DIMENSIONAMENTO SCOLASTICO: “L'ISTI-TUTO MATTEO GATTAPONE DI GUBBIO DE-VE RESTARE AUTONOMO” - NOTA DI GO-RACCI (CU)
Orfeo Goracci, Consigliere regionale Comunista Umbro, interviene in merito all'Istituto Matteo Gattapone di Gubbio, chiedendo che esso resti autonomo e non venga accorpato all'istituto
“Cassata”. Per Goracci l'accorpamento sarebbe una scelta “sbagliata, fortemente penalizzante non solo per una scuola ma per l'intera comunità eugubina e per tanti comuni limitrofi”.
Perugia, 23 ottobre 2013 - “L'ipotesi di accorpa-mento (i polemici potrebbero dire annessione) dell'Istituto Matteo Gattapone all'Istituto 'Cassa-ta', nella città di Gubbio è da ritenere sbagliata, fortemente penalizzante non solo per una scuola ma per l'intera comunità eugubina e per tanti comuni limitrofi”. Lo afferma il consigliere regio-nale Orfeo Goracci (Comunista umbro), spiegan-do che “le istituzioni comunali, provinciali e re-gionale si stanno confrontando in questi giorni per poi decidere quale sarà l'organizzazione sco-lastica nella Regione Umbria”. E sarebbe in di-scussione, “con una proposta formalizzata e por-tata ai tavoli di confronto da parte dell'Assessore all'Istruzione della Provincia di Perugia”, proprio l'accorpamento dei due istituti. Per Goracci “i tagli che i governi di centro destra, di centro sinistra e 'dell'ammucchiata' hanno apportato alla scuola pubblica sono stati devastanti. Si so-no trovati e si trovaso-no milioni e milioni di euro per sostenere scuole private e confessionali ma non si trovano fondi per mantenere le scuole pubbliche. La Regione Umbria disporrà di 140 autonomie e quindi di 140 dirigenze. È noto al mondo che Gubbio è il comune medio/grande dell'Umbria più emarginato e meno dotato di infrastrutture viarie. Nonostante ciò il Gattapone è un riferimento importante per centinaia e cen-tinaia di studenti, famiglie e comuni della fascia appenninica umbra e anche per comuni marchi-giani come Cagli e Cantiano. Sul piano della ra-zionalizzazione e della soppressione di istituti autonomi negli ultimi anni Gubbio ha già dato molto: basti ricordare l'Istituto professionale e l'Istituto d'Arte”. Il consigliere regionale sottoli-nea che “da oltre mezzo secolo il 'Gattapone' è radicato in maniera profonda e proficua nel terri-torio. Gli studenti che sono usciti da quella scuo-la hanno trovato più facilmente sbocco scuo-lavorativo di chi proveniva da altri istituti. E' evidente che l'eventuale accorpamento del 'Gattapone' al 'Cassata' danneggerebbe in maniera pesante la qualità dell'offerta formativa e tenderebbe inevi-tabilmente a far scomparire il ruolo che il 'Gatta-pone' ha svolto. Il numero degli iscritti alle prime classi, nonostante la devastante e liceizzante riforma Gelmini, è stato in crescita. Siamo vicini alla soglia minima dei 400 iscritti. Gubbio e i comuni di riferimento sono tutti montani. Per una realtà come quella eugubina, con le caratte-ristiche e le specificità che tutti possono
riscon-trare, sembra assolutamente fuori luogo ipotizza-re un istituto con 1200/300 iscritti”. Per Orfeo Goracci si rischia di passare da "piccolo è bello e meglio all'abnorme più insostenibile. Nell'incon-tro partecipativo anche l'assessore provinciale non ha potuto non riconoscere che un eventuale accorpamento potrebbe comportare tra docenti e (soprattutto) personale non docente la perdita di 10/15 posti di lavoro: numeri che, in una realtà come quella eugubina, significano la chiusura di una piccola/media impresa. Genitori, studenti, docenti, e non docenti, e parliamo di centinaia di persone, si sono inequivocabilmente pronunciati in merito e io non posso che fare completamente mia la parte finale delle considerazioni espresse dal collegio dei docenti il 15 ottobre scorso, dove si 'delibera di chiedere che l'Istituto Matteo Gat-tapone rimanga autonomo e che sia sede di una propria dirigenza scolastica e una propria diri-genza amministrativa, senza essere accorpato o fuso con altre istituzioni scolastiche'. L'assenza della guida politico/istituzionale di fatto da due anni e mezzo (il governo Guerrini ha prodotto solo danni e ora tutti se ne ne accorgono) non deve penalizzare ulteriormente Gubbio e il suo comprensorio. Gubbio sta solo perdendo in tutti i campi, salviamo il salvabile visto che si tratta non di una cosa impossibile, ma solo di mera volontà politica”.
ALIMENTAZIONE: “LA REGIONE ELABORI LINEE GUIDA PER REFEZIONE SCOLASTICA, COLMANDO UN VUOTO NON PIU' TOLLERA-BILE” - NOTA DI DOTTORINI (IDV)
Oliviero Dottorini, consigliere regionale Idv, an-nuncia di aver presentato un’interrogazione alla Giunta per conoscere tempi e modalità di elabo-razione delle linee guida per la refezione scolasti-ca in fase di elaborazione da parte della Asl1. Per Dottorini “un'alimentazione sana, biologica e a chilometri zero deve essere al centro di qualsiasi intervento. Ancora troppo diffusi l'usa e getta e pratiche altamente diseducative”.
Perugia, 23 ottobre 2013 - “E' giunto il momento che anche l'Umbria si doti di linee guida regionali per la refezione scolastica, dettando linee di indi-rizzo uniformi e colmando un vuoto non più tolle-rabile. Si tratta di una realtà in cui ad esperienze virtuose si affiancano sacche di vera e propria arretratezza”. Così Oliviero Dottorini, capogruppo Idv in Consiglio regionale, che annuncia di aver presentato un’interrogazione alla Giunta regiona-le per conoscere tempi e modalità di elaborazio-ne delle lielaborazio-nee guida per la refezioelaborazio-ne scolastica in fase di elaborazione da parte della Asl1. Secondo Dottorini - che nella nota fa riferimento anche alla sua carica di presidente dell'associazione
“Umbria migliore” - “dare impulso ad un'alimen-tazione sana, biologica e a km zero deve essere al centro di qualsiasi intervento che punti a crea-re un'uniformità nelle linee di intervento crea- regiona-li. Per non parlare di pratiche altamente
disedu-Istruzione/formazione
cative, come stoviglie in plastica o usa e getta, che ancora la fanno da padrone in gran parte delle mense scolastiche. E' importante che le linee guida siano il frutto di un percorso collegia-le e condiviso che sappia coinvolgere tutti gli attori interessati e che sia sintesi di sensibilità e competenze più ampie possibili”. “Nonostante sia sempre più acuta la sensibilità di gruppi e comi-tati di genitori che si mobilitano su questa tema-tica – prosegue Dottorini – la realtà della refe-zione scolastica in Umbria non dispone ancora di una mappa completa e aggiornata sulla consi-stenza delle strutture, delle risorse, delle meto-dologie organizzative. Tutto ciò nonostante si tratti di una funzione centrale, sia da un punto di vista nutrizionale che educativo, per una crescita sana ed equilibrata di bambine e bambini. Eppu-re in un settoEppu-re di tale importanza disporEppu-re di linee guida significa avere uno strumento in più per promuovere comportamenti alimentari cor-retti fin dalla prima infanzia. Per far fronte all'e-sigenza di favorire corrette abitudini alimentari nel 2010 il ministero della Salute ha emanato le linee guida nazionali per la ristorazione scolasti-ca, affermando con forza che una sana e corretta alimentazione è uno dei diritti fondamentali per il raggiungimento del miglior stato di salute otteni-bile, in particolare nei primi anni di vita. A segui-to delle linee emanate dal ministero – spiega il consigliere - molte regioni italiane hanno legife-rato sulla materia o hanno adeguato le disposi-zioni già esistenti. Non l'Umbria, che oggi è chiamata a colmare un vuoto importante, consi-derando anche il fatto che la refezione scolastica assume un ruolo di primo piano anche come momento educativo volto a ridurre le disugua-glianze sociali, a tutelare l’ambiente e la salute umana”. “Le linee guida – conclude Oliviero Dot-torini - andranno ad incidere direttamente sulla salute dei minori e quello del pasto a scuola è un momento fortemente socializzante ed educativo, che vede coinvolti in maniera diretta una molte-plicità di soggetti: gli enti locali, i gestori del ser-vizio, le Asl, le istituzioni scolastiche, gli inse-gnanti, i genitori e i bambini. Per questo nulla può essere lasciato al caso o alla improvvisazio-ne. Il coinvolgimento di tutti gli attori interessati è fondamentale”.
UNIVERSITÀ DI PERUGIA: GLI AUGURI DEL PRESIDENTE BREGA AL NEO RETTORE FRANCO MORICONI
Perugia, 25 ottobre 2013 - “Esprimo a nome mio e dell'Assemblea legislativa le più vive congratu-lazioni al professor Franco Moriconi per la sua elezione a Rettore dell'Università degli Studi di Perugia”. Così il presidente del Consiglio regiona-le, Eros Brega che esprime al neo eletto l'auspi-cio che l'Ateneo umbro “conquisti una sempre più qualificata e forte presenza nel panorama formativo nazionale”. “L'Università di Perugia – spiega Brega – per storia e tradizione è conside-rata da sempre uno dei centri d'eccellenza a
li-vello nazionale, ma il momento difficile che vivo-no le istituzioni universitarie e la richiesta di gio-vani sempre più qualificati, richiedono anche all'Ateneo umbro di affrontare la sfida dei tempi.
Una sfida che potrà essere vinta solo se si sa-pranno mettere a sistema le esperienze impor-tanti dell'Università di Perugia e del Polo univer-sitario ternano, se si sapranno valorizzare i rela-tivi ambiti ed esaltarne le sinergie”. Il presidente Brega ringrazia, infine, il professor Francesco Bistoni, per il lavoro svolto nei 13 anni alla guida dell'Ateneo di Perugia e rinnova al neo eletto Moriconi la “disponibilità del Consiglio regionale acollaborare con l'Ateneo perugino alle iniziative che si vorranno intraprendere insieme”. Port/Mdl
DISPERSIONE SCOLASTICA: AVVIATA L'I-STRUTTORIA SUL DISEGNO DI LEGGE CHE DISCIPLINA IL SISTEMA REGIONALE DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIO-NALE – AUDIZIONE ASSESSORE CASCIARI IN TERZA COMMISSIONE
Nuovi percorsi triennali nella formazione profes-sionale: l'assessore all'istruzione Carla Casciari ha illustrato stamani in Terza commissione un disegno di legge della Giunta che prevede, dopo un primo anno di istruzione superiore negli Isti-tuti professionali statali, la possibilità di scegliere se continuare dentro l'Istituto oppure proseguire la propria formazione trascorrendo i successivi due anni nella Agenzie formative regionali accre-ditate. L'atto punta a contrastare la dispersione scolastica e a dare pari dignità ai canali dell'i-struzione e della formazione.
Perugia, 29 ottobre 2013 – L'assessore Carla Casciari ha illustrato in Terza Commissione il disegno di legge della Giunta “Disciplina del si-stema regionale di Istruzione e Formazione pro-fessionale”, che punta a contrastare la dispersio-ne scolastica, in Umbria “comunque la più bassa d'Italia”, e a dare pari dignità ai canali dell'istru-zione e della formadell'istru-zione. “Una proposta legislati-va in favore degli istituti professionali – ha spie-gato l'assessore – cui la riforma Gelmini aveva tolto la possibilità di rilasciare qualifiche triennali, se non con l'intervento delle Regioni. Si prevede quindi un percorso triennale per una offerta for-mativa rivolta ai ragazzi che si iscrivono al primo anno degli Istituti professionali, in regime di sus-sidiarietà ed in integrazione con le Agenzie for-mative, fortemente orientato ad acquisire com-petenze tecnico-professionali coerenti con la qualifica da conseguire. Successivamente po-tranno scegliere se continuare a frequentare il canale dell'istruzione dentro gli istituti oppure proseguire fino a completare il triennio con due anni nelle Agenzie formative, ovviamente accre-ditate, cioè in possesso dei requisiti per la realiz-zazione dell'obbligo di istruzione. Dopo il trien-nio, nulla osta al proseguimento degli studi con l'iscrizione al quarto anno. Anche studenti boc-ciati al primo anno di liceo potranno essere
inse-Istruzione/formazione
riti nel percorso formativo. Un modello – ha con-cluso Casciari – che si propone di valorizzare il rapporto tra istruzione, cultura del lavoro e cul-tura professionale, rivolto a giovani usciti dalla scuola media e a forte rischio di dispersione sco-lastica”. Il disegno di legge è frutto dell'attività di un gruppo di lavoro costituito da rappresentanti del Servizio regionale competente, delle Provin-ce, dell'Ufficio scolastico regionale e delle Agen-zie formative accreditate. La Giunta ha già svolto una consultazione concertativa. Con l'audizione di oggi inizia anche l'iter in Commissione. Il pre-sidente Buconi ha dato mandato agli uffici di avviare l'istruttoria sul testo.