• Non ci sono risultati.

INSEGNARE GESTI/MOVIMENTI NUOVI DURANTE LA GRAVIDANZA È

Nel documento L ALLENAMENTO DURANTE LA GRAVIDANZA (pagine 24-29)

- Supina - Quadrupedia

3.3 INSEGNARE GESTI/MOVIMENTI NUOVI DURANTE LA GRAVIDANZA È

POSSIBILE?

N

el caso arrivasse una persona nuova, ha senso insegnarle andature, marce, movimenti nuovi o è più rischioso?

Secondo il mio punto di vista si, ha senso investire del tempo per insegnare qualcosa di nuovo!

Teniamo sempre in considerazione il fatto che il warm up è una fase dell’allenamento che possiamo utilizzare non solo per insegnare movimenti nuovi, ma può essere anche usato per attivare il core, migliorare la postura e la qualità dei movimenti.

Naturalmente, per insegnare il movimento, non andrei contro quelli che sono dei principi etici (il primo principio che un buon coach deve seguire è questo: NON FAR MALE!) se insegnare uno skip è importante, la salute di mamma e bimbo lo sono di più!

Cercherei quindi di insegnare i movimenti possibili nel periodo della gravidanza in cui si trova la mamma e solamente quelli che non provocano malessere durante l’esecuzione, altrimenti ci si ferma immediatamente e si cambia proposta.

4. NUTRIZIONE

P

rima di iniziare ci tengo a precisare che, per quanto sia utile per tutti i coach conoscere a grandi linee quelli che sono i principi per un’alimentazione corretta, prescrivere una dieta esula da quelli che sono i nostri compiti; è giusto sapere in modo da poter consigliare al meglio coloro che ci richiedono un’opinione, è però importante rivolgersi ad un esperto per avere dei consigli che siano riferiti alla propria storia di salute personale, corporatura, tipo di attività svolta etc..

All’inizio di questo ebook abbiamo sfatato il mito secondo il quale la mamma incinta debba mangiare per 2 ma non abbiamo specificato quanto questa debba mangiare.

La teoria dice che le kcal assunte rimangono pressoché invariate nel primo trimestre (70kcal in più), per poi passare all’incirca da 250kcal alle 500kcal rispettivamente nel secondo e terzo trimestre (queste le linee guida dell’EFSA, European Food Safety Authority).

Se consideriamo invece la pratica, è da considerare un aumento dell’introito proteico (considerando la carne bianca, si passa da 40g a 130g circa durante i 9 mesi) ma raramente viene raggiunto l’obiettivo calorico indicato, per non rischiare di incorrere in un eccessivo aumento di peso della mamma.

Rivolgersi ad uno specialista in materia serve ed è utile per stabilire se si necessita di aumentare le proporzioni alimentari e di quanto deve essere questo aumento, che naturalmente va rapportato allo stile di vita e allo stato di salute personale.

Come consigli generali, le future mamme dovrebbero continuare a seguire una dieta equilibrata, nessun cibo andrebbe eliminato dalla propria alimentazione e si dovrebbe mantenere una buona idratazione.

Quali sono i principi da seguire?

Scegli cibi poco lavorati: meno il cibo è lavorato prima di arrivare nel supermercato, più sarà sano. Attenzione quindi ai cibi che non nascono in natura ma che vengono creati artificialmente (bevande, merendine, etc…);

Mettere l’arcobaleno nel piatto quando si tratta di frutta e verdura: questi alimenti sono ricchi di proprietà, vitamine e minerali tipici del colore di apparenza. Cercare di mangiare più colori possibili durante la giornata ci assicura che stiamo assumendo le sostanze di cui abbiamo bisogno;

Anche i carboidrati hanno il loro perché: i carboidrati (in questo periodo a volte fin troppo demonizzati) hanno una funzione ben precisa nel nostro corpo, quella di fornirci l’energia per affrontare le diverse attività durante la giornata;

È sempre consigliato alla donna incinta di non forzarsi a mangiare più di quanto si sente ma di seguire il suo appetito, mangiando quando si ha fame e fermandosi una volta sazie.

Per dare un’idea delle proporzioni da seguire quando impiattiamo, l’immagine qui sotto può aiutarvi.

5. RIPOSO

P

er quanto possa sembrare un consiglio ovvio, non è per nulla facile metterlo in pratica, soprattutto in questo periodo.

Le neo mamme dovrebbero fare particolare attenzione al sonno e alla qualità del sonno notturno e dovrebbero cercare di sfruttare i momenti “vuoti” della giornata per cercare di recuperare, per quanto possibile, il sonno perduto.

Queste alcune semplici regole per migliorare la qualità del sonno:

-

Creare un’ambiente buio e silenzioso; suoni e luci possono disturbare il sonno, dando al cervello l’impressione di essere svegli;

-

Impostare una bassa temperatura nella stanza, alcune ricerche ci icon che il sonno migliore si ha intorno ai 20*

-

Staccarsi dagli schermi almeno 30’ prima di andare a letto

-

Dedicarsi ad attività rilassanti prima di coricarsi (leggere ad esempio)

6. MINDSET (MENTALITÀ)

I

l mindset, ossia la mentalità, è un aspetto da non sottovalutare in questo periodo della vita in cui si è soggette a sbalzi d’umore e durante il quale ci si sente spesso sotto il continuo giudizio da parte degli altri (sei troppo magra, hai la pancia troppo grossa, mangi poco, mangi tanto, fai troppa attività, ne fai troppo poca etc..).

Per mantenersi di buon umore e non rischiare di sentirsi oppresse dai troppi consigli che si ricevono, è molto utile per la mamma praticare le attività che la mettano di buon umore, e che soprattutto questa chieda aiuto quando le serve.

Noi coach dobbiamo essere pronti ad aiutarla qualora ci venisse richiesto.

È inoltre suggeribile alla mamma dedicare questo periodo alla creazione di abitudini più sane per se stessa e per il bimbo in arrivo.

Ad esempio, orientarsi verso un’alimentazione che sia la più sana possibile e che sicuramente apporterà molti vantaggio termini di salute può essere un’ottimo investimento.

Creare delle più sane abitudini riguardanti il sonno o l’attività sportiva possono ripercuotersi in maniera molto positiva sulla salute e sull’umore delle mamme.

Ma come fare a creare nuove abitudini senza che si aggiungano agli stress quotidiani?

È più semplice di quello che sembra!

Iniziamo a creare un’abitudine alla volta e quando questa sarà consolidata, possiamo pensare di inserirne una nuova che vada ad aggiungersi.

7. CONCLUSIONI

P

er riassumere questo ebook, abbiamo visto che per le donne in gravidanza ci sono molti meno limiti di quello che i luoghi comuni ci hanno trasmesso.

È sempre fondamentale giudicare con obiettività le persone con cui lavoriamo, quali sono i loro bisogni e le loro necessità, ed utilizzare tutte quelle che sono le nostre conoscenze per aiutarle a raggiungere i loro obiettivi, apportando benessere e miglioramenti alla loro condizione iniziale.

È importante tenere a mente quelli che sono i principi per un corretto allenamento, non dobbiamo infatti correre il rischio di infortunare o far male alla futura mamma, ma sulla base di questi principi, i metodi per allenare le donne in gravidanza sono molteplici e svariati.

Nel documento L ALLENAMENTO DURANTE LA GRAVIDANZA (pagine 24-29)

Documenti correlati