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IL CORPO “POST-UMANISTA” (E IL “POST-UMANISMO”)

ATTRAVERSO LE “METAFORE”

Le “emergenze” corporee restituite dalla “pontificazione” meta- forica serresiana rimpallano, a questo punto, il corpo nel “post-uma- nismo” e (quindi) il “post-umanismo” nel suo complesso. Perché non va dimenticato che il presente lavoro è pensato come ultimo atto di una trilogia articolata in una (prima) esplorazione/focalizzazione del “post-umanismo”, in una (prima) ricognizione/tematizzazione del corpo nel “post-umanismo” e infine appunto in una ri-conside- razione, attraverso la “metafora”, del corpo nel “post-umanismo” e (quindi) del “post-umanismo” stesso; il tutto, ça va sans dire, via Michel Serres1.

Dando per acquisita l’idea che il corpo costituisca uno (s)nodo nevralgico/cruciale del “post-umanismo”2, è assai verisimile pen-

sare che le “emergenze” corporee “pontificate” dalle “metafore” di Serres aprano (ulteriori) affacci sul corpo nel “post-umanismo” e quindi sul “post-umanismo” nel suo complesso giacché appunto l’hominescence, corporea nello specifico, è agevolmente conside- rabile/impiegabile come “bussola interpretativa” e/o “catalizzatore concettuale” delle idee del “post-umanismo” sul corpo e del “post- umanismo” stesso3.

E dunque, nell’ambito della già acclarata “emergenza”4, com-

plessivamente, di suoi aspetti “inediti”, del suo essere percepito in

1 Cfr. supra il Capitolo 1.

2 Cfr. O. Rignani, Emergenze “post-umaniste” del corpo. Una prova di analisi “orizzontale” via Michel Serres, cit. e supra il Capitolo 1. 3 Cfr. ivi e O. Rignani, Emergenze “post-umaniste” dell’umano. Prove di

analisi storico-comparativa dal presente al passato e ritorno, cit. 4 Cfr. O. Rignani, Emergenze “post-umaniste” del corpo. Una prova di

98 “Metafore” del corpo “post-umanista”: Michel Serres questi stessi aspetti, di modi “nuovi” di percepirlo/concepirlo, di suoi “nuovi” ruoli, dell’espressione/tematizzazione/gestione di que- ste novità, il corpo “post-umanista” “additato” (dal corpo restituito) dalla “pontificazione” “metaforica” serresiana “emerge”, più nello specifico, flessibile, metamorfico, versatile, propulsivo, inclusivo o per meglio dire federativo, condizionale/trascendentale e, in/per tutto ciò, seme/frutto di sempre nuove e diverse ibridazioni, mai definito o definibile, non “statico”, invariante nella possibilità.

“Emerge”, in altre parole, in costruzione/ricostruzione nel- l’“orbita” della variazione, da limite a soglia5 di passaggio, dello

statuto della relazione e del confine; in divenire con una realtà sim- poietica reticolare fluttuante, nella quale non si possono stabilire, una volta per tutte, gerarchie e/o centri6.

Tutte “emergenze” che vanno per così dire a confluire in quella

dimensionalità in senso antropologico/antropo-poietico che, sen-

za peraltro sbilanciamenti verso la pars destruens, rappresenta un pregnante post dell’umanismo, verso un’umanità oltre l’umanismo stesso. Per cui, in definitiva, il corpo aggetta come “dispositivo”7,

spazio dimensionale, appunto, di “ri-definizione” e “ri-costruzione”

5 Cfr. in particolare R. Marchesini, Il concetto di soglia. Una critica all’an- tropocentrismo, Theoria, Roma 1996; Id., La fabbrica delle chimere. Bio- tecnologie applicate agli animali, Bollati Boringhieri, Torino 1999; Id., K. Andersen, Animal Appeal. Uno studio sul teriomorfismo, Hybris, Bologna 2003; L. Caffo, Id., Così parlò il postumano, Novalogos, Aprilia 2014; Id., Epifania animale. L’oltreuomo come rivelazione, Mimesis, Milano 2014; Id., Contro i diritti degli animali? Proposta per un antispecismo po- stumanista, Edizioni Sonda, Casale Monferrato (Cn) 2014; Id., Etologia filosofica. Alla ricerca della soggettività animale, Mimesis, Milano 2016; Id., Alterità. L’identità come relazione, Mucchi Editore, Modena 2016; Id., Tecnosfera. Proiezioni per un futuro postumano, Castelvecchi, Roma 2017. Roberto Marchesini è fondatore e promotore, oltre che della Scuola di Interazione Uomo animale (SIUA), del Centro Studi di Filosofia Post- umanista (http://www.filosofiapostumanista.it/), a cui fa capo, tra l’altro, la rivista “Animal Studies. Rivista italiana di antispecismo”.

6 Cfr. R. Marchesini, Possiamo parlare di una filosofia postumanista?, in “Lo Sguardo.net. Rivista di filosofia”, n. 24, 2017 (II), Limiti e confini del Postumano, a cura di G. Leghissa, C. Molinar Min, C. Salzani, cit. 7 Sul corpo-dispositivo cfr., tra gli altri, G. Cipolletta, Passages metrocor-

porei. Il corpo-dispositivo per un’estetica della transizione, eum, Mace- rata 2014.

Il corpo “post-umanista” (e il “post-umanismo”) attraverso le “metafore” 99 umana integrale in una prospettiva post-antropocentrica, post-duali- sta, post-centralizzante8.

E quindi, se, in/con questa sua valenza dimensionale, esso costi- tuisce un’“alternativa” al corpo abitato, strumento ecc. dell’umani- smo9 nonché un elemento nodale del “post-umanismo”, riverbera

il “post-umanismo” stesso, la cui fisionomia generale (cambiamento oggettivo della condizione umana, percezione di tale cambiamento, mutamento della percezione di questa condizione e tematizzazione/ gestione di tali cambiamenti; nonché “confluenza” di “post-umano” come condizione e dimensione e di “post-umanismo” come approc- cio filosofico10), attraverso appunto questo gioco di specchi, risulta

in certo modo rifocalizzata.

Aggettano, così, inter-implicati con/coagulantisi attorno all’ibri- dazione, “tratti” “caratterizzanti” come “superamento”, variazione dello statuto del confine, idiosincrasia per i centri, meta-stabilità, ai quali s’aggiunge l’esigenza/necessità di un pensiero che, sempre più e su più fronti, nell’intersezione e nella confluenza dei saperi, pensi costruttivamente, declini, articoli tutto questo, con una tenuta epistemica sempre più valida11.

Sullo sfondo della “fine” del vecchio umanismo, spicca pertanto appunto, in una per così dire equidistanza tra pars destruens nei confronti dello stesso umanismo da un lato e umanismo “di opposi- zione” dall’altro, l’ibridazione, con una valenza che è pressappoco quella che hanno all’interno della riflessione serresiana i così chia- mati mots-carrefours12: incroci, intersezioni, nodi, snodi di più piste. 8 F. Ferrando, Postumanesimo, transumanesimo, antiumanesimo, metau-

manesimo e nuovo materialismo: relazioni e differenze, in “Lo Sguardo. net. Rivista di filosofia”, n. 24, 2017 (II), Limiti e confini del Postumano, a cura di G. Leghissa, C. Molinar Min, C. Salzani, cit.

9 Cfr. in particolare R. Marchesini, Il tramonto dell’uomo. La prospettiva post-umanista, cit. e O. Rignani, Emergenze “post-umaniste” del corpo. Una prova di analisi “orizzontale” via Michel Serres, cit.

10 Cfr. supra e O. Rignani, Emergenze “post-umaniste” dell’umano. Prove di analisi storico-comparativa dal presente al passato e ritorno, cit.; Ead., Emergenze “post-umaniste” del corpo. Una prova di analisi “orizzontale” via Michel Serres, cit.

11 Cfr. specificamente R. Braidotti, The Posthuman, cit.; tr. it. di A. Balzano, Il postumano: la vita oltre l’individuo, oltre la specie, oltre la morte, cit. 12 Cfr. supra.

100 “Metafore” del corpo “post-umanista”: Michel Serres Piste che, nel caso di specie, sono la revisione dell’idea di separa- zione (uomo/natura/animale/macchina) alla volta dell’idea di soglia di passaggio, un’ontologia ibrida (del “contagio”) e quindi l’idea di “strutture” virtuali non deterministiche, e complessivamente di una realtà meta-stabile, il rifiuto della centralità del centro a favore di prospettive pluraliste.

E, insieme con l’ibridazione, spicca appunto l’esigenza dell’in- cremento e del “potenziamento” di un pensiero ibrido dell’ibrida- zione stessa13, che declini ulteriormente in modo costruttivo l’idea

del “superamento”, non dell’uomo, ma dell’umanismo; che, quindi, affronti con atteggiamento progettuale e propositivo la questione di un’umanità oltre lo stesso umanismo immaginando di questa stes- sa umanità, nell’ambito di una sua ridefinizione radicale, il modo di essere; e che, in definitiva, si attrezzi sempre meglio per essere epistemicamente via via più adatto a studiare/pensare l’era dell’an- tropocene14.

Dunque, un uomo/corpo della flessibilità dell’alga, della ver-

satilità dei battelli, della propulsività della prua, della federatività

del tronco, che s’immerga nell’universo per raccoglierne il gesto inventivo e per inventare a sua volta e (ri-)pensare sé e il mondo stesso in questo scambio dinamico inventivo, arrivando ad abita- re la cattedrale (nave e tenda)15: è di nuovo Serres, senza peraltro

alcuna dichiarata intenzione in questo senso, ad additarci un uomo e un umanismo in (ri-)costruzione nel polimorfismo proliferante e

13 Cfr. “Animal Studies. Rivista italiana di antispecismo”, a. V, n. 15, 2017, Declinazioni del postumano. Per una nuova filosofia del vivente, a cura di G. Leghissa.

14 P. Crutzen, The “Anthropocene”, in E. Ehlers, T. Krafft (a cura di), Earth System Science in the Anthropocene. Emerging Issues and Problems, Springer, Berlin 2006, pp. 13-18; P. Dukes, Minutes to Midnight: History and the Anthropocene Era from 1763, Anthem Press, London 2011. Cfr. anche F. Ferrando, Postumanesimo, transumanesimo, antiumanesimo, me- taumanesimo e nuovo materialismo: relazioni e differenze, in “Lo Sguardo. net. Rivista di filosofia”, n. 24, 2017 (II), Limiti e confini del Postumano, a cura di G. Leghissa, C. Molinar Min, C. Salzani, cit.

15 M. Serres, Le Gaucher boiteux. Puissance de la pensée, cit., p. 258: “Nous habiterons la cathédrale: nef et tente”; tr. it. di C. Tartarini, Il mancino zoppo. Dal metodo non nasce niente, cit., p. 285.

nella varietà caleidoscopica del post16; ad additarci l’hominescent,

il mancino zoppo, il “campione” dell’“età dolce”, delle ere di aria e di acque17.

Nous jouissions de terres habitables, définies par des frontières tra- cées sur le sol; nous apprenons désormais à vivre parmi les plaques brûlantes qui soutiennent plaines et montagnes et les font évoluer, à penser comme les fleuves et les turbulences, les océans, les courants marins et, de l’atmosphère, les orages et la bonace, les nuages et les vents. Le savoir se découpait ou se classait comme des continents, alors qu’il se mélange et fluctue comme les mers inclassables dont les molécules font en continu le tour de monde; chaque goutte vient de to- utes les eaux et y va; chaque pensée jaillit de partout et y revient. Nous changeons de maison, nous volons ou naviguons.18

Incerto tempore incertisque locis.

16 Queste conclusioni, grosso modo, raccolgono e vengono per così dire a confermare/integrare quelle rispettivamente di O. Rignani, Emergenze “post-umaniste” dell’umano. Prove di analisi storico-comparativa dal presente al passato e ritorno, cit. e di Ead., Emergenze “post-umaniste” del corpo. Una prova di analisi “orizzontale” via Michel Serres, cit. 17 M. Serres, Le Gaucher boiteux. Puissance de la pensée, cit.; tr. it. di C.

Tartarini, Il mancino zoppo. Dal metodo non nasce niente, cit. 18 Ivi, pp. 257-258 e ivi, pp. 284-285.

Marchez en silence. Marchez jusqu’à entendre bientôt une discrète batterie, une délicate caisse sèche qui résonne et répète au bout d’une double baguette vos pas sur le sol. Et, de ce rythme en phase avec ceux qui composent le corps et la vie, surgit une musique intime, comme si les pieds externes ébrainlaient l’oreille interne. Le rythme des pas, dont l’ensemble va rejoindre votre accord et votre nome, réanime le corps et, nouvellement née, l’âme entre en langue. Vous marchiez, j’en suis fort aise; eh bien, dansez ou chantez maintenant!

M. Serres, Corps Tutti rigiriamo tra le mani un vecchio copertone vuoto mediante il quale vorremmo raggiungere il senso ultimo a cui le parole non giungono.

ETEROTOPIE

Collana diretta da Salvo Vaccaro e Pierre Dalla Vigna 350. Gilberto Marzano, Il lato maligno del web

351. Maura Simone, Il fragile flagello. Una genealogia della trasgressione

femminile

352. Viviana Gravano, Expo Show. Milano 2015 una scommessa interculturale

persa

353. Alfonso D’Agostino, Gli antenati di Faust

354. Di Biasio, Guardare la radio. Prima storia della radiovisione italiana 355. Alberto Volpi, Miti di leadership

356. Valentino Catricalà, Media Art. Prospettive delle arti verso il XXI

secolo. Storie, Teorie, Preservazione

357. Lucio D’Alessandro, Università quarta dimensione

358. Ludovica Malknecht, Il rischio dell’identità. Etica e comunicazione

nella web society

359. Iacopo Milana, D’annunzio e le donne della rosa

360. Sara Fariello, Madri assassine. Maternità e figlicidio nel post-

patriarcato

361. Marina Dobosz, Raffaele Federici, Culture e sindrome del costruito.

Spazi pubblici e luoghi di lavoro fra salute e società, prefazione di

Annibale Luigi Materazzi

362. Stefano Iacone, Mio servo, mio padrone. Legami perversi di coppia e

psicoterapia

363. David Healy, Pharmageddon. Eclissi della cura e marketing della

medicina

364. Irene Strazzeri, La Resistenza della differenza. Tra liberazione e

dominio

365. Carlo Bordoni (a cura di), Immaginare il futuro. La società di domani

vista dagli intellettuali di oggi

366. Mario Agostinelli, Debora Rizzuto, Il mondo al tempo dei quanti.

Perché il futuro non è quello di una volta

367. Salvo Vaccaro (a cura di), Violenza di genere. Saperi contro 368. Gilles Reckinger, Lampedusa. Incontri ai confini d’Europa

369. Orsola Rignani, E-Mergenze “Post-Umaniste” del Corpo. Una prova

di analisi “orizzontale” via Michel Serres

370. Caterina Zaira Laskaris, Grammatiche della percezione

371. François Jullien, Accanto a lei. Presenza opaca, presenza intima, traduzione e cura di Marcello Ghilardi

372. Laura Gilli, L’ornamento. Percorsi teorici tra letteratura e arti

373. Flora de Giovanni, Lucia Perrone Capano (a cura di), “L’eccezionalità del presente”. Scrivere la Grande Guerra

374. Giuseppe Di Federico, Da Saragat a Napolitano. Il difficile rapporto tra

Presidente della Repubblica e Consiglio superiore della magistratura

375. Stefano Calabrese, La fiction e la vita. Lettura, benessere, salute 376. Adriano Voltolin, Il giuramento di Annibale. Le Brigate Rosse: un

vertice di osservazione psicoanalitico

377. Luigi Cazzato, Sguardo inglese e Mediterraneo italiano. Alle radici

del meridionismo

378. Lauro Graziosi, La qualità del “sentire” ovvero critica della

“ragion”musicale

379. Roberta Chiroli, Ora e sempre No Tav. Pratiche e identità del

movimento valsusino contro l’Alta Velocità, Prefazione di Erri De

Luca

380. Bruno Pinchard, Marx a rovescio, traduzione e cura di Luigi Francesco Clemente

381. Luca Martini, Altre stelle. Un viaggio nei Centri Antiviolenza, prefazione di Riccardo Iacona, postfazione di Anna Pramstrahler 382. Milo De Angelis, La parola data (interviste 2008-2016)

383. Anna Luigia De Simone, Andy Warhol’s tv. Dall’arte alla televisione 384. Emiliana Armano, Annalisa Murgia, Maurizio Teli, Platform

capitalism e confini del lavoro negli spazi digitali

385. Nicoletta Brazzelli, Topografi e letterarie. Paradigmi dell’immaginario

da Shakespeare a Naipaul

386. Giuliano Franceschini, Che cos’è la conoscenza? Un universo in

espansione

387. Giulia Pils, Raffaella Trocchianesi, Design e rito. La cultura del

progetto per il patrimonio rituale contemporaneo

388. Alessandro Marongiu, Scrittori sardi nel terzo millennio. Saggi,

recensioni e articoli 2007-2017

389. Barbara Ghiringhelli, Anthropology of life. Quando l’altro è di

un’altra specie

390. Michael Walzer, Le conseguenze della guerra. Rifl essioni sullo jus

post bellum

391. Marialuisa Stazio, Esploratori e fuggiaschi. La mobilità giovanile

italiana nella Berlino che cambia

392. Raffaele Scolari, Catastrofi e cambiamenti climatici. Sette rifl essioni su

pensiero e rappresentazioni del disastro tecno-naturale, introduzione di

Luca Mercalli

393. Andrea Romeo, Posto, taggo, dunque sono? Nuovi rituali e apparenze

digitali

394. Massimo Bignardi, Autoritratto urbano. Luoghi tra visione e progetto, Prefazione di Franco Purini

395. Kurt Lewin, Paesaggio di guerra

396. Sabatino Alfonso Annecchiarico, Tango Tano. I migranti italiani nel

tango argentino

397. Paolo Parisi Presicce, Impalcature. Teorie e pratiche della narratività, prefazione di Emanuele Trevi

398. Gianfranco Marelli, L’amara vittoria del situazionismo. Storia critica

dell’Internationale Situationniste 1957-1972

399. Robert Kurz, Il collasso della modernizzazione. Dal crollo del

socialismo da caserma alla crisi dell’economia mondiale

400. Annamaria Rufino, In-security. La comunicazione della paura nell’età

medioglobale, Prefazione di Michel Maffesoli

401. Judith Butler, Catherine Malabou, Che tu sia il mio corpo 402. Fabio Mini, La guerra di Quinton

403. Alessandro Cutrona, L’attualità della mise en abyme nelle opere di

Peter Greenaway e Charlie Kaufman

404. Federico Bellini, La saggezza dei pigri. Figure di rifiuto del lavoro in

Melville, Conrad e Beckett

405. Carlo Carotti, Avanti o popolo! Socialisti e comunisti nei fi lm italiani.

1945-2010

406. Dario Di Donfrancesco, La vela, la ruota, il vapore. Percorsi letterari

e mezzi di trasporto dell’Adriatico

407. Roberto Marchesini, Emancipazione dell’animalità

408. Ruggero D’Alessandro, Luca Saltini, Il paese degli spazi e della

polvere. Un viaggio negli U.S.A. con 13 scrittori. 1920-2000

409. Sarat Colling, Animali in rivolta, a cura di feminoska e Marco Reggio 410. Carlo Marcaccini, Il conflitto delle élites. Atene 508-403 a.C.

411. Nicola Perullo, Ecologia della vita come corrispondenza. Frammenti

per la spoliazione del senso

412. Ernesto Laclau, Le fondamenta retoriche della società. Morte e

resurrezione di una teoria dell’ideologia

413. André Gorz, Il filo rosso dell’ecologia, a cura di Willy Gianinazzi 414. Carmine Castoro, Il sangue e lo schermo

415. Gianni Gasparini, Novantanove pensieri sulla poesia

416. Alessandra Sannella, Micaela Latini, Alfredo M. Morelli (a cura di),

La grammatica della violenza. Un’indagine a più voci

417. Stefano G. Azzarà, Nonostante Laclau. Populismo ed egemonia nella

crisi della democrazia moderna

418. Matteo Bittanti (a cura di), Machinima. Dal videogioco alla videoarte 419. Pietro Misuraca, «Tutto quel che è, fi nisce». Guida a L’Anello del

Nibelungo di Richard Wagner

420. Giuliano Marrucci, Cemento rosso. Il secolo cinese, mattone dopo

mattone

novecento.

422. Paolo Rigliano (a cura di), Sguardi sul genere. Voci in dialogo 423. Susi Pietri, Miroirs concentriques. Teoria del romanzo e poetica dei

piani dell’essere in Balzac

424. Milosh F. Fascetti, La fine della musica

425. Elena Laurenzi, Il paradosso della libertà. Una lettera politica di

Marìa Zambrano

426. Giorgio Girard, Letteralismo religioso delle masse, terrorismo e

migrazione

427. Anna Zinelli, 1955-1968. Gli artisti italiani alle documenta di Kassel 428. Enrico Mauro, I pesci e il pavone. Contro la valutazione meritocratica

della ricerca scientifica

429. Modesta di Paola, L’arte che traduce. La traduzione visuale nell’opera

di Antoni Muntadas

430. Marilena Macaluso, Giuseppina Tumminelli, Socializzazione politica

e “potere quotidiano”. Riflessioni teoriche e ricerca sul campo

431. Pietro Piro, Perdere il lavoro smarrire il senso. Esperienze educative

e altri saggi di sociologia critica

432. Giulio de Martino, Borbonici e antiborbonici. Dal regno di Napoli e

di Sicilia all’Italia unita

433. Cary Wolfe, Davanti alla Legge. Umani e altri animali nella

biopolitica, a cura di Cristina Iuli

434. Kazimierz Sakowicz, Diario di Ponary. Testimonianza diretta del

genocidio ebraico in Lituania, 1941-1943, traduzione e cura di

Gigliola Bettelle

435. Paola Bozzi, Dada da capo

436. Stefano Calabrese, Storie di vita. Come gli individui si raccontano nel

mondo

437. Rocco D’Ambrosio, Francesco Giannella, La corruzione: attori e

trame

438. Giovanna D’Amia, La storia dell’architettura in Francia tra

Illuminismo e Restaurazione. Un percorso tra libri e musei

439. Virginio Bettini (a cura di), Dal paesaggio alla civitas. Dall’ecologia

del paesaggio alla pianificazione territoriale,

440. Laura Neri, Un’idea di poesia. L’officina dei poeti in Italia nel secondo

Novecento

441. Alberto Castoldi, Franca Franchi, Francesca Pagani, Viaggio al

termine del desiderio

442. Ilenia Colonna, Sette anni di crisi italiana nella narrazione dei media.

Un’analisi socio-comunicativa

443. Matteo Bittanti, Enrico Gandolfi, Giochi Video. Performance,

spettacolo, streaming

computer e sfida agli stereotipi

445. Stefano Mudu, Spazi Critici. I luoghi della scrittura d’arte

contemporanea

446. Francesco Fiorentino, Gianluca Paolucci (a cura di), Letteratura e

cartografia

447. Massimo Stella, Madreparola. Risorgenze della Musa tra moderni-

smo europeo e antichità classica

448. Barbara Mazzon, Le vergini giurate. Donne Libere di costringersi e

costrette a liberarsi, prefazione di Gianfranco Mormino

449. Viviana Segreto, La sovranità dell’uno. Filosofia politica della greci-

450. Elena Landone, Utopia didattica: l’apprendimento della lingua stra-

niera oltre l’aula

451. Elena Bignami (a cura di), Le donne nel movimento anarchico italiano

(1871-1956)

452. Paola Cotta Ramusino, Dire la Rivoluzione. Lessico e fraseologia nel

decennio post-rivoluzionario

453. Alessandro Cinquegrani, Il sacrificio di Bess. Sei immagini su nazi-

smo e contemporaneità

454. Elena Cuomo, Tutta colpa di Ismene? Interrogativi e questioni simbo-

lico-politiche sulla tratta delle donne nella società contemporanea

455. Carlo Formenti, Oligarchi e plebei. Cronache di un conflitto globale 456. Viviana Segreto (a cura di), Contro-parola. Foucault e la parrēsia 457. Manuele Bellini, Dialettica del diverso. Marxismo e antropologia in

Luciano Parinetto

458. Silvia De Laude, La rondine di Pasolini

459. Ruggero D’Alessandro, Il romanziere in cattedra. Thomas Mann

– Vladimir Nabokov Giuseppe Tomasi di Lampedusa Lezioni di letteratura

460. Nicolò Addario, La fine della morale. Genealogia, forme storiche e

criticità dell’autodescrizione della società moderna

461. Gianpaolo Chiriacò, Voci nere. Storia e antropologia del canto

afroamericano

462. Alessandro Simoncini, Democrazia senza futuro? Scenari

dall’interregno postdemocratico

463. Marco Celentano e Roberto Marchesini, Pluriversi cognitivi.

Questioni di filosofia ed etologia, prefazione di Dario Martinelli

464. Gianluca Vagnarelli, Oltre i confini del politico Michel Foucault

filosofo della politicizzazione

465. Gianni Porta, Buchi nell’acqua. Sinistra ed egemonia liberale nel

movimento Acqua bene comune

466. Donella Antelmi, Verdi parole. Un’analisi linguistica del discorso green

467. Elisa Alberani, La ricezione italiana di Fernando Pessoa. Tra

mitizzazioni e appropriazioni (in)debite

468. Serena Carbone, Marcel Broodthaers. Poetiche dell’ombra

469. Orazio Maria Gnerre, Prima che il mondo fosse. Alle radici del

decisionismo novecentesco

470. Le voyage d’Aphrodite. Per una Psico-Filosofia dell’immagine, progetto artistico e fotografie di Marco Barnabino, testi di Roberta Di Nicola

471. Elisabetta Tonello, L’altra poesia. Arte giullaresca e letteratura nel

basso Medioevo

472. Diego Lazzarich, Gratitudine politica I. Dall’età classica al Medioevo 473. Alessandro Curioni, La protezione dei dati. Guida pratica al

Regolamento Europeo

474. Fabio Libasci, Le passioni dell’io, Hervé Guibert lettore di Michel

Foucault

475. La rivolta della cooperazione. Percorsi teorici tra letteratura e arti

applicate, a cura di Andrea Fumagalli, Giovanni Giovannelli, Cristina

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