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L’indagine PISA 2006: uno sguardo ai risultati italiani

4.10 Il modello DIF bidimensionale

5.1.1 L’indagine PISA 2006: uno sguardo ai risultati italiani

PISA è un indagine internazionale promossa dall’OCSE2 e realizzata in Italia

dall’INVALSI3, presso il quale è costituito il Centro nazionale PISA.

L’obiettivo è accertare le competenze dei quindicenni4 scolarizzati nelle se-

guenti tre aree di apprendimento: • Lettura

• Scienze • Matematica

Il primo ciclo risale all’anno 2000 e la periodicità dell’indagine è triennale. I ricercatori PISA hanno stabilito che, per ogni ciclo, ci sia un focus partico- lare su una delle tre aree: in PISA 2000 l’area principale d’indagine è stata la lettura, in PISA 2003 la matematica, in PISA 2006 le scienze, in PISA 2009 ancora la lettura mentre, in PISA 2012, la matematica e il problem solving. I Paesi coinvolti sono cinquantasette, in particolare trenta di essi sono Paesi membri dell’OCSE, i restanti ventisette sono Paesi partner.5

Hanno partecipato all’indagine 400.000 studenti, campione rappresentativo di quasi 20 milioni di quindicenni scolarizzati. Per ciascun Paese, il numero di studenti sottoposti a test è stato variabile, fra le 4.500 e le 10.000 unità, appartenenti ad almeno 150 scuole.

I questionari Le prove sono state organizzate in 13 cluster (sette di scien- ze, due di lettura e quattro di matematica); questi, a loro volta, secondo uno schema di rotazione, sono stati distribuiti in 13 fascicoli o booklet, contenenti, ognuno, solo quattro cluster (col vincolo che ce ne fosse sempre almeno uno di scienze).

Ogni singolo test, su supporto cartaceo, ha richiesto un impegno di due ore

2Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico.

3Istituto Nazionale per la Valutazione del Sistema Educativo di Istruzione e di

Formazione.

4Età che comprende, per la maggioranza dei Paesi, la fascia dell’istruzione obbligatoria. 5

Paesi OCSE

Australia, Austria, Belgio, Canada, Corea, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Giappone, Grecia, Irlanda, Islan- da,Italia, Lussemburgo, Messico, Norvegia, Nuova Zelanda, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Rep. Ceca, Rep. Slovacca, Spagna, Stati Uniti, Svezia, Svizzera, Turchia, Ungheria.

Paesi partner

Argentina, Azerbaijan, Brasile, Bulgaria, Cile, Colombia, Croazia, Estonia, Giordania, Hong Kong-Cina, Indonesia, Israe- le, Kyrghizistan, Lettonia, Liechtenstein, Lituania, Macao-Cina, Montenegro, Qatar, Romania, Russia, Serbia, Slovenia, Taiwan-Cina, Thailandia, Tunisia, Uruguay.

5.1 Introduzione 81

per la sua compilazione. Il sistema descritto ha generato missing da disegno poiché, appunto, non tutti gli studenti hanno risposto a tutte le domande della rilevazione.

La prova cognitiva è stata strutturata in quesiti, sia in forma aperta che chiu- sa, organizzati per “unità”; queste ultime sono state strutturate in maniera tale da introdurre uno stimolo iniziale, composto in genere da un testo ver- bale (corredato da figure, grafici o tabelle), seguito da una serie di domande riferite ad esso.

Va ricordato che, non solo i fascicoli sono stati assegnati in maniera casuale a ciascuno studente, ma sono stati somministrati a un numero sufficiente a garantire stime adeguate, sia in riferimento al livello di preparazione com- plessiva degli studenti di ciascun Paese, sia in riferimento a singole subpopo- lazioni.

Al fine di ottenere informazioni ulteriori, sia sulle variabili di contesto che di processo, sono stati somministrati anche i seguenti questionari:

• Questionario Studente:

gli studenti hanno fornito risposte utili alla raccolta di informazioni relative al background familiare e sociale; è stato possibile, inoltre, ot- tenere informazioni aggiuntive sulle caratteristiche del corso di studi seguito, sui loro atteggiamenti nei confronti della scuola e dell’appren- dimento delle scienze, sulla motivazione nei confronti dello studio di tale disciplina.

Una parte dei quesiti, poi, ha riguardato l’uso delle tecnologie dell’in- formazione e della comunicazione (TIC).

Il test ha richiesto 30 minuti per la compilazione.

• Questionario Scuola:

i dirigenti scolastici hanno risposto a domande sulle caratteristiche strutturali ed organizzative della scuola di appartenenza;

• Questionario Genitori:

i genitori hanno risposto a domande utili per ottenere informazioni spe- cifiche sull’educazione scientifica degli studenti all’interno dei contesti familiari6.

Obiettivi dell’indagine In un quadro articolato come questo, gli obiettivi principali riguardano7:

• la produzione di indicatori del rendimento scolastico degli studenti quindicenni, in funzione della comparazione dei sistemi scolastici dei Paesi membri dell’organizzazione;

• l’individuazione delle caratteristiche dei sistemi scolastici virtuosi8al fi-

ne di ottenere indicazioni relative all’efficacia delle politiche scolastiche nazionali;

• la produzione dei dati sui risultati dei sistemi di istruzione in manie- ra regolare, favorendone in tal modo il monitoraggio; le serie storiche dei dati a disposizione possono rappresentare un utile strumento per l’orientamento delle politiche educative e scolastiche.

La valutazione delle conoscenze e delle abilità assume, in PISA, una conno- tazione ampia e pregnante. L’obiettivo è soprattutto quello di capire come, e se, gli studenti siano in grado di servirsi delle conoscenze acquisite per af- frontare le normali sfide quotidiane e concrete.

La rilevazione si basa su una concezione dinamica dell’apprendimento per tutta la vita (lifelong learning), secondo la quale le abilità e le conoscenze necessarie per valutare scelte e prendere decisioni, in un mondo in continuo mutamento, si acquisiscono lungo l’intero arco della vita.

Un’attenzione particolare viene rivolta, in un certo senso, al futuro, a ciò di cui avranno bisogno gli studenti e a cosa saranno in grado di fare con quanto assimilato fino a quel momento. L’indagine ha un duplice fine quindi: va- lutare le competenze degli studenti ma, allo stesso tempo, valutare anche la loro capacità di contestualizzare ed applicare, negli ambiti della vita reale, le proprie conoscenze ed esperienze.

5.1.2

Il campione italiano

Il campione di studenti quindicenni scolarizzati italiani è composto da 21.773 unità, in 806 scuole9, stratificato per macroaree geografiche (Nord Ovest,

Nord Est, Centro, Sud, Sud Isole) e per indirizzi di studio (Licei, Istituti

7INVALSI (2008)

8Si fa riferimento ai Paesi che hanno conseguito i risultati migliori, in termini di livello

medio delle prestazioni e di dispersione dei punteggi.

9L’analisi dei dati è stata poi condotta su 799 scuole poiché, per le restanti, non sono

5.1 Introduzione 83

tecnici, Istituti professionali, Scuole medie, Formazione professionale)10. Va precisato che il campione è rappresentativo della popolazione degli stu- denti quindicenni che frequentano ciascuno degli indirizzi di studio, non degli indirizzi di studio nel loro complesso.

Il campione italiano è rappresentativo di 11 regioni (Basilicata, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Lombardia, Piemonte, Pu- glia, Sardegna, Sicilia, Veneto) e delle due province autonome di Bolzano e di Trento.

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