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3. Szenen der Freiheit

3.1 L‟intreccio

L'ultimo lavoro di Friedrich fa un primo piano su cinque personaggi che nel loro insieme rappresentano uno spaccato della società, ovvero la generazione dei Mittzwanziger odierni, come è ben precisato nell'indicazione dell'autore sull'età dei personaggi.

Il tempo dell'azione è precisato esclusivamente dalle indicazioni di regia riguardanti l'orario in cui si svolgono le prime cinque scene, ma è evidente che si tratta dell'epoca attuale, sia per i riferimenti culturali e sociali cui si accenna (la condizione occupazionale dei giovani, l'espansione sessuale), sia perché è esplicitamente citato l'utilizzo di cellulari. Riguardo al luogo, vi sono espliciti riferimento alla città di Berlino e nelle didascalie sono indicati gli spazi degli avvenimenti del primo atto. Le vicende sono molteplici e sono raccontate tramite brevi episodi che non hanno una continuità tematica, ma si legano tra loro attraverso i rapporti reciproci dei personaggi. Difatti Szenen der

Freiheit, con il suo svolgimento fatto di piccoli intrecci a se stanti, e

intervallato da un atto completamente estraneo agli altri, è l'unico tra i quattro drammi di Friedrich a stravolgere l'unità dell'azione.

Nella prima scena del primo atto, Bastian si ritrova nudo, con un piede rotto e ricoperto di vomito in mezzo a un parco, in piena notte, dopo aver incontrato delle ragazze inglesi che tra provocazioni sessuali e alcol gli tatuano una navicella spaziale sulla fronte, senza che lui ne sia completamente consapevole. La sua pseudo ragazza Anni va a recuperarlo, ma finisce per dover affrontare per l‟ennesima volta le sue pretese assurde tra pianti, lamenti e richieste sessuali, in un bizzarro crescendo di comicità.

Nella scena seguente Josch e Anni sono nella cucina di lei, in attesa della cena, e Josch sta cercando di nascondere la propria inquietudine per il lavoro a progetto che sta svolgendo. Da un resoconto confuso a riguardo, passa poi a raccontare della relazione aperta con Pascal e delle riflessioni su quanto i rapporti omosessuali siano a loro volta influenzati da modelli eterosessuali

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stereotipanti dettati dalla cultura occidentale. Infine, Josch chiede a Anni di fare sesso, ma dopo qualche tentativo di approccio, Josch ammette «Wahrscheinlich bin ich einfach schwul»1, ricollegandosi alla supposizione fatta poco prima «Weiß nicht, hab drüber nachgedacht, vielleicht bin ich gar nicht schwul»2 che, con quel vielleicht3 vuole essere più una domanda carica di aspettative rivolta a se stesso, che una seria messa in discussione della propria omosessualità.

Nella terza scena Josch e Lore sono davanti all‟aeroporto berlinese Tegel: sarebbero dovuti partire per una vacanza, ma a causa del ritardo di Lore hanno perso l‟aereo. Questo è il pretesto per una lite dai toni nervosi che sfocerà poi in un confronto tra le posizioni dei due sulla concezione dell‟amicizia, nel quale emerge la nostalgia di Lore verso il passato, quando il viaggio era l‟avventura di partire in autostop senza alcuna prenotazione, e l‟angoscia di Josch per l‟imminente futuro.

La penultima scena vede protagonisti Lore e Pascal che sono in un parcheggio sotterraneo in attesa di un uomo misterioso per un incontro sadomaso. Pascal fa solo da intermediario, in quanto ha già sperimentato un‟esperienza del genere con la stessa persona, e cerca di predisporre la ragazza all‟appuntamento, prima facendole indossare qualcosa (non è esplicitato di cosa si tratti esattamente), poi ammanettandola alla macchina e offendendola. Lore però ha paura e si mostra incerta, tanto che quando Pascal la chiama «Hure», reagisce con dello spray al peperoncino. Nel finale il timore di Lore aumenta, comincia a sospettare che l‟uomo misterioso sia proprio Pascal, minaccia così di denunciarlo e di impedirgli di rivedere Josch. Quando poi Pascal la lascia da sola, dopo averle messo in mano le chiavi delle manette, lei si libera e si riappropria dei suoi vestiti, facendo capire che l‟appuntamento non avverrà più. Così si conclude il primo atto del dramma e il girotondo di personaggi che ne costituisce l‟ossatura.

1 Jan Friedrich, Szenen der Freiheit, Verlag der Autoren, Frankfurt am Main 2015, p. 16. 2 Ivi, p. 14.

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Il secondo atto si apre con l‟indovinello di Bastian al quale partecipano tutti i personaggi della pièce, interrogandosi a vicenda per scoprirne la soluzione.

Ein Typ legt auf, öffnet das Fenster und erstickt4.

Il gioco di botta e risposta è interrotto dai monologhi dei protagonisti che si inseriscono nel discorso come se fossero fotografie istantanee, isolate rispetto al resto della scena, sulla quale l‟autore non ha lasciato alcuna indicazione di ambientazione. Si scopre, quindi, che Anni ha ospitato Bastian a casa sua per qualche giorno e poi l‟ha mandato via perché non vuole più prendersene cura; che Lore e Josch hanno interrotto a metà il loro viaggio in autostop e che Lore è rimasta da sola, nei pressi del mare, dove si ritrova a riflettere sulla condizione solitaria dell‟uomo odierno. Josch, invece, ha accettato un passaggio per tornare indietro da uno sconosciuto su una Porsche dai vetri oscurati, con il quale sfoga tutta la sua angoscia piangendo e con cui ha una breve avventura sessuale nei bagni di una stazione di servizio. L‟ultimo intervento fuoriscena, se così si possono chiamare, è quello di Pascal che torna con la memoria alla sua infanzia, ad un preciso ricordo di quando «la faceva ancora nel letto»5: scopriamo che lui e sua sorella minore hanno vissuto da soli, qualcosa ci fa capire che probabilmente si trovavano in orfanotrofio («Betten beziehen»6), e che lei soffriva di una specie di ossessione per cui mordeva e masticava la stoffa dei propri vestiti. Dopo l‟ultima battuta di Pascal il focus è di nuovo sui ragazzi che provano a sciogliere l‟indovinello. Quando Anni finalmente trova la soluzione («Space Shuttle!»7), l‟episodio si conclude con Pascal e Bastian che si rimbeccano sulla spiegazione scientifica del rompicapo.

Il terzo atto si apre a casa di Anni. Bastian ha tentato il suicidio ingoiando delle pasticche ed è in ospedale per la disintossicazione. Lore, Josch e Pascal, in ordine, entrano successivamente, l‟ultimo contro il parere di Lore che lo considera fuori luogo. Mentre quest‟ultima insiste per andare a trovare Bastian, Anni si chiude in bagno e i tre restano a discutere: Josch insinua che il

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Friedrich 2015, p.38.

5 Si veda la traduzione a pagina 44. 6 Friedrich 2015, p. 45.

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comportamento di Bastian sia dovuto solo a un bisogno di attenzioni, Pascal che Lore sia mossa esclusivamente dall‟urgenza di sentirsi a posto con la propria coscienza, mentre Lore contesta la loro indifferenza nei confronti di Bastian. Quando infine Anni ammette che di Bastian non può davvero più prendersi cura, Lore rinuncia a ogni tentativo di convincere gli altri.

L‟episodio finale del dramma è il funerale di Lore. La scena è brevissima e la trama è unicamente basata sul ritrovo dei quattro protagonisti: Anni ha ricominciato a fumare, Pascal e Josch stanno ancora insieme, il piede di Bastian è completamente guarito e Lore è morta presumibilmente a causa di un incidente, almeno così si rassicurano a vicenda Josch e Anni. L‟ingresso di Bastian, poi, distrae i ragazzi dal momento drammatico perché l‟innocente ingenuità con la quale chiede, ad esempio, se occorreva portare dei fiori, consente agli altri di smorzare il silenzio in cui li sta precipitando la tragicità dell‟evento.