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INDIVIDUAZIONE DI TECNIChE E DISPOSITIVI PER LA RIDUZIONE DELLE

DISPERSIONI DI AGROFARMACI

L’individuazione dei dispositivi che consentano di aumentare l’efficienza dei trattamenti, limi- tando le perdite di prodotto, è un’altra delle priorità della moderna tecnica fitoiatrica. Già durante il primo anno di attività, sono stati mes- si in evidenza i benefici ottenibili, in termini di mitigazione della deriva, di alcuni dispositivi, come ugelli antideriva e convogliatori a torret- ta, e della corretta regolazione dell’attrezzatu- ra (Bondesan e Rizzi 2010, Terra Trentina 55/2: 30-31).

Durante la passata stagione sono continuate ve- rifiche in tal senso per avere ulteriori confer- me, valutando, accanto ai dispositivi già testati, nuove soluzioni che consentissero di migliorare il direzionamento dei flussi d’aria per incremen- tare la quota di agrofarmaco che si deposita sulla vegetazione, riducendo di conseguenza le perdite di miscela. Inoltre sono proseguite le valutazioni sui livelli di efficacia fitoiatrica ot- tenibili impiegando gli ugelli antideriva rispetto ai tradizionali trattamenti realizzati con ugelli a turbolenza.

Dall’esame dei dati disponibili è emersa la ne- cessità, specie per alcune malattie fungine, di un adeguamento dei volumi di bagnatura per ga-

loW-impAct pest mAnAgement: the roles of

technology And ApplicAtion techniQue

environmental sustainability is a key task for modern agriculture. pesticide

application techniques based on well-defined parameters, combined with

effective, proven application technologies can help justify choices that

favour environmental and production safety. one example is canopy

Adapted spraying technique, which encourages the application of the

right pesticide dosage on the basis of tree dimension and which maintains

proper biological efficacy. The technique is applied in several tests and is

recommended to farmers as a practice. Another example is the testing of

low impact devices such as anti-drift nozzles, as well as new types of tower

sprayers. The goals here are to identify the best approach to reducing spray

losses and to reach a satisfactory level of drift mitigation.

rantire un’adeguata copertura della vegetazio- ne in grado di consentire un appropriato livello d’efficacia quando si impiegano ugelli antideri- va. Infine sono in corso analisi su campioni di mele allo scopo di chiarire se vi siano differen- ze significative anche sull’aspetto dei residui di agrofarmaci confrontando ugelli ad inclusione d’aria e tradizionali.

Per quanto riguarda l’individuazione di tecniche di applicazione migliorative su vite, sono state confrontate diverse tipologie di ugelli tradizio- nali e antideriva su impianti allevati a pergola, e determinati i depositi di miscela-tracciante sui vari organi della pianta e sulle diverse parti della chioma. Particolare attenzione è stata ri- servata alla verifica sull’efficacia di trattamenti antibotritici in miscela concentrata e differen- ti modalità di avanzamento (passata singola o doppia sotto pergola), ed alla residualità dei trattamenti con applicazione singola in pre- chiusura grappolo o ripetuta all’invaiatura su varietà a bacca bianca.

2 Ugelli antideriva ad inclusione d’aria e relativo schema di funzionamento Orifizio di dosaggio del liquido Foro di aspirazione dell’aria Camera di miscelazione 2

LA FERTIRRIGAzIONE DEL MELO: DUE ANNI DI PROVA IN VAL DI NON

Duilio PoRRo, Tommaso PanTeZZi, GiusePPe FaZio, sTeFano PeDò

L

a microirrigazione è una tecnica colturale che si sta sempre più diffondendo anche nell’areale trentino, in segui- to ai cambiamenti climatici in corso. Si registra, infatti, una progressiva riconversione degli impianti frutticoli che passano dall’irrigazione classica effet- tuata per aspersione sopra- chioma a quella utilizzante ali gocciolanti sottochioma. Tradizionalmente, la fertilizza- zione del meleto veniva svolta con concimi granulari distribui- ti sottochioma e concentrati in alcuni momenti della stagione; grazie all’irrigazione sopra- chioma il fertilizzante veniva solubilizzato nel tempo per essere prontamente assorbito dalle piante. Nel caso di pro- lungate siccità o di interventi irrigui non tempestivi, però, gli elementi minerali distribu- iti rimangono in superficie allo stato cristallino non riuscendo ad entrare nella soluzione cir- colante assorbita dalle radici.

Utilizzando la tecnica di ge- stione irrigua con ali gocciolan- ti (microirrigazione) si rende necessario ricorrere alla fertir- rigazione, in quanto il terreno non venendo bagnato in modo omogeneo non permetterebbe la solubilizzazione del concime granulare facendone diminuire la sua efficacia.

Poiché le conoscenze sulla fertirrigazione non sono così consolidate nel nostro territo- rio, si è impostata una prova di fertirrigazione in collaborazio- ne con hAIFA Chemicals Ltd., presso l’azienda Paternoster Christian di Tres, in un frutte- to di Golden/M9, impiantato nel 1997. Dopo adeguamento

idraulico dell’impianto irri- guo esistente in accordo con il Consorzio Irriguo di Tres, il frutteto è stato suddiviso in una parte ricevente turno giornaliero, utilizzando 20 m3/

ha/gg distribuiti in un’ora, e in un’altra ricevente una riduzio- ne del 50% dell’apporto idrico, utilizzando gocciolatori della

PARAMETRO DATA SIGN. CONCIMAZIONE SIGN. VOLUME IRRIGUO Granulare Fertirrigata Intero Ridotto 50%

SPAD 21 mag * 29.0 b 29.7 a n.s. 29.5 29.3 3 giu *** 36.5 b 38.4 a n.s. 37.4 37.5 21 giu *** 43.6 b 45.8 a n.s. 44.4 44.9 19 lug *** 44.3 b 47.9 a n.s. 45.9 46.3 N % s.s. Foglie 19 lug * 2.49 b 2.69 a n.s. 2.63 2.55 P % s.s. ** 0.19 a 0.16 b n.s. 0.18 0.18 B mg/kg s.s. n.s. 31 31 * 32 a 29 b N mg/kg s.s. Frutticini 19 lug ≈ 6543 7656 n.s. 7517 6683 Mg mg/kg s.s. ≈ 715 752 n.s. 734 732 P mg/kg s.s. Frutti raccolta ≈ 685 631 n.s 669 647 Ca mg/kg s.s. n.s. 398 431 ≈ 446 382 B mg/kg s.s. n.s. 14 13 ≈ 14 12 NDVI 21 mag ≈ 0.532 0.572 * 0.526 b 0.577 a 4 ago n.s. 0.694 0.694 *** 0.681 b 0.707 a

TAB 1 Valori medi dei parametri vegetativi e nutrizionali nel corso della stagione in relazione agli effetti concimazione e volume irriguo. Numero di casi: per SPAD e NDVI=132, per nutrienti in foglie e frutti=12

≈,*, **, ***: significatività rispettivamente per p=0.10, p=0.05, p=0.01, p=0.001; n.s.= non significativo A lettere differenti corrispondono differenze significative della medie al test di Tukey

portata di 4 l/ora.

All’interno del frutteto si so- no confrontate 4 tesi, due ad apporto di concime esclusiva- mente per via radicale (de- nominate granulare) e due ad apporto di concime in fertirri- gazione, utilizzando volumi di acqua a dose intera o con ridu- zione dell’apporto. Ciascuna tesi viene ripetuta tre volte in parcelle da 11 piante cia- scuna. Le quantità di concime somministrate, differenziate già dall’autunno 2008 in post- raccolta, hanno apportato an- nualmente N, P2O5, K2O e MgO rispettivamente pari a kg 75, 51, 125 e 6, con frazionamento degli apporti. Il frazionamento ha previsto la distribuzione del 30% dei fertilizzanti in autun- no, in post-raccolta compren- dendo anche urea distribuita per via fogliare, e del 70% in primavera-estate, suddividen- do quest’ultima quantità in due interventi quando la con- cimazione era di tipo granula-

re e in 14 interventi quando la concimazione era in fertirriga- zione.

La prova, che ha una durata quadriennale, è giunta al se- condo anno e qui si riportano solo i dati del 2010 statistica- mente significativi.

La fertirrigazione, in confron- to alla concimazione granulare ha significativamente aumen- tato nelle foglie i valori di in- tensità di colore verde (SPAD) e di azoto ed ha depresso il tenore del fosforo; nei frut- ticini raccolti a luglio, azoto e magnesio sono risultati più elevati come tendenza, men- tre nei frutti alla raccolta si sono registrati valori minori di fosforo, confermando quanto emergeva dalle analisi fogliari di luglio (tabella 1).

I valori NDVI (Normalized Dif- ference Vegetation Index), hanno mostrato differenze tra le due modalità di concimazio- ne solo in maggio, quando le piante fertirrigate presentava-