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Standardizzazione dei regimi di rotazi one

6.5 RUOTE vs CINGOLI Pneumatic

Gli pneumatici agricoli sono stati interessati negli ultimi anni da una notevole evoluzione, imposta soprattutto dalle diversificate esigenze degli utilizzatori.

Durante i trasferimenti gli elevati carichi in gioco richiederebbero ai moderni pneumatici caratteristiche pressoché opposte a quanto richiesto dalla salvaguardia degli aspetti agro- nomici.

I sistemi che si sono cronologicamente suc- ceduti per cercare di adeguare la pressione di gonfiaggio in automatico a seconda

dell’operazione svolta (prevalentemente lavoro/ trasferimento) hanno spesso trovato seri limiti applicativi, soprattutto su larga scala, per cui sempre più frequentemente si richiede allo pneumatico di sopperire con la propria struttura alle sollecitazioni in trasporto, frequentemente effettuato anche alle massime velocità consen- tite dal codice della strada.

Un altro aspetto piuttosto importante per il trasferimento su strada riguarda la disposizione dei tasselli, in quanto per avere un omogeneo rotolamento con assenza di vibrazioni o saltel- lamenti occorrerebbe ridurre lo spazio fra i tasselli o,come avviene nei moderni pneumatici, studiarne una disposizione tale da conferire un profilo esterno pressoché piatto, pur lasciando sufficienti spazi fra i tasselli per permettere lo scarico laterale del terreno quando lo pneu- matico viene impiegato sul campo in lavori di trazione.

Per quanto riguarda gli aspetti agronomici, la capacità di scaricare uniformemente a terra il carico riducendo al minimo il danneggiamento del profilo del terreno, per via del compatta- mento superficiale, rappresenta un altro as- petto non trascurabile di evoluzione del settore che ha determinato ormai l’abbandono della costruzione convenzionale a tele incrociate a vantaggio della costruzione definita radiale o a tele parallele, soprattutto nelle misure superiori ai 400 mm di larghezza del battistrada.

Al di sotto di tale misure possono ancora essere utilizzate soluzioni convenzionali ponendo una certa attenzione alla massa complessiva del cantiere. La costruzione radiale, permettendo una più uniforme impronta a terra del pneuma- tico, determina un migliore galleggiamento e, con opportune considerazioni, anche capacità

di trazione più elevate per via di una maggiore e più omogenea penetrazione del tassello di gomma nel terreno, rispetto alla costruzione convenzionale ove raramente si riesce ad utiliz- zare l’intero tassello. La capacità di riuscire ad ottenere un’omogenea impronta a terra con carico specifico poco differenziato nell’ambito dell’impronta richiede allo pneumatico una capacità di deformazione piuttosto marcata che rende spesso ben evidente la deformazione in fase di lavoro.

Nell’ambito delle tecniche colturali, per ridurre il carico specifico, e quindi il compattamento, sono state ormai abbandonate le soluzioni volte alla massimizzazione delle impronte a terra senza rispetto delle aree di coltura. In questo modo venivano comprese nelle aree di passaggio dello pneumatico anche zone di coltivazione od intere file di coltura, che in molti casi hanno presentato sviluppi più conte- nuti e minori capacità produttive. Attualmente, a seconda dei sesti d’impianto adottati, si cer- ca di adeguare l’impronta a terra ai massimi valori capaci di non interferire con la coltura. L’adozione di pneumatici radiali di dimensioni contenute ma installati a coppie permette di ridurre significativamente il carico a terra. Altro aspetto, ormai seguito dalla maggior parte dei costruttori, che interessa soprattutto gli equipaggiamenti per i cantieri interessati nelle operazioni di preparazione principale del terreno, riguarda il grado di avvolgimento dello pneumatico sul bordo cerchio, per im- pedire, specialmente in aratura, l’ingresso di terra e corpi estranei fra cerchio e pneumatico, soprattutto impiegando versioni prive di camere d’aria dedicata. Nelle ultime versioni commer- cializzate l’inconveniente può ritenersi molto più contenuto, grazie alla maggior sporgenza del profilo esterno dello pneumatico capace di avvolgere maggiormente il bordo del cerchio.

Cingoli

Il cingolo è un mezzo di trasmissione al suolo della forza prodotta da un motore. Il cingolo presenta caratteristiche opposte a quelle della ruota: permette una minore pressione sul ter- reno ma, comportando un attrito maggiore, richiede una maggiore potenza del motore a parità di peso del mezzo e di velocità.

Vantaggi e svantaggi del cingolo nei confronti della ruota

Il vantaggio del cingolo nei confronti della ruota è dato dalla maggiore impronta al suolo, che permette quindi di operare su terreni sui quali un veicolo a ruote non sarebbe capace di muovere (sabbia, fango, neve), anche in totale assenza di strade. In genere i veicoli cingolati hanno una mobilità superiore a quella dei veicoli forniti di pneumatici su terreno acciden- tato, infatti riducono i sobbalzi scivolando sugli ostacoli di dimensioni ridotte. Inoltre i cingoli sono più resistenti degli pneumatici, in quanto non possono esplodere o essere bucati. Infine i veicoli cingolati hanno la possibilità di ruotare con raggi di curvatura minori, in quanto bloc- cando un cingolo si può ruotare con un raggio di sterzata uguale alla larghezza del veicolo e, utilizzando un cingolo in retromarcia, è possi- bile addirittura ruotare sul posto.

Tuttavia questi vantaggi sono pesantemente limitati dagli svantaggi del cingolo nei confronti della ruota, che possono essere riassunti qui di seguito:

- il cingolo è più pesante della ruota, quindi per accelerare il movimento richiede dal motore una coppia maggiore di quella richiesta da una ruota (a parità di accelerazione);

- il cingolo ha un attrito interno, dovuto ai perni che collegano le piastre, più elevato di quello della ruota, quindi per operare con le stesse caratteristiche di un veicolo ruotato similare un veicolo cingolato richiede un motore con una potenza maggiore per compensare le dissipazi- oni di energia entro il cingolo;

- il cingolo, entrando nel terreno per esercit- are una spinta sufficiente, danneggia il manto stradale, quindi spesso il movimento di mezzi provvisti di cingoli è proibito su strade pubbli-

che. Un compromesso per permettere il passag- gio di veicoli cingolati su strade civili è l’utilizzo di tacchi di gomma per coprire i risalti del cingolo, in modo tale da ridurre notevolmente il danno sull’asfalto;

- il cingolo è molto più sollecitato della ruota, quindi un uso prolungato può portare ad una rottura dei perni (più raramente delle maglie), quindi è richiesto un controllo programmato ed un programma di sostituzioni sui cingoli (in alcuni casi la vita media dei cingoli era ridotta fino a 200 h[1]), inoltre è sufficiente il collasso di un solo elemento per bloccare tutto il vei- colo.

I cingoli non sono adatti a superfici lisce e rigide quali il cemento per via dei denti di cui sono muniti, per questo esistono delle scarpe che vanno applicate sul cingolo.

I veicoli cingolati per uso civile generalmente vengono trasportati fino ad una distanza relati- vamente breve (generalmente inferiore a 1 km) dal loro luogo di impiego da carrelli ruotati, quindi non è richiesto che abbiano una velocità elevata o che permettano un buon comfort al personale a bordo.

7| STATO