3.3 Il ritardo nel pagamento dell'imposta sui consumi
4.1.2 L'imposta sul reddito delle società
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OKONOGI Kiyoshi, Shōhizei wo dou suru ka - Saibunpai to futan no shiten kara (Come comportarsi con l'imposta sui
consumi? - Dal punto di vista della redistribuzione e degli oneri), Tōkyō, Iwanami Shoten, 2009, p. 162 小此木 潔、『消費税どうするか - 再分配と負担の視点から』、東京、岩波書店、2009
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Letteralmente "lavoratore salariato", si riferisce ad un lavoratore dipendente di sesso maschile impiegato nel settore terziario, in particolare presso aziende, avente un reddito fisso. Il frequente utilizzo del termine da parte delle imprese giapponesi e la sua diffusione attraverso i manga ha gradualmente portato ad un impiego estensivo del termine nei paesi di lingua inglese per designare i colletti bianchi giapponesi
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OKONOGI Kiyoshi, Shōhizei wo dou suru ka - Saibunpai to futan no shiten kara (Come comportarsi con l'imposta sui consumi? - Dal punto di vista della redistribuzione e degli oneri), Tōkyō, Iwanami Shoten, 2009, p. 162
小此木 潔、『消費税どうするか - 再分配と負担の視点から』、東京、岩波書店、2009
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Ibidem
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Da alcuni anni ormai, l'imposta sul reddito delle società non rappresenta più la seconda maggiore fonte di entrate fiscali, scalzata da quella sui consumi. A causa della globalizzazione, infatti, e allo scopo di incrementare la competitività delle imprese giapponesi sul mercato mondiale da una parte e di attirare capitali esteri in Giappone dall'altra, la strategia adottata è stata quella di ridurre il carico fiscale sulle aziende, abbassando progressivamente l'aliquota ordinaria dell'imposta (passata dal 43,3% nel 1984 al 25,5% attuale);288 questo fatto, unito all'introduzione del consolidato fiscale289 nel 2002, ha fatto sì che il gettito fiscale sia calato gradualmente nel corso degli anni,290 passando da un picco di circa 19 mila miliardi di yen nel 1988 ai circa 9.4 mila miliardi del 2011.291 In seguito ad una serie di riforme, l'imposta sul reddito delle società, comprensiva anche delle imposte locali, si attesta attualmente intorno al 35,6%;292 secondo il Keidanren, tuttavia, questa percentuale andrebbe abbassata ulteriormente, portandola intorno al 30%, in un ottica di concorrenza internazionale.293 Se si decidesse seriamente di procedere ad una nuova riduzione del carico fiscale sulle aziende, tuttavia, sorge spontaneo chiedersi con quali risorse si andrebbe a coprire il mancato gettito fiscale.
Prendendo spunto dalla Germania, una possibile soluzione potrebbe essere, ad esempio, quella di abolire le agevolazioni fiscali per le imprese, e ridurre l'imposta sul reddito delle società di una cifra pari alla risorse ottenute:294 l'eliminazione o, al limite, la riduzione di almeno della metà di queste agevolazioni consentirebbe, infatti, di ridurre l'imposta di due punti percentuali.295 Se, invece, si decidesse di non abolirle, si potrebbe prendere in considerazione l'idea di trasformarne una parte in sovvenzioni previste di una scadenza temporale.296
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OKONOGI Kiyoshi, Shōhizei wo dou suru ka - Saibunpai to futan no shiten kara (Come comportarsi con l'imposta sui consumi? - Dal punto di vista della redistribuzione e degli oneri), Tōkyō, Iwanami Shoten, 2009, pp. 163-164
小此木 潔、『消費税どうするか - 再分配と負担の視点から』、東京、岩波書店、2009
289Regime tributario opzionale, che consente alle società ed enti commerciali fra i quali esiste un rapporto di controllo di
conformare le proprie politiche fiscali e finanziarie in vista della determinazione di un unico imponibile, e di accollare ad un solo soggetto (la società capogruppo) tutti gli obblighi di liquidazione e versamento dell’imposta di gruppo
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ISHI Hiromitsu, Shōhizei no seijikeizaigaku (Economia politica dell'imposta sui consumi), Tōkyō, Nihon Keizai Shinbun Shuppansha (Nikkei Publishing), 2009, p. 256
石 弘光、『消費税の政治経済学』、東京、日本経済新聞出版社、2009
291
Ministero delle Finanze, http://www.mof.go.jp/tax_policy/summary/condition/011.htm, 14-03-2013
292
Ibidem, http://www.mof.go.jp/tax_policy/summary/corporation/084.htm, 14-03-2013
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OKONOGI Kiyoshi, Shōhizei wo dou suru ka - Saibunpai to futan no shiten kara (Come comportarsi con l'imposta sui consumi? - Dal punto di vista della redistribuzione e degli oneri), Tōkyō, Iwanami Shoten, 2009, p. 164
小此木 潔、『消費税どうするか - 再分配と負担の視点から』、東京、岩波書店、2009
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Secondo dati del 2007, si parlerebbe di una cifra superiore ai mille miliardi di yen, solo in riferimento alle agevolazioni per ricerca e sviluppo, e per le piccole e medie imprese
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OKONOGI Kiyoshi, Shōhizei wo dou suru ka - Saibunpai to futan no shiten kara (Come comportarsi con l'imposta sui consumi? - Dal punto di vista della redistribuzione e degli oneri), Tōkyō, Iwanami Shoten, 2009, p. 164
小此木 潔、『消費税どうするか - 再分配と負担の視点から』、東京、岩波書店、2009
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Al contrario, nel caso in cui si volesse aumentare l'imposta sul reddito delle società, se da una parte è improbabile che una misura di questo genere contribuirebbe ad accelerare il fenomeno di trasferimento all'estero delle imprese giapponesi, dall'altra non è possibile escludere completamente la possibilità che ciò non avvenga; inoltre, bisogna tenere conto del fatto che un eventuale aumento dell'imposta potrebbe rischiare di frenare l'ingresso di aziende straniere sul mercato giapponese o causare un danno d'immagine al Paese nipponico, avendo conseguentemente pesanti ricadute di carattere economico.297 Infine, secondo quanto più volte dichiarato dal Keidanren, un incremento del carico fiscale sulle aziende potrebbe fare sì che il Giappone non sia più al passo con gli altri Paesi avanzati.298
D'altra parte, benché esista la possibilità concreta che un certo numero di imprese giapponesi decida di spostare all'estero la propria attività, è inverosimile immaginare che le aziende straniere abbandonino improvvisamente il loro intento di trasferirsi in Giappone, per via del rafforzamento della tassazione sul reddito delle società: i criteri con cui una qualsiasi azienda sceglie una determinata localizzazione, infatti, non si limitano al solo tasso d'imposta, ma tengono conto di una lunga e complessa serie di fattori, come ad esempio la regolamentazione del mercato, la qualità, la quantità e il costo della manodopera, l'esistenza di un sistema di agevolazioni fiscali a partire dai contributi statali, il livello delle infrastrutture, la sicurezza e le misure per l'ambiente, ecc.299
Benché, quindi, un aumento dell'imposta sul reddito delle società sarebbe fattibile in linea teorica, una soluzione di questo genere verrebbe di fatto duramente contrastata (dalla Keidanren, in primis), risultando di conseguenza difficilmente praticabile.300