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IL GARDEN CORRE AGRICOLTURA OK

Nel documento Ottobre 2020 (pagine 32-35)

C

magarden, e dal gruppo di rilevamento statistico

Morgan, diffusi a Bologna in occasione dell’as-semblea generale di FederUnacoma, l’associazio-ne italiana dei costruttori di macchil’associazio-ne agricole di cui Comagarden è parte integrante.

VERA FIDUCIA. Il quadro è presto fatto. «Con

tutte le cautele legate all’evoluzione della pande-mia», osserva Comagarden, «possiamo comun-que ritenere che la fase più acuta dell’emergenza sia ormai alle spalle. Sulla crescita del secondo trimestre hanno influito fattori sia di natura eco-nomica, vedi un mercato propenso a recuperare il terreno perso durante le settimane di stop delle attività produttive, sia meteo-climatici con una

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gione primaverile particolarmente favorevole alla crescita vegetativa delle piante. Ma sulla ripresa del secondo semestre ha influito anche la riscoper-ta del giardinaggio, avvenuriscoper-ta proprio durante la quarantena, quando, secondo una recente inda-gine di Nomisma, il 7% degli italiani ha iniziato a praticare questa attività. Sempre secondo Nomi-sma, la platea dei green lover italiani – persone che curano il verde in orti o giardini oppure sui balconi della propria abitazione – ha raggiunto quota 19 milioni, in crescita di tre milioni di unità rispetto al 2019».

SORRISI AL MINIMO. Per quanto riguarda le

singole tipologie di macchine e attrezzature, si registra un passivo in doppia cifra per trattorini (-15,6%) e rasaerba (-12,4%), mentre decespuglia-tori e soffiadecespuglia-tori riescono a contenere le perdite al di sotto del 10% (rispettivamente -9.6% e -9%). Saldo negativo anche per i rasaerba robot (-3,9%), che si tengono su livelli comunque non troppo lontani da quelli del 2019, mentre il dato relativo alle mo-toseghe resta sostanzialmente invariato (-0,9%). In controtendenza rispetto all’andamento generale del comparto risultano trimmer e potatrici ad asta che vedono aumentare le vendite con incrementi pari al 6.3% e all’11,6%. In questo scenario spicca la forte crescita degli atomizzatori e degli irrora-tori, che nel primo semestre del 2020 mettono a segno un +44% sul 2019. «La forte domanda di questa tipologia di macchine», osserva l’associa-zione dei costruttori, «si spiega con il fatto che nel-le passate settimane atomizzatori e irroratori sono stati impiegati non soltanto per i tradizionali usi del giardinaggio, ma anche per la bonifica e la sanifi-cazione degli ambienti dal covid 19».

Il secondo semestre, secondo le stime di Coma-garden e del gruppo di rilevamento Morgan, potrebbe vedere un ulteriore leggero recupero, per una chiusura d’anno che dovrebbe attestarsi su una flessione del 6,4% con un miglioramen-to quindi rispetmiglioramen-to alla fase acuta della crisi. Per i prossimi mesi, i trend del mercato appaiono comunque legati alle condizioni meteo-climatiche dell’autunno. Infatti, una stagione con temperatu-re miti e con un buon soleggia mento pottemperatu-rebbe essere un volano per la domanda di macchine e attrezzature per il giardinaggio.

SPALLE LARGHE. L’emergenza covid ha dato

una nuova centralità all’agricoltura che, a diffe-renza di altre attività produttive, ha mostrato una maggiore resilienza rispetto alla pandemia. In un contesto globale caratterizzato dalla flessione ge-neralizzata di molti comparti, che si è tradotta in un sensibile calo del PIL mondiale (a fine anno -4,5% secondo l’OCSE), il settore primario ha invece accresciuto la propria capacità produtti-va. Ad evidenziarlo Alessandro Malavolti, presi-dente di FederUnacoma, l’associazione italiana dei costruttori di macchinari per l’agricoltura che ha fatto il punto sui principali trend del settore primario e del mercato delle macchine agrico-le. «Secondo stime della FAO», ha evidenziato Malavolti, «nel 2020 la produzione cerealicola globale dovrebbe raggiungere il valore record di 2.756 milioni di tonnellate (+2,2% sul 2019) con un incremento anche per la domanda (+2,4%) e per il commercio mondiale (+1,6%). In positivo

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anche la produzione di latte (+0,8%), mentre la carne registra una flessione dell’1,7% a causa di fattori contingenti. Crescono anche i prezzi delle principali commodity, con carne, pollame e riso che nell’anno registrano incrementi, ri-spettivamente, dell’8,3%, del 7,7% e dell’8,2%. L’insicurezza alimentare creata dalla pande-mia - secondo la FAO entro il 2020 il numero di persone sottonutrite potrebbe crescere di 130 milioni - e la crescente domanda di prodotti ali-mentari nelle diverse aree del mondo assegnano all’agricoltura, e con essa alla meccanizzazione agricola, un ruolo sempre più strategico anche per garantire la stabilità sociale. «In questo sce-nario», lo scenario di Malavolti, «le macchine agricole sono uno strumento imprescindibile per il potenziamento della produzione e un presidio del territorio. Infatti, grazie alle attività di ricerca e di innovazione delle nostre industrie, i mezzi meccanici di oggi impiegano tecnologie sempre più eco-friendly, in linea anche con le priorità politiche formulate dalla Commissaria europea Ursula Von DerLeyen».

SEGNALI CERCASI. Nonostante questo ruolo

strategico, oggi il mercato mondiale della mec-canizzazione vive una fase di transizione, con andamenti diversi da paese a paese. Il primo se-mestre dell’anno vede un incremento delle vendite di trattrici negli Stati Uniti (+10,4%) e in Russia (+7%), una certa stabilità in Canada (+0,3%) e una battuta d’arresto in Brasile (-5%). Le flessioni

più consistenti si registrano sui mercati asiatici: Giappone (-29,5%), Corea (-7,3%) e soprattutto India (-11,3%). Caso a sé stante quello della Tur-chia, che registra un incremento del 75% come rimbalzo dopo il crollo degli ultimi anni. Il segno meno prevale in Europa dove la contrazione del mercato è stata pari al 12,1%, in ragione di 68.831 trattrici immatricolate. In negativo, poi, il mercato italiano anche se il mese di agosto segna un leggero recupero rispetto al dato semestrale, portando il passivo dei primi otto mesi dell’anno al 15% (a giugno era al 18%). Nonostante il cli-ma d’incertezza, il dato di agosto sembra prefi-gurare una possibile inversione di tendenza, che trova conferma per l’Europa come per l’Italia nel-le recenti indagini di clima condotte dal CEMA, l’associazione europea dei costruttori. «Per tra-ghettare il settore fuori da questa congiuntura» ha aggiunto Malavolti, «è fondamentale far valere il ruolo strategico della meccanica agricola. In Ita-lia c’è bisogno di un sistema di incentivi che aiuti-no la ripresa del mercato, soprattutto in un’ottica di rinnovamento e di innovazione tecnologica; un sistema che proceda secondo una program-mazione di lungo periodo, indipendente cioè da contingenze economiche e politiche». Nei mesi scorsi FederUnacoma ha presentato al Governo un piano pluriennale di incentivazione per l’ac-quisto di mezzi meccanici nuovi. Oggi questa azione si rinnova con la richiesta di destinare al settore della meccanica agricola una parte dei fondi stanziati nell’ambito del Recovery Fund.

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Nel documento Ottobre 2020 (pagine 32-35)

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