3. Il mercato internazionale
3.1 Il mercato risicolo internazionale
3.1 Il mercato risicolo internazionale
Le ultime stime diffuse dall’USDA (Dipartimento Statunitense dell’Agricoltura) indicano che nell’attuale campagna la resa agricola del risone dovrebbe registrare un lieve aumento (+0,16%) rispetto all’annata passata. Considerando che anche nella precedente campagna si era assistito ad un miglioramento della resa mondiale, l’incremento atteso porterebbe il rapporto tra quantità di risone raccolto e superficie coltivata a 4,29 t/ha, record delle ultime 10 annate. In corrispondenza della dinamica positiva della resa agricola, si prevede che la produzione di risone subirà un incremento dell’1,3% superando i 685 milioni di tonnellate (grafico 3.1).
Il miglioramento della resa del risone determinerà anche un incremento della produzione di riso lavorato che, sempre in base alle previsioni dell’USDA, dovrebbe subire un incremento di oltre il 2% rispetto alla precedente campagna (pari a 9,7 milioni di tonnellate), sfiorando i 461 milioni di tonnellate (grafico 3.2).
Tale incremento dipenderà principalmente dagli aumenti produttivi attesi in Cina e India (tabella 3.1). L’USDA prevede, infatti, che i due colossi asiatici produrranno complessivamente nel 2011/12 quasi 9 milioni di tonnellate di riso in più
rispetto alla precedente campagna (quasi il 90%
dell’incremento atteso su scala mondiale).
Grafico 3.2: Produzione (milioni di tonnellate) e consumo (milioni di tonnellate) mondiale di riso lavorato
* stima
Fonte: Elaborazione BMTI su dati USDA
L’andamento positivo delle produzioni cinese e indiana verrà controbilanciato dalla riduzione che ci si aspetta proverrà tanto dai mercati del sudest asiatico quanto dagli Stati Uniti.
Per quanto riguarda il primo gruppo di Paesi, il calo atteso della produzione dipende dalle gravi alluvioni, le peggiori che abbiano mai colpito la Thailandia, che hanno provocato lo straripamento del fiume Mekong danneggiando la prima campagna di raccolto. Il risultato previsto è un decremento della produzione praticamente in tutta la regione, specie per quanto riguarda la Birmania, la Cambogia ed il Vietnam. Riguardo a quest’ultimo Paese, va notato come gli effetti delle alluvioni abbiano ribaltato le stime dell’USDA che nel rapporto di luglio 2011 prevedevano importanti incrementi produttivi per il raccolto vietnamita. Gli effetti delle inondazioni incideranno anche sui raccolti della Thailandia, ma in questo caso si prevede che gli agricoltori saranno in grado di compensare le perdite durante la seconda stagione di coltura, dato che l’inondazione ha rifornito i serbatoi necessari per piantare il secondo raccolto, per cui
2007/08 2008/09 2009/10 2010/11 2011/12 *
Resa
produzione
produzione risone resa
410
2007/08 2008/09 2009/10 2010/11 2011/12*
produzione riso lavorato consumo
la produzione thailandese si dovrebbe mantenere
sui livelli del 2010/11 (circa 20,3 milioni di tonnellate).
Per quanto riguarda gli Stati Uniti, una molteplicità di fattori meteorologici avversi occorsi tra la primavera e l’estate nei principali Stati federati produttori di riso, a cui si aggiunge la contrazione delle aree coltivate, ha inciso sulla resa agricola complessiva. Le stime dell’USDA prevedono pertanto che la produzione risicola statunitense sarà inferiore del 21% rispetto alla campagna precedente (circa 1,5 milioni di tonnellate in meno).
Anche per il Brasile e per alcuni Paesi dell’Africa Sub‐Sahariana sono attese delle riduzioni produttive nel corso della campagna 2011/12. Al contrario l’USDA prevede dei buoni raccolti in Egitto (+52%), Sri Lanka (+21%) e Pakistan (i cui livelli produttivi dovrebbero tornare a valori di poco inferiori a quelli del 2009 dopo le ultime annate pesantemente negative).
Infine, per quanto riguarda l’Europa, il Centro di Ricerche Europeo (Joint Research Centre) stima la produzione complessiva dell’UE pressoché stabile rispetto alla campagna passata, con un lieve incremento per quanto riguarda il raccolto di risone che si attesterebbe sui 3,09 milioni di tonnellate.
Sul fronte del consumo, l’USDA prevede un incremento, dal 2010/11 al 2011/12, pari al 2,4%
che porterebbe il livello dei consumi mondiali di riso a quota 458 milioni di tonnellate. La crescita degli utilizzi, seppure proceda con maggiore velocità rispetto a quella della produzione, sarà comunque tale da mantenere i consumi a un livello inferiore rispetto a quello produttivo (grafico 3.2).
Anche per quanto riguarda i consumi, buona parte dell’incremento atteso deriva dalle dinamiche di Cina ed India (tabella 3.2) che, in base alle stime dell’USDA, nel 2011/12
consumeranno congiuntamente circa 8 milioni di tonnellate di riso in più rispetto al 2010/11 (circa il 74% dell’incremento previsto dei consumi mondiali). Anche l’Egitto dovrebbe aumentare il livello dei propri consumi di riso (circa il 12% in più rispetto all’annata precedente), mentre negli Stati Uniti è prevista una contrazione dell’utilizzo dei prodotti risicoli (circa l’8% in meno rispetto al 2010/11).
Per quanto riguarda l’andamento dei prezzi sui mercati internazionali, i prezzi statunitensi sono diminuiti nel corso dell'ultimo mese (grafico 3.3), in parte in risposta alla spinta competitiva proveniente dagli altri mercati.
Grafico 3.3: Prezzo medio mensile ($/t) del risone (southern long grain rough) e del riso lavorato (southern long grain milled) negli Stati Uniti *
* US Gulf Port
Fonte: Elaborazione BMTI su dati USDA, Foreign Agricultural Service
Analogamente, anche i prezzi in Vietnam hanno continuato a diminuire nel corso dell'ultimo mese, in gran parte in risposta ai prezzi più competitivi provenienti da India e Pakistan.
D’altra parte, gli aumenti dei prezzi di scambio del riso thailandese registrati dopo la seconda settimana di ottobre (grafico 3.4) appaiono legati alle difficoltà logistiche causate dalle recenti alluvioni che hanno colpito il Paese.
Infine le previsioni dell’USDA indicano che per la campagna 2011/12 i prezzi statunitensi subiranno una pressione al ribasso in risposta all’aumento
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set‐09 nov‐09 gen‐10 mar‐10 mag‐10 lug‐10 set‐10 nov‐10 gen‐11 mar‐11 mag‐11 lug‐11 set‐11 nov‐11
southern long grain milled southern long grain rough
della concorrenza sui mercati mondiali del riso, soprattutto per quanto riguarda Egitto e Australia.
Grafico 3.4: Prezzo medio mensile ($/t) del riso Thai A1 Super e del riso 100% Thai B in Thailandia *
Tabella 3.1: Produzione mondiale di riso dalla campagna 2007/08 alla campagna 2011/12 nei principali Paesi produttori in migliaia di tonnellate
Paesi 2007/08 2008/09 2009/10 2010/11 2011/12* ∆% 11‐12/10‐11
Bangladesh 28.800 31.000 31.000 32.900 33.000 0,30%
Brasile 8.199 8.570 7.929 9.257 8.840 ‐4,50%
Birmania 10.730 10.150 10.550 10.750 10.500 ‐2,33%
Cambogia 4.238 4.520 4.780 5.200 4.800 ‐7,69%
Cina 130.224 134.330 136.570 137.000 141.000 2,92%
Egitto 4.385 4.402 4.300 3.100 4.700 51,61%
India 96.690 99.180 89.090 95.300 100.000 4,93%
Indonesia 37.000 38.310 36.370 37.060 37.300 0,65%
Giappone 7.930 8.029 7.711 7.720 7.680 ‐0,52%
Corea del Sud 4.408 4.843 4.916 4.295 4.240 ‐1,28%
Pakistan 5.700 6.900 6.800 4.700 6.650 41,49%
Filippine 10.479 10.755 9.772 10.539 10.650 1,05%
Sri Lanka 2.200 2.227 2.650 2.400 2.900 20,83%
Thailandia 19.800 19.850 20.260 20.262 20.300 0,19%
Vietnam 24.375 24.393 24.993 26.057 25.430 ‐2,41%
Stati Uniti 6.288 6.546 7.133 7.593 6.035 ‐20,52%
Mondo 432.270 447.498 440.525 451.216 460.954 2,16%
Fonte: Elaborazioni BMTI su dati USDA, Foreign Agricultural Service
set‐09 nov‐09 gen‐10 mar‐10 mag‐10 lug‐10 set‐10 nov‐10 gen‐11 mar‐11 mag‐11 lug‐11 set‐11 nov‐11
riso thai B riso thai A1 super
Tabella 3.2: Consumo mondiale di riso dalla campagna 2007/08 alla campagna 2011/12 nei principali Paesi produttori in migliaia di tonnellate
Paesi 2007/08 2008/09 2009/10 2010/11 2011/12* ∆% 11‐12/10‐11
Bangladesh 30.747 31.000 31.600 33.800 34.200 1,18%
Brasile 8.350 8.400 8.477 8.400 8.500 1,19%
Birmania 10.249 9.648 9.850 9.850 9.900 0,51%
Cambogia 3.788 3.770 3.810 4.220 4.020 ‐4,74%
Cina 127.450 133.000 134.320 135.000 139.000 2,96%
Egitto 3.340 4.000 3.670 3.400 3.800 11,76%
India 90.466 91.090 85.690 90.000 94.000 4,44%
Indonesia 36.350 37.100 38.000 39.000 39.550 1,41%
Iran 3.000 3.100 2.950 2.900 3.000 3,45%
Giappone 8.162 8.326 8.200 8.125 8.250 1,54%
Corea del Sud 4.670 4.788 4.765 4.797 4.800 0,06%
Nigeria 3.910 4.100 4.450 4.890 4.879 ‐0,22%
Filippine 13.499 13.100 13.125 13.150 13.175 0,19%
Thailandia 9.600 9.500 10.200 10.500 10.700 1,90%
Vietnam 19.400 19.000 19.150 19.300 19.550 1,30%
Stati Uniti 4.042 4.082 4.016 4.358 4.027 ‐7,60%
Mondo 427.402 435.931 437.858 447.478 458.326 2,42%
Fonte: Elaborazioni BMTI su dati USDA, Foreign Agricultural Service
*stima
3.2 Import‐Export