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L’importanza dei lexical bundles nella produzione linguistica fluente

I.6 I LEXICAL BUNDLES

I.6.3 L’importanza dei lexical bundles nella produzione linguistica fluente

Secondo Biber ed altri (2004) i lexical bundles dovrebbero essere considerati come costrutti linguistici di base, che svolgono funzioni importanti per la costruzione del discorso. Anche se definiti strettamente sulla base della frequenza, e non corrispondendo al tipo di strutture grammaticali riconosciute dalla teoria linguistica tradizionale, tutti i lexical bundles sono chiaramente interpretabili in termini sia strutturali che funzionali e la maggior parte di questi hanno strutture correlate ben definite. I ricercatori (Biber ed altri, 2004) vedono i lexical bundles come "cornici" strutturali, che funzionano come ancore del discorso per le informazioni che seguono in forma di "blocchi" che dicono al lettore o all'ascoltatore come interpretare una data informazione circa i criteri di posizione (stance), di organizzazione del discorso e di status referenziale. La prova più generale circa l'importanza dei lexical bundles proviene dalla loro frequenza d'uso e da ovvie funzioni del discorso. Un esame di questi modelli di alta frequenza nel contesto testuale mostra che essi sono blocchi costitutivi del discorso estremamente importanti e che servono come strumenti di inquadramento del discorso: forniscono un tipo di cornice che esprime la posizione, l'organizzazione del discorso o lo status referenziale associato con un dato blocco per l'espressione di nuove informazioni relative a quella data cornice (Biber ed altri, 2004).

Ciò che la ricerca di Biber e altri (2004: 399) indica è che "lexical bundles are a fundamentally different kind of linguistic construct from productive grammatical constructions26

Secondo Cortes (2004: 398), l'uso frequente dei lexical bundles sembra segnalare un uso competente del linguaggio in un dato registro al punto che "that learning conventions of register use may in part consist of learning how to use certain fixed phrases

".

Anche se solitamente i lexical bundles non sono unità strutturali complete e si può risalire al loro significato tramite le parole che compongono il bundle, questi aiutano a dare forma ai significati del testo e contribuiscono al nostro senso di distintività in un dato registro, funzionando quindi come unità del discorso. La presenza di lexical

bundles come it should be noted that, as can be seen aiuta a identificare un testo come

appartenente al registro accademico, mentre i lexical bundles come with regard to, in

accordance with distinguono più tipicamente un testo legale (Hyland, 2008b). Secondo

Nattinger e DeCarrico (1992), si ritiene che le combinazioni frequenti di parole che svolgono determinate funzioni del discorso abbiano un ruolo importante nella produzione linguistica fluente. I linguisti sostengono che questi siano segnalatori di primaria importanza che indicano la direzione del linguaggio scritto e parlato. Si è considerato l'uso delle collocazioni e delle espressioni fisse come un segnale di uso avanzato del linguaggio di un dato registro, che segnala la partecipazione competente a una data comunità e a un dato registro (Howarth, 1998a). Come sostengono Simpson- Vlach e Ellis (2010) la conoscenza delle espressioni formulaiche viene vista come parte cruciale nella produzione linguistica fluente. I linguisti affermano che la conoscenza e la produzione automatica di tali espressioni è la caratteristica del linguaggio dei parlanti nativi.

27

26

Traduzione:"i lexical bundles sono un costrutto linguistico completamente diverso dai costrutti grammaticali produttivi".

27Traduzione: "l’apprendimento di un registro possa in parte consistere nello studio di certe combinazioni

". Come sostenuto da Pawley e Syder (1983), i benefici di un linguaggio precostituito nel ridurre lo sforzo produttivo possono spiegare il perché un individuo o invero un'intera comunità di parlanti arriva a preferire certe collocazioni ed espressioni di un'idea ad altre espressioni ugualmente permissibili. Alla competenza collocazionale

viene attribuito un ruolo fondamentale nell'apprendimento delle lingue (Nesselhauf, 2005). Haswell (1991: 236; in Hyland, 2008b: 42) suggerisce che:

"there can be little doubt that as writers mature they rely more and more on collocations and that the lesser use of them accounts for some characteristic behaviour of apprentice writers. Gaining control of a new register therefore irequires a sensitivity to expert users' preferences for certain sequences of words over others that might seem equally possible28

28Traduzione: "Non c'è ombra di dubbio sul fatto che, mano a mano che gli scrittori maturano, tendono ad

affidarsi sempre più alle collocazioni e che un loro più sporadico uso è spiegabile dal comportamento caratteristico degli scrittori apprendisti. Raggiungere il controllo di un nuovo registro perciò richiede una sensibilità per le preferenze degli utilizzatori esperti verso certe sequenze di parole rispetto ad altre che possono sembrare ugualmente possibili".

".

Così, se imparare a utilizzare le espressioni fisse più frequenti di una disciplina può contribuire ad acquisire competenza comunicativa nel campo di studio, ci possono essere dei vantaggi nell'identificare questi clusters così da poter aiutare gli studenti ad acquisire delle capacità retoriche specifiche. Secondo Hyland (2008b), gli scriventi hanno bisogno di una certa familiarità sia con i clusters specifici della disciplina e con quelli valutati nei generi particolari.

In altre parole, acquisire il controllo di un registro richiede una sensibilità verso le preferenze degli utilizzatori esperti circa alcune combinazioni di parole e collega l'importanza di un loro uso appropriato nell'acquisizione di competenze comunicative e pragmatiche. L'identificazione di queste combinazioni di parole ricorrenti può contribuire ad aiutare gli studenti ad acquisire le tecniche retoriche specifiche di ciascuna comunità, come sottolinea Cortes 2004.

Inoltre, secondo Granger (2011), la natura formulaica di molte regole pragmalinguistiche ha contribuito allo studio di pattern prefabbricati, poiché a partire dagli anni '80 la competenza pragmatica viene vista come parte essenziale dell'apprendimento linguistico.

Gli studi svolti sui lexical bundles hanno mostrato che i bundles sono molto comuni sia nel linguaggio comune che specialistico. Essendo delle espressioni molto ricorrenti si potrebbe supporre che siano delle espressioni semplici e facili da imparare (Biber, Conrad, 1999: 188).

Cortes (2004) ha provato a verificare questa ipotesi nel caso della produzione scritta di autori pubblicati e di studenti universitari, nel campo della scrittura accademica in storia e biologia. I risultati hanno mostrato come l'uso dei bundles da parte degli studenti di biologia e di storia nei corsi universitari di tre livelli differenti (primo anno del corso di laurea, secondo anno del corso di laurea e livello di master) è molto lontano dall'uso di quegli stessi bundles fatto dagli autori che pubblicano nelle suddette discipline. Le scoperte di queste ricerche hanno mostrato che molti bundles che risultano frequentemente usati nella scrittura accademica pubblicata in biologia non erano mai o quasi mai usati dagli studenti di quella disciplina a tutti i livelli, e che anche la maggioranza dei lexical bundles usati dagli autori che pubblicano nel campo della storia erano usati raramente o affatto dagli studenti della disciplina a tutti i livelli universitari.

Questi risultati dimostrano che sebbene gli studenti abbiano incontrato frequentemente queste espressioni nelle loro letture accademiche, la semplice esposizione all'uso frequente dei lexical bundles nella scrittura accademica pubblicata non causa e non si riflette nell'acquisizione di queste espressioni da parte degli studenti universitari. Cortes (2004) ha riportato che non solo la frequenza era bassa, ma anche l'uso dei lexical bundles da parte degli studenti non sempre trasmetteva quelle funzioni tipicamente associate con la scrittura accademica pubblicata in storia e biologia. L'ipotesi proposta da Biber ed altri (1999) è stata confutata dai risultati di questa ricerca, rilevando, in questo modo, un punto interessante che dovrebbe essere integrato nell'ambito dell'insegnamento delle microlingue per sviluppare le abilità della lettura e scrittura da parte degli studenti, come mette in rilievo Cortes (2004).