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fece

#14

torrenova, che èsuquelviaggio,

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quale stata arsanonsiguardava;equandoaiottennefqottenuta per duegrossebombarde,1’unadetta la Trivisana, che get-tavapietre dipesodilibrepento novantacinque, 1’altra dettala Vittoria,chenegettava4i pesodi librecento qua-ranta.

Alli22nelcampoda Fossonfu scaricatala bombarda grossa,laqual diedenelcampanile diBandolo e gettò giùin terraungran pezzodimuro,lepietre delquale per-cossero,eammazzaronoilDoria generalede’Genovesi, e unsuonipote,iqualicongrandissimipianti,«.cebidpjpr universalede’Genovesi furonoportati jnChiosa grande, e salatiper portare a Genova.Ealti23i’istessabombarda gettògiùungran pezzodimuroindettocampanile,epe ammazzòaltriventidue uomini.Ederasolito dp’Veneziani caricarlebombardelasera,0oosiimangani,0nell’alba gliscaricavano contrail dettomonastero; e continuan-dosia scaricarledue bombardegrossesoprascritte,gran parte diessomonasterosispianava, e assaiuomini di quelli didentrorestavano morti.Ecosìfacevano Genovesi contraquelli delcampo,e delle galere,nè potevano uspir delportogalere,nèaltrinaviglidavtttuaria,chenon fos-serodaloroguasti;e cosiavvenivanell’-entrare, traendo semprelebombarde,elebalestre,che offendevano assai di quelli,chevierano sopra.

In moltepartieranogiuntigliavvisi,emassimein Lom-bardia,che Veneziani tenevanoassediatiGenovesiInGhioza.

OndedallaMarca,dallaRomagna,edaaltriluoghi, co-minciarono adandareaVenezia frumenti,vini, e altre vit-tuarieingrandissima quantità;ilchefu digrandeaiuto, perchè era grancarestia,eilfrumentovaleva Ufo quindici lo staro,ilvfnoliredloq

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quarta,ilformaggio,?

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carne

salatasaldinovela libbra-

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peggioancolasari*

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8carotasi io!

sedafrevìéófiorifatesivenutoàjiìto di farine, che nel Sile sìihaciMVàno,noti tièssendoaltroluogo da poter macinare,e dalTrevisano qualche quantità dibestiame grosso.

Essendotosi serratiGenovesidaduebande,non resta-vanodi teftirdà Padovamolte barche odinascostoocon lecólmed’àòquacbé portavano loro munizioni,e vittua-rià.ÈVenezianipelmollodafareòheavevanoa tenerin punto,ébèhOrdinatele lor gentid’arme, non potevano attenderepertutto,e resisteredovefacevabisogno;pure guardavanomolti di<Jneicanali,chevannoverSoPadova didovevenivanoa’Genovesibombarde,polvere, e veret-toni, oltre assai vittuaria.Econtinuòtalsoccorso,finché Genovesi pèrdettero Brondolo,nelqualtempofurono poi serratiloroipassi.Malaprineipalcurade'Veneziani era a téherSerratelebarchedaChioza, acciòche Genovesinon uscisserofuori,échelevittuariepotesseroandare a Ve-nezia;etenevano questadiligenteguardia,sperando,che alfineGenovésiconsumasserolalor vittuaria:ilche pen-savanodovertostoavvenire,perchè dentroinChioza vi eranodasedicimila persone,traqualidiecimilauomini d’arme.

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Nelmesedifebbraio giunsero nelcampode’Veneziani cinque mila personetra fanti,e cavalli,iqualieranostati àssoldati inFerrara,tralequali v*erala nobile compa-gniadella stellaguidatada Cecco degli Ordelaffi signore di Forlì, eCecco inglese capitano dioltramontani vàio-rosissimo guerriero.

DesiderandopapaUrbanodiveder pace tra’Veneziani, eilsignordiPadova,mandòper ambasciatore a Venezia uncardinale,ilquale esortandoglia pacificarsi,ilsignore diPadovaglirisposed’esser contento, secosìpiacesseal re d*Ungheria;é Venezianiparimentediciò sicontenta-*

102 GUERRADICHIOGGIÀ / rono.Ondeesso cardinalesciissealre1’ordine e la vo-lontàdelpapa,chepelbened’ Italiadesiderava d’ intro-mettersiinquesta pace.

InluogodiPietroDoria Genovesielesseroper loro ca-pitano generaleNapoleoneGrimaldi,ilquale accettato il carico,ridusse ognisuo sforzo a Brondolo per uscir da quellaparte,lasciando genteinChioza persuadifesa:nè dallaparte,doveerailDoge,accadevainciò fare alcun tentativo,perchè quel porto era benissimo serrato con coc-che,eguardatodabastie, e oltra di ciò vierano quattordici galere,emoltebarcheallaguarda,siche non occorreva che tentasselauscitaper quella via.Vedendoanco Ge-novesi,chepelportodiBrondolonon potevano uscire,

cominciarono afareunafossapoco lontanodalmonastero checominciavanelcanaledi S. Catterina dove avevano

lelor galere

,etraversavaillido diBrondolo, edoveva flnireallamarina,laqualfossaeramolto grande,e ben fondata;efacevano pensierodiuscireperquella intempo dinotte,subito che l’avesserofinita

;ea mezzo di essa feceroungrosso bastione perdifesa.Avevanoinoltre pa-gateleciurmedellediciannovegalere,cheivi erano,per duemesi,econesse facevano pensierodiandare a Zara, e dipoi scorrerefinoa Venezia perlevarle la vittuaria;

eperciòusavanoognidiligenzaperflniretalfossa.Le al-tregalereeranotutteaChioza,econ questeascendevano alnumerodiquarantottogli uomini delle qualistavano alladifesa diChioza.

Daquestonuovolavorode*Genovesi mossi Veneziani

,

nonvollero aspettare,chelafossafinissero,perchè se per essauscitifossero, moltodannolorosiapportava, e di piùilmonasteropredetto veniva arestare inisola,onde perterranonvisiaveriapotuto andare. Però deliberati d’impedire questo lavoro, unironoilcampo,che avevano

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TRA VENEZIANIEGENOVESI 103 a Brondoloconl’altro,cbetenevano allaLova, con in-tenzionedicombatterBrondoloper* terra,econlegalere, cbeavevanoinquel porto,combatterlo peracqua. E a questoancoeranoastrettiper unirleloroforze insieme, e serrardel tuttoipassia Ghioza.EraBrondolo lontano dallacittàduemiglia, estandopartedellagente,eradi grandeincomodo; masi unì conl’altradelLidodi Pa-lestrina,e tra lorosifecegranbattaglia,cioè tra oltra-montanie italiani,iqualioltramontani ebberolapeggiore, perchè eranomancodinumero;

ma

alfinefurono acque-tatie pacificati.OndevedutadalDoge buonadisposizione dellasua genteeapparecchiataper combattere(sebensi aspettavaGiovanni Aucuto, chedovevaesser capitano ge-neraledellegentidaterra)considerando, che non biso-gnavamettertempodimezzopel pericolo, che la fossa nqnsifinisse,sirisolse dicombattere Brondolo.E fatto capitanodiquestaimpresa Carlo Zeno, ordinòalPisani

,

chelanotteprecedentealti19sipartisse dallesue poste, eandassenelcanaldel Becco appressolabastiadi Fos-son;e cosìandòcontuttelegalere,che aveva, che erano trentasei,ilqualviandò,eordinò, che comevedessero chelagented’armefossegiuntasulfosso, se sifacesse segnoconfumo, ocontrombette,dovessero seguirloper assaltarBrondolo.MaIddioprovide, che Veneziani,come di sottosidirà,loebbero senza colpodispada,doveche atorlo perforza visarianmorti assaissimi dall’una parte edall’altra.

Alli19avantigiornouscì lagentede’Venezianidella ba-stiadellaLova, per andare a combattere Brondolo;

ma

dopouscitifecero altradeliberazione,e fuche assaltarono uncampanilforte,che erainChiozapiccola, eunbelfredo, cheeraincapodelpontediquella,moltobenfornito,e questofeceroacciocché Genovesi, che eranoinGhioza,non

404 ÒUERRÀDI CÉrtOtìétA

giiassaltassero,méntre combattevano Brontolo. Èralà gentedeilaSignoriaseimilasoldati rntutto; éfatte cin-queschiere,assaltaronoildettocampanile;e quelli, che erano dentro, difendendosi valorosamentedamezza terza fihoanona,feceroquantopoterono

;

ma

didléciottoche erano dentro, quattordici ne rèstaronoferiti.Epurè insi-stendo Venezianinell’assalto, mandaronoafigliar picchi, èaltriingegnipertagliareessocampanile,eintanto ripo-sarono.

Genovesiinquestomozzo simesseroinpunto,eman*

daronoadireaquellidiBrondolo, che uscisserofuori la-sciandoiviallaguardiatanti,che bastasseroè venissero contra Venezianiecomefosseropropinqui a quelli, essi uscirebbonotutti,e da duepartiassalterebbono Veneziani inChiozapiccola,ècosìuscironodi Brondolo Ano mille cinquecentosoldatigenovesiben armaticon buone balé-stre.eassaibandiere; evistiper Genovesi, che èranoin Chioza grande, esserevicini alla picciola,ederanodaotto milauominid’arme:Veneziani vedendoli venire,si prepa-rarono

;e passatiche furono da Chioza grandepelponte che vaaChiozapiccola, circaduemila,sidiscopersero

,

cheeranodietro certimontiinChioza piccola,mettendo

ibalestrieriavanticonglioltramontani;e molti da ca-valloandaronocontraquellidi Brondolo;etirandosida ambelepartiassaissimiverettoni,egiungendodel conti-nuodi quellidaChioza grande,Venezianipreso grande animocaricaronodimodoaddosso Genovesi, che ruppero quellidiBrondolo,ene uccisero molti,e assaissimi fe-ceroprigioni,enonpochisiannegarono,i quali si get-taronoall’acqua,passandoilcanaldiS.Catterinaper an-dare a Chioza;ealcuniscamparonosu perle secche, e nè purunoritornò a Brondolo, perchè i cavallitolsero loro la via.Ritirandosiancoversoilpontequelli diChioza

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•TRAVtfNB^rAlrtEÙMOVHSt fèS grande, furonoincalzati,èftiggéhdóetiti ùìóltàfùria per sopradiessó,crebberoiiitàfttoùurhéró,Chèpel gràtìpeso

ilponte crepòneimezzo,doveèràilfóndegrandedèi ca-naledi S.r.atterinàene rimasero più di mille òlfra frónte,ctèfurono parte morti,epartepresi,emolti cheSi gettaróho all’acquacon l’arme per passare, partesiarthe1 garono, ederanoferiti,emorti conpietre.Ecosi qùelli chesitrovaronosulponte,quandoSiScavézze,tutti an-daronoafondopel carico delle arme,che avevano irt

dosso;e sealcunoscappavaoliràilcanale,sùbitousciti dell’acqua erano mortidai verettoni.

Eraincapodeldetto póntèvèrso Cbloza piccola un forteBelfredoconutìponte lévàdore, soprailqualeerano moltiGenovesi,Chegratidifesafacevano;maalfinesir&

sero, efuronotattiprigioni,tra’quali vi failCapitanodèi signore diPàdova;emoltiancofurotititbovàtiannegati, dimanierache perironodamillepersóne.É se il ponte nonsirompeva.Venezianientravanoih Chiozà fn com-pagniadi quelli,che fuggivano,e la rictìperàVàfto,nelmodo cheprimalàperdettero.E vedendoquellidei Campanile, cheilBelfredo eraperduto,siresero^salvalàvfta,

ma

però restaronoprigioni.ÈVeneziani mésseboin maggior fortezza essoBelfredo, eglifeceroapprèssotlnforte ba-stione,quale fornironodimolte artiglierie, che tiravano per Ghioza grande.Echiavesse voluto un’armatura per unducato,neavenaavutoquanteneavesse voluto.

Veneziani, avutatalvittoria

,siritirarono allaloro ba-stiainparte;

ma

perlo piùst accamparono a Ghioza piccolaconanimodiandarlamattina a combàttere Bron*

dolo.EGenovesi pertemadellarottaavuta,partediloro conalcunipadovani partironodaChioza,epèrlaviadi mulini,eperaltrevie(perché ancoranoneranoserrati1 passi)andaronoaPàdova.

;106 . GUERRA.DI CIUOGGÌA

Avendosentito quelli diBrondolo,cheisuoieranostati rottiinChiozapiccola,dubitandosidiquello,chesarebbe lorointervenuto,mandaronolanotte seguentelesuè bom-barde,e tutte lecoseloropiù care a Chioza;eillunedi, dueoreinnanzi giorno,mosserofuoconeimonastero,ein dodicigalere loro,perchèloavanzoeraridottoaChioza;

edessiandaronoparteaPadova,eparte a Chioza,ecosi simessefuoco nei mangani,eognialtroedifìcio.E av-vedutosidiciòilPisani,conlesue galereandòa Bron-dolo,etrovòcheGenovesiavevanosgombrato,esalvòdue delle galere,chesibruciavano, ed ebbe molti burchj, bar-che,ealtrecoselasciateperla pressa. E cosìGenovesi abbandonaronoBrondolo,eilbastione,cheavevanofatto almezzodella fossa,eiltuttoebbero Venezianisenza al-cunloro pericolo;e di ciò laSignoria ne ricevègrande al-legrezza.Etuttoquesto fufattoun dì, e una notte. Il giornomedesimo,chefualli20 febraro,ilPisanimandò

aimulinidiChipza,doveerano galerediecibeninpunto perguardadiessi,lequaliessendo assaltate dalui, gli uominisigettarono all’acquasenzafar testa,ed eranopoco lontanidaterra,e questo seguipeltimore, che avevano perla rotta,cheavevanoavutoisuoida Chioza. Pochi furpresi, emoltisiannegarono.Ecosì lebarche,e i Pa-lischermidelPisanipreseroledettegalerefornited’arme, edibombarde,e d’altrecose necessarie,e le condussero aVenezia, ene’suoi campi.Etuttequeste cosesifecero nelmedesimogiorno.

CarloZenoinesecuzionedell’ordinedatoglidalla Signo-riamessecampoaliaportadiChioza grande, che riguarda versoBrondoloappressoS.Maria,e fece fare un largo fosso,che traversava davanti ladetta porta con grosse sbarre, eunabastia per ridutto con molte bombarde e levòun mangano,che gettavadienotte gransassidentro

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TRA VENEZIANIEGENOVESI 107 dellacittà,rompendolecaseeammazzandogliuomini.£

ilsimilefacevano Genovesi aquellidi fuori; e per opi-nionecomuneVenezianiavertanoallorapresaChioza,se subitol’avesserocombattuta;manonsiarrischiaronodi farlo.Ondequellididentro preseroanimo,ecominciarono afortificarsimeglio,sperandodiaver presto soccorso da Genova,eda Padova; e cominciarono a distribuire il

pane,eilvino,eognialtraviltuariaa tanto pertesta.E mandaronofuori tuttelefemine,eiputti,iqualifurono ricevutidalDogeperpietà,emandatiaVenezia,edaciò fuchiaramente conosciuto,inquanto bisognodi vittuarie eranoiGenovesi.Onde perridurlipiù prestoalfine, Ve-neziani serraronotuttiipassiversoPadova,etraquesti quellode’mulini,e delcanaledell’Aceto,sperandocontal

mezzofare,chenonandassero piùda Chioza a Padova nèlettere,nè roba,eche Genovesi non potendo uscire dallacittàconsumasseropiùtostolevittuarie.In somma Genovesi furonoridottiatalristretta,che moltisisariano partiti,seavessero potuto.Oltra le altreprovisioni Vene-zianimessero ancorainmaggiorfortezzailportodiBron*

dolo, facendo spianareilmonasteroefacendofare inesso luogoungrosso piededitorre fornitodibombarde,e di altremunizioni.D’altrapartedelporto,ove erailbastione fecero fareuncastello dipietrafortissimofornito di mu-nizioni,comelatorre;e in mezzoilporto ne’ canali fe-cero affondare alcunegalerecon grosse catene attraverso

ilporto,efornironoil tuttodigentedadifesa

;e tutto ciò fu fatto inmancod’un mese.E accomodate che furono lecoseinquestomodo,ilPisanicontutte lesue galere siridusseincompagniadeldoge;e il campo del Zeno slavain bell’ordine, econ grande guardia;e qui comin-ciòilgrande assediodiChioza.

Mentre chelaguerraduravaintorno Chioza,nonrestava

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SFERRADICHIÒRGIA

ilsignore dìPadova di guerreggiare ancìTegliperterra, stringèndocohlesuegentiilTrivigianò.ESimòne Lupo

stìocapitano generale avevamessoilcampoattorno Tré-Viso, alquale esso signore mandòvittuarie,emunizioni; edofualli24d’aprile 1380.

La comunitàdiGenova avendo inteso, che Veneziani avevanomessoilsuocampoattornoCbioza,e latenevano assediata,armaronoquantegalerepoterono per dar soc-corsoa’suoi Genovesi.Ecosìancoil signoredi Padova feceogni suo sforzoinarmarquante barche,gahzaruoli

,

ealtrinaviglichepotè,aspettando che Genovesi giunges-seroconlesuegalereper poterandareancoraluial soc-corsodi Chioza.

All’incontrolaSignoria diVenezia intendendoil gran sforzo*che insieme facevano Genovesi,eilSignoredi Pa-dovaper soccorrere Chioza,fece farsubito un altro for-tissimo bastionedall’altro lato del porto di Chioza per mezzolasua bastia conforticatene attraversodettoporto econ moltepalate difuoriviaper più sicurtà di

esso.-Equestefortezzefurono benissimofornite dibombarde,e balestrieri*edentrodiesso porto stavailDogecolPisani dòn piùdiquarantagalereben’armate per ridurre Cbioza alfine.Eper esserebenfornitidifrumenti, edi altra vit-tuaria, mandarono Tadeo Giustiniano a Manfredoniacon dodicigalereper caricar frumenti,accompagnandolettavi grosse,cheandavanoaquel viaggio perfar essocarico.

EgiuntòiiDogeaGradoconpicciola battaglia loricuperò e furono presi molti Furlani, cheloguardavano,e man-datiaVenezia;e vi fumandatoperrettore inquelluogo Càtterinod’Armaroconbuona compagnia di soldati per guarda.Egiunto esso Giustiniano conle galere, e navi inManfredonia,intesechelegalerede'Genovesieranoin quelle parti; ondecaricatealcune navi,fémandòa

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TRA VENEZIANIBGENOVESI (69 nezia,ealcune rimaserolipercaricare,adaglimandòa$i galerenelporto delFico pertor grasse, g sapute dal 6*i|sUniauo, eheGenovesi erano propinqui,#cuaffondare pel portodi S-Varialepavi,e§ipartiperandare a Vene-aiaimaper fortpnafu astrettoritornareil)esso,ove sca-ricò tuttelerobedelle galere, epoileaffondò, dVÙ^Ufi0 moltedotte spilarivadelmotoper loro difesa, ap.ciòphe Genovesinonentrasseroinportoadanneggiareiloro fu-sti-nèvolse essoGiustiniano ridursico’suoinellaterra, sebeppa ciòfosse dal gov-ernator di essa esortato. Ma giunti Genovesifuallappatalabattaglia,e aspramentefu cqipbattutpdaambeleparli, etiratisimolticolpi di bom-barde, edi palestrepopdueore;eassaidall’una,e l’aj-Jf# parte morti. Finalmentesiritirarono perrinfresparsi

,

stanchidalla battaglia,che perbuon pezzodurò,avendo quel)} della ferra serrateleporte,ed essendosiritirati so-pralegiura a mirarlaattaglia senza dar favore ad

al-cunadelie parti.Genovesi, essendosirinfrescati,dppo man-giares'acfiOStaronpconle sue galere, parie delle quali mescerscala interra, eperforzasmontaronoassai bale-strieri,egentid’arme,ecominciaronounafiera battaglia cpplan?e e yerettwi,laquale durò perunpezzo,eal flètèVeneziani restaronorotti,eparte fuggironoalla mon-tagna,eparteinManfredonia perunportello del castello-TadeoGiustinianocon moltide'suoirestòprigione,ene furmorti moltiemolti feriti.Efinitalabattaglia Geno-vesiarserolenavi,elegalere de’Venezianifino a filo d’acqua.Epartitidicoiprigioniandaronoalportodel FicoconTarmala,dellaquale era capitano Giorgio Spi-nola,ove arrivarono amezza notte. Di questo accortesi leseigalereveneziane,cinquediesseavogabattuta usci-rono, che Genovesi nonse n’accorsero,efuggirono per Venezia,eTaltra restòpresa con tutta laciurma senza

ilo GUERRA.DICHIOGGIÀ

difesa.Furonotraprese, earsegalere sette enavi undici carichedifrumenti.

Inquestimedesimigiorni fupresoanco Dardi Giorgio con unasuagalera,eiprigionifurono menati a Zara.E

Inquestimedesimigiorni fupresoanco Dardi Giorgio con unasuagalera,eiprigionifurono menati a Zara.E

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