Un passo maggiore verso il discorso persuasivo lo si fa nel linguaggio di filosofia, dato che esso non si basa su regole o sui dati di fatto. Il ragionamento in filosofia è all’insegna delle asserzioni, delle descrizioni e della valutazione – tutti elementi devono essere argomentati e giustificati. L’enunciato che ne deriva delimita un pensiero, un’idea, un’interpretazione o una supposizione, per pervenire ad una conclusione.
Il termine filosofia deriva dal greco e indica "desiderio di sapere". La filosofia è "attività di pensiero che attinge ciò che è costante e uniforme al di là del variare dei fenomeni, con l’ambizione di definire le strutture permanenti della realtà e di indicare norme universali di comportamento43
Da questo punto di vista ne consegue, pertanto, l’uso massiccio dei lexical
bundles orientati al testo. Difatti, lo spoglio ha mostrato che i bundles orientati al testo
coprono una percentuale del 59,8% di tutte le sequenze – sono stati identificati 196
clusters. Da un lato, le loro funzioni discorsive prevalenti accentuano connessioni,
specificano casi, indicano limitazioni o condizioni per l'interpretazione del discorso successivo o quello in precedenza, dall'altro lato stabiliscono collegamenti addizionali al
".
Il discorso filosofico, basandosi solo sull’attività di pensiero, deve avere una trattazione degli argomenti notevolmente convincente – come tale si propone di convogliare il pensiero del lettore e di dirigerlo verso una certa deduzione o opinione. Il ragionamento è teorizzato per difendere o giustificare una tesi, un’opinione, un argomento. La riflessione di un filosofo che, a sua volta, va motivata e argomentata, induce ad una struttura logico-epistemologica con delle peculiari strategie discorsive e argomentative. L’intenzione del filosofo non è soltanto di fare delle asserzioni, delle descrizioni o delle valutazioni o qualsiasi altro tipo di discorso, bensì di argomentarle, disputarle, difenderle, sostenerle e motivarle con dei giudizi, delle spiegazioni e dimostrazioni (Berti, 1997).
microlivello testuale o accentuano caratteristiche dei segmenti adiacenti o delle asserzioni precedenti.
Indichiamo a titolo di esempio i bundles con l’occorrenza più alta – i bundles
sulla base di un, nei termini di un’ delimitano o inquadrano il discorso precedente; il bundle – una volta per tutte – accentua l’asserzione precedente.
Segni e comprensione, 2007
Il primo l'abbiamo detto: e che le procedure di accostamento al verbale devono essere non solo stabilite sulla base di un modello di segno in generale, cioè un modello semiotico, e quindi, come tale, non coincidente con quello di segno verbale, ma capace anche di rendere conto dei segni più refrattari rispetto a categorie semiotiche fonocentriche (come tali, pseudosemiotiche). Segni e comprensione, 2004
Il tempo interno alla scrittura musicale non può scandirsi come una semplice successione di istanti, poiché il movimento dello sviluppo beethoveniano si pone nei termini di un’ articolazione di frammenti: il tempo musicale si configura, piuttosto, come kairos (occasione). Segni e comprensione, 2001
Ci sembra pertanto che un Campo Semantico Globale possa poter sussistere per intero, benché forse non una volta per tutte, viste le sedimentazioni di senso a cui è sottoposto; ciò che si nega è che esso sia descrivibile come sistema di relazioni binarie successive [...]
Va ricordato, inoltre, il gruppo dei lexical bundles con doppia funzione, sebbene presenti solo un numero limitato di clusters. Come è già stato indicato, i bundles con funzione molteplice sono stati classificati nel gruppo della loro funzione predominante. Nel caso della sequenza su di un piano si è optato per la sua funzione di un segnale di cornice, ovvero di una delimitazione o specificazione del discorso precedente e non della sua funzione come collocazione locale. La proporzione delle due funzioni è 7 verso 1. La funzione delimitante è altresì predominante tra le funzioni del bundle –
all’interno di un. Tale funzione costituisce il 60% di tutte le funzioni, mentre il resto va
attribuito alla funzione locale.
Segni e comprensione, 2001
L'intuizione basilare che soggiace a questo esperimento può essere esposta come segue: se il peso effettivo di un corpo può essere diminuito collocandolo su di un piano inclinato, allora anche la sua velocità di scivolamento diminuirà proporzionalmente.
Egli pone il problema dell'essere, annunciato da Platone, sul piano dell'esperienza ossia su di un piano "realistico" dove la filosofia si coniuga al sapere umano.
Segni e comprensione, 2001
Immaginiamo un individuo, Carlo, all'interno di un cinema. Oltre ad entità quali un individuo (Carlo), la visione del film (evento) e la sua curiosità (proprietà), se ne possono enumerare tante altre che rendono difficile, se non impossibile rispondere ad una domanda quale "cosa è un cinema?"
Segni e comprensione, 2001
Pertanto e soprattutto –o anche– la delusione causata dalla sordità dell’intellighentia, tutta rinchiusa all’interno di un pensare inteso come luogo aristocratico, separato, che porta la Arendt a costruire la teoria che assegna il primato ad un pensiero che pensa non le cose, ma l’azione: [...]
Dalle 328 sequenze differenti si ricava il 23,2% di bundles che raffigurano l’opinione dello scrivente, le sue valutazioni e i suoi atteggiamenti, o si concentrano propriamente sul lettore, cercando di coinvolgerlo. La lettura funzionale di bundles di questa categoria consente di stabilire che il 94,7% dei bundles indica un atteggiamento posizionale dello scrivente, mentre il 5,3% cerca di convogliare il lettore. Dalla tipologia presente si può desumere il carattere argomentativo del testo filosofico. L’argomentatività di esso si riflette da un lato nella rappresentazione, esposizione, enunciazione del pensiero dello scrivente, mentre allo stesso tempo lo scrittore cerca di argomentare, mostrare o spiegare il concetto esposto.
A mo’ di esempio indichiamo i bundles con la frequenza più alta – si può dire che indica un’esposizione del pensiero dello scrivente, da contro i bundles – ci troviamo di
fronte, che si tratta di – specificano la coerenza interna al discorso precedente, con
l’ausilio dei quali si cerca di chiarire quanto in precedenza discusso. Segni e comprensione, 2010
Si può dire che l'inconscio costituisce l'archetipo del gioco del rocchetto: esso rappresenta il gioco simbolico fondamentale per Freud e per la psicoanalisi.
La conclusione dell'intero discorso riguardante la coscienza in tutte le sue caratteristiche, e quella per cui, anche in questo caso, ci troviamo di fronte ad un problema il cui studio esige la chiara consapevolezza che si tratta di un problema le cui soluzioni sono perseguibili soltanto attraverso delle indagini epistemologiche [...]
Il terzo gruppo maggiormente rappresentato è la tipologia dei bundles orientati alla ricerca. Tali sequenze coprono una percentuale del 14,9% di tutte le espressioni
individuate. La maggior parte dei bundles si orienta verso l’essenza della ricerca o cerca in qualche modo di delimitarla – si tratta del 63,5% di tutte le sequenze nella tipologia presente. Il resto si rispecchia in un determinante rivolto ad esprimere una quantità – di
tutte le cose – o in una collocazione temporale – di volta in volta.
A titolo d’esempio elenchiamo le sequenze più ricorrenti – il bundle – il mondo
delle cose indica l’argomento della ricerca, da contro i bundles – per una filosofia dell’, punto di vista ontologico – inquadrano un aspetto della ricerca.
Segni e comprensione, 2010
Il soggetto della conoscenza – o il soggetto che “pone” il mondo delle cose, fino a caricarsi di un potere conoscitivo superiore, quello dell’“intelletto intuitivo” o dell’“intelletto archetipo” kantianamente inteso [...]
Noi siamo per una filosofia dell'ago e non della paglia. Segni e comprensione, 2001
Una versione "forte" della sopravvenienza per esempio intende quest'ultima come una relazione che, dal punto di vista ontologico, vale in tutti i mondi possibili.
Segni e comprensione, 2007
Livelli che non possono non essere stabiliti in relazione ad un dato tempo e ad un dato luogo, ma che di volta in volta assumono quei caratteri strutturali che ne definiscono l’etnicità come eco-sistema.
[...] a tal proposito si muovevano spesso sulle sue labbra le parole del Credo: "Credo in Dio, creatore di tutte le cose, visibili e invisibili", riconoscendo Dio come il Creatore dell'Universo.
Possiamo concludere che i lexical bundles possono essere riconosciuti come un tratto linguistico con delle funzioni discorsive ben identificabili.
Il ragionamento filosofico, ovvero l’argomentare, il discutere, l’approfondire, l’analizzare e il giustificare una verità condivisa per venire ad un consenso che si basa su fatti e ragionamenti, si rispecchia in un pensiero discorsivo e persuasivo. Come tale utilizza in più ampia misura i lexical bundles orientati al testo e al partecipante.
Nella sezione seguente si cercherà di classificare, a seconda della loro funzione nel testo, i lexical bundles emersi dall'estrazione automatica del corpus di medicina del lavoro.
III.3.4.3 La funzione dei lexical bundles nel corpus di medicina del lavoro
Prima di passare all'analisi dei risultati proponiamo la classificazione discorsiva dei lexical bundles del corpus di medicina del lavoro.