Capitolo 1 - L’occupazione nell’industria e nei servizi
2.2 L’attività contrattuale
2.2.1 I principali contratti rinnovati nel biennio 2005-2006
L’attività contrattuale nel 2005 è stata poco intensa, con il rinnovo di 23 contratti nazionali
che coinvolgono circa 2,7 milioni di dipendenti pari, in termini di monte retributivo
contrattuale, al 25,3 per cento del totale preso a riferimento per il calcolo dell'indice generale.
Dei 23 contratti nazionali recepiti 11 riguardavano la parte normativa quadriennale e 12 il
secondo biennio economico. A livello settoriale, 4 appartengono all’industria, 15 ai servizi
destinabili alla vendita e 4 alla pubblica amministrazione.
Nel 2005 hanno trovato applicazione nel settore industriale i seguenti accordi:
alimentari, olearia e margariniera, tabacchi (monopoli) ed editoria giornali. Nel settore dei
servizi destinabili alla vendita sono stati rinnovati i contratti attività ferroviarie, trasporto
merci su strada, poste, servizi postali in appalto, servizi di magazzinaggio, servizi in
appalto dalle ferrovie, società e consorzi autostradali, servizi a terra aeroporti, servizi
portuali, credito (Abi), lavanderia e tintoria, servizi smaltimento rifiuti (imprese private e
municipalizzate), case di cura private e Rai. Nella pubblica amministrazione, sono stati
conclusi i rinnovi per il personale non docente dell’università (relativo al biennio
2002-2003), ministeri, scuola e vigili del fuoco (relativi al biennio 2004-2005); i dipendenti di
quest’ultimi tre accordi hanno tuttavia ricevuto i miglioramenti economici solamente a
partire dall’anno successivo.
Al termine del mese di dicembre 2005 erano scaduti e in attesa di rinnovo 18 accordi
collettivi nazionali, che rappresentavano il 30,4 per cento del monte retributivo contrattuale ed
erano relativi a circa 3,9 milioni di lavoratori dipendenti.
Il testo è a cura di Angela Golino (paragrafi 2.1 e 2.2), Francesco Barbalace (paragrafo 2.3.1), Laura Serbassi
(paragrafo 2.3.2)
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Prospetto 2.1 - Quadro riassuntivo della situazione contrattuale nel biennio 2005-2006 (a)
Contratti in vigore al
31 dicembre rinnovo al 31 dicembre Contratti in attesa di
Contratti recepiti nell’anno ATTIVITÀ ECONOMICHE Num. Inciden-ze% (b) Dipendenti (c) Num. Inciden-ze% (b) Dipendenti (c) Num. Inciden-ze% (b) Dipendenti (c) ANNO 2005 Agricoltura (b) 2 3,1 494 - - - - - -Industria 21 19,8 2.568 6 16,7 2.174 4 2,8 331
Industria in senso stretto 20 15,1 1.957 6 16,7 2.174 4 2,8 331
Edilizia 1 4,7 611 - - - - -
-Servizi destinabili alla vendita 29 31,8 3.743 5 3,4 450 15 11,8 1.150
Commercio, alberghi e pubblici esercizi 2 12,7 1.678 - - - - -
-Trasporti, comunicazioni e attività connesse 15 7,1 788 3 1,1 128 9 5,4 597
Credito e assicurazioni 4 5,3 399 - - - 1 4,6 349 Servizi privati 8 6,7 878 2 2,2 322 5 1,8 204 Pubblica amministrazione 6 15,0 1.567 7 10,3 1.259 4 10,7 1.191 TOTALE 58 69,6 8.372 18 30,4 3.882 23 25,3 2.673 ANNO 2006 Agricoltura (b) 2 3,1 494 - - - 1 2,9 473 Industria 20 34,9 4.573 7 1,6 169 17 32,1 4.249
Industria in senso stretto 19 30,2 3.961 7 1,6 169 16 27,4 3.638
Edilizia 1 4,7 611 - - - 1 4,7 611
Servizi destinabili alla vendita 20 21,2 2.596 14 14,0 1.597 6 2,8 318
Commercio, alberghi e pubblici esercizi 1 9,8 1.274 1 2,9 403 - -
-Trasporti, comunicazioni e attività connesse 13 5,9 634 5 2,3 281 5 2,7 306
Credito e assicurazioni 2 0,2 8 2 5,1 391 - -
-Servizi privati 4 5,3 679 6 3,6 521 1 0,1 12
Pubblica amministrazione - - - 13 25,3 2.826 7 10,3 1.259
TOTALE 42 59,1 7.662 34 40,9 4.592 31 48,1 6.298
(a) La somma per settore tra i contratti in vigore e quelli in attesa di rinnovo al 31 dicembre di ciascun anno consente di calcolare il numero degli accordi seguiti dalla rilevazione, il relativo numero dei dipendenti e l’incidenza del monte retributivo contrattuale sul totale economia.
(b) Incidenze percentuali rispetto al monte retributivo contrattuale del settore di appartenenza. Per l’agricoltura si fa riferimento alle scadenze normative quadriennali valevoli a livello nazionale.
(c) Dipendenti in migliaia riferiti alla base dell’indice (dicembre 2000).
In termini di rinnovi contrattuali, il 2006 si caratterizza per una maggiore dinamicità: sono
stati conclusi 31 accordi collettivi nazionali relativi a circa 6,3 milioni di lavoratori dipendenti
a tempo pieno che, rappresentano il 48,1 per cento del monte retributivo contrattuale preso a
riferimento per il calcolo dell’indice generale. Dei contratti rinnovati e recepiti nel 2006, 9 si
riferivano alla parte normativa quadriennale, 21 al secondo biennio economico e uno al
rinnovo contestuale del primo e secondo biennio. A livello settoriale, si osservano: un accordo
nell’agricoltura, 17 nell’industria, 6 nei servizi destinabili alla vendita e 7 nella pubblica
amministrazione. Più in dettaglio, i rinnovi del settore industriale sono stati quelli dei seguenti
contratti: estrazione minerali solidi, sistema moda, legno e prodotti in legno, carta, cartone e
cartotecnica, grafica, energia e petroli, chimica, gomma e plastiche, laterizi, cemento calce e
gesso, lapidei, metalmeccanica, energia elettrica ed edilizia. Nel settore dei servizi destinabili
alla vendita, sono da citare: autoferrotranvieri, telecomunicazioni, società e consorzi
autostradali, servizi a terra aeroporti, autorimesse e autonoleggio, radio e televisioni private.
Infine, nella pubblica amministrazione, nel 2006 è stato rinnovato il secondo biennio
economico per tutti i comparti di contrattazione collettiva, ad eccezione degli accordi ministeri,
scuola e vigili del fuoco, i quali, come segnalato in precedenza, erano stati siglati allo scadere
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del 2005. Ha costituito un caso particolare il contratto della ricerca, per la quale il rinnovo del
2006 ha coinciso con il rinnovo del primo biennio 2002-2003.
Al termine del mese di dicembre 2006, risultavano scaduti 34 accordi collettivi nazionali
che corrispondono a 4,6 milioni di dipendenti e al 40,9 per cento del monte retributivo totale.
Il prospetto 2.1 riporta in modo sintetico le informazioni relative agli eventi contrattuali e
alla situazione dei contratti collettivi di lavoro nel biennio 2005-2006, mentre dai dati sulla
contenuti nella tavola 2.1 del volume è possibile analizzare l’evoluzione mensile dei contratti
recepiti nel periodo. Gli effetti sulle dinamiche retributive delle applicazioni contrattuali sono
invece commentati nel capitolo 4.
2.2.2 Grado di copertura e tensione contrattuale
Allo scopo di consentire un migliore monitoraggio del funzionamento del sistema delle
relazioni industriali, l’Istat pubblica regolarmente indicatori mensili che quantificano i mesi di
attesa del rinnovo contrattuale dei dipendenti nei settori di attività economica. Gli indicatori
forniscono informazioni puntuali sull’evolversi della tensione contrattuale; il grado di
tempestività con cui le scadenze contrattuali vengono rispettate costituisce, infatti, uno degli
aspetti più significativi del funzionamento del sistema delle relazioni industriali e, d’altro
canto, i mancati rinnovi sono spesso all’origine di conflitti di lavoro
2.
Gli indicatori pubblicati nelle tavole 2.2-2.5 consentono di analizzare ex post come si
è modificato il quadro delle relazioni contrattuali. Considerando le date di stipula, di
decorrenza e di scadenza dei contratti collettivi nazionali di lavoro monitorati (Tavola 2.1),
le informazioni raccolte tramite l’indagine sulle retribuzioni contrattuali permettono di
calcolare mensilmente la quota dei dipendenti in attesa del rinnovo del contratto (Tavola
2.3) e i mesi di vacanza contrattuale per dipendente (Tavole 2.4-2.5). Questo secondo
indicatore è proposto in due varianti: la prima è definita come rapporto tra il monte dei
mesi di vacanza contrattuale (calcolato come ammontare complessivo di mesi di vacanza
contrattuale per l’insieme dei dipendenti in attesa di rinnovo) e i dipendenti coinvolti
direttamente (indicatore specifico, Tavola 2.4); la seconda è pari al rapporto tra il
medesimo monte e il totale dei dipendenti appartenenti al settore di attività economica di
riferimento (indicatore generico, Tavola 2.5).
La quota di dipendenti in attesa di rinnovo misura la diffusione della condizione di
vacanza contrattuale (quante persone sul totale sono prive di un contratto in vigore),
mentre l’indicatore di attesa specifico (mesi di vacanza contrattuale per dipendente in
attesa di rinnovo) ne quantifica l’intensità (quanto è lunga l’attesa per chi aspetta).
L’indicatore generico (mesi di vacanza contrattuale per dipendente) sintetizza i due
precedenti in un indicatore che misura lo stato di tensione contrattuale complessivo del
sistema delle relazioni industriali.
Un esempio può chiarire il significato degli indicatori proposti. Si consideri il settore
commercio, pubblici esercizi e alberghi, che include due contratti: quello del commercio,
con circa 1,3 milioni di dipendenti e quello dei pubblici esercizi e alberghi, con circa 400
mila. Complessivamente, tale settore comprende 1,7 milioni di dipendenti. Il primo
indicatore (quota percentuale di dipendenti che alla fine del periodo di riferimento
attendono il rinnovo del contratto) è pari nel mese di dicembre 2006 al 24 per cento
(Tavola 2.3). Infatti, a tale data è in vigore solo il contratto del commercio, mentre quello
dei pubblici esercizi e alberghi è scaduto dal mese di dicembre 2005. Per l’insieme del
2
Per maggiori dettagli sull’argomento si veda la pubblicazione Istat. Indicatori di ritardo nei rinnovi contrattuali gennaio
2001-agosto 2004 - Roma, 22 settembre 2004 reperibile sul sito: http://www.istat.it/.
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settore, l’indicatore specifico risulta pertanto uguale a 12 mesi di attesa (Tavola 2.4).
Ripartendo invece il monte dei mesi di attesa su tutti i dipendenti del settore, l’indicatore
generico (vacanza contrattuale per dipendente) si riduce a 2,9 mesi, corrispondente al 24
per cento di 12 mesi (Tavola 2.5).
Nelle tavole del volume i valori si riferiscono agli anni 2005-2006; nel cd-rom allegato,
invece, i dati relativi alla quota dei dipendenti in attesa di contratto e i mesi di vacanza
contrattuale per dipendente sono relativi al periodo gennaio 2001-dicembre 2006 e sono
relative alle informazioni prodotte nella base dicembre 2000=100.
Per illustrare il legame tra la durata della vacanza contrattuale e la conflittualità, nella
figura 2.1 sono messi a confronto gli andamenti dei mesi di vacanza contrattuale per
dipendente, le ore di sciopero determinate dalla mancanza del rinnovo contrattuale e quelle
totali originate dal rapporto di lavoro, negli anni 2003-2006.
Figura 2.1 - Mesi di vacanza contrattuale per dipendente e ore di sciopero - Anni 2003- 2006 (intera
economia, mesi in valore assoluto e ore in migliaia)
0 200 400 600 800 1.000 1.200 1.400 1.600 Gen '03
Apr Lug Ott Gen '04
Apr Lug Ott Gen '05
Apr Lug Ott Gen '06
Apr Lug Ott
O re di s ci oper o 0 1