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La cooperazione sociale in agricoltura

5. LA COOPERAZIONE IN AGRICOLTURA

5.2 Innovazione e cooperazione sociale

La cooperazione sociale ha dato prova anche in un periodo di crisi come quello degli ultimi anni di saper mantenere i livelli di occupazione e di liquidità raggiunti in oltre 30 anni di attività (Venturi, 2013). Tale capacità è strettamente correlata con la visione che guida tali organizzazioni, centrata sulle persone e il benessere collettivo più che sugli aspetti pura-

Tab. 5.5 - Cooperative sociali agricole in valori assoluti e %. Anno 2013 v.a. % Piemonte 35 6,2 Valle d’Aosta Lombardia 60 10,7 Trentino-Alto Adige 23 4,1 Veneto 51 9,1 Friuli-Venezia Giulia 32 5,7 Liguria 5 0,9 Emilia-Romagna 180 32 Toscana 26 4,6 Umbria 13 2,3 Marche 14 2,5 Lazio 24 4,3 Abruzzo 12 2,1 Molise Campania 6 1,1 Puglia 18 3,2 Basilicata 1 0,2 Calabria 7 1,2 Sicilia 35 6,2 Sardegna 21 3,7 Italia 563 100

Fonte: Elaborazione INEA su dati Camere di commercio (www.registroimprese.it).

ra oggi. Esse, nonostante la fase di istituzionalizza- zione seguita all’assetto normativo e al consolidarsi delle esperienze, in molti casi hanno continuato a generare innovazioni, come dimostrano anche re- centi indagini (Andreaus et al., 2012). Diverse realtà hanno sperimentato anche negli ultimi anni nuovi percorsi di inserimento socio-lavorativo e servizi innovativi per rispondere a nuove esigenze di fa- sce specifiche della popolazione (Borzaga, Fazzi, 2011). Una delle esperienze più significative è quel- la dell’agricoltura sociale caratterizzata dall’uso del- le risorse agricole per la realizzazione di percorsi di inserimento socio-lavorativo, co-terapia, offerta di servizi per l’infanzia, per l’invecchiamento attivo e per bisogni specifici di contesti locali determinati (Di Iacovo, 2008). Tutte queste esperienze, molte delle quali ancora non rilevate dalle indagini effettuate, sono caratterizzate da una forte spinta motivazio- nale e dalla presenza di reti sostanziali di soggetti provenienti da contesti professionali differenti, che, in situazioni di forte coesione sociale, sono riusci- ti a dare vita a progetti sostenibili ed efficaci sia dal punto di vista economico sia da quello sociale (Giarè, Macrì, 2012).

modello) che allo stesso tempo incontra bisogni so- ciali e crea nuove relazioni o collaborazioni sociali (Murray, 2010), superando la dicotomia tra innova- zione sociale di processo e innovazione sociale di prodotto (out come).

Dal punto di vista del processo, inoltre, la prospet- tiva dell’innovazione sociale assegna un ruolo impor- tante alle reti di relazioni - formali e informali - tra diversi soggetti, che contribuiscono a vario titolo all’ideazione, concretizzazione e sviluppo dell’inno- vazione sociale stessa. In particolare, nel caso delle cooperative sociali agricole, un nodo fondamentale è costituito dalla partecipazione attiva dei beneficia- ri al processo di sviluppo delle innovazioni, con un ampliamento delle potenzialità e delle modalità di utilizzo dell’approccio dell’empowerment utilizzato nell’intervento socio-sanitario.

Le cooperative sociali hanno rappresentato un significativo esempio di innovazione sociale negli anni 70-90, rispondendo in maniera importante ad esigenze della società civile e dando luogo a cam- biamenti sia nell’ambito dei servizi in cui sono state attive sia nel contesto istituzionale, contribuendo a modifiche normative e organizzative presenti anco-

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