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Informazioni finanziarie fondamentali

OBBLIGAZIONI A TASSO A VARIABILE CON CAP E/O FLOOR CON EVENTUALE RIMBORSO A RATE PERIODICHE

B.12 Informazioni finanziarie fondamentali

selezionate

sull’Emittente relative agli esercizi passati

Fondi propri e coefficienti patrimoniali su base consolidata

Date le consistenti modifiche regolamentari intervenute, non è possibile il confronto tra i nuovi valori di dettaglio della consistenza patrimoniale di vigilanza, come più avanti descritti, e quelli determinati al 31 dicembre 2013 con la precedente normativa prudenziale del

“Patrimonio di Vigilanza”.

A titolo informativo i coefficienti patrimoniali consolidati, determinati con la previgente normativa, al 31 dicembre 2012 e al 31 dicembre 2013 sono i seguenti:

31/12/2012 31/12/2013

Patrimonio di vigilanza 869.756 799.740

Tier 1 capital ratio 10,15% 9,66%

Total capital ratio 12,10% 11,67%

Attività di rischio ponderate 7.189.488 6.853.538

Attività ponderate per il rischio su totale attività 80,91% 76,19%

Il 1° gennaio è entrata in vigore la nuova disciplina armonizzata per le banche e le imprese di investimento contenuta nel Regolamento (UE) 26.06.2013 n. 575 (CRR – Capital Requirements Regulation) e nella

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Direttiva (UE) 26.06.2013 n. 36 (CRD IV – Capital Requirements Directive) che traspongono negli stati dell’Unione Europea gli standard definiti dal Comitato di Basilea per la vigilanza bancaria (c.d. Basilea 3).

Banca d’Italia, nell’ambito di un complesso processo di revisione della normativa di vigilanza delle banche, ha emanato la Circolare n. 285

“Disposizioni di vigilanza per le banche” del 17 dicembre 2013 che sostituisce le Circolari n. 263/2006 e 229/1999, e con la quale:

• sono state esercitate le opzioni nazionali previste dal CRR

• sono state recepite le disposizioni tecniche secondarie della CRD IV

La nuova normativa istituisce un regime transitorio per l’introduzione graduale di parte della disciplina che prevede:

• l’introduzione graduale “phase in” di parte della nuova disciplina sui fondi propri e sui requisiti patrimoniali lungo un periodo generalmente di 4 anni (2014-2017)

• regole di “grandfathering” per la computabilità parziale, con graduale esclusione entro il 2021, dei pregressi strumenti di capitale del patrimonio di base e del patrimonio supplementare che non soddisfano tutti i requisiti prescritti dal CRR

• le scelte sul predetto regime transitorio operate dalla Banca d’Italia, in quanto di competenza delle autorità di vigilanza nazionali secondo quanto consentito dal CRR, sono contenute nella Circolare 285/2013

I coefficienti patrimoniali minimi da rispettare per il 2014 risultano essere i seguenti:

• CET1 capital ratio pari al 4,5% + 2,5% di buffer di conservazione del capitale (Capital Conservation Buffer – CCB)

• Tier1 capital ratio pari al 5,5% + 2,5% di CCB

di cui strumenti di CET1 oggetto di disposizioni transitorie

655.202 -

B. Filtri prudenziali del CET1 (+/-) -2.532

C. CET1 lordo degli elementi da dedurre e degli effetti del regime

transitorio (A+/- B) 652.670

D. Elementi da dedurre dal CET -22.470

E. Regime transitorio – Impatto su CET1 (+/-), inclusi gli interessi di

minoranza oggetto di disposizioni transitorie -23.918

F. Totale Capitale primario di classe 1 (Common Equity Tier1 –

CET1) (C – D +/- E) 606.282

G. Capitale aggiuntivo di classe 1 (Additional Tier1 – AT1) al lordo degli elementi da dedurre e degli effetti del regime transitorio

di cui strumenti AT1 oggetto di disposizioni transitorie

754

-

H. Elementi da dedurre dall’AT1 -

I. Regime transitorio – Impatto su AT1 (+/-), inclusigli strumenti emessi

da filiazioni ed inclusi nell’AT1 per effetto di disposizioni transitorie -754 L. Totale Capitale aggiuntivo di classe 1 (Additional Tier1 – AT1) (G

– H +/- I) -

M. Capitale di classe 2 (Tier2 – T2) al lordo degli elementi da dedurre e degli effetti del regime transitorio

di cui strumenti di T2 oggetto di disposizioni transitorie

130.237 41.447

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N. Elementi da dedurre dal T2 -

O. Regime transitorio . Impatto su T2 (+/-), inclusi gli strumenti emessi

da filiazioni ed inclusi nel T2 per effetto di disposizioni transitorie 8.436 P. Totale Capitale di classe 2 (Tier2 – T2) (M – N +/- O) 138.673

Q. Totale Fondi Propri (F + L + P) 744.955

Nel confronto con il dato di consistenza patrimoniale di vigilanza, al 31 dicembre 2013 (799.740 mila euro), impatta in misura preponderante il risultato della perdita infrannuale consolidata.

A fronte di un totale di “Attività di rischio ponderate” pari a 6.774 milioni di euro, i coefficienti di solvibilità consolidati (rapporto tra il Totale Fondi Propri e le attività di rischio ponderate) dell'Emittente, alla data del 30 giugno 2014 sono risultati i seguenti:

• CET1 capital ratio: 9,0%

• Tier1 capital ratio: 9,0%

• Total capital ratio: 11,0%

• Attività ponderate per il rischio su totale attività: 79,5%

All’Emittente non sono stati richiesti ulteriori requisiti da parte di Banca d’Italia.

Il calcolo dell’assorbimento patrimoniale a fronte del rischio di credito è effettuato utilizzando l’approccio standardizzato. Per quanto riguarda gli altri rischi quantificabili, il metodo standard è utilizzato anche per il calcolo dell’assorbimento patrimoniale a fronte dei rischi di mercato.

Per il calcolo dell’assorbimento del rischio operativo l’Emittente utilizza il metodo base.

Principali indicatori di rischiosità creditizia su base consolidata

30/06/2014 31/12/2013 31/12/2012

Banca Sistema Banca Sistema Banca Sistema

Sofferenze lorde

Fonte dei dati relativi al sistema bancario: Banca d’Italia – Rapporto di Stabilità n.5 aprile 2013, n.1 maggio 2014 (“banche piccole”) e ABI Monthly outlook – Settembre 2014.

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Sofferenze 199.909 181.368 144.255

Incagli 335.392 333.625 299.250

Esposizioni ristrutturate 60.652 25.455 5.720

Esposizioni scadute 45.622 65.030 89.964

Totale 641.575 605.478 539.189

I crediti deteriorati netti incrementano la loro consistenza rispetto al 2013 per complessivi 36 milioni di euro (+5,96%), di cui 18,5 milioni per crediti in sofferenza e 1,8 milioni per le posizioni incagliate. Le altre categorie di credito deteriorato, che ricomprendono le “esposizioni scadute”, registrano un incremento di 15,8 milioni.

Le sofferenze lorde incrementano la consistenza rispetto al 2013 per complessivi 62,5 milioni di euro (da 400,8 a 463,3 milioni di euro) con un incremento del 15,6%. Nell’ambito delle altre partite anomale lorde si rileva un incremento del 20,01%, da 490,9 milioni a 589,1 milioni di euro.

L’impatto del costo del rischio di credito (cassa e firma) è stato pari al 30 giugno 2014 a 125,0 milioni di euro con un incremento del 263,2%.

Il grado di copertura sul credito anomalo complessivo cresce dal 32,1% al 39,0% e dal 54,7% al 56,9% sulle sofferenze.

Il paragrafo “Indicatori del rischio di liquidità” collegato alla Tabella 4 risulta cosi di seguito modificato

Il Loan to Deposit Ratio (rapporto tra impieghi alla clientela e la raccolta diretta da clientela) è equilibrato, ovvero pari al 98,8% al 30 giugno 2014. Tale livello risulta essere in linea con la strategia di solidità definita dall’Emittente anche in relazione alle indicazioni regolamentari prospettiche.

30/06/2014 31/12/2013 31/12/2012

Loan to Deposit Ratio* 98,8% 101,5% 118,6%

Liquidity Coverage Ratio (LCR) 121,5% 155,5% n.d.

Net Stable Funding Ratio (NSFR) n.d. n.d. n.d.

* Impieghi verso clientela / raccolta diretta

Il rischio di liquidità si manifesta in genere sotto forma di inadempimento dei propri impegni di pagamento causato dall’incapacità di reperire provvista (funding liquidity risk) e/o dalla presenza di limiti allo smobilizzo delle attività (market liquidity risk).

Il rischio di liquidità è misurato, gestito e controllato con due differenti orizzonti temporali secondo quanto previsto dall’apposito impianto normativo interno:

• a breve termine (di norma fino ad un anno) al fine di valutare l’adeguatezza delle attività utilizzabili per far fronte alle eventuali esigenze di fondi (cosiddetta liquidità operativa),

• a medio-lungo termine (di norma oltre l’anno) al fine di valutare l’equilibrio finanziario della banca con particolare riferimento al grado di trasformazione delle scadenze (cosiddetta liquidità strutturale).

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Si precisa che le “Attività non vincolate disponibili e stanziabili in garanzia di finanziamenti” sia sul mercato sia nell’ambito di operazioni di rifinanziamento con la BCE, ammontano al 30 giugno 2014 a 785 milioni di euro.

Nell’ambito della propria attività di funding, l’Emittente presenta un’esposizione presso la Banca Centrale Europea pari ad 1 miliardo di euro rappresentata da due operazioni di LTRO (Long Term Refinancing Operation) di nominali 500 milioni euro ciascuna rispettivamente con scadenza 29 gennaio e 26 febbraio 2015.

In data 24 settembre 2014 l’Emittente ha provveduto ha partecipato alla prima asta TLTRO per un ammontare complessivo di 315 milioni di euro; in data 1 ottobre 2014 si è proceduto al rimborso anticipato pari a 500 milioni di euro dell’operazione in scadenza il 29 gennaio 2015.

Conseguentemente l’esposizione complessiva verso la BCE ammonta a 815 milioni di euro.

Principali dati di stato patrimoniale su base consolidata

30/06/2014 Crediti vs clientela 6.154.558 6.504.851 -5,4% 6.861.566

Attività finanziarie 1.482.508 1.468.905 0,9% 1.045.933 Raccolta diretta da

clientela 6.382.987 6.859.490 -6,9% 6.569.520

Raccolta indiretta

da clientela 3.440.421 3.393.904 1,4% 3.163.739

Saldo interbancario

netto passivo 916.937 819.930 11,8% 807.043

Totale attivo 8.524.568 8.995.136 -5,2% 8.885.796

Capitale sociale 311.850 311.850 - 311.850

Patrimonio netto del

Gruppo* 655.150 717.300 -8,4% 750.998

‘* comprende anche la quota di PN di terzi

Esposizione del Gruppo al debito sovrano

Al 30 giugno 2014 il Gruppo detiene in portafoglio titoli di Stato Italiano per un valore di bilancio, il quale coincide con il fair value dei titoli, di 685,7 milioni di euro (793,8 milioni di euro al 31 dicembre 2013 e 481,5 milioni di euro al 31 dicembre 2012). Tutti i titoli sono classificati tra le

“Attività finanziarie disponibili per la negoziazione” e le “Attività finanziarie per la vendita”. Nessun titolo presenta caratteristiche di

“titolo strutturato”.

Dichiarazione attestante che non si sono verificati cambiamenti negativi sostanziali delle prospettive dell’Emittente, dalla data dell’ultimo bilancio sottoposto a revisione pubblicato

L’Emittente attesta che non si sono verificati cambiamenti negativi sostanziali delle prospettive dell’Emittente dalla chiusura dell’ultimo esercizio per il quale siano state pubblicate informazioni finanziarie sottoposte a revisione.

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Cambiamenti significativi nella situazione finanziaria o commerciale del Gruppo

L’Emittente attesta che non si sono verificati cambiamenti significativi della situazione finanziaria e commerciale del Gruppo, verificatisi dalla chiusura infrannuale dell’esercizio al 30 giugno 2014.

Principali dati di conto economico su base consolidata

30/06/2014 euro 000

30/06/2013

euro 000 Var.%

Margine di interesse 62.355 63.423 -1,7%

Margine di intermediazione 116.265 111.111 4,6%

Risultato netto della gestione

finanziaria -8.739 73.798 -111,8%

Costi operativi 74.984 72.384 3,6%

Utile/Perdita attività corrente

al lordo delle imposte -83.676 5.821 -1537,5%

Utile/Perdita d'esercizio -60.691 780 -7680,9%

31/12/2013

finanziaria 151.819 153.107 -0,84%

Costi operativi

105.973 170.725 -37,93%

Utile/Perdita attività corrente

al lordo delle imposte -30.692 18.315 -267,58%

Utile/Perdita d'esercizio

-28.575 3.830 -846,08%

Il risultato economico consolidato registra una perdita netta di 60,7 milioni di euro rispetto alla perdita di 0,8 milioni di euro registrati nello stesso periodo del 2013. Il risultato netto è condizionato dal costo del credito, laddove prudenzialmente sono stati accantonati 125,004 milioni di euro contro i 37,313 milioni dello stesso periodo dell’esercizio precedente.

Al di là delle svalutazioni sui crediti, che come detto hanno giocato un ruolo determinante nel risultato del periodo, il margine di intermediazione è risultato in crescita (+4,6%) seppur con un margine di interesse sostanzialmente sugli stessi valori dello stesso periodo dell’esercizio precedente.

Il risultato netto delle gestione finanziaria, a causa dell’impatto del costo del rischio di credito, si attesta a -8,7 milioni di euro contro 73,8 milioni di euro nel confronto dello stesso periodo del precedente esercizio.

Le componenti del risultato economico dell’esercizio sopra evidenziate si rispecchiano nelle risultanze del Return on Equity (ROE) che si attesta al -8,48% rispetto al -0,11% del 30 giugno 2013. Il Cost Income Ratio al contrario migliora passando dal 65,9% del giugno 2013 al 64,4 del giugno 2014.

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Esposizione del portafoglio bancario al rischio di mercato

Il Value at Risk sulle posizioni attive presenti nel portafoglio bancario al 30 giugno 2014 risulta essere pari a 4,2 milioni di euro, con un valore medio nel semestre pari a 4,6 milioni di euro. Per lo stesso portafoglio gli effetti di una variazione dei tassi di interesse di +/- 100 punti base sono pari rispettivamente a +11,0 e -5,0 milioni euro.

Il Value at Risk sulle posizioni attive presenti nel portafoglio di negoziazione di vigilanza al 30 giugno 2014 risulta essere pari a 0,8 milioni di euro, con un valore medio nel semestre pari a 1,0 milioni di euro. Per lo stesso portafoglio gli effetti di una variazione dei tassi di interesse di +/- 100 punti base sono pari rispettivamente a +0,2 e -0,1 milioni euro.

E’ da considerarsi irrilevante il rischio di cambio in quanto le posizioni in valuta sono sistematicamente coperte effettuando operazioni di raccolta/impiego nella medesima valuta.

Sezione C – Strumenti finanziari

La sezione C.8 è stata modificata, integrata come di seguito.

C.8 Descrizione dei diritti normativa italiana applicabile agli strumenti finanziari della stessa categoria e quindi il diritto alla riscossione delle cedole alla date di regolamento degli interessi ed al rimborso del capitale alla data di scadenza oppure in rate periodiche di capitale pagabili entro la data di scadenza.

Le obbligazioni offerte costituiscono obbligazioni dirette, non garantite e non subordinate dell'Emittente e sono parimenti ordinate (pari passu) tra loro e con altre obbligazioni non assistite da garanzie reali dell'Emittente.

Fatto salvo quanto indicato nella Sezione D3 del presente documento sugli Strumenti Finanziari in merito all’utilizzo del bail-in e degli altri strumenti di risoluzione prevista dalla direttiva europea in tema di risanamento e risoluzione degli enti creditizi.

Sezione D – Rischi

Nella sezione D.2 sono stati modificati, integrati i seguenti rischi: “Rischio connesso alla perdita d’esercizio dell’Emittente e del Gruppo registrata nell’anno 2013”, “Rischi connessi all’esposizione del Gruppo al debito sovrano”, “Rischio connesso al deterioramento della qualità del credito”, ed il “Rischio connesso all’evoluzione normativa del settore bancario e finanziario” è stato sostituito dal “Rischio connesso all’evoluzione della regolamentazione del settore bancario ed alle modifiche intervenute nella disciplina sulla risoluzione delle crisi bancarie”.

Nella sezione D.3 è stato inserito il “Rischio connesso all’utilizzo del “bail-in” e degli altri stumenti di risoluzione previsti dalla Direttiva europea in tema di risanamento e risoluzione degli enti creditizi”.

D.2 Informazioni fondamentali sui principali rischi che sono specifici per l’Emittente

Rischio connesso alla perdita dell’Emittente e del Gruppo registrata alla data del 30 giugno 2014

Il bilancio infrannuale dell’Emittente per il periodo concluso al 30 giugno 2014 ha registrato una perdita netta pari a 58,5 milioni di euro, rispetto al risultato dello stesso periodo del precedente esercizio pari ad un utile di 0,5 milioni di euro.

Passando ad analizzarne i dati, si sottolinea che il margine di intermediazione pari a 120,4 milioni di euro, ha registrato un aumento dell’1,7% rispetto al periodo precedente (118,4 milioni di euro). Il risultato del primo semestre 2014 risulta condizionato da consistenti

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