2. Gli obiettivi di efficienza 2016-‐2018
2.3. Il rafforzamento nello scenario internazionale
Nel complesso sistema messo in opera dall’Unione Europea per favorire una maggiore competitività sul mercato globale e contribuire alla soluzione di grandi sfide sociali, assume rilievo, nel prossimo triennio, il rafforzamento del coordinamento a livello centrale delle strategie europee per sostenere Ricerca e Innovazione del nostro Ente e consolidarne la posizione di leadership nel sistema nazionale.
Alla luce del programma Horizon 2020, delle necessarie sinergie con le Iniziative di Programmazione Congiunta e i Fondi strutturali e del recente pacchetto investimenti per l’innovazione dell’UE (meglio noto come “Piano Junker”), questo coordinamento mira a potenziare il ruolo del CNR per aumentarne l’impatto sul sistema produttivo del Paese e sulla società.
Le caratteristiche del programma Horizon 2020 (2014-‐2020), che ha adottato un approccio innovativo, da tematico a sistemico, richiede trasversalità e cooperazione fra le diverse strutture per elaborare strategie interne all’Ente coerenti nella gestione di tutte le attività legate alla ricerca e all’innovazione, anche a livello nazionale.
Nel Triennio, si prevedono nuove attività volte a sviluppare la partecipazione a processi decisionali di programmazione della ricerca europea allo scopo di concorrere a migliorare la capacità di penetrazione strategica e la progettualità. Si intende anche potenziare alcune funzioni come il monitoraggio e la valutazione del successo della partecipazione ai programmi di Horizon 2020 e ad altri programmi di finanziamento europei e internazionali.
Con riferimento alla ricerca di Eccellenza, sostenuta al livello Comunitario dallo European Research Council, il CNR intende sostenere con decisioni nuove misure finalizzate al rafforzamento del successo della propria rete scientifica e delle proprie infrastrutture di ricerca, affinché l’Ente rappresenti il riferimento nazionale per queste specifiche azioni.
Particolare attenzione sarà poi dedicata al consolidamento della collaborazione con gli Enti omologhi europei sia per via bilaterale che attraverso tavoli strategici come IGLO e Science Europe, per valorizzare la partecipazione italiana, ed in particolare del CNR, all’elaborazione di strategie scientifiche a livello europeo.
Pertanto è necessario sostenere nel prossimo triennio la partecipazione degli esperti italiani, nei Comitati di Programma Horizon 2020 e negli advisory board della Commissione, potenziando il canale di contatti che permetta, attraverso lo scambio di informazioni e opinioni, una costante collaborazione nella definizione di linee strategiche e operative a livello scientifico, a vantaggio del Paese e dell’Unione Europea.
In questo contesto, si intende proseguire una programmazione formativa continua a sostegno della qualificazione di ricercatori e tecnologi nella progettazione europea per migliorare la qualità delle proposte progettuali.
Nel Triennio si prevedono una serie di iniziative volte a rafforzare la conoscenza, la sensibilizzazione e la partecipazione dei gruppi di ricerca dell’Ente in relazione ai Programmi Europei di Ricerca & Innovazione, in primo luogo quelli che rientrano nell’ambito di Horizon 2020. Nel dettaglio, insieme all’Ufficio Formazione del CNR è stato programmato un ciclo di corsi di Formazione per rispondere in maniera efficace alle richieste provenienti dalla rete scientifica, su diversi aspetti di H2020. I primi argomenti trattati riguarderanno: Panoramica generale di H2020; Come scrivere una proposta di successo; La rendicontazione dei progetti; H2020: dall’idea al mercato; Altre opportunità al di fuori di Horizon 2020. A questi primi corsi, da tenersi entro il 2016, ne seguiranno altri, per un totale di 5/6 all’anno, per il 2017 e il 2018.
Contestualmente l’Ufficio ha programmato una serie di giornate di In/Formazione, con la presenza di relatori anche esterni e valutatori della Commissione – e in alcuni casi di APRE -‐ dal taglio meno didattico e più operativo, da tenersi nella varie Aree di Ricerca del CNR presenti sul territorio ma, anch’esse, accessibili tramite streaming.
Il coordinamento con i diversi Ministeri, per azioni inerenti la ricerca e l’innovazione è un fattore decisivo per attuare queste strategie. In quest’ottica, sarà rafforzata la collaborazione con il MIUR, nell’ambito di azioni specifiche, quali le Joint Programming Initiative e gli ERA-‐NET.
Sarà anche assicurata la partecipazione dell’Ente alle politiche di cooperazione con i Paesi dell’area di Vicinato e con altre regioni di interesse nazionale, ove la dimensione europea acquista carattere strategico.
Aree geografiche di estremo interesse per il coordinamento della ricerca sono senz’altro il Mediterraneo e l’America Latina.
In continuità con il passato, il CNR programmerà e gestirà le attività internazionali in stretto collegamento con le azioni a livello nazionale e regionale, cogliendo le opportunità di finanziamento a livello europeo e valorizzando al tempo stesso le proprie specificità sul territorio.
Si continuerà a favorire la mobilità dei ricercatori in entrata e in uscita e riconoscere le esperienze maturate all’estero ai fini della carriera, anche per mezzo della piena adesione ai principi della Carta Europea dei Ricercatori e il Codice di condotta per il loro reclutamento. Diventa centrale continuare a sostenere le due Task Force che promuovono con successo, l’una il collegamento con i dipartimenti per una strategia europea condivisa e l’altra, l’inserimento di Esperti Nazionali Distaccati presso la Commissione Europea e le sue agenzie. Obiettivo dell’Ente è la costituzione di un “front office” che avrà la funzione di fornire supporto a ricercatori e tecnologi impegnati nella formulazione di progetti per il Programma H2020.
L’attività sviluppata in ambito europeo in Associazioni con finalità di promozione della cooperazione a livello europeo ed internazionale a cui aderisce il CNR, quali Science Europe e APRE, attraverso la partecipazione a Comitati direttivi e gruppi di lavoro, continuerà a rivestire particolare significato,
nella prospettiva di ampliare e condividere iniziative convergenti di internazionalizzazione della ricerca italiana.
Proseguirà l’attività di supporto al progetto interdipartimentale Foresight Scientifico e Tecnologico avviata nel CNR dal 2012 e finalizzato al confronto internazionale su temi di ricerca che hanno come fine la realizzazione di una nuova generazione di tecnologie intelligenti e multifunzionali di larga applicazione.
Per il prossimo triennio le azioni del progetto Foresight saranno indirizzate a un maggior coinvolgimento della rete scientifica attraverso una stretta collaborazione con i Dipartimenti, al consolidamento dei rapporti internazionali stabiliti a seguito dell’organizzazione di numerosi eventi FACE-‐TO-‐FACE, e al costante monitoraggio delle iniziative Foresight in ambito europeo.
A livello di collaborazione globale, si intende portare avanti in maniera attiva il coinvolgimento dell’Ente nel Global Research Council, la piattaforma internazionale di confronto e cooperazione dei Presidenti di enti di ricerca e agenzie di finanziamento a livello mondiale sui temi di rilevanza centrale per la politica della ricerca. Istituito nel 2012, il GRC contribuisce alla discussione e al confronto di opinioni e all’adozione di principi fondamentali che debbono ispirare la politica scientifica attuata nelle diverse aree geografiche del globo, la cui condivisione è sempre più urgente e rilevante alla luce delle crescenti responsabilità della ricerca nella società globale.
Nel quadro del processo di sviluppo relativo all’internazionalizzazione, l’Ente intende rafforzare lo strumento degli Accordi Bilaterali di Cooperazione Scientifica e Tecnologica fra il CNR ed gli Enti omologhi stranieri, anche supportando la creazione di sinergie per aumentarne l’impatto a livello internazionale.
L’azione cooperativa dell’Ente in ambito internazionale, continuerà ad essere rafforzata grazie all’attivazione di Laboratori Archeologici Congiunti 2016-‐2017.
I Laboratori Archeologici Congiunti del CNR hanno come finalità: lo svolgimento di campagne di scavo nei Paesi di interesse, la formazione di giovani ricercatori, il trasferimento tecnologico, la partecipazione a bandi internazionali per finanziamenti della ricerca, la classificazione e la musealizzazione dei reperti.
Inoltre proseguirà il secondo anno dei Laboratori Congiunti Internazionali, mentre visti i tagli al bilancio della Struttura, il triennio 2016-‐2018 probabilmente non potrà essere finanziato.
Resta obiettivo costante la promozione della Mobilità di breve durata di giovani ricercatori attraverso il Programma Short-‐Term Mobility, la presenza della comunità scientifica italiana negli Organismi internazionali non governativi e nello sviluppo di nuovi Programmi e Progetti Internazionali.
Per quanto attiene i rapporti bilaterali, sarà incrementato il dialogo con il MIUR, il MAE e il MISE, con le rappresentanze straniere in Italia e con gli Addetti scientifici italiani all’estero -‐ anche attraverso una diretta partecipazione alle Commissioni Miste Intergovernative – nel quadro
dell’attivazione di azioni comuni di cooperazione in R&I a livello internazionale in cui potrà essere assicurato un maggiore coordinamento nazionale e un migliore utilizzo dei finanziamenti, focalizzati su obiettivi comuni. In particolare la Struttura continuerà a rappresentare l’attività di ricerca dell’Ente fornendo relazioni sulle collaborazioni internazionali della rete scientifica del CNR, per informare la diplomazia italiana sulle priorità e le eccellenze scientifiche dell’Ente. In questo ambito la Struttura opera come interfaccia tra la rete scientifica, rappresentata da Dipartimenti ed Istituti, e le istituzioni/organizzazioni esterne al CNR. Come in passato, la Struttura supporterà la dirigenza dell’Ente su tutte le questioni che riguardano i rapporti internazionali quali: incontri bilaterali con delegazioni straniere, stesura e revisione di accordi o di MoU, preparazione di interventi a eventi internazionali.
Sulla scia del successo ottenuto dal primo progetto pilota DIPLOMAzia, è stata presentata, al MAECI, una seconda proposta progettuale DIPLOMAzia2 per l'assegnazione di 30 borse di studio semestrali per laureati e funzionari laureati dei seguenti Paesi: Montenegro, Albania, Serbia, Libano, Tunisia, Egitto. Anche tale proposta di progetto è stata approvata dal MAECI ed è stata firmata la Convenzione a fine novembre 2015.
Il progetto DIPLOMAzia2 avrà durata di un anno con inizio presunto delle attività a settembre 2016.