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Il consumo di suolo nei comuni del Veneto

Nel documento CONSUMO DI SUOLO e SERVIZI ECOSISTEMICI (pagine 12-18)

1. I DATI DEL CONSUMO DI SUOLO 2020 NEL VENETO

1.3 Il consumo di suolo nei comuni del Veneto

In tab. 1.4 sono riportati i 20 comuni per i quali nel 2020 è stato rilevato il maggior consumo di suolo, con una sintetica descrizione del tipo di interventi che lo hanno determinato (individuati sulla base di quanto è stato possibile identificare con le informazioni a disposizione).

Tab. 1.4: I 20 Comuni in Veneto con maggior consumo di suolo nel 2020; in neretto i comuni che rientravano anche l’anno scorso nei primi 20 ed evidenziati in colore quelli che sono stati tra i primi 20 per gli ultimi quattro anni, dal 2017 al 2020.

COMUNE PROVINCIA Consumo di

suolo (ha) Principali destinazioni d’uso del suolo consumato Vicenza VI 36,93 32 ha per i cantieri della base militare Dal Molin

Roncade TV 29,38 33 ha per la realizzazione di un nuovo campus

Sona VR 25,72 23 ha per cantieri alta velocità

Sommacampagna VR 21,65 21 ha per cantieri alta velocità

Scorzè VE 18,63 15 ha cantieri di recupero base militare di Peseggia

Nogarole Rocca VR 13,97 13,7 ha cantiere per la costruzione di un complesso industriale Portogruaro VE 13,10 5,7 ha cantieri A4 e 6,6 ha per nuovo complesso industriale Padova PD 11,15 interventi di vario tipo: industriale residenziale ed altro

Malo VI 10,79 9,2 ha cantieri pedemontana

Zevio VR 10,17 7,2 ha di cantieri in aree industriali e 2 ha in aree residenziali Legnago VR 10,00 3,4 ha parcheggio industriale, altri 5 ha di cantieri in aree industriali Verona VR 9,13 interventi di vario tipo: industriale residenziale ed altro

Casale sul Sile TV 9,13 8,9 ha cantieri per stazione di servizio A27

Montecchio Maggiore VI 8,74 6 ha di ampliamento di una cava e 1 ha di cantieri stradali

Arzignano VI 7,95 1,8 ha sistemazioni idrauliche, 1,8 ha cantieri in aree industriali e altri interventi

Albignasego PD 7,80 5,2 ha cantieri in aree residenziali per edifici e opere di urbanizzazione Jesolo VE 7,23 maggior parte cantieri in aree residenziali

Treviso TV 7,10 Interventi vari; 3,5 ha di parcheggi per i trasporti pubblici

Isola Vicentina VI 6,97 interventi di vario tipo

Vigonza PD 6,89 interventi di vario tipo: industriale residenziale ed altro

TOTALE 272,4

Il consumo in questi 20 comuni ammonta complessivamente a 272 ha (pari al 40% di tutto il nuovo consumo di suolo regionale tra il 2019 e il 2020), distribuiti tra vari tipi di interventi:

costruzione di strade, ampliamento di aree industriali, aree residenziali e cave (con riferimento a quest’ultime si evidenzia come, per obbligo di legge, l’area di cava a fine coltivazione debba essere completamente ripristinata).

Nella carta di figura 1.12 è rappresentato il consumo di suolo totale al 2020 a livello comunale:

primeggiano la maggior parte dei capoluoghi di provincia, parecchi con consumi superiori al 30%

della superficie comunale.

In figura 1.13 invece viene riportata la densità di consumo in m2/ha relativa all’ultimo anno (2019-2020) in cui risaltano, oltre a buona parte dei comuni riportati in tabella 1.4, anche altri comuni che in proporzione alle loro dimensioni hanno comunque subito interventi significativamente impattanti, come quelli di Spinea, Montecchio Precalcino e Costa di Rovigo che presentano tassi di consumo superiori ai 25mq/ha.

La figura 1.13 mette in evidenza anche la presenza di numerosi comuni (71) che evidenziano un tasso di consumo negativo. Questo fenomeno è legato alle situazioni di ripristino in particolare delle aree di cantiere la cui evoluzione è stata oggetto di attenzione nella fotointerpretazione di quest’anno. Va detto che in alcuni casi il ripristino, anche se in parte riferibile agli anni precedenti, è stato cumulato tutto nell’ultimo anno. Si segnalano comunque i casi di Concordia Sagittaria e Resana che presentano un tasso di ripristino superiore ai 10 mq/ha dovuti alla sistemazione delle aree di cantiere a seguito della conclusione di opere di realizzazione rispettivamente di canali (vedi paragrafo 3.6 fig. 3.18) e strade. Si evidenzia in ogni caso che per tali ripristini non è possibile valutare l’effettivo recupero qualitativo dei suoli, che richiederebbe monitoraggi specifici per verificare il ripristino della fertilità.

Fig. 1.12: Consumo di suolo nei comuni del Veneto, totale calcolato al 2020, in percentuale del territorio comunale, esclusi i corpi idrici.

Fig. 1.13: Consumo di suolo tra il 2019 e il 2020 a livello comunale (densità dei cambiamenti; m2/ettaro); i valori in negativo sono dovuti a ripristini.

Nelle tabelle seguenti (da tab. 1.5 a tab 1.8) viene riportata un’analisi del consumo negli ultimi 5 anni (dal 2015 al 2020) per classe demografica (suddividendo i comuni veneti in 4 classi di abitanti: 0-5.000, 5.000-10.000, 10.000-40.000 e maggiori di 40.000) al fine di evidenziare le situazioni positive.

Nella classe fino a 5.000 abitanti (tab. 1.5), che conta 289 su 563 comuni veneti, sono 24 (dei quali i primi 10 riportati in tabella) i comuni per i quali nel periodo considerato si è assistito ad un consumo netto pari a zero o addirittura al recupero di superfici. A questi si sommano i 6 nella categoria 5.000/10.000 abitanti (tab. 1.6) e altri 3 nella categoria 10.000/40.000 (tab. 1.7).

Tab. 1.5: Consumo di suolo nei comuni con meno di 5.000 abitanti. Classifica dei comuni che hanno registrato il consumo netto minore

Tab. 1.6: Consumo di suolo nei comuni tra 5.000 e 10.000 abitanti. Classifica dei comuni che hanno registrato il consumo netto minore tra il 2015 e il 2020.

Tab. 1.7: Consumo di suolo nei comuni tra 10.000 e 40.000 abitanti. Classifica dei comuni che hanno registrato il consumo netto minore tra il 2015 e il 2020.

Tab. 1.8: Consumo di suolo nei comuni con più di 40.000 abitanti. Classifica dei comuni che hanno registrato il consumo netto minore tra il 2015 e il 2020.

Nessuno dei comuni con più di 40.000 abitanti (tab. 1.8) ha registrato un consumo netto inferiore o uguale a 0 tra il 2015 e il 2020: per comuni di tali dimensioni l’incidenza degli isolati casi di recupero di suolo è ampiamente compensata dalla numerosità degli interventi di nuovo consumo. Tuttavia anche per alcuni di questi comuni (Venezia e S. Donà di Piave) nell’ultimo anno si è registrato un consumo netto di suolo inferiore a 0 dovuto in particolare al ripristino di alcuni grandi cantieri. Limitandosi al solo ultimo anno sono in totale 119 i comuni che hanno registrato questo fenomeno.

L’analisi dei dati su base demografica evidenzia come il consumo di suolo si stia concentrando sempre più nei comuni medio piccoli. Il consumo medio per abitante, che a livello regionale è pari a 0,045 ha/ab, passa dai 0,026 ha/ab dei comuni più popolosi ai 0,068 ha/ab per quelli con popolazione inferiore alle 5.000 unità. Tale dato tiene conto del consumo totale avvenuto fino ad oggi, ma viene confermato dall’andamento degli ultimi anni dove il contributo relativo al consumo rispetto alla percentuale di popolazione è sempre maggiore nei comuni meno abitati rispetto a quelli più popolosi. Ad esempio il totale dei comuni inferiori ai 5.000 abitanti, che rappresentano il 14,9% della popolazione veneta, contribuisce per il 22,6% al consumo totale regionale e per il 21,1% al consumo dell’ultimo anno; al contrario il totale dei comuni della fascia più popolosa, pari al 22,7 della popolazione, presenta un contributo regionale a tutti gli indicatori di consumo di poco superiore al 10%. Una possibile spiegazione di tale fenomeno è la saturazione delle superfici consumabili nei grandi centri urbani che, in mancanza di spinte alla riconversione dell’esistente, riversano sul resto del territorio la domanda di nuove infrastrutture (vedi ad esempio il successivo paragrafo 1.4), dove i costi sono minori e la disponibilità di spazi è maggiore.

1.4 Il consumo di suolo legato a centri logistici per attività industriali e commerciali in

Nel documento CONSUMO DI SUOLO e SERVIZI ECOSISTEMICI (pagine 12-18)

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