Gli interpreti giudiziari (soudní tlumočníci) sono nominati con decreto del tribunale, dietro giuramento, e possono anche eseguire traduzioni asseverate (soudní překlad), per prassi ri-chieste da enti pubblici e tribunali. Svolgono anche il servizio di interpretariato durante udienze, sessioni con notai, e atti analoghi.
Gli interpreti giudiziari son riuniti in un ordine professionale, detta Komora soudních tlu-močníky (KST), sul cui sito web è possibile ricercare i recapiti degli iscritti:
http://www.kstcr.cz/en.
La legge di riferimento (n. 36/1967 Sb.) impone agli interpreti, fra altre cose, il segreto pro-fessionale.
In base alla legge, l’asseverazione sui testi tradotti deve corrispondere al seguente modello (esposto nella colonna di sinistra): že překlad souhlasí s textem připojené listiny.
V překladu jsem provedl/a tyto opravy:
... In qualità di interprete della lingua
… nominato con decreto del
Il presente atto è iscritto al n. pro-gressivo … del mio registro.
Liquido il compenso e il rimborso delle spese giusta conteggio alle-gato.
Data, firma dell’interprete.
La traduzione dei testi giuridici da una lingua ad un’altra è un’opera difficile, soprattutto nel caso della lingua italiana, il cui stile e terminologia giuridica provengono da una tradizione diversa da quella ceca. Ne consegue che il risultato di una traduzione pur accurata, soprattutto se eseguita da una persona madrelingua ceco, non è sempre di facile comprensione per il lettore italiano.
Notai
Come in Italia, anche nella Repubblica Ceca i notai sono riuniti in un albo professionale det-ta “Camera Nodet-tarile” – Notářská komora – articolata in 8 camere regionali distribuite su tutto il territorio nazionale. L’elenco ufficiale degli studi abilitati è consultabile, in modalità mappa geografica, alla pagina https://www.nkcr.cz/seznam-notaru.
Pur non combaciando perfettamente, le funzioni del notaio ceco sono assimilabili a quelle del notaio italiano. Analogamente all’Italia, il notaio esercita una funzione pubblica, predi-spone atti e può essere incaricato del deposito di denaro, titoli di credito e documenti (c.d.
notářská úschova).
Diversamente dall’Italia, nella Repubblica Ceca gran parte delle operazioni immobiliari (es.
acquisto di casa, costituzione di ipoteca) possono svolgersi in base ad una scrittura privata autenticata, senza perciò richiedere l’intervento del notaio. Il notaio ceco è anche incaricato di accertare e suddividere l’eredità tramite il procedimento di c.d. “ventilazione” ereditaria, che in Italia non ha un vero e proprio equivalente.
Il costo degli atti notarili – di norma significativamente più basso che in Italia – è fissato con Decreto del Ministero della Giustizia (n. 196/2001 Sb.). Ad esempio, il costo di un atto di donazione può oscillare fra 1.600 e 6.400 corone. Tutti gli atti notarili, per legge, devono es-sere redatti in lingua ceca; di conseguenza, è necessario farsi assistere da un interprete giu-diziario.
Oltre a redigere atti pubblici, i notai possono:
• autenticare la firma (vedi paragrafo precedente)
• rilasciare il casellario giudiziale (výpis z trestního rejstříku) di persone residenti nella Re-pubblica Ceca (o in un Paese dell’Unione Europea)
• stipulare atti di riconoscimento del debito che hanno valore di titolo esecutivo
Alla Camera Notarile è possibile anche rivolgere esposti (stížnosti) contro i notai che si sia-no resi responsabili di violazione della legge o del codice disciplinare.
Avvocati
La funzione dell’avvocato (advokát) nella Repubblica Ceca è praticamente la stessa che in Italia; oltre all’attività di consulenza, l’avvocato difendere persone e società in processi civili, penali ed amministrativi.
In più, l’avvocato ceco può autenticare la firma, predisporre atti relativi agli immobili (es.
acquisto di un appartamento) e custodire documenti o somme di denaro (c.d. advokátní úschova).
Il titolo professionale - advokát o advokátka - ed è apposto dopo il cognome (es. Mgr. Jiří Novák, advokát). Il ti-tolo Mgr., che invece precede il nome, è ottenuto al completamento degli studi. Diversamente, il titi-tolo JUDr. – abbreviativo di matrice latina, proveniente da juris utriusque doctor o forse da juris universi doctor – viene confe-rito al superamento di un esame speciale successivo alla laurea di giurisprudenza. Né Mgr., né JUDr., sono titoli professionali, ma solo accademici.
Esiste un solo ordine professionale su tutto il territorio, detto “Camera Ceca degli Avvocati”
– Česká advokátní komora. Consultando le pagine web della Camera è possibile reperire professionisti che parlano anche l’italiano: http://vyhledavac.cak.cz/
L’avvocato d’ufficio (bezplatné právní zastoupení) è assegnato dal giudice, su richiesta mo-tivata da parte dell’interessato.
La Camera degli Avvocati esercita sorveglianza sull’osservanza delle regole deontologiche ed è possibile rivolgersi alla Camera anche per denunciare comportamenti abusivi degli iscritti.
Ad affiancare gli avvocati sono i c.d. praticanti (advokátní koncipient), lavoratori dipendenti dell’avvocato o studio in questione. La pratica dura 3 anni e culmina con un esame orale e scritto, superato il quale il praticante è ammesso al giuramento ed all’esercizio della pro-fessione.
La professione di avvocato può essere esercitata singolarmente o attraverso società. Tutti gli avvocati iscritti nell’albo sono assicurati.
Le tariffe degli avvocati non sono soggette a limiti precisi di legge ed è opportuno negoziar-le in anticipo, per evitare incomprensioni. Per prassi, fra avvocato e cliente viene firmato un
‘contratto di fornitura servizi giuridici’ (smlouva o poskytování právních služeb), dove viene definito l’incarico e convenuta la tariffa. Di solito, il contratto prevede una tariffa oraria (ho-dinová sazba) oppure un compenso ‘a forfait’ (paušální).
Qualora non vi sia accordo scritto fra cliente ed avvocato, vige il c.d. ‘tariffario forense’ – cioè una tariffa stabilita dal Ministero della Giustizia, che varia in base al valore della causa, alla tipologia di incarico ed al numero di atti svolti dal professionista (es. consultazioni, ste-sura di memorie, sessioni con la controparte).
In caso di processo, il tribunale ordina alla parte soccombente di pagare le spese legali