PARTE SECONDA
N.4 Unità interne a cassetta 4 vie per installazione a controsoffitto per AULA MAGNA
4) fornire, in duplice copia, un manuale operativo degli impianti eseguiti, completo di:
2.3.4. Impianti elettrici Qualità dei materiali
Collaudo estivo:
Per il collaudo estivo valgono le seguenti prescrizioni:
-‐ temperatura di progetto; la temperatura sarà misurata al momento del collaudo. Le prestazioni dell'impianto rilevate nelle condizioni di collaudo saranno rapportate ai dati di progetto;
-‐ la temperatura interna sarà rilevata nelle normali condizioni di esercizio;
-‐ il ricambio d'aria apportato dalle apparecchiature aria di rinnovo dovrà essere per ogni ambiente nei valori di progetto.
Esclusioni
E' solo escluso dagli oneri contrattuali quanto riportato di seguito:
-‐ disponibilità di locali per spogliatoi e mense di cantiere per le maestranze del Fornitore;
-‐ disponibilità di locale chiudibile per uso magazzino per il ricovero di tutti i materiali di uso del Fornitore;
-‐ fornitura di acqua, f.e.m. e combustibili di cantiere e collaudo.
Garanzie
Il lavoro eseguito, i materiali e le apparecchiature fornite saranno garantite per la durata di 2 anni dal giorno della presa in consegna dell'impianto, contro ogni difetto di progettazione, costruzione, assiemaggio e finitura esterna.
La ditta esecutrice, nel periodo di garanzia si impegna a rimettere in efficienza con immediatezza ed a titolo completamente gratuito le apparecchiature difettose salvo il caso di accertato cattivo impiego da parte del committente.
2.3.4. Impianti elettrici Qualità dei materiali
I materiali e gli apparecchi relativi agli impianti elettrici devono essere rispondenti alle prescrizioni progettuali;
devono avere le caratteristiche tali da resistere alle azioni meccaniche, corrosive, termiche e all’umidità, alle quali potranno essere esposti durante l’esercizio Dovranno essere rispondenti alle norme CEI, UNI e alle tabelle di unificazione UNEL vigenti in materia ove queste, per detti materiali e apparecchi risultassero pubblicate e corrispondere alle specifiche prescrizioni progettuali.
Norme di riferimento
I materiali elettrici devono essere conformi alle leggi e regolamenti vigenti, in particolare:
-‐ D.P.R. 27 aprile 1955, n. 547 -‐ Norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro;
-‐ Legge 1° marzo 1968, n. 186 -‐ Disposizioni concernenti la produzione di materiali, apparecchiature, macchinari, installazioni e impianti elettrici ed elettronici;
-‐ Legge 18 ottobre 1977, n. 791 -‐ Attuazione della direttiva del consiglio delle Comunità europee (n.
72/23/CEE) relativa alle garanzie di sicurezza che deve possedere il materiale elettrico destinato ad essere utilizzato entro alcuni limiti di tensione;
-‐ D.M. 10 aprile 1984 -‐ Disposizioni per la prevenzione e l’eliminazione dei radiodisturbi provocati dagli apparecchi di illuminazione per lampade fluorescenti muniti di starter;
-‐ Legge 17 aprile 1989, n. 150 -‐ Attuazione della direttiva 82/130/CEE e norme transitorie concernenti la costruzione e la vendita di materiale elettrico destinato ad essere utilizzato in atmosfera esplosiva;
-‐ D.M. 22 febbraio 1992 -‐ Modello di dichiarazione di conformità;
-‐ D.P.R. 21 aprile 1993, n. 246 -‐ Regolamento di attuazione della direttiva 89/106/CEE relativa ai prodotti da costruzione;
-‐ D.Lgs. 25 novembre 1996, n. 626 -‐ Attuazione della direttiva 93/68/CEE, in materia di marcatura CE del materiale elettrico destinato ad essere utilizzato entro taluni limiti di tensione;
-‐ D.P.R. 30 aprile 1999, n. 162 -‐ Regolamento recante norme per l’attuazione della direttiva 95/16/CE sugli ascensori e di semplificazione dei procedimenti per la concessione del nulla osta per ascensori e montacarichi, nonché della relativa licenza di esercizio;
-‐ D.M. 10 marzo 2005 -‐ Classi di reazione al fuoco per i prodotti da costruzione da impiegarsi nelle opere per le quali è prescritto il requisito della sicurezza in caso d'incendio;
-‐ D.M. 15 marzo 2005 -‐ Requisiti di reazione al fuoco dei prodotti da costruzione installati in attività disciplinate da specifiche disposizioni tecniche di prevenzione incendi in base al sistema di classificazione europeo;
-‐ D.M. 28 aprile 2005 -‐ Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, la costruzione e l'esercizio degli impianti termici alimentati da combustibili liquidi.
-‐ D.M. 22 gennaio 2008, n. 37 -‐ Regolamento concernente l'attuazione dell'articolo 11-‐quaterdecies, comma 13, lettera a) della legge n. 248 del 2 dicembre 2005, recante riordino delle disposizioni in materia di attività di installazione degli impianti all'interno degli edifici.
Tubazioni di protezione dei cavi
Tutte le tubazioni di protezione dei cavi dovranno essere di tipo flessibile in PVC nella serie pesante antischiacciamento, di tipo e caratteristiche contemplate nelle vigenti norme UNEL e CEI.
L’installazione o posa in opera delle tubazioni di protezione potrà essere del tipo:
-‐ a vista;
-‐ incassati nelle muratura o nel massetto;
-‐ annegati nelle strutture in calcestruzzo per le costruzioni prefabbricate;
-‐ interrati (CEI EN 50086-‐2-‐4).
I tubi di protezione da collocare nelle pareti sotto intonaco potranno essere in PVC flessibile leggero (CEI 23-‐14) o flessibile pesante (CEI 23-‐14). Le tubazioni sottotraccia dovranno essere collocate in maniera tale che il tubo venga a trovarsi totalmente incassato ad almeno 2 cm dalla parete finita. I tubi prima della ricopertura con malta cementizia dovranno essere saldamente fissati sul fondo della scanalatura e collocati in maniera che non siano totalmente accostati in modo da realizzare un interstizio da riempire con la malta cementizia.
I tubi di protezione annegare nel massetto delle pavimentazioni potranno essere in PVC flessibile pesante (CEI 23-‐
14) o in PVC rigido pesante (CEI 23-‐8).
I tubi di protezione da collocare in vista potranno essere in: PVC rigido pesante (CEI 23-‐8), PVC rigido flettato (CEI 23-‐25 e CEI 23-‐26), guaine (CEI 23-‐25).
I tubi di protezione interrati potranno essere in PVC rigido pesante, PVC flessibile pesante, cavidotti e guaine.
Negli ambienti speciali i tubi di protezione potranno essere in acciaio (CEI 23-‐28) e in acciaio zincato (UNI 3824-‐74).
Le tubazioni di protezione secondo le caratteristiche alla piegatura potranno essere:
-‐ rigidi (CEI EN 50086-‐2-‐1);
-‐ pieghevoli (CEI EN 50086-‐2-‐2);
-‐ pieghevoli/autorinvenenti (CEI EN 50086-‐2-‐2);
-‐ flessibili (CEI EN 50086-‐2-‐3).
Il grado di protezione dovrà essere di IP XX (con un minimo IP3X).
Cavi Isolamento dei cavi
I cavi utilizzati nei sistemi di prima categoria devono essere adatti a tensione nominale verso terra e tensione nominale (Uo/U) non inferiori a 450/750V (simbolo di designazione 07). Quelli utilizzati nei circuiti di segnalazione e comando devono essere adatti a tensioni nominali non inferiori a 300/500V (simbolo di designazione 05). Questi ultimi, se posati nello stesso tubo, condotto o canale con cavi previsti con tensioni nominali superiori, devono essere adatti alla tensione nominale maggiore.
Colori distintivi dei cavi
I conduttori impiegati nell'esecuzione degli impianti devono essere contraddistinti dalle colorazioni previste dalle vigenti tabelle di unificazione CEI-‐UNEL 00722-‐74 e 00712. In particolare, i conduttori di neutro e protezione devono essere contraddistinti, rispettivamente ed esclusivamente, con il colore blu chiaro e con il bicolore giallo-‐
verde. Per quanto riguarda i conduttori di fase, essi devono essere contraddistinti in modo univoco per tutto l'impianto dai colori: nero, grigio (cenere) e marrone.
Tipologia di cavi:
Cavo tipo FG7OR
Il cavo FG7OR è un conduttore a corda flessibile con isolamento in gomma etilpropilenica alto modulo di qualità G7, guaina in PVC speciale di qualità Rz, non propagante l'incendio e a ridotta emissione di gas corrosivi.
Dovrà essere rispondente alla normativa: CEI 20-‐13, CEI 20-‐22 II, CEI 20-‐37 I, CEI UNEL 35375 e CEI UNEL 35377 e provvisto di marcatura stampigliata con inchiostro speciale indicante CAVI IEMMEQU CEI 20-‐22 II FG70R 0,6/1 KV
<n° conduttori x sezione> <anno> <marcatura metrica>.
Tale cavo è adatto per la posa fissa sia all'interno che all'esterno, può essere installato in aria libera, su passerelle, in tubazioni, in canalette o direttamente interrato.
Cavo tipo N07VK
Il cavo N07VK è un conduttore a corda flessibile di rame rosso con isolamento in PVC di qualità R2, non propagante l'incendio e a ridotta emissione di gas corrosivi.
Dovrà essere rispondente alla normativa: CEI 20-‐20, CEI 20-‐22 II, CEI 20-‐37 I, CEI UNEL 35752 e provvisto di marcatura stampigliata con inchiostro speciale IEMMEQU CEI 20-‐22 II -‐ NON PROPAGANTE L'INCENDIO <sezione>
<anno>.
Tale cavo è adatto per la posa fissa entro tubazioni o canalette o entro apparecchi di illuminazione o all'interno di apparecchiature di interruzione e comando sino a 1000 V in corrente alternata o a 750 V in corrente continua verso terra. La sezione di 1 mm dovrà essere utilizzata solo per cablaggi interni di quadri elettrici o per circuiti elettrici di ascensori e montacarichi. Non è adatto per la posa all’esterno.
Cavo tipo FROR 300/500V
Il cavo FROR 300/500V è un conduttore a corda flessibile di rame rosso con isolamento in PVC speciale di qualità TI2; guaina in PVC speciale di qualità TM2 di colore grigio.
Dovrà essere rispondente alla normativa: CEI 20-‐20, CEI 20-‐22 II, CEI 20-‐37 I, e provvisto di marcatura a rilievo:
IEMMEQU CEI 20-‐22 II NON PROPAGANTE L'INCENDIO FROR 300/500 V e stampigliata con inchiostro speciale FROR 300/500 V <sezione> <anno> <marcatura metrica>.
Tale cavo è adatto per alimentazione di comandi e segnali in collegamenti mobili e per posa fissa in ambienti a rischio in caso d'incendio come ad esempio luoghi di pubblico spettacolo e intrattenimento. Può essere installato all'interno in locali secchi o umidi e PER IMPIEGO TEMPORANEO O INTERMITTENTE anche all'esterno.
Cavo tipo FROR 450/750V
Il cavo FROR 450/750V è un conduttore a corda flessibile di rame rosso con isolamento in PVC speciale di qualità TI2; guaina in PVC speciale di qualità TM2 di colore grigio.
Dovrà essere rispondente alla normativa: CEI 20-‐20, CEI 20-‐22 II, CEI 20-‐37 I, e provvisto di marcatura a rilievo:
IEMMEQU CEI 20-‐22 II NON PROPAGANTE L'INCENDIO FROR 450/750V ed a inchiostro speciale: FROR 450/750 V
<sezione> <anno> <marcatura metrica>.
Tale cavo è adatto per il trasporto di energia in collegamenti mobili e per posa fissa in ambienti a rischio in caso d'incendio come ad esempio luoghi di pubblico spettacolo e intrattenimento. Può essere installato all'interno in locali secchi o umidi e PER IMPIEGO TEMPORANEO O INTERMITTENTE anche all'esterno.
Cavo telefonico
Cavo telefonico standard costituito da due fili in rame avvolti in una treccia elicoidale in modo da evitare interferenze, non isolato a Norma CEI 46-‐5 .
Canalizzazioni
I conduttori devono essere sempre protetti e salvaguardati meccanicamente.
Dette protezioni possono essere: tubazioni, canalette porta cavi, passerelle, condotti o cunicoli ricavati nella struttura edile, ecc..
Negli impianti oggetto della presente relazione si devono rispettare le prescrizioni riportate qui di seguito.
Tubi protettivi, percorso tubazioni
Nell'impianto previsto i tubi protettivi da posare a parete, incassati o in cunicoli, devono essere in materiale termoplastico serie pesante. Il diametro interno dei tubi deve essere pari ad almeno 1,3 volte il diametro del
cerchio circoscritto al fascio dei cavi in esso contenuti; il diametro del tubo deve essere sufficientemente grande da permettere di sfilare e rinfilare i cavi in esso contenuti con facilità e senza che ne risultino danneggiati i cavi stessi o i tubi. Comunque, il diametro interno non deve essere inferiore a 16 mm.
Il tracciato dei tubi protettivi deve consentire un andamento rettilineo orizzontale o verticale. Le curve devono essere effettuate con raccordi o con piegature che non danneggino il tubo e non pregiudichino la sfilabilità dei cavi.
Ad ogni brusca deviazione resa necessaria dalla struttura muraria dei locali, ad ogni derivazione da linea principale a secondaria e in ogni locale servito, la tubazione deve essere interrotta con cassette di derivazione.
Le giunzioni dei conduttori devono essere eseguite nelle cassette di derivazione, impiegando opportuni morsetti o morsettiere. Dette cassette devono essere costruite in modo che, nelle condizioni di installazione, non sia possibile introdurre corpi estranei; inoltre, deve risultare agevole la dispersione del calore in esse prodotto. Il coperchio delle cassette deve offrire buone garanzie di fissaggio ed essere apribile solo con attrezzo.
Qualora si preveda l'esistenza, nello stesso locale, di circuiti appartenenti a sistemi elettrici diversi, questi devono essere protetti da tubi diversi e far capo a cassette separate. Tuttavia è ammesso collocare i cavi nello stesso tubo e far capo alle stesse cassette, purché essi siano isolati per la tensione più elevata e le singole cassette siano internamente munite di diaframmi, non amovibili, se non a mezzo di attrezzo, posti tra i morsetti destinati a serrare conduttori appartenenti a sistemi diversi.
Il numero dei cavi che si possono introdurre nei tubi è indicato nelle Tabelle seguenti:
NUMERO MASSIMO DI CAVI DA INTRODURRE IN TUBI PROTETTIVI RIGIDI/FLESSIBILI
CAVI SEZIONE (mm2)
TIPO NUM. 1,5 2,5 4 6 10
1 16/16 16/16 16/16 16/16 16/16
2 16/16 20/16 20/16 25/20 32/25
Cavo unipolare pvc 3 16/16 20/16 25/20 32/25 32/32
(Senza guaina) 4 20/16 20/20 25/20 32/25 32/32
5 20/20 25/20 25/20 32/32 40/32
6 20/20 25/20 32/25 32/32 40/40
7 20/20 25/20 32/25 32/32 40/40
8 25/25 32/25 32/32 40/40 50/50
9 25/25 32/25 32/32 50/40 50/50
1 16/20 25/20 25/20 32/25 40/32
bipolare 2 32/32 40/40 50/40 50/50 63/-‐-‐
3 40/40 50/40 50/50 63/50 -‐-‐/-‐-‐
1 20/16 25/20 25/20 32/25 40/40
Cavo multipolare pvc tripolare 2 40/32 40/40 50/40 63/50 63/-‐-‐
3 40/40 50/50 50/50 63/-‐-‐ -‐-‐/-‐-‐
1 25/20 25/20 32/25 32/32 50/40
quadripolare 2 40/40 50/40 50/50 63/50 -‐-‐/-‐-‐
3 50/40 50/50 63/50 -‐-‐/-‐-‐ -‐-‐-‐/-‐-‐
I tubi protettivi dei conduttori elettrici collocati in cunicoli, che ospitano altre canalizzazioni, devono essere disposti in modo da non essere soggetti ad influenze dannose in relazione a sovrariscaldamenti, sgocciolamenti, formazione di condensa, ecc.. È inoltre vietato collocare, nelle stesse incassature, montanti e derivazioni di impianti telefonici, radiotelevisivi ecc. .
Canalette porta cavi
Per i sistemi di canali battiscopa e canali ausiliari si applicano le norme CEI 23-‐19.
Per gli altri sistemi di canalizzazione si applicano le norme CEI 23-‐32.
La sezione occupata dai cavi non deve superare la metà di quella disponibile e deve essere tale da consentire un'occupazione della sezione utile dei canali, secondo quanto prescritto dalle norme CEI 64-‐8/5 art. 522.8.1.1.
Per il grado di protezione contro i contatti diretti, si applica quanto richiesto dalle norme CEI 64-‐8, utilizzando i necessari accessori (angoli, derivazioni, ecc.); opportune barriere devono separare cavi a tensioni nominali differenti.
Per i canali metallici devono essere previsti i necessari collegamenti di terra ed equipotenziali, secondo quanto previsto dalle norme CEI 64-‐8.
I materiali utilizzati devono avere caratteristiche di resistenza al calore anormale ed al fuoco che soddisfino quanto richiesto dalle norme CEI 64-‐8.
Cassette di derivazione
Le cassette di derivazione devono essere di dimensioni idonee all’impiego, potranno essere in materiale isolante o metallico. La tipologia deve essere idonea ad essere installata a parete o ad incasso (pareti piene o a sandwich o con intercapedine), con caratteristiche che consentano la planarità il parallelismo.
Tutte le cassette di derivazione da parete, dovranno essere in PVC pesante con grado di protezione di almeno IP 40 con nervature e fori pre-‐tranciati per l’inserzione delle tubazioni, completi di coperchi con idoneo fissaggio ricoprenti abbondantemente il giunto-‐muratura.
Le dimensioni delle cassette di derivazione da parete sono: 10X10X5 cm;
Le cassette devono essere in grado di potere contenere i morsetti di giunzione e di derivazione previsti dalle norme vigenti.
Le cassette destinate a contenere circuiti appartenenti a sistemi diversi devono essere dotate di opportuni separatori.
Giunzioni
Le giunzioni e le derivazioni da effettuare esclusivamente all’interno dei quadri elettrici e delle cassette di derivazione, devono rispettare le seguenti norme:
-‐ CEI EN 60947-‐7-‐1;
-‐ CEI EN 60998-‐1;
-‐ CEI EN 60998-‐2-‐2;
-‐ CEI EN 60998-‐2-‐3;
-‐ CEI EN 60998-‐2-‐4.
I morsetti componibili su guida devono rispettare le norme EN 50022 e EN 50035.
I morsetti di derivazione volanti possono essere: a vite; senza vite; a cappuccio; a perforazione di isolante.
Supporto, frutto e placca
Tutti i supporti portafrutti dovranno essere in resina e dovranno presentare caratteristiche meccaniche tali da resistere alle sollecitazioni dell’uso normale. Dovranno permettere il fissaggio rapido dei frutti senza vite e facile rimozione con attrezzo. Il supporto dovrà permettere il fissaggio delle placche a pressione con o senza viti. Il supporto dovrà consentire eventuali compensazioni con i rivestimenti della parete.
I supporti dovranno prevedere l’alloggiamento da due a più moduli.
I frutti devono avere le seguenti caratteristiche:
-‐ comando: devono disporre di sistemi luminosi o indicazioni fluorescenti per soddisfare le esigenze del D.P.R. n.
503/1996 e D.M. n. 236/1989) e le norme CEI 23-‐9: o CEI EN 60669-‐1;
-‐ interruttori uni e bipolari, deviatori, invertitori, con corrente nominale non inferiori a 10A;
-‐ pulsanti, pulsanti a tirante con correnti nominali non inferiori a 2A (CEI EN 60669-‐2-‐1) (IR) infrarosso passivo;
-‐ controllo: (CEI EN 60669-‐2-‐1), regolatori di intensità luminosa;
-‐ prese di corrente: (CEI 23-‐16 o CEI 23-‐50): 2P+T, 10A -‐ Tipo P11; 2P+T , 16A -‐ Tipo P17, P17/11, P30;
-‐ protezione contro le sovracorrenti: (CEI EN 60898), interruttori automatici magnetotermici con caratteristica C da 6A, 10A, 16A e potere di interruzione non inferire a 1500A;
-‐ segnalazioni ottiche e acustiche: spie luminose, suonerie e ronzatori;
-‐ prese di segnale: per trasmissione dati Rj45; TV (CEI EN 50083-‐4) terreste, satellitare; telefoniche (CEI EN 60603-‐7).
Installazione dei componenti all’interno dei quadri elettrici
Gli apparecchi devono essere installati e cablati in modo tale che il loro funzionamento non sia compromesso da mutue influenze che si verificano durante il servizio ordinario (ad esempio: calore, archi, vibrazioni campi energetici, ecc.).
Gli apparecchi che nelle condizioni normali di esercizio possono produrre archi o scintille devono essere installati in posizioni tali da non rappresentare pericolo.
Gli apparecchi, i circuiti ed i loro terminali devono essere raggruppati in maniera razionale ed omogenea, disposti in modo da essere facilmente accessibili per ispezione, montaggio, cablaggio, manutenzione e sostituzione nonché da essere agevolmente individuabili secondo la loro funzione. La facile accessibilità deve essere garantita con particolare riguardo ai fusibili ed agli eventuali dispositivi di regolazione e di ripristino che devono essere manovrati all'interno del quadro.
Tutte le apparecchiature devono essere montate in modo tale che la manutenzione o sostituzione di ciascuna di esse non comporti lo smontaggio delle altre.
I morsetti e le parti attive non sezionabili (quali, ad esempio quelli dei sezionatori o interruttori generali) devono essere segregati in modo tale da evitare cortocircuiti accidentali durante la manutenzione.
I materiali e le apparecchiature che possono subire danni derivanti da archi e scintille (quali, ad esempio, cavi, canalette, isolanti in genere, ecc.) devono essere installati convenientemente distanti dai luoghi ove possono prodursi tali fenomeni.
Gli apparecchi e le condutture a tensioni diverse devono essere segregate in spazi distinti.
I comandi degli interruttori e dei sezionatori, se non altrimenti specificato, devono essere immediatamente accessibili, a quadro chiuso, o direttamente o tramite rinvio.
Gli interruttori ed i sezionatori generali devono essere manovrabili a mano, cioè senza l'ausilio di attrezzi, ed essere installati in posizione preminente ed isolata al fine d'essere facilmente identificabili per posizione.
I tasti o comandi di “prova” e di “ripristino” dei relè differenziali devono essere immediatamente accessibili, a quadro chiuso, o direttamente o tramite rinvio.
Gli strumenti indicatori devono essere collocati in maniera facilmente visibile, in particolare la loro altezza rispetto al pavimento non deve eccedere i 2 metri.
Gli elementi di manovra come maniglie, pulsanti, ecc. devono essere collocati in maniera tale da essere facilmente manovrati, in particolare la loro altezza rispetto al pavimento non deve eccedere 1,9 metri.
La posa in opera di quadri, cassette, apparecchiature ecc. deve essere effettuata a perfetta regola d'arte, compreso l'allacciamento dei cavi elettrici in arrivo e in partenza, dovranno essere effettuate le prove e le tarature e quanto altro necessario per il perfetto funzionamento degli impianti da essi dipendenti.
Le estremità dei conduttori in prossimità dei morsetti devono riportare la numerazione del rispettivo morsetto.
Installazione dei cavi
Sezioni minime e cadute di tensione ammesse
Le sezioni dei conduttori, calcolate in funzione della potenza impegnata e della lunghezza dei circuiti (affinché la caduta di tensione non superi il valore del 4% della tensione a vuoto), devono essere scelte tra quelle unificate. In ogni caso non devono essere superati i valori delle portate di corrente ammesse, per i diversi tipi di conduttori, dalle tabelle di unificazione CEI-‐UNEL 35024-‐70 e 35023-‐70.
Indipendentemente dai valori ricavati con le presenti indicazioni, le sezioni minime dei conduttori di rame ammesse sono:
-‐ 0,75 mm² per circuiti di segnalazione e telecomando;
-‐ 1,5 mm² per illuminazione di base, derivazione per prese a spina per altri apparecchi di illuminazione e per apparecchi con potenza unitaria inferiore o uguale a 2 kW;
-‐ 2,5 mm² per derivazione con o senza prese a spina per utilizzatori con potenza unitaria superiore a 2 kW e inferiore o uguale a 3 kW;
-‐ 4 mm² per montanti singoli o linee alimentanti singoli apparecchi utilizzatori con potenza nominale superiore a 3 kW.
Sezione minima dei conduttori neutri
La sezione dei conduttori di neutro non deve essere inferiore a quella dei corrispondenti conduttori di fase nei circuiti monofase, qualunque sia la sezione dei conduttori e, nei circuiti polifase, quando la sezione dei conduttori di fase sia inferiore o uguale a 16 mm². Per conduttori in circuiti polifasi, con sezione superiore a 16 mm², la sezione dei conduttori di neutro può essere ridotta alla metà di quella dei conduttori di fase, col minimo tuttavia di 16 mm² (per conduttori in rame), purché siano soddisfatte le condizioni previste dalla norma CEI 64-‐8 ultima edizione.
Sezione dei conduttori di terra e protezione
La sezione dei conduttori di protezione non deve essere inferiore al valore ottenuto con la formula:
Sp = √I2 t K
dove:
Sp = sezione del conduttore di protezione (mm²).
I = valore efficace della corrente di guasto che può percorrere il conduttore di protezione per un guasto di impedenza trascurabile (A).
t = tempo di intervento del dispositivo di protezione (s).
K = coefficiente, il cui valore dipende dal materiale del conduttore di protezione, dall'isolamento e dalle temperature iniziali e finali.
I valori di K possono essere desunti dalle Tabelle 54B, 54C, 54D e 54E delle norme CEI 64-‐8/5 ultima edizione.
Le sezioni minime dei conduttori di protezione, in alternativa alla formula sopra riportata, possono essere desunte dalla Tabella seguente, tratta dalle norme CEI 64-‐8/5 art. 543.1.2, con le prescrizioni riportate negli articoli successivi delle stesse norme CEI 64-‐8/5 relative ai conduttori di protezione.
Sezione del conduttore di fase 2,5 (se protetto meccanicamente) 4 (se non protetto meccanicamente) Maggiore di 16 e
minore o uguale a 35 16 16
Maggiore di 35 Metà della sezione del
conduttore di fase Metà della sezione del conduttore di fase
Propagazione del fuoco lungo i cavi
I cavi in aria, installati individualmente, cioè distanziati tra loro di almeno 250 mm, devono rispondere alla prova di non propagazione del fuoco di cui alle norme CEI 20-‐35.
Quando i cavi sono raggruppati in ambiente chiuso in cui sia da contenere il pericolo di propagazione di un
Quando i cavi sono raggruppati in ambiente chiuso in cui sia da contenere il pericolo di propagazione di un