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L'accessibilità ai servizi. Il caso dei comuni abruzzesi

Nel documento Ambiti e sistemi territoriali (pagine 50-56)

Si propongono in questo paragrafo le procedure d’indagine su un tema, quello dell’accessibilità ai servizi (sul quale si tornerà nel seguito), effettivamente seguite in un caso concreto del quale lo scrivente è stato coinvolto unitamente ad altri ricercatori (AA. VV., contributo GRISS, in corso di stampa).

La ricerca è stata svolta per fasi successive delle quali si riassumono i momenti più significativi da un punto di vista metodologico.

1. La fase preliminare - La procedura d’indagine si avvale, come strumento

principale di analisi, del raggio esploratore – al fine di quantificare la distanza minima che deve essere percorsa dai consumatori, residenti in un dato capoluogo comunale, per accedere ai servizi di un prefissato insieme – e come metodo dell’iterazione onde pervenire alla definizione di un quadro omogeneo di informazioni per tutta l’area di studio. Conseguenza di rilievo è l’elevata numerosità degli insiemi territoriali, ben otto, se

si considerano anche i sistemi territoriali minimi, quelli costituiti dal solo comune centrale. Infatti, l’accessibilità ai servizi è stata graduata in 8 tipi, in relazione a una soglia, costante, costituita dal 90% dei servizi e, precisamente: tipo 1, nel comune; tipo 2, entro 5 km; tipo 3, entro10 km; tipo 4, entro 15 km; tipo 5, entro 20 km; tipo 6, entro 25 km; tipo 7, entro 30 km; tipo 8, oltre 30 km.

In merito si precisa che, pur essendo il tema centrale della ricerca improntato a investigare il grado di accessibilità ai servizi e di nodalità, in relazione alla situazione propria della regione Abruzzo, lo studio ha preso in considerazione un’area più vasta, composta dai comuni delle regioni limitrofe11.

In questa fase sono state considerate tutti le attività economiche di servizio economiche (o ATECO), individuate con codici a 3 cifre dal censimento ISTAT dell’industria e dei servizi 1991, raggruppate per sezioni.

2. La fase intermedia. Il paniere dei servizi è stato ridotto a 53 attività

economiche – al fine di eliminare i servizi del tutto banali o ritenuti poco significativi, in quanto eccessivamente dipendenti dall'assetto infrastrutturale nazionale (comparto dei trasporti) – che sono stati riclassificate in 3 comparti parzialmente sovrapposti: 32 appartenenti ai servizi alle imprese; 44 ai servizi metropolitani; 6 a altri servizi indicativi

della qualità urbana, oltre a un comparto riepilogativo del terziario per il complesso dei

servizi considerati.

Le attività selezionate (prospetto 9), osservate sul complesso dei comuni che costituiscono l’area di studio, hanno permesso la costruzione di una matrice dicotomica

oggetti-caratteri che registra la presenza (1) o l’assenza (0) dei servizi nei comuni; questa

matrice costituisce una delle due matrici di base.

Prospetto 9 L'insieme dei servizi presi in considerazione per l'analisi dell'accessibilità.

A = Servizi imprese; B = Servizi d'interesse metropolitano; C = Altri servizi indicativi della qualità urbana; D = Servizi in complesso

Elenco e codici delle Attività economiche A B C D

51.1 intermediari del commercio x x _ x 51.2 commercio all'ingrosso di materie prime agricole e di animali vivi x x _ x 51.3 commercio all'ingrosso di prodotti alimentari, bevande e tabacco x x _ x 51.4 commercio all'ingrosso di altri beni di consumo finale x x _ x 51.5 commercio all'ingrosso di prodotti intermedi non agricoli, di rottami e cascami x x _ x 51.6 commercio all'ingrosso di macchinari e attrezzature x x _ x 51.7 commercio all'ingrosso di altri prodotti x x _ x 52.3 commercio al dettaglio di prodotti farmaceutici, medicali, di cosmetici e di articoli di

profumeria

_ _ x x 55.5 mense e fornitura di pasti preparati _ _ x x

11 La necessità di considerare nello studio un’area molto estesa è conseguenza della permeabilità delle perimetrazioni amministrative a flussi di domanda per tutti i servizi offerti in regime di mercato, nonché dell’esigenza di assicurare a ciascuna iterazione la presenza per ciascun servizio di almeno un comune in cui lo stesso sia presente.

63.1 movimentazione merci e magazzinaggio x _ _ x 63.2 altre attività connesse ai trasporti x _ _ x 63.3 attività delle agenzie di viaggio e degli operatori turistici; attività di assistenza turistica

n.c.a. _ _ x x 63.4 attività delle altre agenzie di trasporto x _ _ x 64.2 telecomunicazioni _ _ x x 65.1 intermediazione monetaria _ x _ x 65.2 altre intermediazioni finanziarie _ x _ x 66.0 assicurazioni e fondi pensione, escluse le assicurazioni sociali obbligatorie _ x _ x 67.1 attività ausiliarie della intermediazione finanziaria, escluse le assicurazioni e i fondi

pensione

x x _ x 67.2 attività ausiliarie delle assicurazioni e dei fondi pensioni _ x _ x 70.1 attività immobiliari su beni propri _ x _ x 70.2 locazione di beni immobili propri e sublocazione _ x _ x 70.3 attività immobiliare per conto terzi _ x _ x 71.1 noleggio di autovetture x x _ x 71.2 noleggio di altri mezzi di trasporto x x _ x 71.3 noleggio di altri macchinari ed attrezzature x x _ x 71.4 noleggio di beni per uso personale e domestico n.c.a. _ x _ x 72.1 consulenza per installazione di elaboratori elettronici x x _ x 72.2 fornitura di software e consulenza in materia di informatica x x _ x 72.3 elaborazione elettronica dei dati x x _ x 72.4 attività delle banche di dati x x _ x 72.5 manutenzione e riparazione di macchine per ufficio e di elaboratori elettronici x x _ x 72.6 altre attività connesse all'informatica x x _ x 73.1 ricerca e sviluppo sperimentale nel campo delle scienze naturali e dell'ingegneria x x _ x 73.2 ricerca e sviluppo sperimentale nel campo delle scienze sociali e umanistiche x x _ x 74.1 attività legali, contabilità, tenuta di libri contabili; consulenza in materia fiscale; studi di

mercato e sondaggi di opinione; consulenza commerciale e di gestione; holding x x _ x 74.2 attività in materia di architettura, di ingegneria ed altre attività tecniche x x _ x 74.3 collaudi e analisi tecniche x x _ x 74.4 pubblicità x x _ x 74.5 servizi di ricerca , selezione e fornitura di personale x x _ x 74.6 servizi di investigazione e vigilanza x x _ x 74.7 servizi di pulizia e disinfestazione x x _ x 74.8 altre attività di tipo professionale ed imprenditoriale n.c.a. x x _ x 80.3 istruzione universitaria _ x _ x 80.4 istruzione per gli adulti ed altri servizi di istruzione _ x _ x 91.1 attività di organizzazioni economiche, di titolari di impresa, professionali x x _ x 91.2 attività dei sindacati di lavoratori dipendenti x x _ x 92.1 produzioni e distribuzioni cinematografiche e di video _ x _ x 92.2 attività radiotelevisive _ x _ x 92.3 altre attività dello spettacolo _ x _ x 92.4 attività delle agenzie di stampa _ x _ x 92.5 attività di biblioteche, archivi, musei ed altre attività culturali _ x _ x 92.6 attività sportive _ _ x x 92.7 altre attività ricreative _ _ x x

Circa la distanza geografica di tipo lineare tra i capoluoghi comunali, sono state determinate le distanze valutate in linea retta tra tutti i comuni oggetto dello studio. A tal proposito, la naturale configurazione geomorfologica dell’Italia centro-meridionale, in genere, e dell’Abruzzo, in particolare, se da una parte non ha permesso di apprezzare le distorsioni dalla rettilineità (esempio tipico l’effetto barriera del massiccio del Gran Sasso o l’effetto incanalamento dell’autostrada A25, conseguente al traforo), dall’altra non sembra modificare in maniera sostanziale il quadro d’assieme. Le distanze geografiche tra i comuni sono state inserite in una matrice quadrata simmetrica a diagonale nulla, che costituisce la seconda delle matrici di base utilizzate nell’analisi.

3. Computo dello sforzo massimo di accesso. L'indagine è stata condotta

individuando, per ciascuno dei servizi e per ciascun comune12, la distanza, espressa in chilometri, che gli abitanti dell’i-esimo comune devono percorrere per raggiungere il centro prossimo in cui il servizio è offerto. Qualora il servizio venisse offerto nel comune i-esimo la distanza dal servizio risulta nulla. Effettuate tutte le misure parziali, lo sforzo massimo di accesso è stato quantificato mediante la sommatoria (o, in alternativa) dalla media aritmetica delle distanze del comune i-esimo dall'insieme dei servizi considerati.

4. Computo dello sforzo minimo di accesso. Una nuova stima dell'accessibilità,

indicata come sforzo minimo di accesso, muove da una semplice considerazione: il comportamento dei consumatori tende a minimizzare i costi di accesso tramite la razionalizzazione delle scelte di acquisto. In altri termini, si ritiene che il valore complessivo di accessibilità territoriale debba tener conto dei fattori cumulativi di acquisizione dei servizi con la conseguenza, in situazioni ideali, di poter conteggiare una sola volta la distanza tra il comune X (origine), privo di un certo numero di servizi, ed il comune Y (in cui tali servizi sono disponibili).

Prospetto 10 Schema di computo dello sforzo minimo di accesso.

Servizio 1 Servizio 2 Servizio 3 Sforzo minimo di accesso Comune 1 A A A A Comune 2 E E F E+F Comune 3 L M N L+M+N

L’accessibilità globale misurata con questa procedura13 presenta dei risultati sovente molto diversi dai precedenti, in quanto si riduce sensibilmente in quei comuni che

12 Tutta la popolazione residente e tutti i servizi censiti in un dato comune sono stati attribuiti per intero al suo centro capoluogo, anche nel caso di aree qualificate da insediamento disperso o frazionato in più centri o nuclei.

13 Analiticamente si è proceduto conteggiando nella matrice originale delle dell’accessibilità territoriale i valori delle distanze, depurate dalle ripetizioni.

dispongono nel loro immediato intorno di altri, poco numerosi, ma in grado di soddisfare tutte le loro esigenze.

Una puntualizzazione importante: sforzo massimo e sforzo minimo di accesso corrispondono a situazioni estreme, ideali, che probabilmente non si verificano mai nei casi empirici, dei quali, però, si possono considerare come i limiti, rispettivamente, superiore e inferiore (seppure con distanze secondo linee rette).

Figura 17 Accessibilità ai servizi in complesso dai comuni abruzzesi.

5. Analisi della polarità. Per polarità si intende in questo contesto il numero di

volte per cui il comune j-esimo è polo di attrazione per i comuni limitrofi e per ciascuno dei servizi considerati. La definizione di polo d’attrazione deriva direttamente da quanto già svolto nelle analisi sull’accessibilità; infatti, in questa fase si è conteggiato il numero di volte che il comune j-esimo risulta luogo di “possibile” destinazione14 di un flusso che si origina in un comune i-esimo per la domanda di un servizio non presente in

14 Per il fatto che risulta il comune più vicino dotato del servizio in questione rispetto ad altro comune che di tale servizio è sprovvisto.

quest’ultimo comune. In sostanza questa analisi svolge un ruolo speculare rispetto all’analisi dell’accessibilità: infatti, mentre il valore medio di accessibilità si riferisce alla domanda di servizi, la polarità fa riferimento all’offerta potenziale dei servizi15.

15 0

Chilometri

30

Accessibilità per tutti i servizi

Minor sforzo in km 12 - 25 (4) 25 - 50 (4) 50 - 100 (11) 100 - 200 (68) 200 - 400 (162) 400 - 606 (56)

Figura 18 Sforzo minimo di accesso ai servizi in complesso dai comuni abruzzesi.

15 L’analisi della polarità ha riguardato un notevole numero di comuni: tutti quelli dell’Abruzzo (305) e i comuni 359) delle regioni limitrofe il cui capoluogo disti non più di 30 km in linea retta dal confine regionale abruzzese, per un totale di 664.

La rappresentazione cartografica risulta indispensabile per l’interpretazione dei risultati, in quanto essa consente di discriminare immediatamente i poli monocomunali, tali quando l’elevato grado di nodalità qualifica un comune circondato da altri con basso grado, dalle aree polarizzate; queste ultime sono caratterizzate dall’addensamento di comuni con elevato grado di polarizzazione che, il più delle volte, circondano una tessera centrale con grado apparentemente inferiore, ma ben dotato di servizi (caso esemplare: Pescara). In realtà, la tessera centrale è quasi sempre quella più importante dell’area urbana, ma il suo grado risulta attenuato dal fatto che per molti servizi è affiancato o sostituito da quelli della corona.

Figura 19 Grado di polarizzazione – Totale servizi.

Nel documento Ambiti e sistemi territoriali (pagine 50-56)

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