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Nel documento PAG 1 (pagine 49-54)

TRASPORTO AGEVOLATO PER GLI UNIVER-SITARI: “LA REGIONE GARANTIRÀ LE RI-SORSE NECESSARIE A FIRMARE LA CON-VENZIONE” A PALAZZO CESARONI AUDI-ZIONE DELLA TERZA COMMISSIONE CON ASSESSORE ROMETTI E ADISU

Perugia, 5 settembre – La Giunta regionale inte-grerà le risorse necessarie a garantire ancora gli abbonamenti di trasposto pubblico agevolato per gli studenti universitari. Lo ha confermato a Pa-lazzo Cesaroni in Terza Commissione consiliare, l'assessore regionale ai trasporti Silvano Ro-metti che ha spiegato: “Per effetto dei maggiori costi dovuti ai noti tagli governativi ci vediamo costretti ad assicurare risorse aggiuntive per co-prire la differenza fra i 70mila euro del costo del-le agevolazioni rispetto ai 45mila messi insieme un anno fa da Regione, Adisu, Comune di Peru-gia e Provincia”.

Rometti che ha annunciato come imminente una nuova legge sul trasporto pubblico in Umbria, ha detto che nel 2011 mancheranno 10 milioni di euro dai trasferimenti statali. E' la ragione per cui, ha risposto ai consiglieri di minoranza che chiedevano spiegazioni, si è provveduto ad au-mentare il costo del biglietto e degli abbonamen-ti, la stessa - ha precisato - che ha indotto la Re-gione Lombardia a tagliare il sette per cento dei servizi e ad aumentare del 50 per cento il costo delle singole corse.

L'assessore regionale ha risposto anche ad alcu-ne osservazioni rispetto ai costi eccessivi ed alla scarsa utilizzazione del Minimetrò, annunciando margini di miglioramento che prevedono meno autobus turistici e passeggeri verso il centro di Perugia. A proposito dei tagli indiscriminati ai contributi statali alle singole Regioni, Rometti ha difeso la scelta umbra della Azienda unica dei trasporti, “con un Cda di soli cinque membri ed un presidente che percepisce 41mila euro annui”

augurandosi che il Governo non penalizzi con i trasferimenti le Regioni virtuose come l'Umbria che hanno razionalizzato i servizi.

Soddisfatto delle risposte si è dichiarato il presi-dente della III Commissione Massimo Buconi che aveva sollecitato una ripresa delle trattative per non interrompere un servizio agevolato che inte-ressa oltre 30mila studenti universitari.

Alla audizione è intervenuto anche il direttore dell'Adisu, professor Maurizio Oliviero, che ha confermato l'entità dei tagli statali, “nel 2011 ri-ceveremo due milioni in luogo dei 3,5 di un anno fa” ed ha precisato che sul problema della man-cata conferma della convenzione, l'Adisu non si è assolutamente tirata indietro, ma in quanto a-genzia che opera per conto della Regione non poteva farsi carico da sola del problema risorse”.

Oliviero ha poi auspicato che le agevolazioni sugli abbonamenti non tornino più in discussione, ma-gari introducendo un meccanismo che ne diffe-renzi il costo individuale sulla base del reddito familiare degli studenti.

Osservazioni e critiche sono venute dai consiglie-ri presenti alla audizione. Franco Zaffini (Fare

Italia per la costituente popolare) che in apertura ha chiesto spiegazione anche sugli aumenti della corsa singola e degli abbonamenti del Minimetrò, e ha detto che quest'ultimo servizio sta dimo-strando tutti i limiti prevedibili dall'inizio e costi così alti che ridurranno ulteriormente una do-manda già troppo bassa. Critiche simili le ha fat-te pure Rocco Valentino (Pdl) che ha evidenzia-to l'assurdità di continuare a far arrivare centi-naia di pullman ogni giorno a Perugia Piazza Par-tigiani e di aver autorizzato sedi universitarie de-centrate che hanno aumentato la spesa comples-siva dei servizi. A suo giudizio tutti i Comuni del-l'Umbria dovrebbero addossarsi una parte dei co-sti dei trasporti pubblici.

Suggerimenti ad incentivare l'uso effettivo dei mezzi pubblici fra gli studenti con benefici da ri-versare sul costo della corsa singola, sono venuti da Paolo Brutti (Idv) critico con alcune scelte iniziali in fase di gara di aggiudicazione, relati-vamente al modo di intendere costi e ricavi futuri del Minimetro.

SCUOLA: “LA MANCANZA DI ISCRITTI PER IL CORSO DI TECNICO GRAFICO ALL'ITIS DI CITTÀ DI CASTELLO È UNA BOCCIATURA PER L'ASSESSORE REGIONALE ALL'ISTRU-ZIONE CASCIARI” - NOTA DI CIRIGNONI (LEGA NORD)

Perugia, 7 settembre 2011 - “Il mancato rag-giungimento della quota minima di iscritti per re-alizzare il corso di tecnico grafico all'Itis di Citta' di Castello e' una sonora bocciatura dell'operato dell'assessore regionale all'Istruzione, Carla Ca-sciari”. Così il capogruppo regionale della Lega nord, Gianluca Cirignoni per il quale “non e' ammissibile che in Altotevere, dove esiste uno dei più grandi e storici distretti grafici del Paese si spezzi l'importantissima cinghia di trasmissio-ne tra imprese e scuola, che garantisce produtti-vità, occupazione e benessere”.

Per il capogruppo del Carroccio “la vicenda che fa il paio con quella che ha visto il mancato rifinan-ziamento da parte della Regione dei corsi profes-sionali della storica scuola operaia 'Bufalini', con-ferma il disinteresse e l'approssimazione con cui la Giunta regionale opera per Citta' di Castello ed il suo comprensorio”.

Cirignoni fa quindi sapere di aver presentato una interrogazione in merito “per chiedere conto al-l'assessore delle mancate iscrizioni al corso, dandole così modo di riflettere sugli errori com-messi. Il nostro auspicio – conclude l'esponente leghista – è che il capogruppo dell'Idv, Oliviero Dottorini si unisca al suo assessore per riflettere sulla questione e la smetta di fare il 'pesce in ba-rile' quando si devono affrontare nella Giunta da lui sostenuta questioni importanti per la città”.

ADISU: “CONVENZIONE CON COMUNITA' MONTANA TRASIMENO-MEDIO TEVERE. RE-VISIONE IN AUMENTO DEGLI IMPORTI DA

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CORRISPONDERE” - INTERROGAZIONE DI MONNI (PDL)

Perugia, 9 settembre 2011 – Il consigliere regio-nale del PdL, Massimo Monni ha presentato una interrogazione alla Giunta regionale in merito alla convenzione tra Adisu e Comunità montana Tra-simeno-Medio Tevere per i servizi di gestione amministrativa, portineria e manutenzione dei collegi universitari e della sede amministrativa di Perugia. Nel suo atto ispettivo, il consigliere chiede di conoscere i motivi che hanno giustifica-to “la forte rimodulazione dell’imporgiustifica-to annuale da corrispondere alla Comunità Montana che è stato fissato in 2 milioni 50mila euro (preceden-temente era 1milione 700mila)”. Monni chiede anche all'Esecutivo di Palazzo Donini se non ri-tenga invece opportuno sollecitare misure di maggior rigore e contenimento delle spese di ge-stione dell’Adisu, a favore di più incisive azioni di sostegno e promozione del diritto allo studio.

L'esponente regionale del PdL ricorda che “i ser-vizi di sorveglianza, portineria e manutenzione ordinaria presso gli edifici sede dell’Agenzia per il diritto allo studio universitario dell’Umbria, l'Adi-su, nonché per gli edifici adibiti ad alloggi per studenti universitari, sono stati affidati a partire dal primo marzo 1997, in forma continuativa, al-la Comunità Montana-Associazione dei Comuni Trasimeno Medio Tevere, mediante apposite convenzioni. Relativamente al triennio 2009-2011 – continua Monni -, con scadenza fissata al 31 dicembre 2011, l’Agenzia ha espresso la vo-lontà di revisionare l’accordo convenzionale at-tualmente in essere al fine di adeguarlo alle mu-tate esigenze dei soggetti contraenti, ridetermi-nando, in particolare, l’importo annuale da corri-spondere alla Comunità montana in 2 milioni 50 mila euro . Quindi, con decreto dell’amministratore unico dell’Agenzia del 30 giugno 2011 si procede alla stipula del nuovo ac-cordo convenzionale per il triennio 2011-2014 tra Adisu e Comunità Montana, stabilendo, tra l’altro, che la somma di euro 1milione 25mila eu-ro relativa al periodo di competenza per l’esercizio 2011 troverà copertura nel Bilancio di previsione 2011”.

Per Monni, come sottolinea nella sua interroga-zione “in un momento come questo, di gravi ri-strettezze economiche e finanziarie, per i servizi relativi alla convenzione si stabiliscono forti mo-dificazioni in aumento dell’importo da corrispon-dere alla Comunità montana, ben oltre la misura delle variazioni accertate dall’Istat, sull’indice na-zionale dei prezzi al consumo. Inoltre, nella con-venzione si stabilisce che l’Agenzia corrisponde-rà alla Comunità Montana eventuali altri oneri aggiuntivi relativi ad ulteriori attività e/o assun-zioni di personale, e che il corrispettivo annuo previsto potrà subire revisioni al rialzo anche in corso d’opera”.

Secondo Monni “l’adozione di misure di conteni-mento della spesa e riduzione del debito pubblico dovrebbero coinvolgere gli Enti e le Agenzie

re-gionali a tutti i livelli, garantendo misure di mag-gior rigore ed efficienza, e liberando risorse per perseguire con maggior efficacia la tutela dell’interesse pubblico che la legge gli affida. Al contempo – conclude Monni – sono preoccupanti gli annunci di restrizione delle agevolazioni eco-nomiche erogate dall’Agenzia, quali borse di stu-dio, facilitazioni ed altri servizi che coinvolgono direttamente gli studenti ed il diritto allo studio”.

ISRIM: AUDIZIONE DEI RAPPRESENTANTI DELL'ISTITUTO TERNANO E DI SVILUP-PUMBRIA IN SECONDA COMMISSIONE – LA PROSSIMA SETTIMANA LA NOMINA DEL-L'AMMINISTRATORE UNICO

Perugia, 14 settembre 2011 - “Riflettiamo sul pregresso, ma dobbiamo soprattutto ragionare su un futuro da ridisegnare che possa garantire il mantenimento dell'Isrim, un Istituto che fa ricer-ca, utile ed importantissimo per i servizi che può offrire, a costo reale, alle nostre imprese”. È quanto ha sottolineato il direttore di Sviluppum-bria, Vinicio Bottacchiari nel corso dell'audizione di stamani in Seconda Commissione, convocata dal presidente Gianfranco Chiacchieroni per approfondire la conoscenza sullo stato dell'Isrim (Istituto superiore di ricerca e formazione sui materiali speciali) a cui hanno partecipato il vice-presidente dell'Istituto, Paolo Boccanera insieme al direttore generale Daniela Rossi.

Dopo aver accantonato l'ipotesi della messa in liquidazione dell'Istituto grazie a nuove commes-se da parte di soggetti pubblici e privati, è stata convocata per la prossima settimana l'Assemblea dei soci chiamata a nominare l'amministratore unico che avrà il compito di definire la compagi-ne societaria, oltre quello di redigere un nuovo piano industriale.

L'Isrim, che ha un mercato per il 40 per cento regionale, 60 per cento extraregionale - è stato spiegato nel corso dell'audizione -, nasce con una logica funzionale legata all'utilizzo di risorse comunitarie, in sostanza un centro ricerche al servizio degli interessi del territorio.

“L'Isrim – ha detto Rossi - svolge attività di ri-cerca applicata, si tratta di una struttura che o-pera a metà strada tra Università e imprese. L'o-biettivo è quello di avvicinare sempre più l'attivi-tà scientifica al mondo industriale. L'attivil'attivi-tà ine-rente i servizi per piccole e medie imprese copre il 50 per cento del fabbisogno finanziario dell'Isti-tuto”.

L'Isrim ha 30 dipendenti dei quali 26 laureati (di cui 25 ricercatori) e 4 amministrativi. L'attuale compagine societaria è composta da 30 soci di cui 20 con “quote significative”, 10 con “quote marginali (Enti e Istituti)”. La proprietà è al 65 per cento dei privati, 35 per cento pubblica.

Raffaele Nevi (capogruppo PdL) promotore del-l'audizione, a margine dell'incontro ha detto che

“siamo di fronte ad una realtà che va ristruttura-ta e riorganizzaristruttura-ta. Un realtà imporristruttura-tante che me-rita di essere seguita attentamente,

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gnandola verso fette consistenti di mercato. Au-spichiamo che la Regione segua questo percorso anche per salvaguardare i dipendenti dell'Istitu-to, personale qualificato con esperienza nel set-tore della ricerca, dell'innovazione. Attraverso Sviluppumbria – ha concluso - la Regione sta mettendo in atto un percorso per utile per defini-re meglio la mission, il piano industriale e per al-largare la compagine sociale, fattore necessario per garantire il futuro dell'Istituto”.

Gianfranco Chiacchieroni (Pd – presidente Se-conda Commissione ): “Bene l'impegno di Svi-luppumbria che, per conto della Regione sta ac-compagnando la ristrutturazione dell'Isrim so-prattutto nell'ampliamento dell'assetto societario, attraverso nuovi soci rivendendo al contempo il ruolo e gli impegni di coloro che rimarranno. È necessaria la definizione delle aree di business.

Importante – ha sottolineato - è la concertazione (richiamata nel corso dell'audizione dal consiglie-re del Pd, Lamberto Bottini) della filiera dei poli di innovazione che può diventare uno scenario fondamentale per la ristrutturazione di Istituto”.

UNIVERSITÀ DI PERUGIA: “IL NUOVO STA-TUTO CANCELLA L'ESPERIENZA DEL POLO TERNANO, RETTORE BISTONI PIÙ RESTRIT-TIVO DELLA GELMINI SUI DIPARTIMENTI” - STUFARA (PRC-FDS) FA APPELLO ALLA GIUNTA PER CAMBIARE

Perugia, 16 settembre 2011 – Se lo Statuto ap-pena riformulato della Università di Perugia man-tiene il numero minimo di cinquanta docenti per ogni dipartimento vuol dire che di fatto si intende cancellare l'esperienza del Polo universitario ter-nano nello specifico le facoltà di Ingegneria, Eco-nomia e Medicina.

Lo afferma il capogruppo di Prc-Fds Damiano Stufara che chiede di cambiare la bozza di sta-tuto che fra l'altro non contiene non contiene la dizione “multicampus” per evitare che l'esperien-za ternana venga cancellata con un semplice tratto di penna.

Stufara si rivolge al rettore Bistoni, “dimostratosi più realista del re”, sottolineando che le sue pa-role non lo convinsero già in occasione del Con-vegno “Il futuro dell'Università in Umbria”, tenu-tosi al Gazzoli, quando fece riferimento a piatta-forme tecnologiche policentriche, senza declinare i contenuti, e il mantenimento della struttura formativa dei dipartimenti, odorava di formula dietro la quale si nascondeva il nulla”.

Non si può prendere tempo per disegnare altri scenari, aggiunge Stufara, ricordando allo stesso rettore e al Senato Accademico che “l'Università degli Studi di Perugia si è retta in questi anni an-che grazie all'aumento di immatricolazioni an-che hanno registrato le Università di Terni e di Narni, dimostrando la capacità di attrazione di queste facoltà”.

Su questa vicenda, precisa ancora Stufara, “il Gruppo del Prc – Fds torna a chiedere un mag-gior protagonismo della Giunta regionale affinché

venga modificato lo Statuto, ricordando che la Presidente Marini si era impegnata, nello stesso convegno, a far insediare a Terni almeno tre di-partimenti.

L'Università, per il territorio ternano e narnese, è strategica. L'alta formazione e gli spin-off che l'università può attivare - evidenzia ancora Stu-fara - permetterebbero al tessuto produttivo di ridefinire un nuovo modello di sviluppo basato sulla ricerca e l'innovazione di servizi e prodotti, mettendolo nelle condizioni migliori per superare l'attuale crisi. Per questo il gruppo consiliare del PRC – FdS avvierà tutto ciò che è in proprio po-tere a questo fine, creando strategie condivise con Comune e Provincia, appoggiando le iniziati-ve che si metteranno in campo per ottenere la modifica dello Statuto”.

UNIVERSITÀ DI PERUGIA: “IL RAFFORZA-MENTO DELL'UNIVERSITÀ DELL'UMBRIA NON DEVE CANCELLARE SPECIFICITÀ, COMPETENZE E PROFESSIONALITÀ DEL PO-LO TERNANO” – NOTA DEL PRESIDENTE BREGA

Perugia, 16 settembre 2011 - “Il rafforzamento dell'Università dell'Umbria non può passare at-traverso la cancellazione dell'esperienza del polo ternano”. Così il presidente del Consiglio regiona-le, Eros Brega che interviene sulle polemiche sollevate dalla presentazione della bozza di Sta-tuto dell'Ateneo.

“Se si vuole continuare a difendere il ruolo, l'au-torevolezza e l'importanza dell'Università degli Studi per l'intera regione – spiega Brega – occor-re consideraoccor-re il sistema nel suo complesso. Non ha senso parlare dell'Ateneo di Perugia e cancel-lare di colpo l'esperienza, la specificità, le com-petenze e professionalità del polo Ternano. In un momento di grande sofferenza dell'università, anche a livello nazionale, non lavorare a un pro-getto unitario per il rilancio dell'esperienza um-bra sarebbe miope e controproducente per la stessa sopravvivenza dell'Ateneo umbro. Ragio-nare, invece, in termini unitari – aggiunge il pre-sidente del Consiglio regionale - difendendo le eccellenze e gli investimenti fatti in questi anni, all'interno di un progetto nel quale trovino spazio sia le facoltà tradizionali che le eccellenze locali, significa dare nuove prospettive e rilancio all'U-niversità dell'Umbria e anche al tessuto economi-co regionale”.

“Per questo – conclude Brega – è importante che, pur nel rispetto delle singole prerogative, le istituzioni, in primis la Regione, mettano in cam-po ogni iniziativa utile e sostenere il sistema uni-versitario umbro nel suo complesso”.

POLO UNIVERSITARIO TERNI: “LO STATUTO NON PUÒ IGNORARE IL RADICAMENTO DELL'ATENEO E GLI IMPEGNI ASSUNTI NE-GLI ANNI” - COMUNICAZIONE DELLA PRE-SIDENTE MARINI; IN AULA GLI

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STRATORI DI TERNI, RICEVUTI DAL PRESI-DENTE EROS BREGA

Perugia, 20 settembre 2011 – Pur nella rigorosa autonomia che la legge riconosce alle università italiane, anche in tema di modifiche statutarie imposte dalla riforma Gelmini (legge 240 del 2010) ritengo che la Regione, il Consiglio regio-nale e gli enti locali umbri possano aprire un di-battito sulle scelte della dirigenza dell'Università, invitandola a tenere conto di come l'Ateneo si sia radicato nel territorio regionale ed abbia consoli-dato rapporti di reciproca collaborazione e di im-pegni finanziari con gli enti locali umbri.

Lo ha detto a Palazzo Cesaroni la presidente del-la Giunta regionale Catiuscia Marini in una co-municazione all'Aula nella quale ha sottolineato in particolare le giuste preoccupazioni della città di Terni e delle sue istituzioni, rispetto alle ipote-si di modifica dello statuto dell'Ateneo.

La Marini che ha salutato i rappresentanti delle i-stituzioni ternane, intervenuti ai lavori dell'Aula proprio per evidenziare i timori sul futuro del Polo didattico e scientifico di Terni, ha detto di essere già intervenuta su questo tema nei confronti del Rettore e di volerlo fare di nuovo con il supporto del Consiglio regionale e delle istituzioni locali.

“Fino ad oggi - ha osservato Marini - c'è stata ampia collaborazione e un conseguente impegno di risorse equamente distribuite fra enti locali ed Università. Si tratta dunque di valutare il ricono-scimento formale nello statuto dell'Ateneo della attuale organizzazione del Polo ternano, frutto di un accordo nazionale confermato appena un an-no fa. E' infatti importante capire – ha aggiunto - le reali potenzialità di crescita dei dipartimenti e dello stesso Polo ternano e ricordare che fra Re-gione, Aziende sanitarie e Università c'è una pre-intesa che prevede la prossima apertura a Terni della Facoltà di medicina.

E' perciò doveroso, ha aggiunto, confermare le sedi universitarie di Terni e i poli decentrati, sen-za prefigurare organizsen-zazioni future, per ora non previste nella bozza di statuito ma rimesso ai successivi regolamenti di ateneo.

Dopo aver ribadito l'intenzione di confermare al Rettore, con il supporto dell'intero Consiglio re-gionale, valutazioni e suggerimenti giù fatti nei giorni scorsi, la presidente Marini ha così conclu-so. “Se è giusto perseguire parametri più rigorosi e selettivi sul fronte della spesa sostenuta dagli atenei, spiace che obiettivi di questo genere pos-sano generare atteggiamenti fortemente precau-zionali”.

Subito dopo la comunicazione il presidente del Consiglio Eros Brega ha incontrato i rappresen-tanti del Comune di Terni insieme ai capigruppo di Palazzo Cesaroni.

A nome di tutti i gruppi politici dell'Assemblea ternana e dell'assessore comunale all'Università, Sandro Piermatti, il presidente del Consiglio co-munale ternano, Giorgio Finocchio ha posto il problema della Salvaguardia e sviluppo del polo universitario di Terni, ribadendo l'importanza del mantenimento del decentramento universitario

per la stessa economia del territorio ternano. “I risultati raggiunti negli ultimi dieci anni – ha det-to – sono oggettivamente positivi da ogni pundet-to di vista. Oggi, il Polo ternano può contare sul 20 per cento del monte iscritti all'Università di Peru-gia. Chiediamo che la presenza dell'Università a Terni venga riconosciuta all'interno dello Statuto.

Il nostro territorio può e deve contribuire allo sviluppo complessivo dell'Università”.

Al termine del breve incontro Il presidente Eros Brega ha assicurato la massima considerazione della vicenda da parte dell'Assemblea regionale, anticipando ai rappresentanti istituzionali presen-ti la volontà di fissare un ulteriore incontro a Pa-lazzo Cesaroni, per valutare in modo ancor più approfondito l'intera vicenda.

POLO UNIVERSITARIO TERNI: “RICONO-SCERE IL RUOLO DEL POLO TERNANO, CO-ME DEFINITO CON MINISTERO, REGIONE ED ENTI LOCALI” - APPROVATO DOCUMEN-TO UNANIME

Perugia, 19 settembre 2011 – Sulla vicenda del Polo universitario di Terni, oggetto di una comu-nicazione fatta stamattina dalla presidente Catiu-scia Marini e che ha fatto registrare una

Perugia, 19 settembre 2011 – Sulla vicenda del Polo universitario di Terni, oggetto di una comu-nicazione fatta stamattina dalla presidente Catiu-scia Marini e che ha fatto registrare una

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