• Non ci sono risultati.

Il ruolo dell’Inail nel sistema dei servizi di sostegno sociale: il reinserimento sociale e lavorativo

Nel documento Rapporto Annuale Regionale 2012 Sardegna (pagine 58-61)

1.6 - L’andamento infortunistico: tabelle e grafici

1.11 Il ruolo dell’Inail nel sistema dei servizi di sostegno sociale: il reinserimento sociale e lavorativo

Nello scenario dei servizi socio-assistenziali presenti nel territorio, in particolare in Sardegna, il ruolo dell’Inail si delinea come essenziale in quanto finalizzato specificatamente alla tutela globale della persona infortunata e della sua famiglia, con l’obiettivo specifico della piena integrazione sociale.

Nel sistema dei servizi, infatti, accanto agli Enti locali, deputati in Sardegna, alla programmazione e gestione dell’intera gamma dei servizi sociali e socioassistenziali, -seppure nell’ottica del modello “ a rete” con il territorio e le sue componenti istituzionali e di terzo settore- l’Inail si configura come la realtà preposta alla gestione di un’intera gamma di servizi e prestazioni, di natura previdenziale, che discendono dalle norme che regolano l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro, e che si configurano, nella loro sostanza, come servizi a carattere socio-assistenziale, sia nei contenuti che nelle finalità.

In particolare, l’Inail è titolare di tutta una serie di prestazioni di tipo socio-assistenziale, che, al di là di quelle economiche e sanitarie, con le quali si integrano, offrono una gamma di interventi di tipo globale, diretti sia al singolo individuo che subisce l’infortunio o la malattia professionale, sia al suo nucleo familiare, con l’obiettivo finale di garantire il superamento della condizione di svantaggio, personale e sociale, createsi.

Il ruolo dell’Istituto nell’ottica del lavoro di rete con le Istituzioni ed il territorio, come sopra indicato, diventa quindi strategico, e si configura come centrale per tutti gli interventi di sostegno direttamente connessi al danno da infortunio/malattia professionale, che trovano nella modalità operativa della progettazione sociale, propria del modello “ a rete”, la loro giusta collocazione e massima efficacia.

L’ Inail, infatti, dal punto di vista operativo, si avvale di ogni tipo di collaborazione, con Enti Istituzioni e terzo settore, realizzata attraverso strumenti di progettazione quali Accordi di programma, Protocolli, Convenzioni, fino alla gestione operativa di alcuni interventi socio-assistenziali, direttamente connessi con la prestazione previdenziale, e realizzati tramite affidamento dei servizi progettati soprattutto agli operatori del terzo settore esperti in materia di reinserimento sociale e lavorativo.

Infatti la competenza dell’Inail, che discende, come detto, direttamente dalle norme che tutelano contro gli infortuni sul lavoro, è relativa, in particolare, agli interventi finalizzati ad

agevolare il reinserimento della persona infortunata/tecnopatica nel tessuto sociale, sia a livello della propria vita familiare, che del più ampio ambito della vita sociale e lavorativa.

A questo scopo l’azione dell’ Inail negli ultimi anni è andata nella direzione di creare e rafforzare reti Interistituzionali , attraverso i citati accordi, per ottenere la costruzione di un sistema integrato di servizi diretti ai disabili del lavoro, che offrano la concreta possibilità di utilizzare ogni mezzo disponibile per riportare la persona alla qualità di vita precedente all’evento lesivo.

L’attività del servizio sociale Inail in Sardegna nell’anno 2012

Per l’attuazione degli obiettivi descritti al punto precedente, l’Inail si avvale, da anni, di un metodo di lavoro interdisciplinare, recentemente rafforzato con la costituzione all’interno delle proprie strutture territoriali e centrali, di èquipe multidisciplinari. Il modello operativo dell’èquipe, presente in numerose Istituzioni che si occupano di servizi alla persona, nell’ambito della tutela sanitaria e sociale, è ormai consolidato e garantisce un approccio globale alle problematiche riguardanti le persone, le famiglie ed i gruppi a rischio di emarginazione sociale. Tale modello operativo consente di guardare al problema in modo integrato, e quindi di progettare percorsi integrati per il superamento di diverse difficoltà.

All’interno dell’ Inail, l’èquipe opera sia sul caso singolo, che sul gruppo di utenti che possono presentare problematiche simili e necessitare di risposte collettive. Il percorso d’elezione è il “progetto riabilitativo individualizzato”, così come avviene presso altri Enti e Servizi, anche nell’ambito della sanità. Il progetto riabilitativo viene costruito dall’èquipe, con l’attiva collaborazione della persona e anche della sua famiglia, e procede per obiettivi specifici allo scopo di superare, tappa per tappa, i diversi problemi creatisi a seguito dell’infortunio o della tecnopatia; tali problemi, che investono aree diverse della vita, a partire dalla sfera dell’autonomia fisica, fino a quella della vita sociale, sono affrontati con un’ottica multidisciplinare integrata e con la finalità ultima di restituire alla persona, come detto, possibilmente la qualità di vita antecedente l’infortunio.

Durante l’anno 2012, l’Inail ha dedicato un ciclo di corsi di formazione specifica sulla progettazione sociale, sia finalizzata a progetti individuali che collettivi, che ha interessato in particolare gli assistenti sociali operanti presso l’Istituto, professionalità che fungono da coordinatori delle èquipe multidisciplinari.

In ogni Sede Inail della Sardegna, e presso la Direzione Regionale, sono, infatti presenti assistenti sociali all’interno delle èquipe multidisciplinari, che svolgono un ruolo di propulsione e coordinamento rispetto al lavoro di progettazione dell’èquipe stessa.

Il ciclo di corsi di formazione, attivati dall’ Inail, sulla progettazione, svoltosi lungo l’arco dell’anno 2012, ha coinvolto tutti gli assistenti sociali in servizio presso l’Ente, anche quelli della Sardegna, ed ha consentito, a questi ultimi, il consolidamento di una modalità operativa quale il lavoro per progetti, che, come detto, è diventato il modello principale di intervento per il recupero del disabile da lavoro. Ogni sessione formativa ha coinvolto assistenti sociali provenienti dalle diverse regioni, consentendo uno scambio anche rispetto alle esperienze progettuali già attuate, o in corso di elaborazione, e delineando modelli operativi di riferimento, esportabili su tutto il territorio nazionale.

In particolare la formazione si è concentrata sulla progettazione territoriale, realizzabile attraverso gli accordi con i diversi Enti del territorio, sia pubblici che privati, che garantisce il rispetto della cornice normativa sui servizi socio assistenziali, all’interno della quale si esplica la competenza dell’Istituto, e moltiplica l’efficacia e l’economicità degli interventi che evitano inutili sovrapposizioni, garantendo l’azione congiunta di più Enti verso un’obiettivo comune.

Il percorso di formazione ha consentito la sperimentazione anche sul territorio della Sardegna di forme di collaborazione, sia con realtà pubbliche che del terzo settore, al livello delle diverse Sedi Inail, e l’avvio di una progettazione, relativa all’attività sportiva ed a quella ludico ricreativa, che è stata oggetto di parziale attuazione nel corrente anno. In particolare è stata progettata col Comitato Paralimpico Regionale ( CIP) la programmazione dell’attività sportiva per l’anno seguente, ed un laboratorio teatrale con finalità di integrazione sociale.

La modalità operativa della progettazione in rete col territorio, si rivela comunque una risorsa utile per l’Istituto, per l’erogazione di quei servizi che necessitano, appunto, di essere integrati sul territorio con l’apporto di professionalità diverse da quelle presenti all’interno dell’ Inail, e che si pongono obiettivi più articolati rispetto alla finalità ultima del pieno reinserimento sociale del disabile da lavoro.

Nel documento Rapporto Annuale Regionale 2012 Sardegna (pagine 58-61)