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La copertura del fabbisogno energetico

Capitolo 3. LO SCENARIO MARKAL-MACRO ITALIA TENDENZIALE

3.2 Risultati principali

3.2.1 La copertura del fabbisogno energetico

L’evoluzione della copertura del fabbisogno nello scenario Tendenziale è rappresentata nella figura 3.1 e nei bilanci energetici di sintesi riportati nella tabella 3.6.

La domanda di energia continua a crescere in modo significativo almeno per un altro decennio (fino al 2015), superando i 200 Mtep poco dopo il 2005, per arrivare a 209 Mtep nel 2010, a 227 Mtep nel 2020 e a 235 Mtep nel 2030.

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Tabella 3.6 - Bilancio di sintesi dell’energia in Italia nello scenario Tendenziale (2010-2030, Mtep)

2000 (dati storici)

Energia

Rinnovabili Carbone Gas Petrolio elettrica Totale

Produzione 12,4 0,3 13,7 4,6 31,0

Importazione 0,5 13,2 47,4 109,8 9,9 180,8

Esportazione 0,0 0,1 0,0 21,2 0,1 21,4

Consumo interno lordo 12,9 12,9 58,4 91,5 9,8 185,4

2010

Energia

Rinnovabili Carbone Gas Petrolio elettrica Totale

Produzione 17,1 0,1 10,0 5,0 0,0 32,1

Importazione 0,3 15,6 65,3 91,7 15,3 188,3

Esportazione 0,2 0,0 11,0 0,0 11,3

Consumo interno lordo 17,4 15,5 75,3 85,7 15,3 209,2

2020

Energia

Rinnovabili Carbone Gas Petrolio elettrica Totale

Produzione 19,1 0,1 6,0 4,9 0,0 30,1

Importazione 0,0 17,7 86,6 83,6 14,2 202,2

Esportazione 0,3 0,0 5,5 0,0 5,8

Consumo interno lordo 19,1 17,5 92,6 83,0 14,2 226,5

2030

Energia

Rinnovabili Carbone Gas Petrolio elettrica Totale

Produzione 19,2 0,1 6,0 4,5 0,0 29,8

Importazione 0,0 20,6 94,7 77,8 12,7 205,8

Esportazione 0,3 0,0 0,2 0,0 0,5

Consumo interno lordo 19,3 20,4 100,7 82,1 12,7 235,2

In termini relativi, il tasso di crescita medio annuo (m.a.) dei consumi energetici è pari all’1,2% tra il 2000 e il 2010, allo 0,8% m.a. tra il 2010 e il 2020 e allo 0,4% m.a. dal 2020 al 203014. Nel corso del tempo si verifica dunque una progressiva decelerazione della crescita, che però rimane sempre su valori significativi.

Riguardo alla suddivisione del fabbisogno tra le principali fonti primarie, il primo elemento di rilievo che emerge dai dati è che nel periodo considerato il peso del gas naturale sul consumo totale di energia raggiunge gradualmente quello del petrolio, fino a superarlo ampiamente dopo il 2015. Ciò aumenta in qualche modo il grado di diversificazione delle fonti, ma evidentemente non riduce la dipendenza del sistema dagli idrocarburi. La quota degli idrocarburi sul totale delle fonti primarie resta infatti inalterata sugli elevatissimi valori attuali (80% circa).

14 Va sottolineato che una parte (sia pur marginale) della crescita dei consumi di energia primaria, soprattutto nei primi dieci anni dello scenario, è in realtà spiegata da ragioni “statistiche”, in quanto il contemporaneo aumento del contributo tanto dell’energia elettrica da fonti rinnovabili quanto dell’energia elettrica importata comporta un aumento dell’energia elettrica contabilizzata come energia primaria secondo il coefficiente convenzionale di 2200 kcal/kWh, superiore all’effettiva efficienza di conversione del parco termoelettrico.

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In termini assoluti, l’aumento del consumo di gas naturale è particolarmente rilevante nel decennio in corso, durante il quale passa dai 58 Mtep del 2000 ai 76 del 2010, un risultato che in qualche misura risente dei vincoli ambientali presenti nel modello. Il consumo di gas aumenta di ulteriori 17 Mtep nel decennio successivo, ed ancora di altri 8 Mtep nell’ultimo decennio dello scenario, per raggiungere nel lungo periodo (2030) i 100 Mtep. In termini assoluti, si tratta di un valore simile a quello del consumo di petrolio nel corso degli anni settanta.

Il petrolio continua il suo recente trend discendente, ma, dopo una costante riduzione del consumo lungo tutto il primo decennio dello scenario, nel corso del secondo decennio la crescita dei consumi energetici complessivi determina anche un nuovo temporaneo incremento del consumo di petrolio. Inoltre, considerando tutto l’orizzonte temporale dello scenario la riduzione complessiva è piuttosto modesta, in quanto il consumo di petrolio si riduce di 10 Mtep, attestandosi su valori di poco superiori agli 80 Mtep dal 2020 in poi.

Il consumo di carbone aumenta invece costantemente e in modo significativo durante tutto il periodo considerato, con incrementi in valore assoluto superiori ai 2 Mtep per decennio. In termini relativi, comunque, il carbone resta su valori inferiori al 10% del consumo totale (come già accennato, il dato del carbone è legato però alla presenza di un vincolo sulle importazioni, rappresentativo di una valutazione circa l’accettabilità sociale dell’uso del carbone; senza il vincolo suddetto i consumi aumenterebbero ulteriormente, specie nel settore elettrico).

Allo stesso modo, restano relativamente marginali anche le fonti rinnovabili, che pure crescono in modo molto rilevante nel breve/medio periodo (grazie all’introduzione del nuovo meccanismo di incentivazione descritto nel paragrafo 3.1.4). In termini primari, il consumo di energia rinnovabile cresce di quasi 5 Mtep nei primi dieci anni, e raggiunge i 19 Mtep nel 2015.

La mancata continuazione dell’aumento della soglia di obbligo per i Certificati Verdi impedisce però una continuazione della crescita del consumo anche nel lungo periodo. Dopo il 2015, dunque, il consumo di energia rinnovabile tende a stabilizzarsi intorno ai 19 Mtep, ben al di sotto del 10% dell’energia primaria totale.

Il peso delle diverse fonti rispetto al consumo totale di energia è evidenziato nella figura. 3.2.

Figura 3.2 - Quota delle diverse fonti sul consumo di energia primaria nello scenario Tendenziale

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Dalla figura emerge chiaramente la continuazione del trend dell’ultimo decennio, con la già sottolineata sostituzione del gas naturale al petrolio (principalmente nella generazione elettrica) e dunque la progressiva convergenza delle rispettive quote, fino a valori pari a circa il 40% del consumo totale intorno al 2020. Dopo il 2020, poi, il gas naturale diventa ampiamente la prima fonte per importanza del sistema energetico italiano, con un incremento della sua quota sul TPES (Total Primary Energy Supply – l’offerta totale di energia primaria) rispetto al 2000 superiore ai dieci punti percentuali (dal 30% al 43%). Nello stesso arco temporale, si riduce di altrettanto il peso del petrolio (dal 51% al 36%). La somma delle due fonti resta dunque sostanzialmente invariata durante tutto il periodo considerato (cioè pari all’80% circa).

Infine, la figura rende anche evidente come resti marginale il ruolo delle altre fonti, rinnovabili e carbone, sebbene entrambe risultino in crescita. In particolare, va sottolineato come il consumo di energia da fonti rinnovabili aumenti solo nel breve

/medio periodo, dopodiché, in assenza di nuovi strumenti di incentivazione (o di potenziamenti degli strumenti esistenti), il consumo resta costante e tende perfino a ridursi nel lungo periodo.