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4.2.1 – IL SISTEMA DI TELEGESTIONE WIRELESS ATTUALE

ILLUMINOTECNICA DI INGRESSO

CATEGORIA ILLUMINOTECNICA DI PROGETTO CATEGORIA ILLUMINOTECNICA DI ESERCIZIO Tratto della Strada

Provinciale SP20

M3 M3 Da misurare

Per quanto riguarda l’illuminazione delle intersezioni stradali, la Norma UNI 11248 indica l’applicazione della categoria illuminotecnica C, con integrazione dei requisiti sull’abbagliamento dell’appendice C della UNI EN 13201-2:2016.

Considerando l’area di studio presa in analisi, è possibile identificare una rotatoria che collega Via Cervino – Corso Nazario Sauro – Strada Monasterolo – Via Trento e una seconda rotatoria nella quale confluiscono Via Cervino – Via Saluzzo. Inoltre, sono presenti intersezioni che collegano Via Novellis – Via Bisalta, Via Macra – Via Bisalta, Viale Guido Gozzano – Via Bisalta e uno svincolo tra Via Cervino – Corso Romita. Queste, sono collocate in un’area urbana e la maggiore categoria d’ingresso dei rami di approccio e delle strade di accesso risulta essere la M3.

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Tabella 6 - Categoria illuminotecnica zona adiacente alle rotatorie, incroci e svincoli

NOME AMBITO DI APPLICAZIONE ZONA (URBANA/ EXTRAURBANA) CATEGORIA ILLUMINOTECNICA ZONA ADIACENTE/CONTIGUA Rotatoria Via Cervino -

Corso Sauro - Strada Monasterolo - Via Trento

Rotatoria Urbana M3

Rotatoria Via Cervino - Via Saluzzo

Rotatoria Urbana M3

Via Novellis – Via Bisalta Incrocio Urbana M3

Via Macra – Via Bisalta Incrocio Urbana M3

Viale Guido Gozzano – Via Bisalta

Incrocio Urbana M3

Via Cervino - Corso Romita

Svincolo Urbana M3

La categoria illuminotecnica di ingresso deve essere di un livello superiore rispetto alla categoria dei rami di approccio e delle strade di accesso illuminate che convergono nella rotatoria, quindi, prendendo in considerazione la categoria illuminotecnica di ingresso M3, ricavata in precedenza, e considerando un coefficiente medio di luminanza dell’asfalto (Classe C2) con Q0 pari a 0,07,

facendo riferimento al prospetto 6 della normativa, risulta che la categoria illuminotecnica da adottare è la C2. Inoltre, nel rispetto della normativa, in presenza di zone contigue o adiacenti, si deve evitare una differenza maggiore di due categorie illuminotecniche comparabili.

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Figura 4.3.1.2.6 – Comparazione categorie illuminotecniche Fonte: Prospetto 6 della Norma UNI 11248:2016 [42].

Considerando che gli incroci e svincoli presi in analisi non risultano essere caratterizzati da elevati flussi di traffico, data la loro secondaria importanza e non avendo un’illuminazione adibita, manterranno una classe illuminotecnica comparabile alla M3 della strada principale e quindi la categoria di ingresso è la C3.

Tabella 7 - Categoria illuminotecnica per rotatorie, incroci e svincoli

NOME AMBITO DI APPLICAZIONE ZONA (URBANA/ EXTRAURBANA) CATEGORIA ILLUMINOTECNICA DI INGRESSO Rotatoria Via Cervino - Corso

Sauro - Strada Monasterolo - Via Trento

Rotatoria Urbana C2

Rotatoria Via Cervino - Via Saluzzo

Rotatoria Urbana C2

Via Novellis – Via Bisalta Incrocio Urbana C3

113 Viale Guido Gozzano – Via

Bisalta

Incrocio Urbana C3

Via Cervino - Corso Romita Svincolo Urbana C3

Gli incroci e svincoli presi in analisi dovranno quindi adottare una categoria illuminotecnica di ingresso C3 e le rotatorie una categoria C2. Dato che anche in queste intersezioni sarà adottato il sistema adattivo, nel caso di declassamento di una o due categorie illuminotecniche per l’attivazione della categoria di progetto o di esercizio per la SP20, le rotatorie, gli incroci e gli svincoli seguiranno lo stesso grado di declassamento dell’illuminazione della strada principale. In questo caso, non essendoci riduzioni di categoria tra quella di ingresso e quella di progetto, le rotatorie adotteranno una categoria illuminotecnica di progetto C2 pari a 20,0 lx di illuminamento e per gli incroci e svincoli una categoria C3 con un illuminamento di 15,0 lx.

Tabella 8 - Categorie illuminotecniche di ingresso, progetto ed esercizio

NOME AMBITO DI APPLICAZIONE CATEGORIA ILLUMINOTECNICA DI INGRESSO CATEGORIA ILLUMINOTECNICA DI PROGETTO CATEGORIA ILLUMINOTECNICA DI ESERCIZIO Rotatoria Via Cervino - Corso Sauro - Strada Monasterolo - Via Trento Rotatoria C2 C2 Da misurare Rotatoria Via Cervino - Via Saluzzo Rotatoria C2 C2 Da misurare Via Novellis – Via Bisalta Incrocio C3 C3 Da misurare

Via Macra – Via Bisalta

114 Viale Guido Gozzano – Via Bisalta Incrocio C3 C3 Da misurare Via Cervino - Corso Romita Svincolo C3 C3 Da misurare

Nel caso dello svincolo la normativa indica l’utilizzo di una categoria illuminotecnica addizionale per l’illuminazione sul piano verticale, alla categoria di progetto individuata in precedenza si deve aggiungere la categoria presentata nel prospetto 7 della Norma UNI 11248 ottenendo una categoria per l’illuminamento verticale EV5.

Figura 4.3.1.2.7 – Categorie illuminotecniche addizionali Fonte: Prospetto 7 della Norma UNI 11248:2016 [42].

Prendendo in analisi i marciapiedi e gli attraversamenti pedonali come specifiche aree di studio, la normativa indica l’applicazione del prospetto 6 alla categoria illuminotecnica di ingresso della strada adiacente e lo svolgimento dell’analisi dei rischi al fine di individuare un possibile declassamento della zona di studio. Nell’area di studio gli attraversamenti pedonali si collocano principalmente in prossimità delle rotatorie e i marciapiedi nelle vie perpendicolari alla strada SP 20, sempre facenti parti del raggruppamento di Owlet. La presenza di pedoni è considerata rilevante poiché queste strade collegano al centro storico di Savigliano e sono particolarmente frequentate dai cittadini. Avendo in precedenza individuato la categoria illuminotecnica M3 della strada adiacente ai marciapiedi e prendendo in considerazione il prospetto 6 della normativa, è

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possibile ottenere la categoria illuminotecnica di ingresso P1. Ai fini di un declassamento è necessario sviluppare un’analisi dei rischi sulla zona di studio.

Figura 4.3.1.2.8 – Comparazione categorie illuminotecniche Fonte: Prospetto 6 della Norma UNI 11248:2016 [42].

Analizzando i parametri di influenza costanti nel lungo periodo esaminati durante il sopralluogo, è possibile osservare che:

• è presente un’elevata complessità del campo visivo a causa dei disturbi luminosi principalmente provocati dalle luci dei veicoli che circolano a lato dei marciapiedi;

• sono presenti numerose zone di conflitto come incroci che interrompono il percorso pedonale;

• la segnaletica verticale non è particolarmente visibile e non sono presenti ostacoli come dossi che segnalano in maniera più evidente la presenza di attraversamenti pedonali; • non sono presenti segnaletiche attive che aiutano l’utente a individuare rischi o pericoli; • l’area non risulta pericolosa dal punto di vista delle aggressioni poiché i percorsi pedonali

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Tabella 9 - Riduzione di categoria illuminotecnica in funzione dei parametri di influenza costanti

NOME STRADA COMPLESSIT

A' CAMPO