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Tra tutte le possibili trasformazioni di coordinate x → x0 che lasciano l’interval-lo ds2 = gµν(x)dxµdxν invariante ne esistono alcune che corrispondono ad una trasformazione di scala sulla metrica

gµν(x) → g0µν(x0) = Ω(x) gµν(x). (4.1) Tali mappe si chiamano conformi e, per definizione, preservano gli angoli tra i qua-drivettori. L’insieme di queste trasformazioni costituisce il gruppo conforme che contiene, come sottogruppo, il gruppo di Poincar´e. Infatti le traslazioni e le rota-zioni di Lorentz non cambiano la metrica e corrispondono al limite Ω(x) = 1. Altri

4.1 L’anomalia conforme 69 esempi di trasformazioni conformi sono dati dalle dilatazioni, dalle inversioni

xµ→ x= λxµ, xµ→ x = xµ

x2, (4.2)

e dalle trasformazioni conformi speciali che corrispondono a traslazioni precedute e seguite da un’inversione

xµ→ x = xµ+ aµx2

1 + 2a · x + a2x2. (4.3)

Una teoria di campo classica `e invariante conforme se `e possibile introdurre un ten-sore energia-impulso conservato, simmetrico e con traccia nulla. Ma come spesso accade le simmetrie classiche possono essere rotte dalle correzioni quantistiche e nel caso specifico parleremo di anomalia conforme. Inoltre poich´e in alcune teorie `e suf-ficiente richiedere la simmetria di Poicar´e e l’invarianza per dilatazioni per ottenere come conseguenza la simmetria sotto l’intero gruppo conforme, e in effetti questo

`e il caso per l’elettrodinamica, useremo equivalentemente le espressioni anomalia conforme e anomalia di traccia per indicare la rottura quantistica.

I 15 generatori del gruppo conforme possono essere espressi in funzione di un tensore energia-impulso Θµν ottenuto dal quello canonico Tµν imponendo la simmetria negli indici {µ, ν} e l’annullarsi della traccia. La possibilit`a di realizzare queste richieste `e intimamente legata alla simmetria conforme della teoria. A tale scopo consideriamo una generica lagrangiana L (Φ(x), ∂µΦ(x)) che dipende dal campo Φ(x) e dalle sue derivate prime. `E noto che l’invarianza dell’azione per traslazioni spazio-temporali implica che la corrente di Noether associata a tale simmetria sia conservata, nel caso particolare il tensore energia-impulso canonico deve avere divergenza nulla (avendo usato le equazioni del moto)

Tµν = ΠµνΦ − gµνL µTµν = 0, (4.4) dove Πµ`e definito da

Πµ= ∂L

∂∂µΦ. (4.5)

Invece la simmetria dell’azione per trasformazioni di Lorentz comporta la conserva-zione del tensore momento angolare generalizzato

Jµαβ = xαTµβ− xβTµα− ΠµΣαβΦ (4.6) dove Σ `e legato allo spin e dipende ovviamente dalla rappresentazione interna del campo. Dalla conservazione di Jµαβ `e evidente che il tensore energia-impulso cano-nico non gode di nessuna particolare simmetria nei suoi due indici, ad eccezione del

caso in cui il campo Φ sia scalare. Nonostante ci`o `e possibile aggiungere a T la diver-genza di un tensore a tre indici Bλµν, antisimmetrico nei primi due (Bλµν = −Bµλν), per costruire una nuova corrente conservata simmetrica

TBµν = Tµν+ ∂λBλµν TBµν = TBνµ µTBµν = 0, (4.7) dove B `e detto tensore di Belinfante ed `e dato da

Bλµν = 1 2

³

ΠλΣµνΦ − ΠµΣλνΦ − ΠνΣλµΦ

´

. (4.8)

Inoltre, con questa definizione, la densit`a di momento angolare assume la forma molto semplice

Jµαβ = xαTBµβ− xβTBµα. (4.9) Notiamo infine che la ridefinizione del tensore energia-impulso non si riflette sulle cariche che restano cosi immutate.

Ora consideriamo una trasformazione di scala xµ → λxµ con Φ(x) → λ−lΦ(λx) dove l `e la dimensione di scala del campo e coincide con la sua dimensione in mas-sa. L’azione risulta invariante se la lagrangiana trasforma come L → λ−dL dove d `e la dimensione dello spazio-tempo. Tale condizione si verifica solo se tutti gli accoppiamenti della teoria sono adimensionali e ci`o esclude anche termini di massa per i campi. In generale la variazione dell’azione per una trasformazione di scala infinitesima `e

δS = Z

ddx ² (−∂µDµ+ ∆D(x)) (4.10) dove abbiamo definito la corrente di Noether

Dµ= xνTµν+ l ΠµΦ (4.11)

e

D(x) = (l + 1) ∂L

∂∂µΦµΦ + l∂L

∂Φ − dL (4.12)

che si annulla se l’azione `e invariante per dilatazioni.

Infine possiamo considerare la variazione dell’azione sotto trasformazioni conformi speciali e infinitesime

δS = Z

ddx ² (−∂µKαµ+ 2xαD(x) + ∆αK(x)) (4.13)

4.1 L’anomalia conforme 71 con

Kαµ = (2xαxν− δναx2)Tµν+ 2xνΠµ(l gνα− Σνα)Φ (4.14) dove ∆D(x) `e stato gi`a definito nell’equazione (4.12) mentre

αK(x) = 2Πν(l gαν+ Σαν)Φ. (4.15) Se l’azione `e invariante per trasformazioni conformi speciali allora ∆D = 0 mentre

αK deve essere una quadridivergenza totale ∆αK(x) = 2∂νσαν. In tal caso la corrente di Noether `e

JKµα= Kαµ− 2σαµ. (4.16)

Se il campo Φ ha spin 1 o 1/2 si trova dal calcolo diretto che σαν = 0 e l’invarianza di scala, assieme a quella di Poincar´e, implica l’invarianza sotto tutto il gruppo confor-me. In questa situazione `e possibile ridefinire nuovamente il tensore energia-impulso per annullarne la traccia e preservare al tempo stesso l’equazione di conservazione e la sua simmetria

Θµν = TBµν+1

2λρXλρµν, (4.17)

con

µΘµν = 0 Θµν = Θνµ Θµµ= 0. (4.18) In modo particolare il tensore X deve soddisfare la condizione

gµνλρXλρµν = 2∂αλσαλ= −2gµνTBµν (4.19) che evidenzia come il tensore energia-impulso di Belinfante TBµν abbia gi`a traccia nulla nel caso particolare in cui σαλ sia identicamente nullo.

Infine riportiamo le correnti conservate associate all’invarianza per dilatazioni e trasformazioni conformi speciali in funzione del nuovo tensore energia-impulso Θµν

JDµ = xνΘµν JKµα= (2xνxα− x2gναµν. (4.20) In una teoria quantistica con una costante d’accoppiamento che varia con il para-metro di rinormalizzazione non `e possibile preservare contemporaneamente le tre propriet`a di Θµν qui elencate poich´e la procedura di regolarizzazione, bench´e non violi la simmetria di Poincar´e, introduce inevitabilmente una scala di massa µ che

rompe l’invarianza conforme. Quindi la teoria possiede un tensore energia-impulso conservato e simmetrico ma con una traccia diversa da zero. In conseguenza la cor-rente di Noether associata alle dilatazioni sviluppa un’anomalia e la sua equazione di conservazione `e modificata da un termine proporzionale alla funzione β che descrive l’evoluzione della costante d’accoppiamento g

µJDµ = gµνΘµν = β(g)

2g FµνFµν. (4.21)

La ridefinizione della teoria con l’introduzione della scala di rinormalizzazione µ `e in-dispensabile per controllare le divergenze ultraviolette che appaiono nell’espansione perturbativa. Questa procedura induce nella costante d’accoppiamento una dipen-denza dal parametro µ e quindi determina una funzione β(g) non nulla definita come

β(g) = dg

d ln µ. (4.22)

In generale tale funzione, calcolabile perturbativamente, pu`o anche annullarsi. Le regioni cinematiche in cui ci`o avviene sono dette finestre conformi. Queste sono estremamente importanti perch´e mostrano che in tali situazioni le correzioni quan-tistiche si annullano. `E questo il caso, ad esempio, di teorie contenenti un numero speciale di supersimmetrie.