• Non ci sono risultati.

Installazione del sistema HI-ART

CAPITOLO 4. L’APPARECCHIATURA PER TOMOTERAPIA

4.4 Installazione del sistema HI-ART

Siamo in grado di fornire alcuni dati tecnici del sistema:

Le dimensioni dello stativo completo di ricoperture esterne: larghezza di 270 cm, profondità di 158 cm e altezza di 246 cm, per un peso complessivo dello stativo di 4540 kg.

Le dimensioni del lettino porta-paziente motorizzato sono: lunghezza di 282.5 cm, ampiezza di 66 cm e altezza (minima, cioè quando è tutto abbassato) di 112 cm, per un peso di 454 kg.

E’ necessaria la predisposizione per 7 laser, di cui 5 mobili (rossi) e 2 fissi (verdi).

Il DSU (Data Server Unit), o più semplicemente l’ “armadio” contenente l’elettronica del sistema: larghezza di 61 cm, profondità di 97 cm e altezza di 204 cm, per un peso di 454 kg.

Il PDU (Power Distribution Unit), cioè l’ “armadio” di alimentazione: larghezza di 56 cm, profondità di 54 cm e altezza di 152.5 cm, per un peso di 408 kg.

Il CFU (Converter Frequency Unit), ovvero un convertitore di frequenza (da 50 a 60 Hz): larghezza di 55 cm, profondità di 105 cm e altezza di 145 cm senza ricoperture o 180 cm completo di ricoperture, per un peso di 680 kg.

Per quanto riguarda le dimensioni raccomandate della sala di trattamento: larghezza di 520 cm, lunghezza di 610 cm senza spazio tecnico opzionale o di 732 cm con lo spazio tecnico opzionale. Di sicuro la sala ha dimensioni minime definite (senza lo spazio tecnico opzionale) di larghezza (475 cm) e lunghezza (595 cm).

L’altezza minima della sala di trattamento è di 275 cm, mentre la raccomandata di 310 cm.

Per accedere al macchinario, si cammina attraverso il labirinto di ingresso nella sala di trattamento: deve possedere una schermatura adeguata, e permettere il passaggio dello stativo.

Le dimensioni minime dei passaggi saranno quindi: larghezza minima delle porte di 110 cm (con un corridoio adiacente largo di 245 cm), e altezza minima della porta di 206 cm.

• Nonostante la TomoTherapy HI-ART System disponga di un beam stopper (scudo di radiazione primaria), è comunque richiesta una schermatura per l’ambiente circostante. Lo scudo permette di utilizzare le schermature dei bunker esistenti, costruiti per acceleratori lineari con un’energia convenzionale di 6 MV e per un carico di lavoro annuale di 5 x 106 MU/anno: nel caso sia necessaria la costruzione di nuovi bunker, si raccomanda di utilizzare come valore del carico di lavoro, un carico che sia 10 volte quello convenzionale, ossia 50 x 106 MU/anno.

Distanza massima fra il gantry e la PDU: 10 m.

Distanza massima fra la stazione per l’operatore (OS) e la PDU: 24 m.

Distanza massima fra l’OS e il DSU: 500 m, con un collegamento in fibra ottica.

Distanza massima fra la DSU e la consolle per l’elaborazione dei piani di trattamento (PS): 91.5 m, altrimenti occorre prevedere un collegamento con fibra ottica (opzionale) che permette una distanza anche in questo caso di 500 m.

Distanza minima che deve intercorrere fra la DSU e il CFU per evitare interferenze: 5 m.

Alimentazione elettrica: tensione trifase da 220 V, fattore di potenza pari a 0.85, potenza da 58 kVA, frequenza variabile da 50 a 60 Hz.

Alimentazione ad aria compressa: 7.1 litri/sec, ad una pressione massima di 6.2 bar.

Emissione termica della sala di trattamento: 30000 BTU/h (British Termal Unit/ora) in media, con un valore di massima di 40000 BTU/h (11.72 kW).

Temperatura raccomandata per la sala di trattamento: 20 - 24 ⁰C.

32

Condotto dell’aria supplementare in sala di trattamento, con una portata da 33 a 66 lps (litri per secondo), ad una temperatura di 12.8 ⁰C.

Emissione termica della PDU: 2000 BTU/h.

Emissione termica dell’armadio elettronico (DSU): 18000 BTU/h (5.28 kW).

Il locale contenente la DSU deve avere un termostato ed un allarme dedicati, per prevenire i danni dovuti al mancato raffreddamento, con un’alimentazione elettrica specifica di 15 A.

E’ richiesta inoltre una connessione Internet per il personale e per gli ingegneri FSE (Field Service Engineer).

4.4.1 Planimetria tipo

La figura 17 rappresenta un layout tipico del sistema HI-ART.

Le caratteristiche principali, per quanto riguarda l’installazione vera e propria, sono le seguenti:

• è un’unità autosufficiente, che richiede solamente alimentazione elettrica, aria di raffreddamento e aria compressa per il funzionamento delle lamelle del MLC;

• ha un beam stopper primario, e di conseguenza è necessario un minor

spessore delle pareti schermanti ed un minor spazio di quello richiesto dagli acceleratori convenzionali;

• non richiede un basamento da annegare nel pavimento, ma viene assicurata direttamente al pavimento in cemento;

• il sistema viene pre-assemblato, testato, avviato all’utilizzazione clinica e collaudato con tutta una serie di prove nello stabilimento di produzione, prima di essere spedito al sito di utilizzazione.

4.4.2 Modalità d’installazione

La programmazione dei lavori parte molto tempo prima dell’installazione.

Un “installation manager” di TomoTherapy lavora con lo staff dell’ufficio tecnico dell’Ente, allo scopo di dare informazioni sui requisiti specifici del sistema e sulle predisposizioni necessarie per l’installazione: per esempio il sistema deve essere installato in un bunker interrato, o isolato da pareti in calcestruzzo con spessori superiori al metro. L’Ente riesce così a prendere cognizione di “ciò che lo aspetta”, attuando le modifiche e gli accorgimenti necessari per tempo.

Quando il sistema arriva sul posto è già pre-montato, e viene trasportato mediante speciali ruote nel bunker. Generalmente occorrono solo una ventina di giorni per aggiungere le parti rimanenti, completare i collegamenti elettrici ed idraulici, posizionare la console dell’operatore e alimentare il sistema per iniziare ad usarlo.

Nel posto di utilizzo vengono rieffettuate tutte le prove quantitative sistematiche, geometriche e dosimetriche, a cura e responsabilità del team scientifico e tecnico di TomoTherapy, con la collaborazione del fisico dell’Ente. Viene prestata particolare attenzione soprattutto ai parametri relativi al sistema di IGRT, alla caratterizzazione del fascio, e all’erogazione di dose IMRT, prima

33

che l’installazione si ritenga completata.

Il tecnico specifico dell’apparecchiatura che effettua l’installazione, è una figura di fondamentale importanza per quel che riguarda questa terapia: infatti, essendo un macchinario ancora in fase adolescenziale (se non infantile), va spesso incontro a problemi o piccoli guasti (vedi paragrafo 8.1.2) che potrebbero comprometterne il corretto funzionamento. E’ per questo motivo che il tecnico deve sempre essere reperibile e pronto ad intervenire (o direttamente sul posto, o telefonicamente) per risolvere ogni minimo dubbio/guasto.

Per i terapisti, lo staff dei fisici e i tecnici è previsto un periodo di addestramento per il trattamento dei pazienti e per la conoscenza dei processi di QA (Assicurazione di Qualità). E’ inoltre previsto un Application Specialist per il training all’uso della macchina e per aiutare nei primi trattamenti con i pazienti.

34

CAPITOLO 5. PRINCIPI DI FUNZIONAMENTO DELLE

Documenti correlati