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3.   Analisi dei casi svizzeri di mobile payment 34

3.2.   Business model dei casi svizzeri 41

3.2.3.   Infrastruttura 46

L’architettura delle soluzioni di mobile payment si differenzia per diversi aspetti. Nell’immagine seguente sono presentate le principali differenze tra le soluzioni di mobile payment analizzate nel presente lavoro.

Figura  11:  Principali  differenze  tra  le  soluzioni  di  mobile  payment  analizzate  

Fonte:  elaborazione  propria.  

Una prima differenza tra le soluzioni di mobile payment studiate è dettata dal sistema di localizzazione. Tutte le soluzioni di mobile payment analizzate sono infatti basate sul servizio proximity mobile payment, in cui il consumatore interagisce con il terminale di pagamento del commerciante per trasferire le informazioni di pagamento. Tuttavia, alcune soluzioni, oltre a permettere il servizio proximity mobile payment, offrono anche il servizio remote mobile payment, nel quale il consumatore non interagisce direttamente con un terminale di pagamento. È il caso di tutte le soluzioni eccetto Tapit. Sono esempi di quest’ultimo tipo di pagamento, il trasferimento di denaro tra persone utilizzando il cellulare, il servizio P2P, oppure il pagamento dal sito web del commerciante.

In secondo luogo, le soluzioni di mobile payment analizzate si differenziano in base alle tecnologie utilizzate. Tapit e SwissWallet si basano sul NFC, che grazie al microchip integrato permette di comunicare con il terminale di pagamento adeguato (Roland, 2014, p. 298). Similmente alla soluzione di mobile payment americana Softcard, Tapit integra la tecnologia NFC nella SIM card. Paymit e Muume hanno scelto di servirsi della tecnologia del QR code, il codice a barre bidimensionale che viene scansionato dal consumatore e dal commerciante per permettere la trasmissione dei dati. Twint e Mobino utilizzano invece il sistema Bluetooth, un sistema wireless

Brand  

Localizzazione:  

-­‐  

Proximity  mobile   payment   -­‐  Remote  mobile   payment  

Tecnologie:  

-­‐  NFC   -­‐  Bluetooth   -­‐  QR  code   -­‐  Digit  code    

Finanziamento:  

-­‐  conto  pre-­‐paid   -­‐  mobile  wallet  

che permette la trasmissione di dati tra due telefoni cellulari su distanze brevi (Patel, Mishra, & Joshi, 2015a, p. 38). Infine, Mobino, in alternativa al Bluetooth, utilizza anche i codici digitali, vale a dire che il consumatore per poter identificare il commerciante inserisce nell’applicazione di mobile payment un codice a cifre digitali. La scelta della giusta tecnologia permette all’erogatore di servizio di offrire un sistema di pagamento con un alto livello di sicurezza. Dalla letteratura precedentemente mostrata, si nota che il sistema NFC è in grado di offrire un alto livello di stoccaggio dei dati ed è ritenuto altamente sicuro ed affidabile nell’esecuzione dei pagamenti (Roland, 2014, p. 298).

Le soluzioni di mobile payment Paymit e SwissWallet si differenziano dalle altre, in quanto permettono all’istituto finanziario di inserire il proprio brand direttamente in quello dell’applicazione di mobile payment. In questo modo, ogni partner bancario avrà la propria applicazione di mobile payment con il suo brand. Ad esempio, UBS, banca partner di Paymit, possiede la propria applicazione con il brand UBS Paymit. Secondo uno degli intervistati, dal momento in cui un’applicazione di mobile payment porta il marchio di una banca, il consumatore acquisisce più fiducia nell’utilizzo dell’applicazione stessa, in quanto le banche hanno di solito una maggiore tradizione ed esperienza nella gestione dei pagamenti e delle finanze dei propri clienti, rispetto a quanta possa averne, ad esempio, una start-up focalizzata sullo sviluppo delle tecnologie di pagamento.

Infine, vi sono delle differenze per quanto riguarda il meccanismo di finanziamento. Tra i sistemi di mobile payment analizzati, Twint e Mobino utilizzano il conto pre-paid, un conto virtuale in cui il consumatore mantiene un saldo positivo addebitando la sua carta bancaria o attraverso altre modalità di ricarica. Tutte le altre soluzioni, al contrario, si basano sul principio del mobile wallet, un’applicazione che consente di registrare le proprie carte di pagamento e di scegliere quella da utilizzare al momento dell’acquisto.

Le soluzioni svizzere analizzate collaborano con diversi partner per l’erogazione del servizio. I partner principali con cui le aziende hanno stretto delle alleanze sono gli istituti finanziari e le aziende tecnologiche. I primi hanno avuto il ruolo di emettere e integrare le carte di debito e di credito nella soluzione di mobile payment. In alcuni casi essi fungono anche da partner di distribuzione del servizio di mobile payment, promuovendo inoltre il prodotto ai loro clienti. Ad esempio, la soluzione Paymit viene sponsorizzata sia dall’erogatore del servizio e sia dalle banche partner. Le aziende tecnologiche, invece, collaborano nella fornitura e nello sviluppo delle tecnologie utilizzate nelle soluzioni di mobile payment.

Similmente ai casi Google Wallet e Softcard, i commercianti, spesso, fungono anche da partner delle soluzioni di mobile payment analizzate. La loro funzione è quella di accettare i pagamenti tramite la soluzione e di integrare le offerte e i programmi di fedeltà. Talvolta, però, fungono anche

da promotori. Ad esempio, Coop, uno dei maggiori venditori al dettaglio in Svizzera, accetta i pagamenti tramite Twint e allo stesso tempo promuove il prodotto.

È interessante notare che gli operatori telefonici hanno un ruolo assente in quasi tutte le soluzioni svizzere di mobile payment studiate nel presente lavoro. Solamente nelle soluzione di mobile payment Tapit e Paymit, gli operatori telefonici sono presenti nel ruolo di partner. In Tapit, l’operatore telefonico ha il ruolo di fornire, sviluppare l’infrastruttura di mobile payment e di fornire ai consumatori la carta SIM contenente la tecnologia NFC; mentre in Paymit il suo ruolo è quello di dare il supporto di onboarding a chi desidera installare l’applicazione.

Una caratteristica comune a tutte le soluzioni di mobile payment analizzate riguarda la selezione dei partner bancari. Tutte le aziende intervistate hanno sostenuto che non è stato adottato alcun criterio per la scelta degli istituti finanziari. Da parte di tutte le aziende, infatti, c’è stato il desiderio di collaborare con il maggior numero possibile di partner finanziari presenti sul territorio svizzero. Inoltre, tutti gli intervistati hanno espresso la necessità di utilizzare un network aperto e collaborativo tra i partner, sottolineando come questo principio sia fondamentale per il successo del mobile payment.

Tra le soluzioni di mobile payment studiate, si può notare una scelta differente per quanto riguarda il modello economico di coinvolgimento dei diversi attori. La soluzione Tapit utilizza il modello Operator centric, nel quale l’erogatore centrale del servizio è un operatore telefonico. In questo caso, la partnership con gli istituti bancari rappresenta soprattutto la necessità di integrare al mobile wallet le carte di debito o di credito, ma non è presente una cooperazione per quanto riguarda i diritti di proprietà della soluzione stessa.

Paymit, SwissWallet utilizzano invece il modello Bank centric, in cui l’istituto finanziario è quello che implementa l’applicazione di mobile payment, interagendo e collaborando in alcuni casi con altri istituti bancari. Infine, le soluzioni Twint, Muume e Mobino sono state sviluppate interamente da start-up indipendenti con la collaborazione di istituti finanziari e di aziende nel settore tecnologico. Similmente a Google Wallet, queste due soluzioni rientrano nel modello Indipendent service provider.

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