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L’indagine presso le banche per il monitoraggio del mercato del credito

L’attività delle banche costituisce un punto di osservazione, non solo per il monitorag-gio del mercato del credito, in termini di offerta e di domanda da parte delle imprese e delle famiglie o per evidenziare l’andamento dei rapporti banca-impresa alla luce dei fabbisogni fi nanziari delle imprese, ma anche per quanto riguarda l’andamen-to dell’economia reale. Tanl’andamen-to più quando le informazioni vengono rilevate a livello locale, si può evincere dal punto di osservazione della banca l’andamento delle tendenze che si manifestano nei sistemi produttivi locali.

L’indagine si propone di integrare le informazioni congiunturali a livello regionale, re-alizzate con rilevazioni presso le imprese, quali le indagini congiunturali dell’Unionca-mere, delle diverse camere di commercio e delle associazioni imprenditoriali a livello regionale e sub-regionale, con una rilevazione qualitativa a partire dal punto di osser-vazione delle banche, che valorizzi le conoscenze scaturenti dalla loro attività ope-rativa tipica e in quella (strumentale) di analisi del contesto economico di interesse. Tali informazioni possono costituire un originale strumento aggiuntivo di giudizio sull’andamento della congiuntura economica, per quanto riguarda la situazione e i comportamenti delle famiglie e delle imprese, nei diversi settori.

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Ciò consente di monitorare l’andamento dell’eco-nomia reale, di offrire una maggior conoscenza dei processi di trasformazione in atto nei diversi settori e fi liere del sistema regionale, di valutare l’impatto di particolari fattori esogeni rilevanti, gli effetti di misure di politica economica e industria-le, di mettere a fuoco aspetti particolari del siste-ma produttivo, sia in relazione a esigenze di po-litiche pubbliche a scala locale sia in riferimento alle relazioni delle imprese con il sistema fi nanziario regionale.

L’indagine periodica avviene attraverso la sommini-strazione di un questionario strutturato diretto ai re-sponsabili di fi liale delle banche che hanno opera-tività sul territorio regionale, basata su un campione rappresentativo di fi liali a livello regionale.

Un modello di riferimento dell’indagine è costituito dalla Banking Lending Survey (BLS) della BCE, indagine che la Banca d’Italia conduce a livello nazionale. Il questio-nario nell’attuale impostazione prevede domande sui cambiamenti nella domanda di prestiti e linee di credi-to da parte delle imprese (in passacredi-to e in prospettiva), sui fattori che hanno determinato la domanda di pre-stiti e linee di credito alle imprese (in passato e in pro-spettiva) e sulle condizioni di concessione del credito. A queste si aggiungono le valutazioni e giudizi qualita-tivi sull’andamento dell’economia reale a livello locale (situazione fi nanziaria delle imprese, andamento setto-riale, situazione dei diversi mercati, ecc.).

L’ultima indagine realizzata, i cui risultati vengono presentati nel seguito, si è svolta a novembre 2011 e ha avuto un numero di rispondenti suffi cientemente

Fig. 1 “Negli prossimi tre mesi come muteranno i criteri applicati dalla vostra banca per l’approvazione dei prestiti e l’apertura di credito a favore delle imprese?” (saldo % allentamento-irrigidimento)

-10,0 -20,0 -30,0 -40,0 -50,0 -60,0 -70,0 0,0

Prestiti a lungo termine -63,2

Prestiti a breve termine -36,8

Prestiti alle grandi imprese -42,1

Prestiti alle PMI -50,0

Totale -55,3

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ampio, pari a 38 esperti all’interno delle banche par-tecipanti1, operativi nei rispettivi territori del Piemon-te. L’indagine si può avvalere della comparazione con quella effettuata a giugno 2011 e ha consentito di focalizzare il drastico cambiamento di prospettive dell’economia internazionale, nazionale, e regiona-le, avvertita nella seconda parte del 2011, che ha portato alla recessione in corso.

Così l’indagine rileva che:

• nel trimestre passato (settembre-ottobre-novem-bre 2011) l’espansione della domanda di credito da parte delle PMI del sistema produttivo regio-nale sembra essersi affi evolita, dopo aver registra-to una accelerazione sulla base delle risultanze dell’indagine dello scorso giugno;

• si arresta la ripresa della domanda da parte dell’industria manifatturiera (che risultava nell’in-dagine precedente il settore più dinamico); • è divenuta fortemente negativa per il settore

del-le costruzioni ed opere pubbliche (che sembrava denotare nella precedente indagine segnali di mi-glioramento) e, sebbene in minor misura, denota-no una contrazione anche i comparti del terziario; • il peggioramento del contesto congiunturale (a

livello globale e regionale) ha determinato un ridi-mensionamento delle decisioni di investire da par-te delle imprese, che hanno, conseguenpar-temenpar-te, ridotto la loro domanda di credito fi nalizzata a que-sto scopo (allo stesso tempo sembra retrocedere la domanda di credito per fusioni e acquisizioni); • permane invece rilevante nel determinare la

do-manda di credito il fi nanziamento della gestione corrente e la ristrutturazione del debito da parte delle imprese;

• i giudizi espressi sull’andamento dell’attività/volu-me d’affari delle imprese evidenziano, nel com-plesso, una situazione di stallo, con un marcato peggioramento rispetto alla rilevazione prece-dente;

• a ciò si accompagna un diffuso peggioramento per quanto riguarda la redditività;

• si rileva il diffondersi di valutazioni che indicano una crescita dei crediti in sofferenza, mentre ten-de a stabilizzarsi il ricorso all’utilizzo ten-delle forme di sospensione dei pagamenti; rimane elevato il ri-corso alle garanzie prestate dai Confi di;

• le condizioni di erogazione del credito hanno su-bito un diffuso irrigidimento, soprattutto per il cre-dito a lungo termine;

• in prospettiva (successivi tre mesi) si riscontra una prevalenza di giudizi che indicano una crescita della domanda di credito, in generale, tuttavia molto ridimensionata rispetto al clima di aspettati-ve prevalente a giugno scorso. Inoltre prevalgono i giudizi negativi per le costruzioni e opere pubbli-che, soprattutto, e per i comparti dei servizi; • la domanda di credito nel successivo trimestre

sarà alimentata soprattutto da operazioni di ri-strutturazioni del debito e meno per fi nanziare il capitale circolante; il ridimensionamento degli in-vestimenti avrà un impatto negativo;

• in prospettiva prevalgono le attese di un peggio-ramento dell’attività e soprattutto della redditività delle imprese;

• persiste un’attesa di peggioramento della qualità del credito, di aumento del ricorso ai Confi di, si ridimensiona l’utilizzo delle forme di sospensione dei pagamenti. Le condizioni in merito all’eroga-1 Banca Regionale Europea; Banca di Caraglio, del Cuneese e della Riviera dei Fiori Credito Cooperativo; BCC Cherasco; BCC Pianfei e Rocca de’ Baldi; Banca del Canavese; Banca d’Alba Credito Cooperativo; Banca Sella; Intesa Sanpaolo; Unicredit Ban-ca; Banca Monte dei Paschi di Siena.

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zione del credito resteranno tese, soprattutto per il credito a lungo termine e le grandi imprese.

L’indagine presso i commercialisti