• Non ci sono risultati.

Indicatori di gestione

Nel documento UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PADOVA (pagine 42-46)

4. Gestione del Magazzino

4.2 Indicatori di gestione

Per una completa analisi del magazzino possiamo utilizzare degli indicatori che esprimono da più aspetti la situazione gestionale dell’azienda. Questi parametri costituiscono delle linee guida che indicano dove poter agire nell’ottimizzazione della gestione e quali dati utilizzare sia per confrontare eventi avvenuti in periodi temporali diversi sia per determinare i parametri da utilizzare nei calcoli.

INDICE DI ROTAZIONE

Un primo importante aspetto riguarda il grado di efficienza finanziaria della gestione delle scorte che possiamo identificare con l’indice di rotazione IR.

Questo indicatore esprime quante volte si rinnova il magazzino nel periodo di analisi considerato e mi rivela quanto capitale finanziario ho fermo mediamente. L’indice di rotazione ci comunica una prima informazione sul livello di gestione del magazzino e del periodo che sostano le merci in magazzino prima di entrare nel processo che genera valore.

L’indice di rotazione è un valore adimensionale ed esprime il rapporto tra i consumi a valore e le giacenze medie a valore, in riferimento allo stesso periodo temporale.

È consigliato andare a calcolare questo indice per diversi periodo temporali oppure per singoli codici o per famiglie di codici, questo per avere dei dati più

39

significativi e confrontabili. Per comparare gli indici di rotazione dobbiamo ricordare che l’intervallo di tempo deve essere lo stesso. Ovvero se analizzo l’indice di rotazione annuale devo prendere come intervallo temporale un anno per tutti i dati, mentre se sto valutando l’indice di rotazione mensile devo prendere il mese come metro di paragone.

Nella pratica tecnica non si individua un valore ottimale dell’IR, infatti, si desidera che il valore sia il più alto possibile.

In riferimento all’analisi ABC incrociata mi aspetto che la classe CA abbia un IR più elevato rispetto a tutte le altri classi in quanto, in questa classe, ho articoli con la minor giacenza e con un elevato consumo, quindi ruotano molto.

Obiettivo principale della gestione del magazzino è di aumentare l’indice di rotazione, questo significa per l’azienda far ruotare maggiormente le scorte in magazzino e diminuire il capitale fermo che rappresenta un immobilizzo di denaro1.

INDICE DI COPERTURA

Un altro importante indicatore è rappresentato dall’inverso dell’indice di rotazione chiamato indice di copertura.

È possibile calcolare il periodo di copertura inserendo al numeratore il periodo di tempo considerato nell’analisi espresso in giorno, settimane o mesi e dividere per il valore ottenuto dall’indice di rotazione. Otteniamo l’intervallo di tempo nel quale il materiale sta fermo a magazzino. Poiché la merce che sosta a magazzino

1

Esempio:

Consumo a valore annuale Cm tot = 20 milioni di € Giacenze medie a valore annuale GM tot = 10 milioni di €

Questo significa che il magazzino ruota due volte in un anno e quindi ho mediamente fermi 10 milioni di € per sei mesi in un anno.

40

non contribuisce come valore aggiunto al prodotto finito ma genera costi di gestione è importante che il periodo nel quale rimane fermo il materiale sia il più breve possibile. Il calcolo è molto importante per comprendere il tempo necessario affinché i costi finanziari investiti nelle merci vengano recuperati.

COEFFICIENTE DI VARIAZIONE

Un indice molto importante, utilizzato per determinare quali sono i parametri più significativi da utilizzare nella gestione degli approvvigionamento di materiali, è rappresentato dal coefficiente di variazione.

Questo fattore adimensionale consente di valutare, nei diversi periodi temporali, il dato più stabile ovvero il parametro che rileva meno variazioni dal valore medio e che quindi rappresenta un dato più affidabile.

Tale coefficiente può essere utilizzato per la determinazione del consumo medio e la scorta di sicurezza. Questi parametri sono impiegati per individuare il punto di riordino nel criterio “look back” che segue la filosofia del ripristino delle scorte. La procedura prevede di confrontare, per ogni articolo, le variabili relative a consumo medio e variazione standard ( scarto quadratico medio ), riferite a diversi periodi temporali.

Possiamo considerare diversi intervalli di rilevazioni dei parametri per ogni articolo:

• giorno per giorno GIORNALIERA

• una volta a settimana SETTIMANALE

• ogni due settimane QUINDICINALE

• ogni mese MENSILE

Per ogni categoria temporale vado a calcolare:

Consumo medio

̅

[ pezzi/periodo]

Variazione standard

̅

[ pezzi/periodo]

dove:

41

È importante ricordare che la variazione standard è indicata con la stessa unità di misura della variabile oggetto di studio, in questo caso il consumo medio espresso come [pezzi/periodo].

Con questi paramenti posso determinare il coefficiente di variazione come il rapporto, espresso in percentuale, tra variazione standard e consumo medio:

Coefficiente di variazione

̅

Questo parametro è in grado di dare un peso di quanto incide la variabilità del dato sul consumo medio. Più basso è il rapporto più è affidabile il dato perché registro un minore scostamento dal valore medio.

Nel momento in cui decidessi di utilizzare un criterio di approvvigionamento basato sul ripristino delle scorte ( capitolo 6) dovrei:

-confrontare i diversi periodi temporali sopra citati;

-rilevare il periodo più stabile caratterizzato dal minor coefficiente di variazione; -utilizzare i valori di consumo medio ( ̅ ) e variazione standard ( ).

̅ Punto di riordino

Scorta sicurezza

dove:

• LT = lead time di acquisto [ periodo] • z = coefficiente di sicurezza.

Il periodo temporale preso in considerazione deve essere lo stesso per tutti i parametri contenuti nell’espressione del punto di riordino, quindi se esprimo il consumo come [pezzi/settimana] devo esprimere il lead time in settimana. Quanto detto vale anche per il calcolo della scorta di sicurezza, se ho altri period i temporali devo ricondurmi alla stessa condizione.

Nel documento UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PADOVA (pagine 42-46)

Documenti correlati