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Ipotesi analisi ABC incrociata

Nel documento UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PADOVA (pagine 49-53)

5. Analisi ABC incrociata ITALCAB S.P.A

5.1 Ipotesi analisi ABC incrociata

Prima di iniziare l’elaborazione dei dati è bene chiarire qual è l’obiettivo che vogliamo raggiungere; costruire l’analisi ABC incrociata, e definire le ipotesi preliminari per svolgere lo studio.

Le variabili che consideriamo per costruire la tabella a doppia entrata per rappresentare l’analisi ABC incrociata sono i consumi valorizzati, espressi dal valore di impiego, e le giacenze medie valorizzate.

Definite le variabili, andiamo a filtrare i dati che vogliamo raccogliere dal sistema gestionale WSAI per sviluppare l’analisi. Questa fase iniziale serve a fare pulizia dei dati che possono alterare i risultati e focalizzarci sulle informazioni necessarie per descrivere la gestione del magazzino.

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La struttura aziendale, come detto nel capitolo 2.4, è suddivisa in due aree. Nel seguito dell’analisi siamo interessati agli articoli che sono utilizzati nell’area di finitura per l’assemblaggio e quindi non sono raccolti i dati che si riferiscono ai materiali utilizzati nelle fasi della carpenteria.

Principalmente questa scelta è dovuta a due motivi. Uno riguarda l’impossibilità di avere dati su tutti i movimenti e su tutti gli articoli che rientrano nel processo di carpenteria ovvero taglio, piega, saldatura e verniciatura, poiché queste fasi non sono informatizzate e gli articoli non sono identificati da un codice a barre come, invece, avviene per l’assemblaggio. Un secondo motivo è che i materiali critici di maggior interesse sono quelli presenti a magazzino che riguardano l’assemblaggio finale, di cui abbiamo tutti i dati e i movimenti necessari per implementare l’analisi.

Quindi non sono stati considerati i codici riguardanti la produzione del telaio della cabina, fase che si svolge nell’area della carpenteria.

Nell’analisi rientrano tutti gli articoli presenti nei magazzini sia presso l’area di finitura in ITALCAB sia presso i terzisti. Questa considerazione è giustificata dal fatto che gli articoli rimangono sempre di proprietà di ITALCAB e quindi devono essere considerate le giacenze e i consumi di materiale anche se presenti da un terzista. Si identifica, nel sistema gestionale, con la causale “MAG A” il magazzino ITALCAB, con causale “MAG B” il magazzino presso il terzista che assembla cabine complete, e con causale “MAG C” il magazzino presso il terzista che assembla preassiemi come le porte.

Abbiamo escluso dall’analisi gli articoli indicati come scarti che, nel sistema gestionale, sono registrati con scarico al magazzino materiali non conformi. Questi articoli vengono prelevati dal magazzino “MAG A”, dove sono stoccati fino al loro utilizzo, quindi la giacenza diminuisce ma non vengono registrati come materiale consumato in quanto non vengono utilizzati per produrre cabine.

Gli articoli che sono dedicati a pezzi di ricambio non rientrano nell’analisi ABC, poiché hanno delle logiche diverse dagli articoli dedicati alla produzione di serie e quindi andrebbero ad alterare i risultati ottenuti. Ricordiamo che i materiali di ricambio hanno un consumo nel tempo il cui andamento non può essere associato ad una gaussiana e quindi è difficile descrivere il comportamento con relazioni matematiche. Di conseguenza nell’analisi abbiamo trascurato gli articoli che sono

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scaricati a magazzino con causale VENDITA, dove con vendita nel sistema gestionale W-SAI si intende trasferimento come ricambio.

Per quanto riguarda le rilevazioni delle giacenze medie, possiamo riscontrare a magazzino la presenza di articoli destinati ai ricambi che non sono scaricati come materiale consumato. Non riusciamo ad individuarli poiché non sappiamo quale materiale sarà utilizzato come pezzo di ricambio richiesto dal cliente ma, dato che corrispondono ad una piccola percentuale, sul totale degli articoli, non influiscono nello studio e li consideriamo come presenti a magazzino.

Nell’analisi sono considerati come articoli a magazzino con consumo nullo e andranno associati ad una classe specifica.

Il sistema gestionale W-SAI registra per ogni fase di produzione un codice che identifica le bolle di lavorazione relative ad ogni ciclo. Il sistema rileva i preassiemi con un codice specifico detto codice phantom che non ha la funzione di scaricare gli articoli utilizzati a fine produzione ma solamente di gestire in modo più snello la distinta base. Per l’analisi è interessante il consumo di ogni singolo codice non dei preassiemi quindi non vado a rilevarli ma vado a considerare i dati relativi ai codici sottostanti che indicano il materiale consumato.

In ITALCAB oltre alla fase di assemblaggio vi sono anche le fasi di progettazione e realizzazione di prototipi. I materiali per realizzare i prototipi sono prelevati dal magazzino e quindi registrati con una specifica causale che ne identifica la destinazione. Dato che rappresentano una piccola percentuale, rispetto al totale degli articoli, escludiamo dall’analisi la valutazione del consumo di questi articoli e consideriamo solamente i consumi di materiale attribuiti alla produzione di serie.

Considerazioni analoghe sono state fatte per gli articoli che sono identificabili come materiali di consumo, ad esempio guanti, colle, carta, nastro, etc., i quali sono stati filtrati perché non riconducibili direttamente alla produzione di una specifica cabina.

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Abbiamo creato una nuova classe di appartenenza definita classe D, che differisce dalle classi A, B, C, poiché vi sono collocati gli articoli che hanno situazioni particolari che potrebbero alterare i risultati dell’analisi. Questa classe è stata introdotta sia per la variabile giacenza media sia per i consumi valorizzati.

All’interno di questa classe rientrano quegli articoli che hanno registrato un consumo nullo nel periodo considerato per l’analisi. Per quanto riguarda la classe D rispetto la variabile delle giacenze medie ci aspettiamo che sia vuota, infatti, registrare giacenza nulla significa che l’articolo non è presente a magazzino. Le cause che portano ad avere consumi nulli, nel periodo di analisi, sono dovute principalmente all’obsolescenza degli articoli.

Accade che i componenti “vecchi” vengano sostituiti da un nuovo codice poiché sono state introdotte modifiche o miglioramenti tecnologici. Se il passaggio del codice non avviene in modo graduale, consumando prima tutto l’articolo da sostituire, ci si trova con materiale in magazzino che non è più utilizzato e che registrerà consumi nulli.

Ci aspettiamo di ritrovare in questa classe anche quegli articoli che, come detto in precedenza, sono dedicati solamente a pezzi di ricambi e non vengono registrati come consumi per la produzione di serie.

I dati che considero nell’analisi sono rilevati in un intervallo di tempo di dodici mesi che corrispondono al periodo che intercorre tra ottobre 2011-ottobre 2012.

Le ipotesi dette in precedenza sono riassunte in modo sintetico nella Tabella 5.1, rappresentata di seguito.

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Tabella 5.1. Ipotesi analisi ABC incrociata.

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