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Le linee guida sulla progettazzione di mac- chine agricole tecnologicamente avanzate sono ben descritte dall’ENAMA, ente nazzionale per la meccanizzazione agricola che in un bando per incentivare la prototipazione di macchine agricole innovative elenca tra le principali richieste:

1. Macchine e dispositivi per l’automazione ed una migliore gestione degli allevamenti;

2. Macchine e dispositivi per una migliore ges- tione delle risorse idriche;

3. Macchine e dispositivi per le colture protette; 4. Macchine e dispositivi in grado di aumen- tare la sicurezza degli operatori

e migliorare l’ergonomia;

5. Macchine e dispositivi per ridurre l’impatto ambientale;

6. Macchine e dispositivi per aree geografica- mente o orograficamente

svantaggiate

La macchina progettata in questo elaborato vuole soddisfare il punto 1, 4, 5, 6,

Questa macchina nasce proprio con l’intento di aumentare l’automazione nel lavoro agricolo, trasportando tutto il now-how dal mondo indus- triale dove già da molto tempo si usano i vei- coli agv per trasporto di materiale e attrezzag- gio macchinari e dove ormai tali attività non sono piu sperimentali ma ben consolidate. Tutto ciò porta ad una migliore gestione del vigneto in termini di riduzione ore di manodopera, e agevolazione del lavoro degli operai.

Per quanto riguarda la sicurezza, questa mac- china ha un baricentro molto basso e la mag- gior parte delle sue funzioni le svolge senza un operatore a bordo. Sebbene sia difficile che accada, un eventuale ribaltamento non causerebbe nessun danno a persone ma neces- siterebbe solo di una riparazione.

E’ un veicolo attento anche all’impatto ambi- entale dato il suo peso ridotto che non pro- voca una schiacciamento del terreno che pro- vocherebbe una riduzione della fertilità e data la motorizzazzione elettrica al posto di quella a combustione. Sebbene ora l’elettrico ha delle difficoltà ad affermarsi a causa dei costi alti, bassa autonomia e grandi dimensioni, ci sono previsioni che fanno presagire che tra dieci anni l’efficienza sarà quattro volte maggiore,

gli ingombri e i costi saranno ridotti. In aree geografiche problematiche da rag- giungere col trattore o perchè gli spazi non lo consentono o per l’eccessiva pericolosità di ribaltamento, potrebbero essere raggiunte da un veicolo con ingombri piu ridotti, basso baricentro e senza conducente, agevolando quelle operazioni di trasporto materiale che in territori particolarmente ostili vengono fatte con teleferiche.

4.4 SICUREZZA:

Incidenti settore agricolo

Con il continuo e sempre maggiore interesse per le condizioni di lavoro e per evitare gli incidenti sul lavoro, anche il mondo delle mac- chine agricole ha disposto delle normative molto severe atte ad evitare che l’operatore possa ferirsi nell’utilizzo delle stesse che sono intrinsecamente molto pericolose.

Asaps, acronimo di Associazione Sostenitori ed Amici della Polizia Stradale nel gennaio 2011 ha pubblicato una dettagliata analisi sugli inci- denti in agricoltura.

I numeri del 2010 rilevano una situazione molto critica. Nelle campagne italiane è mat- tanza. Ogni due giorni si muore in un incidente con trattori. In pratica le morti verdi sono ormai più della metà delle morti per incidenti in au- tostrada (350 vittime nel 2009 secondo Istat). Nell’anno che si è appena concluso sono stati 338 gli incidenti con coinvolti mezzi agricoli che hanno causato 176 decessi e 221 feriti. 244 dei 338 casi, 72,2%, sono avvenuti nell’area agricola (campi, frutteti, boschi ecc.)

e 94 su strada. Inoltre non c’è la certezza che siano stati monitorati tutti gli episodi in quanto sono stati ricavati dalla stampa nazionale e dalle segnalazioni dei 600 referenti Asaps sparsi sul territorio italiano, sicuramente però sono compresi i più gravi. Fra le 176 morti verdi si contano 147 vittime fra i conducenti dei trattori, 5 erano i trasportati. Sono stati invece 24 i decessi fra i terzi coinvolti, conducenti o occupanti di altri veicoli. Fra i 221 feriti i con- ducenti di trattori sono 121, i trasportati 12 e i terzi coinvolti 88. In 105 incidenti agricoli su 338 i coinvolti erano anziani over 65, pari al 31,1%. In 2 casi il conducente era ebbro. Gli stranieri coinvolti sono stati 23 pari al 6,8%. La localizzazione geografica ci dice che 141 sinistri, pari al 41,7%, si sono verificati al nord, 90 al centro Italia, 26,6% e 107 al sud, 31,6%.

Fra le regioni al primo posto in assoluto l’Emilia Romagna con 38 incidenti agricoli, seguono la Toscana con 31, la Lombardia con 28 e il Veneto con 24. Nella parte bassa di questa classifica il Friuli Venezia Giulia con un solo in- cidente, il Molise con 2 e la Valle d’Aosta con 3. Purtroppo non è possibile fare un raffronto esatto con il 2009 proprio perché l’osservatorio è stato istituito nel maggio di quell’anno.

Il maggior numero di incidenti in campagna si è verificato nei mesi estivi caratterizzati da una intensa attività agricola. Il dato rimane complessivamente molto preoccupante poichè gli agricoltori già al limite nei margini di gua- dagno, non possono rischiare la vita in questo modo. Si evince che vanno ricercati i motivi di questo assurdo e tragico risultato che pesa enormemente sulla nostra agricoltura e vanno anche adottate efficaci misure di protezione per invertire questo assurdo trend.

Le cause

A causa della perdita di aderenza anteriore e di controllo del mezzo, l’impennamento, lo slittamento laterale, il rovesciamento, il ribal- tamento laterale e il rotolamento si possono verificare danni all’operatore dovuti alla caduta dal trattore, allo schiacciamento, all’urto contro ostacoli esterni o contro la struttura del trattore, alla caduta dentro corsi d’acqua.

Le cause del ribaltamento sono spesso da ricer- care:

nelle caratteristiche del trattore.

Avviamento non controllato, presenza di za- vorre non adeguate, stato e tipo di pneumatici e loro pressione di gonfiaggio, passo carreg- giata, modifiche tecnico-costruttive effettuate, affidabilità del mezzo collegata alla obso- lescenza e alla manutenzione;

nelle caratteristiche del terreno.

Pendenza, contropendenza, pavimentazione, terreno agricolo, residui di coltivazioni prec- edenti, terreno asciutto e bagnato, presenza di neve/ghiaccio, terreno sconnesso, terreno cedevole, fossi, argini, ripe, precipizi, spazi di manovra insufficienti;

nelle modalità di movimento del mezzo. Velocità, senso di marcia, attraversamento di un pendio (trasversalmente-lungo le linee di massima pendenza), investimento casuale di un animale, sterzate brusche per evitare un osta- colo, collisione con altro veicolo;

nelle caratteristiche dell’operatore.

Basso addestramento, difficoltà di formazione nei lavoratori extracomunitari, lavoro stagion- ale, confidenza con le attrezzature, manovre brusche in condizioni difficoltose (terreni fango- si, ecc.), curve a velocità sostenuta, stanchez- za, ritmi di lavoro imposti dalle colture, lavoro fino a tarda ora ed in condizioni di scarsa luminosità, presenza di rumore e vibrazioni e conseguente calo di concentrazione,

età del conducente – riflessi;

nelle caratteristiche dell’attrezzatura collegata. Mancato rispetto dei carichi verticali sui col- legamenti previsti dal costruttore per macchine portate, semiportate e trainate, utilizzo della macchina diverso da quello previsto, trasporto dei carichi oscillanti o con il baricentro spostato rispetto al piano mediale longitudinale del trat- tore;

nel tipo di lavoro svolto.

Lavorazioni in azienda, circolazione su strada, ecc..

sistemi di protezione

La cabina della trattrice agricola non garan- tisce da sola la “trattenuta” dell’operatore al posto di guida perché in caso di ribaltamento si deforma, i vetri si infrangono e l’operatore corre il pericolo di essere sbalzato fuori.

Un efficace sistema di protezione tecnicamente riconosciuto è rappresentato dalla concomi- tante presenza sulla trattrice di un dispositivo di protezione contro il rischio di ribaltamento (telaio di protezione) e di un adeguato sistema di trattenuta del conducente (cinture di sicurez- za). In tal modo l’operatore, in caso di ribalta- mento, viene trattenuto all’interno di un determi- nato spazio, denominato “volume di sicurezza”, garantito dal telaio che si dovrà deformare per assorbire le energie senza invadere tale spazio.

4.5 ALTERAZIONE PROPRIETA’ TER-