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Nella seconda parte dell’anno sociale, si è andata perfezionando la collaborazione tra l’Università di Sassari e la rete di Associazioni “Scienza in movimento” di cui fa parte anche l’Associazione Sassarese di Filosofia e Scienza. Gli incontri operativi si sono svolti l’11 luglio 2019, l’11 settembre 2019, il 5 dicembre 2019, presso il Polo Biotecnologico di Piandanna. Momenti di una programmazione operosa, svoltasi nel quadro del POR FSE 2014-2020: orientamento all’istruzione universitaria o equivalente. Progetto UNISS Linea A-Azione Scienza in Piazza. Di particolare interesse il tema proposto, già nella riunione dell’11 luglio 2019, da Gian Nicola Cabizza per SIP 2020: “La Natura delle cose”, una rile- vanza filosofico-scientifica che, rifacendosi al De rerum natura di Tito Lucrezio Caro, assume il significato di autentico crocevia di saperi in grado di coinvolgere studenti, docenti e cultori provenienti da diversi ambiti disciplinari. Una proposta condivisa e approvata da tutti gli attori coinvolti nell’azione e che prefigura la costituzione di gruppi di lavoro. Si sottolinea l’importanza della curatela e relativa pubblicazione dello speciale Scienza in piazza 2019, al- legato a questo numero della nostra rivista, che raccoglie gli exhibit e i risultati delle attività laboratoriali sul tema “Le cause delle cose”. Questo Speciale, sottoposto alle necessarie ve- rifiche redazionali, è introdotto dalla curatrice Alessandra Melas, dottore di ricerca in Logica e Filosofia della Scienza, docente di Filosofia, nonché socia della nostra Associazione.

Nello spirito di una, sia pure informale, Campagna soci, il 10 ottobre 2019, nell’Aula Magna del Liceo “D. A. Azuni”, si è svolta un’assemblea straordinaria, aperta ai soci storici e a quanti avevano espresso, in occasione di eventi promossi dall’ASSFES, l’ intenzione di farne parte : estimatori, cultori ed amici critici. Gli aspiranti soci sono stati invitati a mettere in comune competenze, sensibilità culturali, idee-forza per sostenere un’associazione come l’ASSFES che da vent’anni si avvale di collaborazioni con Scuole, Università, Enti di Ricerca, Agenzie culturali e Soggetti Istituzionali. Di particolare significato l’apporto di Carlo Pen- savalle, docente di Matematica presso il Dipartimento di Chimica e Farmacia, delegato rettorale per la formazione degli insegnanti e per il rapporto con le scuole, il quale ha proposto all’ASSFES l’organizzazione di un evento condiviso con l’UNISS, da realizzare nel mese di dicembre 2019, in occasione delle giornate dell’Accademia dei Lincei 2020, presso il Polo Biotecnologico di Sassari, riguardante il tema : “Il ruolo delle discipline per la promozione e lo sviluppo di una cittadinanza attiva: la sfida dell’insegnamento dell’Educazione civica con le discipline”.

Il pomeriggio del 2 dicembre 2019, inoltre, nell’Aula magna del Liceo “Azuni”, si è svolta una tavola rotonda su “Identità e Alterità: dialogo o discriminazione?”, organizzata dall’ ASSFES in collaborazione con lo stesso istituto, coordinata da Yerina Ruiu. Dopo i saluti del preside Roberto Cesaraccio e di Leandro Cossu, studente della Scuola Superiore di Sardegna, sono intervenuti: Paolo Francalacci, genetista dell’Università di Cagliari, che ha introdotto il tema dell’identità con un intervento dal titolo: “Chi siamo: la percezione dell’i- dentità tra genetica e cultura”; Federico Francioni, direttore di “Mathesis-Dialogo tra saperi”,

ha indagato le declinazioni dell’identità tra ”Immagini e percorsi storici”; Giuliana Mannu, dottore di ricerca in filosofia, si è soffermata su “Le ragioni della diversità tra diritti e culture”; Francesco Obino, studioso di politica indiana, ha trattato il tema: “Uno sguardo sull’India: dall’alterità all’identità”. Anna Grazia Russu, studiosa di Diritti umani, si è soffermata sui discorsi d’odio con “Hate speech: la posizione di Amnesty International”. L’evento, che ha voluto segnare i 20 anni dell’Associazione Sassarese di Filosofia e Scienza, ha visto la parte- cipazione di un pubblico vario ed interessato ed è stato incorniciato da un commento musicale al pianoforte eseguito da Michele Cocco, giovane allievo del Liceo musicale, e dal Coro “Laudate et Benedicite”, diretto dal maestro Jana Bitti. Si è avuto modo di ripensare l’identità nell’incrocio dei saperi per scoprirne le molteplici forme e declinazioni: scientifiche e culturali, religiose, etniche e sociali. È stato sottolineato il valore delle differenze indagando forme di- namiche di interazione tra persone, gruppi, comunità, spesso attraversate da conflitti. Un’op- portunità per riflettere sulla cultura della convivenza civile orientata dal senso di respons- abilità.

L’ASSFES ha collaborato con l’UNISS alla organizzazione dell’evento svoltosi nella mattinata del 13 dicembre 2019 nell’Aula magna B del Polo didattico di via Vienna: “Il ruolo delle discipline per una cittadinanza attiva: Università, Scuole, Associazioni Culturali insieme, per lo sviluppo del benessere educativo e della cultura”. Alessandra Melas , docente di Filosofia nei Licei, ha rappresentato l’ASSFES, in qualità di socia, con un pregevole inter- vento dal titolo. “Una rete di Associazioni per un’alleanza tra saperi”. La comunicazione ha messo in luce “la necessità di proporre contesti di apprendimento diversificati e motivanti, in cui le competenze si acquisiscono e convalidano in percorsi formali, non formali e informali in un continuum di sviluppo permanente e dinamico nella prospettiva del dialogo tra saperi”. Una urgenza formativa per leggere il cambiamento, per adattarsi in modo flessibile a un mondo in rapida evoluzione, altamente interconnesso e complesso, in cui non ha più senso parlare di rigidi confini tra le discipline.

Nel corso della mattinata di sabato 14 dicembre, nella sala della Fondazione di Sardegna, si è svolta, alla presenza di un folto pubblico, la presentazione del libro di Mario Oppes: La cura tra individualismo e personalismo. L’iniziativa è stata organizzata dall’ASSFES e coor- dinata dalla presidente Yerina Ruiu. Dopo i saluti dell’arcivescovo di Sassari, Gian Franco Saba, del Preside di Medicina e Chirurgia dell’Ateneo turritano, Prof. Andrea Montella, i lavori sono proseguiti con gli interventi di Antonio Delogu, docente di Filosofia morale, del prof. Giovanni Maria Flick, presidente emerito della Corte costituzionale, dell’avvocato Giuseppe Bassu, già vice-presidente del Consiglio nazionale forense. Era presente l’autore Mario Oppes, medico-bioeticista, direttore della struttura complessa di Medicina d’accettazione e d’urgenza dell’AOU di Sassari.

Delogu, nel corso del dialogo con l’autore, ha sottolineato l’importanza del suo approccio etico-giuridico al problema della cura, ma anche l’insufficienza della legge a cogliere la complessità di questioni cruciali come quella del fine vita. Oppes ha posto altresì in evidenza il valore conoscitivo e pratico della prospettiva personalistica rispetto a quella individualistica, perché in grado di valorizzare sia l’autonomia del paziente che la professionalità del medico. Una preziosa opportunità per ripensare il bene salute, il valore della vita alla luce del consenso informato e delle disposizioni anticipate di trattamento dopo la Legge 219/2017. Nel suo in- tervento, quasi una lectio magistralis, Flick ha ripercorso l’iter parlamentare della legge,

mettendo in luce la sofferta interpretazione di diritti e valori: primo fra tutti il diritto all’au- todeterminazione terapeutica che non può essere disancorato dalla tutela della dignità del paziente. Bassu si è soffermato sulla umanissima responsabilità del professionista chiamato a dirimere questioni eticamente sensibili come quelle contemplate dalla Legge 219/2017.

Un percorso, quello di Mario Oppes, che va oltre il dettato della legge ed indaga il dramma della sofferenza della persona nell’intreccio di bisogni ed istanze di solidarietà.

Conversazione con gli studenti del Liceo Spano