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Il monitoraggio della qualità

Nel documento Relazione annuale (pagine 160-164)

Come ricordato, il nuovo CdS, anche al fine di verificare l’adempimento degli obblighi contrattuali in relazione ai servizi a canone, ha istituito per la prima volta un monitoraggio permanente della qualità erogata e percepita dei servizi cimiteriali e ne ha affidato l’esecuzione all’Agenzia.

Le attività di monitoraggio, che saranno avviate a regime nel 2020, sono partite nel mese di novembre 2019, a causa dei tempi di cui l’Amministrazione ha avuto bisogno per confermare gli indicatori da monitorare, sulla base di una lista proposta dalla stessa Agenzia.

Per tutti gli undici cimiteri capitolini, l’Agenzia si occupa quindi sia del monitoraggio della qualità erogata sia della rilevazione della qualità percepita; le campagne di rilevazione hanno cadenza semestrale e, per la qualità erogata, sono articolate in quattro diverse tipologie di osservazioni/indagini mystery sulla base di indicatori concordati con il Dipartimento Tutela Ambientale: accesso alla sede cimiteriale, visita della sede cimiteriale, mystery allo sportello URP e mystery call al center cimiteri capitolini. Nel valutare l’accessibilità, i rilevatori verificano la presenza ed efficacia della segnaletica all’entrata, la disponibilità di parcheggi e di fermate del TPL nonché l’esistenza o meno di barriere architettoniche. Nella visita al cimitero, le osservazioni riguardano la pulizia dei viali, delle aree comuni e dei servizi igienici, la manutenzione del verde pubblico, la presenza e il funzionamento di scale e fontanelle, l’illuminazione e la disponibilità e fruibilità di cassonetti e cestini. Nelle indagini mystery, i rilevatori si recano di persona allo sportello URP del Verano (per rivolgere delle domande ai dipendi Ama in servizio) mentre utilizzano il contatto telefonico per la rilevazione della qualità del call center. La rilevazione della qualità percepita avviene tramite intervista diretta agli utenti dei cimiteri sulla base di un questionario anch’esso definito in accordo con il Dipartimento. Per la qualità erogata sono previste un totale di 1.200 rilevazioni all’anno mentre per la qualità percepita sono previste 384 rilevazioni annue.

7. Cultura

7.1 L’offerta culturale di Roma Capitale per aree tematiche 7.2 Desiderio inespresso di cultura

7.3 Quadro normativo e regolamentare 7.4 Quadro sintetico dei servizi e indicatori

7.5 Istituzioni, luoghi e servizi culturali, turistici e del tempo libero, in convenzione con l’Agenzia 7.6. Considerazioni conclusive

Appendice. Approfondimento sull’Istituzione Sistema delle Biblioteche Centri Culturali (ISBCC)

Il concetto ‘cultura’ è talmente vasto da essere inevitabilmente dispersivo e fonte d’innumerevoli e diverse classificazioni. Proprio per questo, però, si può offrire almeno un luogo, un modo e un tempo in cui chiunque possa intrattenersi, incanalare un interesse, sviluppare un percorso formativo, accrescere la propria o altrui conoscenza in modi e maniere convenzionali o alternative. L’offerta culturale romana può riuscire ad assolvere a questo scopo poiché è tra le più ampie, complesse e complete che una città possa offrire.

Una qualità questa che è anche un limite: perché l’informazione culturale, diversificata e amplificata da molti canali, può disperdersi in tanti rivoli – ognuno interessato ad un percorso proprio – che poi non confluiscono in un unico e ampio bacino di utenti, ma vanno a ‘bagnare’, in modo relativamente proficuo, piccoli settori di diverso interesse, non comunicanti e magari distanti tra loro. La pluralità dell’offerta, seppure d’indubbia qualità, se non adeguatamente convogliata, è fonte di dispersione d’informazioni e di energie (pratiche ed economiche).

La proposta culturale di Roma Capitale si affianca e convive sul territorio e in contemporanea con quella statale, privata e del Vaticano. Non è quindi un’offerta univoca e semplice, e tutti i suoi aspetti si offrono al cittadino ed al turista come ricchi, esclusivi e di qualità altissima.

I luoghi della cultura capitolina sono molteplici e differenziati: il Bioparco, le Biblioteche, i Musei, i Teatri, i cinema, l’Auditorium e le sale da concerto. Ma sono anche gli spazi all’aperto del centro storico e delle periferie (giardini, parchi, piazze), spesso siti ricchi di storia e arte, dove si può assistere a manifestazioni, eventi e spettacoli.

Compito istituzionale dell’Agenzia per il controllo e la qualità dei servizi pubblici locali di Roma Capitale, è l’analisi dei dati provenienti dai diversi settori dell’offerta culturale di Roma Capitale, per restituire un quadro unitario, controllare, quantificare, qualificare, studiare e comprendere i vari aspetti proposti dal settore della Cultura. L’obiettivo primario è quello, attraverso questi studi, di conoscere la risposta del cittadino e del turista, per migliorare l’offerta, perché arrivi e sia goduta, oltre che da chi già la conosce, ci lavora e ne usufruisce, anche e principalmente da chi non ne è apparentemente interessato, non la conosce, o meglio, proprio perché non la conosce adeguatamente, non ne è interessato (il cosiddetto pubblico potenziale o il non-pubblico).

Per ottenere ciò, è giusto interrogarsi su quale debba essere la peculiarità dell’offerta culturale comunale, come possa collocarsi rispetto alle altre offerte, quale sia la linea guida scelta per differenziare e caratterizzare questa offerta.

L’Agenzia, tramite convenzioni, è stata incaricata di svolgere monitoraggi sulla qualità erogata dai servizi culturali, turistici e delle politiche giovanili di Roma Capitale e indagini sulla qualità percepita dagli utenti di quegli stessi servizi (Tavola 7.1).

Tavola 7.1 Monitoraggi svolti dall’Agenzia in ambito Cultura e tempo libero

(*) Indagine non iniziata in attesa che i D ipartimenti Attività culturali, Turismo e la Sovrintendenza comunichino i numeri di telefono degli utenti da contattare.

FONTE: ACOS.

7.1 L’offerta culturale di Roma Capitale per aree tematiche

Roma Capitale offre ai suoi cittadini e ai turisti che affollano la città durante tutto l’arco dell’anno un’ampia offerta culturale che comprende esaustivamente aree tematiche diverse: archeologia, arte, scienza e natura, letteratura, storia, teatro, musica, danza, melodramma, fotografia, arte cinematografica. Il tutto è presentato tramite musei, esposizioni, teatri, sale di proiezione, sale da concerto, un bioparco, festival e manifestazioni di vari generi e argomenti che, al loro interno, possono inoltre includere contenuti culturali ulteriormente diversificati. Nel 2018 sono stati circa 22.000 gli eventi culturali ad essere curati, gestiti, patrocinati in vari modi dall’amministrazione capitolina.

Di seguito una panoramica per aree tematiche della ricchezza dell’offerta culturale di Roma Capitale e delle Istituzioni che ne gestiscono, con diversi ruoli e competenze, i servizi:

• La Sovrintendenza capitolina (tramite Zètema Progetto Cultura) gestisce, mantiene, valorizza l’incredibile patrimonio artistico cittadino: i beni monumentali archeologici, medioevali, moderni e contemporanei; le opere di valore storico-artistico e scientifico conservate nella rete dei Musei in Comune.

• Le 39 Biblioteche cittadine, coordinate dall’Istituzione Sistema Biblioteche Centri Culturali, promuovono la letteratura e le iniziative di sostegno alla lettura, alla conoscenza e all’informazione. Il Comune di Roma tramite l’Istituzione, cura, collabora, sostiene, patrocina, iniziative ed eventi di Letteratura come il Festival Internazionale Letterature e Più libri Più liberi. La Casa delle Letterature è un centro cittadino interamente dedicato alle letterature italiane e straniere del Novecento e del nuovo millennio.

• Anche lo studio e la ricerca sulla storia sono promossi e supportati. Oltre all’ Archivio storico Capitolino, che conserva 7,38 km di documenti del passato, tramite la Casa della Memoria e della Storia, spazio di Roma Capitale nato con l’intento di raccontare, conoscere e condividere la memoria e la storia del Novecento e di Roma e anche tramite il Museo della Shoah, gestito dalla Fondazione Museo della Shoah per mantenere viva e presente la memoria e le dinamiche che hanno generato questo triste evento della nostra storia, trasformando questi studi e in attività didattiche e formative.

• Mostre di arte, cultura e scienza contemporanea sono allestite nel Polo del contemporaneo e del futuro, promosso dall’Assessorato alla Crescita culturale di Roma Capitale dal 2018 e coordinato dall’Azienda Speciale Palaexpo, ente strumentale della città di Roma. L’Azienda gestisce e organizza il

Dipartimento Oggetto Erogata Percepita

Palazzo delle Esposizioni, il MACRO e il Mattatoio per conto di Roma Capitale. Al loro interno sono allestite installazioni e mostre di arte, cultura, scienza.

• La conoscenza del teatro è promossa tramite l’Associazione Teatro di Roma che (dal 2017) ha in affidamento il coordinamento gestionale degli spazi teatrali romani, compresi i Teatri in Comune. Il Teatro di Roma è così diventato un Teatro pubblico plurale, che integra e valorizza un insieme di spazi per la cultura e promuove rassegne dedicate al teatro.

• Gli spettacoli lirici e la danza sono curati e promossi grazie alla Fondazione Teatro dell’Opera di Roma che ha sede e gestisce il Teatro dell’Opera (Teatro Costanzi), con l’orchestra e il corpo di ballo. Sotto l’impulso dell’Assessorato alla Crescita Culturale, La Fondazione promuove gli spettacoli di strada itineranti Opera Camion.

• La musica sinfonica e cameristica, i concerti jazz, pop, rock, world, sono promossi attraverso la Fondazione Musica per Roma con sede all’Auditorium Parco della Musica, che gestisce. All’Auditorium ha sede anche la Fondazione Accademia Nazionale di Santa Cecilia, istituzione sostenuta da Roma Capitale, dedicata alla promozione della didattica della cultura e del patrimonio musicale, attraverso un corpo accademico, un’orchestra e un coro sinfonico. La Fondazione Musica per Roma gestisce anche la Casa del Jazz dedicata particolarmente allo studio, alla promozione e ai concerti di questo genere musicale.

• All’interno dell’Auditorium opera anche la Fondazione Cinema per Roma che ha lo scopo di promuovere l’arte cinematografica a livello locale, nazionale e internazionale, che organizza ogni anno il Festival del Cinema e durante l’anno il CityFest che si svolge in tutta la Capitale, dal centro alla periferia. La Casa del Cinema, gestita da Zètema Progetto Cultura, contiene 3 sale di proiezione e 2 espositive, ed è un luogo dedicato al cinema, alla sua storia e alla sua promozione.

• L’impegno di Roma Capitale nella cultura non si ferma a questi luoghi fisici. Il Comune e l’Assessorato curano gestiscono e promuovono l’Estate Romana: una manifestazione culturale che coinvolge il pubblico cittadino in spettacoli all’aperto di musica, cinema (con la manifestazione Arene), arte, teatro e che si svolge all’aperto, nei parchi, nei quartieri e nelle periferie romane. Inoltre, il Comune di Roma promuove e sovvenziona il Roma Europa Festival, gestito dalla Fondazione Romaeuropa: un festival di danza, teatro, musica, cinema, arti visive e tecnologia, che si svolge nei teatri di Roma accogliendo artisti di tutto il mondo. Allo stesso modo partecipa e sostiene la manifestazione Contemporaneamente Roma, dedicata allacreatività, all’innovazione, alle forme e ai linguaggi del presente con iniziative, eventi e interventi artistici e culturali a forte vocazione contemporanea in appuntamenti diffusi su tutto il territorio della Città.

• Diversificando, e accrescendo ulteriormente la sua offerta Culturale, Roma Capitale affida alla Fondazione Bioparco la gestione dell’antico Zoo Comunale, ora Bioparco, e quindi anche di tutto ciò che concerne la ricerca, la conoscenza, la didattica di ambito scientifico e naturalistico che interessa e riguarda questo importante luogo cittadino.

Come si è visto, I diversi servizi culturali di Roma Capitale sono gestiti da tante Istituzioni che si occupano dei vari aspetti della scelta culturale romana. Questa inevitabile frammentazione di competenze, in un settore così ampio di applicazioni, può determinare una distinzione fin troppo netta di ambiti e capacità, atteggiamento non sempre proficuo alla crescita qualitativa dell’offerta. Per questo motivo, pur salvaguardando l’autonomia di ogni Istituzione, l’Amministrazione Capitolina ha recentemente deciso la creazione di un Tavolo tecnico permanente della produzione culturale contemporanea, per una comune sinergia collaborativa finalizzata alla valorizzazione dell’offerta culturale della Città di Roma (DGCa 146/2019).

7.2 Desiderio inespresso di cultura

L’Agenzia, per comprendere le aspettative dei cittadini in relazione all’offerta culturale capitolina e portare alla luce eventuali desideri non ancora soddisfatti, ha effettuato una serie di interviste su un campione eterogeneo di persone, in occasione della indagine della qualità percepita, realizzate in diverse Istituzioni culturali e in alcune importanti manifestazioni che si sono svolte nella Città. Come emerge dai dati raccolti, i concetti di territorio e di cittadinanza sono certamente i due termini tra cui muoversi per dare un significato a questa analisi.

Una domanda in particolare riguarda il desiderio inespresso nel settore della cultura romana, ossia quali siano i servizi culturali che i romani vorrebbero fossero offerti da Roma Capitale. La richiesta è stata posta sempre al termine delle interviste e quindi svincolata da un riferimento diretto ad un luogo o ad un evento e le risposte sono state aperte, senza influenzare gli intervistati con una griglia predisposta (Figura 7.1).

La prima criticità che emerge da questo grafico è quella riguardante la qualità, quantità, e comprensione delle informazioni che arrivano al pubblico. Infatti, come risulta dalle interviste, è globalmente la comunicazione ad incidere, spesso in maniera rilevante, sulla fruizione delle offerte culturali di Roma Capitale. A volte, sebbene la notizia relativa al luogo o all’evento culturale venga effettivamente diffusa dai canali di informazione, la percezione espressa dall’utente è quella di una non sufficiente comunicazione, che vanifica così gli indubbi sforzi effettuati in questo senso. Probabilmente l’imprecisione nel diffondere la notizia, il ‘come’, oltre che il

‘dove’, può essere causa di questa falsa percezione da parte degli intervistati.

Le numerose risposte, che esprimono l’aspirazione degli abitanti a vivere iniziative culturali nel quartiere e nelle periferie, ci raccontano di un’esigenza più specifica: in una città con una vivibilità sempre più difficile, in cui cittadini (e turisti) avvertono quotidianamente un grande disagio specialmente nella mobilità, per le grandi distanze, per il traffico, per le carenze nel trasporto pubblico (come si evince anche dal riferimento in ‘altro’

proprio al trasporto pubblico locale) il ‘bene cultura’ deve essere di facile accessibilità, quindi facilmente raggiungibile o non distante da casa. Emerge il desiderio di delocalizzare i luoghi culturali, dal centro verso i quartieri e le periferie abitate. Si avverte l’esigenza di sentire la cultura più presente nella quotidianità, più vicina e più vivibile, più facile e accessibile per tutti.

Figura 7.1 Secondo lei, sotto un profilo prevalentemente culturale, Roma sarebbe migliore se ci

Nel documento Relazione annuale (pagine 160-164)