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PARTE PRIMA 

 

MANUALE D’USO  1) IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE 

L’accensione dell’impianto deve essere eseguita solo da personale autorizzato dotato della chiave di apertura del quadro.

Assicurarsi che l’interruttore generale nel quadro sia sollevato in posizione ON; in caso contrario, non essendoci tensione nel quadro, sollevare l’interruttore posto subito a valle del contatore nel relativo vano.

Per accendere le luci sollevare i relativi interruttori in posizione ON, lo stesso per la presa di corrente, per l’impianto di riscaldamento e di destratificazione.

Nel caso nonostante sia l’interruttore generale sul quadro e quello a valle del contatore siano sollevati ma comunque non vi sia tensione nel quadro, chiamare il manutentore incaricato.

L’interruttore delle segnalazioni luminose SA delle lampade poste sopra le uscite, deve essere sempre collegato in modo da consentire alle lampade stesse di essere sempre caricate; spegnerlo solo nei casi di prolungato inutilizzo dell’impianto.

Il sottoprogramma delle prestazioni prende in considerazione, per classe di requisito, le prestazioni fornite dal bene e dalle sue parti nel corso del suo ciclo vita.

Livelli di illuminamento ordinario

Le lampade esaurite o spente devono essere sostituite affinché in tutti i locali il valore di illuminamento ordinario reale non scenda al di sotto dell’80% né del valore nominale stabilito dalle norme né del valore di progetto.

Livelli di illuminamento emergenza

Le lampade esaurite o spente devono essere sostituite affinché lungo le vie di emergenza ed in corrispondenza delle uscite il valore di illuminamento ordinario reale non scenda al di sotto di 5 lux.

Le batterie esaurite devono essere sostituite affinché l'autonomia delle lampade in emergenza non scenda al di sotto delle due ore.

Centrali di sicurezza

Le batterie interne delle centrali devono essere sostituite in modo che le centrali possa no sempre funzionare in assenza di rete per almeno due ore.

2) IMPIANTO DI RISCALDAMENTO 

a – prima accensione

Prima dell’avviamento dell’impianto assicurarsi che la valvola posta a valle del contatore sulla tubazione di alimentazione e quella adiacente al generatore siano aperte:

- l’interruttore generale posto sul quadro generale sia sollevato;

- la spia luminosa di tensione sul quadro posto all’interno del bruciatore sia acceso;

- l’interruttore “INVERNO” sul quadro posto all’interno del bruciatore sia premuto;

- la spia luminosa di ventilazione sia accesa;

- le serrande tagliafuoco montate sui canali di mandata e ripresa siano armate (le pale nei canali visibili dalle griglie all’interno della struttura devono essere orizzontali).

Una volta accertato quanto sopra indicato, portare il termostato ambiente alla temperatura desiderata (si consiglia dai 15° ai 18°) e premere il pulsante rosso di accensione posizionato sul bruciatore; l’impianto si avvia.

Se dopo queste operazioni l’impianto non si accende, chiamare il servizio di manutenzione.

b – spegnimento

Durante l’utilizzo quotidiano dell’impianto, per lo spegnimento agire direttamente e solamente sul termostato ambiente, portandolo a 0°; questo permette lo spegnimento solo del bruciatore, senza interrompere l’erogazione di energia elettrica alle ventole che continuano a funzionare fino

a svuotare completamente l’aria all’interno della camera di combustione per poi spegnersi automaticamente con l’intervento del FAN LIMIT.

Nel caso contrario, agendo direttamente sull’interruttore posto sul quadro generale, interrompendo l’erogazione dell’energia elettrica e quindi il funzionamento delle ventole, nel caso di surriscaldamento all’interno della camera di combustione dovuto alla presenza di aria calda, potrebbero entrare in funzione le serrande tagliafuoco; in questo caso occorre chiamare il servizio di manutenzione ogni volta per riarmare la serranda stessa.

SOLO NEL CASO DI LUNGA INTERRUZIONE DELL’IMPIANTO, SPEGNERE L’INTERRUTTORE POSTO SUL QUADRO GENERALE SOLO DOPO ESSERE INTERVENUTI DAL TERMOSTATO PORTANDOLO A ZERO ° ED ESSERE CERTI DELLO SPEGNIMENTO DELLE VENTOLE (~ 10 MINUTI).

c – impianto di destratificazione

L’impianto di destratificazione viene azionato, sia nel caso di riscaldamento sia d’estate per movimentare l’aria, agendo direttamente sulla manopola, in modo graduale per evitare “colpi”

posizionata sul quadro generale; anche per lo spegnimento agire in modo graduale.

3) IMPIANTO ANTINCENDIO 

Visto l’utilizzo dell’impianto, ed essendo prevista la presenza di pubblico, si consiglia di individuare la figura di uno o più responsabili, addestrati, che nel caso manifestazioni, possano coordinare, nel caso di necessità, le operazioni circa l’utilizzo delle cassette antincendio, degli estintori, ed eventualmente l’evacuazione delle persone dall’impianto.

 

- verificare la tensione di esercizio dell’impianto;

- verificare ’efficienza dei sistemi di emergenza (segnalazione uscita di sicurezza e lampade di emergenza);

- verificare l’efficienza delle lampade dell’impianto di illuminazione;

- verificare l’intervento dei relè e degli interruttori differenziali.

b – manutenzione straordinaria 

Nel caso di anomalia dell’impianto, quali lampade non funzionanti, impianto di segnalazione luminosa US ed emergenza inefficiente, mancanza di tensione, chiamare la ditta incaricata alla manutenzione.

Nel caso di mancata erogazione dell’energia elettrica sull’impianto di distribuzione, chiamare la Ditta Appaltatrice della fornitura di energia elettrica.

Il sottoprogramma dei controlli definisce il programma delle verifiche e dei controlli al fine di rilevare il livello prestazionale (qualitativo e quantitativo) nei successivi momenti della vita del bene, individuando la dinamica della caduta delle prestazioni aventi come estremi il valore di collaudo e quello minimo di norma.

I controlli devono essere effettuati in orari e in condizioni per cui il verificarsi di black-out non generi disservizi o pericoli.

Per la collocazione nell’intervento degli impianti menzionati e per la loro rappresentazione grafica si rimanda a quanto già riportato nel Manuale d'uso.

Per gli impianti in oggetto si ritiene che, ai fini della sola manutenzione ordinaria, sia necessaria la presenza saltuaria di 2 (due) persone.

Le prestazioni di ogni impianto saranno definite specificatamente nei manuali d’uso forniti dalle Ditte costruttrici al termine dei lavori.

Le anomalie proprie di ogni apparecchiatura sono elencate nei manuali d’uso forniti dalle Ditte Costruttrici.

Le manutenzioni ordinarie eseguibili dall’utente, che si dovrà comunque avvalere di personale addestrato, sono desumibili dal piano di programmazione allegato al presente piano di manutenzione, dove è utilizzata la seguente simbologia:

- CPSC intervento di controllo periodico dei sistemi e dei componenti;

- IMP intervento di manutenzione programmato.

Le manutenzioni che saranno effettuate da personale specializzato, diverso per il tipo di apparecchiatura in questione, sono elencate nel programma di manutenzione e sui manuali d’uso delle apparecchiature forniti a fine lavoro, unitamente alla frequenza degli interventi.

Le manutenzioni specifiche saranno effettuate con l’ausilio di strumenti di controllo specifiche per ogni apparecchiatura.

- ISC sostituzione di apparecchiature e/o componenti a fine vita Di seguito si allegano le schede con i programmi di manutenzione previsti per ciascuna componenti costituenti i componenti impiantistici meccanici.

Le schede danno il livello minimo di manutenzione richiesto per i singoli componenti in oggetto, e dovranno essere comunque integrate con le indicazioni di manutenzione indicate dal Costruttore per ogni singolo componente.

Nelle schede, la cadenza dei vari interventi è indicata con le seguenti abbreviazioni:

- G: giornaliero - S: settimanale

- 2S: ogni due settimane - M: mensile

- 2M: ogni due mesi - 3M: ogni tre mesi - 6M: ogni sei mesi - A: annuale

- CS: ad ogni cambio di stagione - EV: su evento

- CH: su chiamata

QUADRI BASSA TENSIONE

OPERAZIONE TIPO SCADENZA

Esame a vista delle apparecchiature per la ricerca di

rotture, tracce di bruciature, anomalie in genere CSPC 6M

Verifica della manovra di apertura e chiusura degli

interruttori CSPC M

Controllo del funzionamento dei circuiti ausiliari relativi a:

CSPC M

sgancio trascinamento

comando segnalazioni acustiche, luminose e meccaniche

Verifica dell'efficacia dei blocchi meccanici CSPC 6M Controllo e serraggio della bulloneria

(con chiave dinamometrica per le barrature) CSPC A

Controllo delle condizioni di pulizia del quadro e

delle apparecchiature CSPC 6M

Controllo della lubrificazione di tutti i cinematismi

meccanici CSPC A

Verifica, per ogni partenza, delle caratteristiche

elettriche e della taratura dell'interruttore CSPC 6M

Controllo del collegamento a terra del quadro CSPC 6M IMPIANTI DI SICUREZZA

OPERAZIONE TIPO SCADENZA

Controllo da centrale dell'illuminazione sicurezza CSPC M IMPIANTI ELETTRICI

OPERAZIONE TIPO SCADENZA

Verifica a vista dell'integrità delle protezioni contro i contatti

diretti

CSPC 6M

Prova di efficacia dispositivi protezione contatti indiretti

(differenziali)

CSPC 6M

Verifica della resistenza d'isolamento dei circuiti CSPC A Misura dell'impedenza dell'anello di guasto a terra A 6M

Verifica dell'esistenza di lampade spente CSPC M

Di seguito si allegano le schede con i programmi di manutenzione previsti per ciascuna componenti costituenti i componenti impiantistici meccanici.

QUADRI BASSA TENSIONE

OPERAZIONE TIPO SCADENZA

Sostituzione interruttori ISC EV

Sostituzione di componenti dei circuiti ausiliari

relativi a: ISC EV

sgancio

 

trascinamento comando segnalazioni acustiche, luminose e meccaniche

Riparazione dei blocchi meccanici ISC EV

Serraggio della bulloneria

(con chiave dinamometrica per le barrature) IMP A

Pulizia del quadro e delle apparecchiature IMP 6M Lubrificazione di tutti i cinematismi meccanici IMP A IMPIANTI DI SICUREZZA

OPERAZIONE TIPO SCADENZA

Sostituzione componenti illuminazione sicurezza ISC EV IMPIANTI ELETTRICI

OPERAZIONE TIPO SCADENZA

Sostituzione involucri di protezione contro i contatti diretti rotti o

danneggiati

ISC EV

Sostituzione dispositivi protezione contatti indiretti ISC EV Sostituzione apparecchi arresto, sezionamento e

comando

ISC EV

Sostituzione lampade spente IMP 6M

Tutte le operazioni dovranno essere condotte con attrezzature per la protezione individuale in conformità alle normative vigenti.

 

 

2) IMPIANTO DI RISCALDAMENTO 

Per la collocazione nell’intervento degli impianti menzionati e per la loro rappresentazione grafica si rimanda a quanto già riportato nel Manuale d'uso.

Per gli impianti in oggetto si ritiene che, ai fini della sola manutenzione ordinaria, sia necessaria la presenza saltuaria di 2 (due) persone.

Le prestazioni di ogni impianto saranno definite specificatamente nei manuali d’uso forniti dalle Ditte costruttrici al termine dei lavori.

Le anomalie proprie di ogni apparecchiatura sono elencate nei manuali d’uso forniti dalle Ditte Costruttrici.

Le manutenzioni ordinarie eseguibili dall’utente, che si dovrà comunque avvalere di personale addestrato, sono desumibili dal piano di programmazione allegato al presente piano di manutenzione, dove è utilizzata la seguente simbologia:

- CPSC intervento di controllo periodico dei sistemi e dei componenti;

- IMP intervento di manutenzione programmato.

Le manutenzioni che saranno effettuate da personale specializzato, diverso per il tipo di apparecchiatura in questione, sono elencate nel programma di manutenzione e sui manuali d’uso delle apparecchiature forniti a fine lavoro, unitamente alla frequenza degli interventi.

Le manutenzioni specifiche saranno effettuate con l’ausilio di strumenti di controllo specifiche per ogni apparecchiatura.

- ISC sostituzione di apparecchiature e/o componenti a fine vita Di seguito si allegano le schede con i programmi di manutenzione previsti per ciascuna componenti costituenti i componenti impiantistici meccanici.

Le schede danno il livello minimo di manutenzione richiesto per i singoli componenti in oggetto, e dovranno essere comunque integrate con le indicazioni di manutenzione indicate dal Costruttore per ogni singolo componente.

Nelle schede, la cadenza dei vari interventi è indicata con le seguenti abbreviazioni:

- G: giornaliero - S: settimanale

- 2S: ogni due settimane - M: mensile

- 2M: ogni due mesi - 3M: ogni tre mesi - 6M: ogni sei mesi - A: annuale

- CS: ad ogni cambio di stagione - EV: su evento

- CH: su chiamata

a – manutenzione ordinaria 

- verificare l’efficienza del funzionamento del generatore di calore, dei quadri di comando, ecc.;

- verificare il corretto funzionamento delle serrande tagliafuoco;

- verificare il corretto funzionamento dell’impianto di destratificazione;

- verificare il corretto funzionamento del termostato ambiente.

b – manutenzione straordinaria 

Nel caso di anomalie dell’impianto quali intervento delle serrande tagliafuoco con sostituzione dei fusibili, non funzionamento corretto del bruciatore, chiamare la Ditta incaricata alla manutenzione.

Nel caso di mancata erogazione del gas sull’impianto di distribuzione, chiamare la Ditta Appaltatrice della fornitura del gas.

 

MOTORI ELETTRICI - VENTILATORI

OPERAZIONE TIPO SCADENZA

Senso di rotazione CSPC A

Equilibrio interfase CSPC A

Temperatura di funzionamento CSPC A

Efficienza della ventola CSPC A

Giunti e organi di trasmissione CSPC A

Protezione delle parti CSPC A

Messa a terra CSPC A

Resistenza di isolamento CSPC A

Corrente di assorbimento CSPC A

Effettuare la pulizia e lubrificazione dei cuscinetti IMP A Controllo dei sistemi di protezione contro corto

circuiti, sovraccarichi, mancanza di fase CSPC 6M

VALVOLAME

OPERAZIONE TIPO SCADENZA

Manovra di tutti gli organi di intercettazione e di

regolazione, senza forzatura sulle posizioni estreme IMP A Lubrificazione delle parti abbisognanti (come

prevede il costruttore) IMP A

Controllo dell'assenza di perdite negli attacchi e attorno agli steli (regolare serraggio o rifare premistoppa)

CSPC/IMP AEV

Controllo dell'assenza di trafilamenti ad otturatore chiuso, e ove necessario, smontaggio e pulizia o sostituzione delle parti danneggiate

CSPC/IMP/ISC A/A/AEV

Verifica stato di conservazione parti in gomma dei

giunti antivibranti CSPC A

Verifica di assenza di trafilamenti nelle valvole di ritegno (anche da controllo eventuale rotazione pompe non attive)

CSPC A

Verifica dalle letture dei manometri dell'eventuale

sporcamento anomalo dei filtri CSPC 3M

Smontaggio completo e pulizia dei filtri IMP A

TUBAZIONI E COIBENTAZIONI

OPERAZIONE TIPO SCADENZA

Controllo a vista della tenuta dei raccordi filettati e

flangiati, e delle saldature in genere CSPC A

Controllo dei sostegni e punti fissi CSPC A

Controllo di assenza di inflessioni delle tubazioni CSPC A Controllo dello stato di conservazione della

verniciatura ed eventuali ritocchi CSPC/IMP A/A

Controllo della continuità delle coibentazioni ed eventuali ripristini

CSPC/IMP A/A Controllo dello stato di conservazione delle

protezioni (in alluminio e/o in laminato plastico) ed eventuali ripristini/sostituzioni

CSPC/IMP/ISC A/EV/EV

STRUMENTAZIONE

OPERAZIONE TIPO SCADENZA

Verifica letture sui termometri ed eventuale

sostituzione apparecchi guasti CSPC/ISC G/EV

Verifica letture sui manometri ed eventuale

sostituzione apparecchi guasti CSPC/ISC G/EV

Verifica letture con strumenti campione CSPC A

APPARECCHIATURE ELETTRONICHE A CORREDO IMPIANTI

OPERAZIONE TIPO SCADENZA

Effettuare la pulizia delle apparecchiature elettriche IMP A Effettuare il controllo delle condizioni delle

apparecchiature:

- contatti mobili CSPC A

- conduttori e loro isolamento CSPC A

- serraggio morsetto CSPC A

- apparecchi di protezione (con controllo taratura e tempo intervento)

CSPC A - apparecchi indicatori (voltometri, amperometri) CSPC A Controllo degli isolamenti degli apparecchi elettrici CSPC A Controllo della messa a terra di tutte le masse

metalliche

CSPC A

Verifica corretto funzionamento inverter CSPC A

Tutte le operazioni dovranno essere condotte con attrezzature per la protezione individuale in conformità alle normative vigenti.

5) IMPIANTO ANTINCENDIO 

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