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3 – Gli interventi del Garante della privacy per un uso consapevole delle tecnologie

Nuova cultura alla privacy: oltre la legislazione verso una cittadinanza digitale consapevole

V. 3 – Gli interventi del Garante della privacy per un uso consapevole delle tecnologie

In Italia l’Autorità Garante per la protezione dei dati personali si è dimostrata fin dalla sua istituzione (1996), particolarmente sensibile nel promuovere iniziative quali ad esempio campagne di comunicazione istituzionale, finalizzate ad informare e a fornire al cittadino quelle conoscenze di base per un uso consapevole delle tecnologie digitali. L’attenzione dell’Autorità, da un decennio a questa parte, si è indirizzata in modo particolare alla dimensione dei social media la cui diffusione negli anni è cresciuta (e tutt’ora cresce) con ritmi esponenziali.

Questi siti web rappresentano per le nuove generazioni, un mezzo di comunicazione e socializzazione fra pari divenuto parte integrante della propria quotidianità. Molti ragazzi (ma anche molti adulti), passano un maggior quantitativo di ore della loro giornata connessi online piuttosto che fuori nel mondo reale, offline. Sebbene un’eccessiva dipendenza dalla dimensione virtuale sia indiscutibilmente negativa, in quanto può generare un distacco dalla realtà, fino a sfociare nei casi limiti in vere e proprie patologie405, è altrettanto vero che precludersi totalmente a questo mondo può condurre a forme di esclusione sociale. È pertanto necessario trovare un punto d’equilibrio fra queste due forme d’esistenza.

405 L’esempio più celebre è la sindrome di Hikikomori (cfr. cap. III, nota 237 p. 87). Fra le nuove patologie, i cui studi sono ancora esigui, citiamo la nomofobia e la F.O.M.O (cfr. cap. II, nota 101 p. 44).

Preso atto di ciò, l’Autorità Garante per indirizzare ad un buon uso di questi mezzi, ha realizzato diversi video educativi pubblicati e diffusi tramite il suo canale YouTube ufficiale406, come ad esempio Social network: quando ti connetti, connetti anche la testa! (2013)407 e App-rova di privacy. I suggerimenti del Garante privacy per un uso consapevole delle app (2016)408. Ulteriori interventi di sensibilizzazione hanno visto la redazione di materiali informativi scaricabili dal sito, come l’opuscolo Social network: attenzione agli effetti collaterali (2009)409, successivamente aggiornato e integrato in Social Privacy: come tutelarsi nell’era dei social network (2014)410; esso costituisce una sorta di vademecum che cerca di rispondere in modo semplice e chiaro a quegli interrogativi che gli utenti alle prime armi (ma non solo) dovrebbero porsi quando utilizzano i social network: come proteggere la propria privacy quando usufruisce di queste piattaforme? Come difendere la propria reputazione, l’ambiente lavorativo, familiare o amicale da inconvenienti che potrebbero verificarsi da un uso improprio dei social? etc. Questi materiali sono stati raccolti e inseriti in una guida più organica e strutturata, Educare alla rete - L’alfabeto della nuova cittadinanza nella società digitale (2014)411, la quale ingloba al suo interno tutta una serie di tematiche di grandissima attualità: la privacy nella scuola, giovani e nuove tecnologie, come proteggere i dati etc. Ad introdurre questa raccolta un intervento di Antonello Soro (attuale presidente dell’Autorità Garante per la protezione dei dati personali) il quale, particolarmente attento all’impatto che la tecnologia digitale determina sulla realtà sociale nella quale viviamo, scrive:

«Lo sviluppo impetuoso delle tecnologie digitali ha trasformato con incredibile velocità e con effetti difficilmente prevedibili l’organizzazione sociale del nostro tempo. Questi effetti non sono interamente percepiti. Internet da strumento di comunicazione si è trasformato in presupposto dell’agire individuale, principale piattaforma su cui costruire relazioni interpersonali, lavoro ed erogazione di servizi, commerci e contenuti: è diventato l’ambiente in cui nasce la cultura e si forma un modo di abitare il mondo e di organizzarlo. Occorre

406https://www.youtube.com/channel/UCR9l1m-5FivpCVtBdir9TCQ. 407www.youtube.com/watch?v=BqtnYcfgLbM. 408www.youtube.com/watch?v=MopODAPI5HY. 409www.garanteprivacy.it/web/guest/home/docweb/-/docweb-display/docweb/1617879 410https://www.garanteprivacy.it/web/guest/home/docweb/-/docweb-display/docweb/3140082 411 https://www.garanteprivacy.it/documents/10160/0/Educare+alla+Rete.Volume.pdf/abae6791-51e7-415c-86c1-34c2eac1eda5?version=1.9

prendere consapevolezza che questo ambiente non è un luogo separato, una realtà parallela ma piuttosto lo spazio in cui si dispiega una parte sempre più importante della vita reale. Reale e virtuale non possono più essere declinati come due mondi distinti dove ciascuno è libero di assumere una diversa identità a seconda della circostanza, ma rappresentano ormai territori integrati da una costante e sempre più pervasiva “connettività”. […] La tecnologia diventa pervasiva e si trasforma in una seconda pelle che condiziona ineluttabilmente gli stili di vita. […] La quotidianità si è già modificata ed ha trovato nelle tecnologie digitali strumenti per esprimere nuove esigenze alle quali è impossibile ed irrealistico rinunciare. […] La rivoluzione digitale che trasforma in dati parti sempre più rilevanti delle nostre vite private propone problemi nuovi per le nostre libertà. Nello spazio digitale si possono violare le nostre persone, si possono negare i diritti, si possono manipolare o perfino rubare informazioni che riguardano strettamente aspetti fondamentali della nostra esistenza, che coincidono con la nostra vita. […] La sfida più grande che dobbiamo affrontare è quella di riuscire ad accompagnare la società in un processo di elaborazione delle misure, della cultura e della sensibilità necessarie per far fronte ai nuovi problemi posti dallo sviluppo tecnologico. […]»412.

Quanto espresso da Soro, sintetizza magistralmente e con estrema chiarezza, quanto fin ora esposto nella nostra trattazione.

Ricordiamo in ultimo come gli sforzi dell’Autorità Garante per la protezione dei dati personali, oltre ad essere rivolti al cittadino per informare e sensibilizzare all’uso consapevole delle tecnologie digitali, siano stati indirizzati anche a tutti quei soggetti, pubblici e privati (enti, aziende etc.), che operano trattando i loro dati, soprattutto in vista dell’entrata in vigore del GDPR. Sono state realizzate numerose conferenze e convegni finalizzati ad affrontare i temi e le novità introdotte dal Regolamento (UE) 2016/679, comparare i cambianti rispetto la precedente normativa etc., ma anche progetti (seminari etc.) indirizzati a formare figure professionali che operano coi dati etc.413, e la redazione di guide e opuscoli semplificativi per una corretta applicazione del Regolamento generale sulla protezione dei dati personali414 .

412 A. Soro, Educare alla Rete in Educare alla rete - L’alfabeto della nuova cittadinanza nella società

digitale, pp. 5-6.

413 Fra questi citiamo il progetto SMEDATA ( https://www.garanteprivacy.it/home/docweb/-/docweb-display/docweb/9132042) e T4DATA (https://www.garanteprivacy.it/regolamentoue/formazione/t4data). 414 Guida all’applicazione del Regolamento europeo in materia di protezione dei dati personali (https://www.garanteprivacy.it/documents/10160/0/Guida+all+applicazione+del+Regolamento+UE+2016 +679.pdf/2281f960-a7b2-4c53-a3f1-ad7578f8761d?version=1.3)