché si disaccordo con i principi di pietà filiale.

Anche l’età anagrafica del defunto è motivo di differenzizione fra il ―cerimoniale urbano‖ e il ―cerimoniale rurale‖: mentre nel primo caso non c’è distinzione nella natura della funzione commemorativa, nel secondo caso la complessità del cerimoniale è determinata dalla longevità del defunto. In entrambi i casi, le morti non degne di celebrazione funebre rimangono le morti bianche: i bambini infatti non ricevono particolari attenzioni.

In conclusione, la sostanziale differenza fra il ―cerimoniale urbano‖ e il ―cerimoniale rurale‖ sta nel fatto che la sontuosità del primo dipende essenzialmente dal fatto che il defunto si è distinto o meno in vita a favore della causa politica, nel secondo invece dipende dal clan patriarcale di appartenenza, dal rapporto con gli spiriti sovrannaturali, dalla competizione fra clan in termini di ricchezza. Il funerale dunque è diventato un ulteriore elemento di distanza fra la città e la campagna: ciò è stato determinato principalmente dalle scelte politiche e sociali del PCC, sebbene l’obiettivo fosse l’uniformità per una ―democratica‖ sepoltura. Il motivo principale di questa lontananza però, non è attribuibile al fatto che la campagna è più vulnerabile e influenzabile da parte di quei fattori superstiziosi e irrazionali, dovuti all’ignoranza e alla povertà che la caratterizzano, elementi che per altro possono essere facilmente superati. Il motivo principale invece, sembra essere il sistema organizzativo imposto alla città, che ha portato l’individuo a raggiungere una posizione sociale non rispetto alla famiglia d’appartenenza, bensì in relazione all’unità di lavoro. Il funerale urbano assomiglia più a un cerimoniale di stampo occidentale che a un derivato dal prototipo tradizionale: infatti nessuno dei riti che costituiscono il cerimoniale tradizionale è officiato nel ―rituale urbano‖.

44

Documenti correlati