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4. Ottimizzazione della gestione del sistema Ariamacina-Cecita-Mucone.

4.1 Descrizione del sistema idroelettrico Ariamacina-Cecita

4.1.4 Gli impianti idroelettrici di Vaccarizzo, Mucone I salto e Mucone II salto

4.1.4.2 b Impianto Mucone II Salto Oggetto:

Vasca di accumulo di 30.000 mc Pozzo Piezometrico C/le Mucone 2°

Il bacino imbrifero sotteso è pari a 253,44 km2 e comprende, altresì, i deflussi del bacino imbrifero intermedio del fiume Mucone (pari a 53,73 km2), le cui acque vengono captate a mezzo della presa ausiliaria sul fiume Mucone, e quelli dei bacini allacciati con prese sui torrenti Bruviello, San Martino-Cericò e San Mauro (affluenti di sinistra del fiume Mucone) di superficie, rispettivamente pari a 1,00, 36,26 e 4,50 km2.

Il complesso di tali volumi idrici è convogliato in una vasca di accumulo di 30.000 m3, bacino di regolazione oraria che alimenta la Centrale Mucone II Salto.

Figura 4.25 : Planimetria delle opere di sbarramento e della presa sussidiaria sul F. Mucone

Una soglia tracimabile divide la vasca in due parti di diversa capacità. La più piccola stabilisce con il suo livello il salto geodetico utilizzabile nell’impianto.

L’apporto del fiume Mucone, se inferiore a 3 m3/s, è convogliato direttamente nella vasca piccola mediante una tubazione in cemento poggiata sulla platea della vasca grande; se superiore, la quantità eccedente viene accumulata nella vasca grande; una paratoia a ventola, che funziona sulla differenza di pressione idrostatica agente sui due lati della stessa, riversa l’acqua dalla vasca grande alla vasca piccola quando il livello di quest’ultima è inferiore. Una galleria a pelo libero unisce l’acqua della vasca a quella turbinata, proveniente dalla galleria di scarico di Mucone I salto e a quella del torrente Bruviello.

Figura 4.26 : Presa sussidiaria sul F. Mucone - Sezione della traversa di sbarramento

Il sistema di invaso ha due punti di sicurezza, che permettono di riversare l’acqua in eccedenza nel fiume Mucone. Uno è costituito da una soglia tracimabile a quota 501,40 m s.l.m.m., posta su un lato della vasca piccola, mentre l’altro è stato realizzato con una paratoia di livellamento situata nella galleria a pelo libero.

La portata derivabile varia da una media di 5,15 m3/s ad una massima di 20,00 m3/s, con quota di ritenuta variabile da 501,25 (massima), 499,75 (media) a 498,25 m s.l.m.m. (minima), con restituzione a quota 192,50 m s.l.m.m.; il salto geodetico è pari 308,75 m, con un salto utile medio di 306,10 m.

Opere di Presa

Le opere di presa sussidiaria sul fiume Mucone e sui torrenti Bruviello, San Martino-Cericò e San Mauro, sono costituite da una traversa di sbarramento a soglia derivante e presentano un particolare tipo di sistemazione in opera di griglie metalliche di presa, aventi lo scopo di evitare la necessità di sbrigliamento.

Difatti essendo i predetti alvei torrentizi dotati di forte portata solida durante piene, anche modeste, ne consegue la necessità di costruire opere di presa con modalità, che ne escludono il funzionamento, quando la portata nell’alveo supera un limite opportunamente prestabilito, onde ridurre al minimo possibile le portate introdotte nella derivazione sussidiaria.

Le griglie installate sono state realizzate in base alla considerazione che, se una griglia metallica di normale presa fluviale forma con la direzione della corrente che l’attraversa un angolo acuto anziché ottuso, i materiali galleggianti trascinati dalle acque defluenti, anzichè tendere ad aderire ad essa, dovrebbero, per effetto del loro stesso peso, cadere nel canalone di sghiaiamento, sottostante la

griglia, normalmente realizzato in corrispondenza dell’incile di presa. Pertanto l’installazione delle griglie metalliche, prevede la possibilità di far loro assumere, in caso di necessità, l’inclinazione comunemente adottata, per rotazione intorno alla cerniera inferiore all’uopo predisposta.

L’installazione delle griglie, fin dall’inizio dell’esercizio nel 1955, dette risultati soddisfacenti. L’acqua dissabbiata si riversa per sfioro nel pozzo di caduta al cui piede è inserita la tubazione in pressione, di collegamento con la galleria forzata dell’impianto.

Figura 4.27 : Planimetria della presa sussidiaria sul Torrente S. Martino - Cericò

Galleria di derivazione forzata

La galleria di derivazione, dimensionata per una portata massima derivabile di 20 m3/s ha una

lunghezza complessiva di 10,425 km m fino all’asse del pozzo piezometrico; è a sezione circolare con diametro interno di 3,30 m, con rivestimento in c.a. normale; ha origine nella galleria a pelo libero e termina nel pozzo piezometrico.

Pozzo piezometrico e camera valvola

monte della canna, è costituito da una struttura cilindrica in calcestruzzo tutta all’esterno, con diametro da 12,8 m a 20 m ed altezza totale di 36 m. Nella camera valvole sono presenti due valvole a farfalla, quella di monte (di sicurezza ), con sgancio manuale , mentre quella di valle è a chiusura automatica per eccesso di velocità dell’acqua in condotta , oppure volontaria, comandata in sito ed elettricamente a distanza dalla centrale o dal posto di teleconduzione PT/NA.

Figura 4.28 : Vista del pozzo piezometrico

Condotta forzata

La condotta forzata ha inizio dal pozzo piezometrico ed è costituita da una tubazione metallica, con giunti di dilatazione, protetta a monte da due valvole a farfalla in serie, quella a valle a chiusura automatica per eccesso di velocità dell’acqua in condotta o volontaria con comando in sito ed elettricamente a distanza dalla centrale e con apertura oleodinamica comandata in sito.

La lunghezza della condotta è di 1150,00 m con diametro iniziale di 2,90 m e finale di 2,30 m; il finale diramatore ha un diametro di 1,63 m.; da questo si dipartono le diramazioni per le turbine.

Centrale Mucone II Salto

La centrale idroelettrica del Mucone II salto e’ ubicata all’aperto a circa una quota 198,00 m s.l.m.m. nel Comune di Luzzi (CS); e’ equipaggiata con due gruppi ad asse verticale, costituiti da generatore sincrono e turbina Francis. Ogni alternatore ha una potenza di 32 MVA.

La stazione elettrica e’ costituita da un quadro blindato in SF6 a 150 kV, costituita da due semisbarre accoppiate con sezionatore di serie (89c), sul quale afferisce la produzione dei gruppi attraverso i rispettivi trasformatori elevatori 10/150kV, e due linee denominate “ATR-150/220kV”, e “Feroleto” (la linea Feroleto a 150kV, ad oggi é fuori servizio).

Nel quadro all’aperto e’ installato un autotrasformatore 150/220 kV con potenza 100 MVA che connette la rete a 220/kV (linea Mucone 2°- Feroleto e Mucone 2° S. - Rotonda).

I due trasformatori di gruppo hanno un rapporto di trasformazione a vuoto 10±5% 10/150kV ed una potenza di 32 MVA ciascuno.

I servizi ausiliari dell’impianto sono alimentati tramite due trasformatori MT/bt 20/0,4 kV da 250 kVA, ai quali afferiscono le linee MT denominate “ Ponte Mucone “ e “Serra di Buda”, una di riserva all’altra , di competenza della D.D. Calabria.

I S.A., in emergenza, sono alimentati da un gruppo elettrogeno da 200 kVA.

La potenza efficiente dell’impianto è pari a 54,00 MW, con una producibilità media annua di 100,90 GWh.

Opere di restituzione

I deflussi utilizzati dalla turbina vengono scaricati, attraverso un canale di restituzione a pelo libero, direttamente nell’alveo del fiume Mucone, per essere captati dall’impianto irriguo “Mucone” mediante incanalamento in una vasca di modulazione.

Figura 4.30 : Vista della paratoia di regolazione del canale di scarico

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