Come noto, l’indice NIC misura l’inflazione a livello dell’intero sistema economico (nazionale o locale), considerando l’aggregato di riferimento come un’unica grande famiglia di consumatori.
Il FOI si riferisce invece ai consumi dell’insieme delle famiglie che fanno capo a un lavoratore dipendente (extra-agricolo); lo stesso indice viene usato, con riferimento al valore nazionale, anche per adeguare periodicamente i valori monetari, ad esempio gli affitti o gli assegni in favore del coniuge separato. NIC e FOI si basano sullo stesso paniere, ma il peso attribuito a ogni bene o servizio è diverso, a seconda dell’importanza che questi rivestono nei consumi della popolazione di riferimento. Da marzo 2020 gli indici dei prezzi al consumo sono elaborati tenendo conto delle limitazioni, spesso differenziate a livello regionale, definite dalle normative nazionali e locali per contrastare la pandemia causata dal Covid-19 (si veda a tale riguardo la nota a fine sezione).
Come già riportato, a Roma a febbraio 2022 i valori dei due indici sintetici riferiti all’intera collettività ed alle famiglie di operai ed impiegati risultano pari rispettivamente a 108,2 a 107,5. A fine 2021 l’indice NIC a Roma era risultato pari a 105,5, con una variazione tendenziale di +3,9% (e una variazione congiunturale di +0,5%). L’indice FOI si era invece attestato su un valore di 105,1, con una variazione tendenziale pari a quella del NIC (+3,9%) ed una congiunturale del +0,6%.
Graf. 5.1 - Numeri indici dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC) e per le famiglie di operari ed impiegati (FOI) per mese (base 2015 = 100). Roma. Gennaio 2021 - Febbraio 2022
Fonte: Elaborazioni Ufficio di Statistica di Roma Capitale su dati Istat
105,5
Graf. 5.2 - Variazioni tendenziali e congiunturali di NIC e FOI per mese (base 2015 = 100). Roma.
Dicembre 2021 - Febbraio 2022
Fonte: Elaborazioni Ufficio di Statistica di Roma Capitale su dati Istat
Il valore medio due indici per l’intero 2021 risulta pari rispettivamente a 103,6 per il NIC ed a 103,1 per il FOI. Scendendo al dettaglio di divisione di spesa, si nota che i valori medi più elevati per il 2021 sono quelli relativi a “Bevande alcoliche e tabacchi” (NIC 110,5, FOI 110,9) e
“Trasporti” (NIC 107,2, FOI 107,0); i valori medi più bassi sono invece relativi agli aggregati
“Istruzione” (NIC 82,0, FOI 83,6) e “Comunicazioni” (NIC 82,8, FOI 79,4).
Graf. 5.3 - Numeri indici dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC) e per le famiglie di operari ed impiegati (FOI) per divisione (base 2015 = 100). Roma. Valori medi anno 2021
3,9
Var. tend. Var. cong. Var. tend. Var. cong. Var. tend. Var. cong.
dic-21 gen-22 feb-22
NIC FOI
75,0 80,0 85,0 90,0 95,0 100,0 105,0 110,0 115,0 Prodotti alimentari e bevande analcoliche
Bevande alcoliche e tabacchi Abbigliamento e calzature Abitazione, acqua, elettricità e altri combustibili Mobili, articoli e servizi per la casa Servizi sanitari e spese per la salute Trasporti Comunicazioni Ricreazione, spettacoli e cultura Istruzione Servizi ricettivi e di ristorazione
In particolare, il valore medio annuo dell’indice NIC a Roma nel 2021 risulta il più basso tra i capoluoghi delle Città metropolitane (Roma 103,6, media Italia 104,7), mentre il più alto risulta a Genova (105,9). In particolare, l’indice relativo alla “voce 04” (“Abitazione, acqua…”) è tra i più bassi (Roma 105,1, media Italia 107,5) e risulta superiore solo al valore medio di Bologna.
Graf. 5.4 - Numeri indici dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC) con dettaglio della divisione
“04 - Abitazione, acqua, elettricità e altri combustibili” (base 2015 = 100). Capoluoghi Città metropolitane e Italia. Valori medi anno 2021
Fonte: Elaborazioni Ufficio di Statistica di Roma Capitale su dati Istat
In termini di variazione media annua dell’indice generale, tra i capoluoghi delle Città metropolitane Roma si colloca in una posizione bassa (Roma +1,6%, media Italia +1,9%); Firenze, Milano e Torino raggiungono il minimo con +1,5%. In particolare, la variazione relativa alla categoria “Abitazione, acqua, elettricità e altri combustibili” a Roma è pari a +6,6%, un valore prossimo alla media nazionale (+7%); il valore minimo è relativo a Torino (+5,7%), quello massimo a Bari (+8,3%).
Graf. 5.5 - Variazione media annua (%) dei numeri indici dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC) con dettaglio della “Voce 04 - Abitazione, acqua, elettricità e altri combustibili” (base 2015 = 100).
Capoluoghi Città metropolitane e Italia. Anno 2021
Fonte: Elaborazioni Ufficio di Statistica di Roma Capitale su dati Istat
Nelle tabelle seguenti sono riportate le variazioni tendenziali e congiunturali degli indici NIC e FOI per divisione di spesa calcolate su Roma da gennaio 2021 a febbraio 2022.
105,9 105,8 105,5 105,2 105,2 104,8 104,7 104,5 104,5 104,3 104 104 104 103,8 103,6106 109,7 111 109 107,5 107,6 107,5 106,5 104,9 107,8 108,8 106,9 105,2 107,2 105,1
98
Tab. 5.1 - Variazioni tendenziali dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC) per divisione (base 2015 = 100), per mese. Roma. Gennaio 2021 - Febbraio 2022
Divisione 2021 2022 Abitazione, acqua, elettricità e altri
combustibili -0,5 -0,5 0,1 4,6 5,6 5,7 8,5 8,7 9,5 10,4 13,7 13,9 19,7 26,5 Fonte: Elaborazioni Ufficio di Statistica di Roma Capitale su dati Istat
Tab. 5.2 - Variazioni tendenziali dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI) per divisione (base 2015 = 100), per mese. Roma. Gennaio 2021 - Febbraio 2022
Divisione 2021 2022 Abitazione, acqua, elettricità e altri
combustibili -0,5 -0,9 -0,4 3,4 4,4 4,5 6,6 6,8 7,6 8,5 11,3 11,5 16,7 23,0 Mobili, articoli e servizi per la casa 1,1 0,7 0,7 0,7 0,5 0,8 0,9 0,9 1,3 1,4 1,6 1,7 2,1 2,6 Servizi sanitari e spese per la salute 0,6 0,8 0,6 0,6 0,8 0,6 0,5 0,5 0,5 0,4 0,4 0,4 0,4 0,5 Trasporti -2,0 -0,4 2,2 2,6 4,5 4,1 5,0 5,2 6,5 8,2 10,0 8,8 7,3 8,6 Comunicazioni -3,7 -3,1 -2,8 -3,6 -2,8 -3,1 -2,0 -1,1 -0,7 -1,6 -2,1 -2,5 -4,3 -3,6
Tab. 5.3 - Variazioni congiunturali dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC) per divisione (base 2015 = 100), per mese. Roma. Gennaio 2021 - Febbraio 2022
Divisione 2021 2022 Abitazione, acqua, elettricità e altri
combustibili 2,1 -0,4 0,5 0,8 0,5 0,1 2,0 0,6 0,2 3,4 3,2 0,2 7,3 5,3 Fonte: Elaborazioni Ufficio di Statistica di Roma Capitale su dati Istat
Tab. 5.4 - Variazioni congiunturali dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI) per divisione (base 2015 = 100), per mese. Roma. Gennaio 2021 - Febbraio 2022
Divisione 2021 2022 Abitazione, acqua, elettricità e altri
combustibili 2,1 -0,7 0,4 0,7 0,5 0,1 1,6 0,6 0,2 3,0 2,8 0,2 6,4 4,7 Fonte: Elaborazioni Ufficio di Statistica di Roma Capitale su dati Istat
Dall’analisi delle variazioni tendenziali a dicembre 2021 emergono alcune evidenze confermate, con ancora maggior consistenza, nei primi due mesi del 2022, con particolare riferimento agli aggregati “Abitazione, acqua, elettricità e altri combustibili” (+13,9% NIC, +11,5% FOI a dicembre 2021) e “Trasporti” (+8,9% NIC, +8,8% FOI a dicembre 2021).
Graf. 5.6 - Variazioni tendenziali (%) dei numeri indici dei prezzi NIC e FOI per divisione di spesa (base 2015 = 100). Roma. Dicembre 2021
Fonte: Elaborazioni Ufficio di Statistica di Roma Capitale su dati Istat
In particolare, l’aggregato “Abitazione, acqua, elettricità e altri combustibili” ha visto accelerare la propria corsa al rialzo nei primi mesi del 2022 fino a raggiungere nel mese di febbraio valori degli indici pari a 127,5 (NIC) e 123,1 (FOI), con variazioni tendenziali di +26,5% e +23,0%. La divisione di spesa relativa alle “Comunicazioni”, al contrario, conserva un trend stabile o leggermente decrescente, con una variazione tendenziale pari a -3,1% per il NIC ed a -3,6% per il FOI. Per semplicità di lettura, si riporta di seguito l’andamento degli indici per le due divisioni di spesa solo con riferimento alla stima per l’intera collettività (NIC).
Graf. 5.7 Indice NIC e dettaglio delle divisioni di spesa “Abitazione, acqua, elettricità e altri combustibili”
e “Comunicazioni” per mese (base 2015 = 100). Roma. Gennaio 2021 - Febbraio 2022
-4,0 -2,0 0,0 2,0 4,0 6,0 8,0 10,0 12,0 14,0 16,0 Prodotti alimentari e bevande analcoliche
Bevande alcoliche e tabacchi Abbigliamento e calzature Abitazione, acqua, elettricità e altri combustibili Mobili, articoli e servizi per la casa Servizi sanitari e spese per la salute Trasporti
Nota
I dati che concorrono alla costruzione degli indici mensili dei prezzi al consumo sono raccolti attraverso l’utilizzo di una pluralità di fonti: la rilevazione territoriale, condotta dagli Uffici comunali di statistica (UCS); la rilevazione centralizzata, condotta dall’Istat direttamente o attraverso la collaborazione con grandi fornitori di dati; gli scanner data provenienti dalla Grande Distribuzione Organizzata (GDO); la fonte amministrativa. I dati relativi a Roma comprendono sia dati rilevati dall'UCS di Roma Capitale e sia dati rilevati centralmente dall'Istat. Ad esempio, la rilevazione dei cosiddetti prodotti “grocery” è eseguita in autonomia dall'Istat con tecnologie di data scanner.
È opportuno sottolineare che gli indici dei prezzi al consumo sono stati elaborati tenendo conto delle limitazioni, differenziate a livello regionale, definite dalle normative nazionali e locali per contrastare la pandemia causata dal Covid-19. L’impianto dell’indagine sui prezzi al consumo, basato sull’utilizzo di una pluralità di canali per l’acquisizione dei dati, ha continuato a consentire di ridurre gli effetti negativi del più elevato numero di mancate rilevazioni sulla qualità delle misurazioni della dinamica dei prezzi al consumo. Le modalità con le quali la situazione che si è venuta determinando è stata via via affrontata sono illustrate nella Nota metodologica del comunicato stampa diffuso dall’Istat nella quale viene anche ricordato che gli indici ai diversi livelli di aggregazione, sia nazionali sia locali, che hanno avuto una quota di imputazioni superiore al 50% (in termini di prezzi mancanti e/o di peso), sono segnalati mediante l’utilizzo del flag “i” (dato imputato).
Glossario
Inflazione: misura le variazioni nel tempo dei prezzi di un insieme di prodotti (paniere) rappresentativo di tutti i beni e servizi destinati al consumo finale delle famiglie, acquistabili sul mercato attraverso transazioni monetarie.
NIC: indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività.
Prodotti ad alta frequenza di acquisto: includono, oltre ai generi alimentari, le bevande alcoliche e analcoliche, i tabacchi, le spese per l’affitto, i beni non durevoli per la casa, i servizi per la pulizia e manutenzione della casa, i carburanti, i trasporti urbani, i giornali e i periodici, i servizi di ristorazione, le spese di assistenza.
Prodotti a media frequenza di acquisto: comprendono, tra gli altri, le spese di abbigliamento, le tariffe elettriche e quelle relative all’acqua potabile e lo smaltimento dei rifiuti, i medicinali, i servizi medici e quelli dentistici, i trasporti stradali, ferroviari marittimi e aerei, i servizi postali e telefonici, i servizi ricreativi e culturali, i pacchetti vacanze, i libri, gli alberghi e gli altri servizi di alloggio.
Prodotti a bassa frequenza di acquisto: comprendono gli elettrodomestici, i servizi ospedalieri, l’acquisto dei mezzi di trasporto, i servizi di trasloco, gli apparecchi audiovisivi, fotografici e informatici, gli articoli sportivi.
Servizi regolamentati: tipologie di servizio i cui prezzi sono stabiliti da amministrazioni nazionali o locali e da servizi di pubblica utilità soggetti a regolamentazione da parte di specifiche Agenzie (Authority).
Comprendono i certificati anagrafici, il passaporto, la tariffa per i rifiuti solidi, la tariffa per la raccolta di acque reflue, l’istruzione secondaria, le mense scolastiche, i trasporti urbani unimodali e multimodali (biglietti e abbonamenti), il trasporto extra-urbano su bus e quello extra-urbano multimodale, i taxi, i trasporti ferroviari regionali, i pedaggi autostradali, i concorsi pronostici, il canone tv, i servizi di telefonia fissa, la revisione auto, le tasse per il trasferimento della proprietà delle autovetture e dei motoveicoli e alcuni servizi postali.
Variazione tendenziale: variazione rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Variazione congiunturale: variazione rispetto al periodo precedente.