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I composti con testa a sinistra dell’italiano antico sono costituiti da due elementi, uno dei quali (quello di sinistra) determina le proprietà morfologiche e semantiche dell’intero composto; i due costituenti possono essere legati da una relazione di subordinazione (RSUB) o di modificazione (RMOD). Nel primo caso, i due costituenti sono sempre nomi (es. capofamiglia); nel secondo, possono essere un nome e un aggettivo (es. camposanto) o

due nomi di cui il secondo in funzione di modificatore (es. pescespada).

Nella figura 22 è rappresentata la Gerarchia di eredità di questa famiglia di CostruzioniCOMP con i suoi sotto-schemi. In particolare, in (a) è illustrata la CostruzioneCOMP

più astratta dei composti con testa a sinistra: la presenza/posizione della testa è rappresentata dalla co-indicizzazione (attraverso le lettere 𝛼 e X, che indicano rispettivamente le proprietà morfologiche e la categoria lessicale) del primo costituente e dell’intera CostruzioneCOMP.

Tale CostruzioneCOMP istanzia due schemi a seconda della relazione che intercorre tra i

due costituenti: in (b) è rappresentata la CostruzioneCOMP dei composti subordinativi, in

cui sia la relazione (RSUB) sia la categoria lessicale dei costituenti (in questo caso,

entrambi nomi) sono specificate; in (c) è rappresentato lo schema dei composti i cui costituenti sono legati da una relazione di modificazione (RMOD). A questo livello della

Gerarchia, è specificata soltanto la categoria lessicale della testa (e dell’intero composto: in questo caso, nome), dal momento che il modificatore può essere sia un aggettivo sia un nome. Da tale schema dipendono infatti due ulteriori sotto-schemi (rappresentati in (d) e in (e)), in cui anche le categorie lessicali dei modificatori sono specificate. 102 Nei seguenti paragrafi, per riferirsi alle singole Costruzioni

COMP verrà utilizzata la formula [X-Y]Z_R, in cui

X, Y e Z indicano le categorie di input e di output e R indica il tipo di relazione grammaticale (es. [N-N]N_SUB

‘composti costituiti da due nomi, legati da una relazione di subordinazione, e con categoria di output nome’).

Figura 21. Gerarchia di eredità della CostruzioneCOMP dei composti con testa a sinistra dell’italiano antico

Dal punto di vista quantitativo, i composti del dataset Compos_ita_TLIO si distribuiscono in maniera disomogenea rispetto ai vari sotto-schemi (tabella 17).

[N-N]N_SUB [N-A]N_MOD [N-N]N_MOD Totale

26 26 7 59

Tabella 17. Composti con testa a sinistra dell’italiano antico: distribuzione rispetto ai sotto-schemi (type)

I dati riportati nella tabella 17 mostrano che i due sotto-schemi più istanziati sono [N- N]N_SUB (es. capofamiglia, piedistallo)103 e [N-A]N_MOD (es. roccaforte, terraferma).

Lo schema [N-N]N_SUB è istanziato da composti di origine sia latina sia italiana. In

particolare, 8 composti hanno origine dall’univerbazione di espressioni tardolatine di natura sintagmatica: si tratta di capelvenere ‘pianta medicinale’ dal lat. tardo capillum

veneris; capopurgio ‘medicamento per purgare il capo’ dal lat. medievale caput purgium; caporione ‘a Roma, capo di rione’ dal lat. medievale caput regionum; figliuomini ‘essere

mostruosi discesi da Caino’ dal lat. cristiano filiae hominum; finimondo ‘fine del mondo terreno che prelude al Giudizio Universale’ dal lat. ecclesiastico finem mundi;

gommaedera ‘gommoresina prodotta dal fusto dell’edera’ dal lat. medievale gummi

103 In virtù di ragioni formali (la presenza di una preposizione) e semantiche (la relazione tra i due

costituenti è parzialmente espressa dalla preposizione), le forme come capodanno o malincuore, nate dall’univerbazione di due sostantivi legati da una relazione di subordinazione e una preposizione (es. capo

hedere; mappamondo ‘rappresentazione cartografica dell’inetro territorio terrestre’ dal

lat. medievale mappa mundi; palmacristo ‘pianta erbacea avente i tubercoli simili al palmo di una mano’ dal lat. medievale palma christi; porcospino ‘nome comune dell’istrice’ dal latino parlato *porcospinum.104 In questi casi, l’espressione latina entra in italiano assumendo la regolare struttura dei composti N-N che prevede la giustapposizione di due sostantivi, senza marche esplicite di composizione (elementi di raccordo, etc.).

Dei restanti 18 composti, che possono essere considerati creazioni autonome dell’italiano, 10 presentano il sostantivo capo in prima posizione;105 gli altri 6 sono

caciocavallo, calendagosto, calendimaggio, pannolino, piedistallo, solleone, esemplificati

nella tabella 18.106

Composti [N-N]N_SUB Esempi

caciocavallo ‘formaggio a pasta

dura ed elastica’ «[…] fa’ di avere li duecento fiorini: per di qui otto dì io farò una investita di carne salata e di cacio cavallo, ch’io credo guadagnare sì che io ti farò buona parte» (Sacchetti, Trecentonovelle)

calendimaggio ‘primo giorno di

maggio’ «avvenne che la sera di calendimaggio MCCC […], faccendosi in su la plaza di santa Trinita un gran ballo di donne […]» (Boccaccio, Esposizioni)

calendagosto ‘primo giorno di agosto’

«Allora santo Alessandro ordinò che si facesse questa festa di Pietro in Vincoli in calendagosto, […]» (Leggenda Aurea)

madreselva ‘lo stesso che

caprifoglio’ «Recipe sugo di madreselva con acqua rosata e usalo nello occhio, è ispertissimo» (Piero Ubertino da Brescia, Ricettario)

pannolino ‘panno fatto con tela di lino’

«Che li corpi dei morti de la città s’invollano in panno lino o vero stamegna,107 et portinsi in cassa» (Gangalandi,

Costituto del comune di Siena volgarizzato)

piedistallo ‘piede che serve

d’appoggio’ «[…] è solo la infabile e vana loro speransa, la quale di nome Ventura si chiama e di fatto in non fermo e non stabile piedistallo e incollonata» (Teperto, Lettera in prosa)

104 TLIO, s.v. capelvenere, capopurgio, caporione, capricorno, fedecommissario, figliuomini, finimondo,

gommaedera, mappamondo, palmacristo, porcospino.

105 All’analisi dei composti con capo- è dedicato il § 4.2.5.2. 106 Tutti gli esempi sono tratti dal corpus OVI.

107 Per stamegna si intende un ‘tipo di tessuto di tela piuttosto rado, usato specialmente per rivestire i

Composti [N-N]N_SUB Esempi

solleone ‘il sole dell’estate’ «[…] e talora cominciava colle sue mani acciocché ciascuno lavorasse al caldo del solleone, sì gli prese una febbre continua, onde cadde forte malato» (Giovanni Villani, Cronica)

Tabella 18. Composti [N-N]N_SUB con testa a sinistra di origine non latina dell’italiano antico

I composti esemplificati nella tabella 18 sono costituiti da due sostantivi legati da una relazione di dipendenza sintattica, diversa a seconda del singolo composto e di non sempre facile individuazione. Tra le forme di etimo incerto vi è caciocavallo, in cui il modificatore cavallo richiamerebbe l’uso di appendere questo tipo di formaggio a cavallo di una trave per farlo essiccare.108 In tutti gli altri casi, tra i due costituenti sembra esserci una relazione di specificazione, di norma espressa attraverso la preposizione di, come ad es. in pannolino ‘panno di lino’, calendagosto ‘calende di agosto’ o solleone ‘sole del Leone (segno dello Zodiaco)’. Dal punto di vista semantico, non si individuano regolarità o restrizioni nella creazione di questo tipo di composti, che sono usati per indicare sia artefatti (es. piedistallo), sia periodi di tempo (es. calendimaggio), sia oggetti naturali (es.

solleone).

Lo schema in (d) della figura 22 è istanziato da 24 composti [N-A]N_MOD con testa a

sinistra,109 come camposanto o roccaforte: stabilire quali di queste forme hanno origine dalla cristallizzazione e univerbazione di espressioni sintagmatiche e quali nascono da un vero e proprio processo di composizione è nella maggior parte dei casi piuttosto complesso. A differenza di quanto osservato nel caso dei composti [N-N] subordinativi, queste forme possono essere considerate creazioni autonome dell’italiano, ad eccezione di due casi, fiengreco (dal lat. faenum graecum ‘pianta erbacea’) e rosmarino (dal lat. ros marinus ‘rugiada di mare’). Dal punto di vista semantico, i composti si distribuiscono rispetto al tipo semantico come illustrato nella tabella 19. 108 Dizionario Treccani Online, s.v. caciocavallo (ultima visualizzazione in data 03/07/18). 109 Come già osservato (cfr. § 2.4.3), ascrivere in modo univoco tali forme all’interno della categoria di

composto non è sempre facile, dal momento che i costituenti di questi composti presentano l’ordine sintattico non marcato Nome-Aggettivo. Le forme che si analizzano in questa sede sono state estratte dal Lemmario del TLIO, all’interno del quale sono state classificate parole composte e lemmatizzate come tali. Per i criteri seguiti dai redattori del TLIO nella lemmatizzazione si rimanda a Mosti (2015).

Tipo semantico Composti [N-A]N_MOD endocentrici

ARTEFATTO|PERSONA

ferrovecchio

LUOGO

camposanto, roccaforte, terraferma, terrasanta

OGG_NATURALE codacavallina, fiengreco, gommarabica, rosamarina,

rosmarino, spigaceltica, spinacervina CIBO ficosecco, melacotogna, melocotogno, pomogranato, peracotogna SOSTANZA acquaforte, orofino, pecegreca, terracotta STATO fiammasalsa EVENTO ventipiovolo

Tabella 19. Composti [N-A]N_MOD endocentrici: distribuzione rispetto al tipo semantico dell'elemento

testa

La distribuzione delle forme rispetto al tipo semantico non è affatto omogenea. In particolare, i tipi semantici più rappresentati sono OGG_NAT e CIBO, che individuano rispettivamente gli elementi del sistema naturale e gli alimenti, come ad esempio piante (es. rosamarina o rosmarino) o frutti (es. melacotogna, pomogranato), LUOGO (camposanto, roccaforte, terraferma, terrasanta) e SOSTANZA (es. pecegreca, terracotta). Vi è poi la forma fiammasalsa, ‘prurito che viene in pelle, cagionato da umor salso’110 (tipo semantico STATO) e il composto ventipiovolo ‘vento che fa piovere’, costituito dal nome vento (tipo semantico EVENTO) e piovolo, aggettivo derivato da piova (cfr. anche

piovale ‘che produce/porta la pioggia’), come esemplificato in (17).

(17) «[…] e noi Greci, menati da’ venti per gli nimichevoli mari, sostenemmo le saette, la notte, e’ ventipiovoli, l’ira del cielo e quella del mare […]» (Simintendi,

Metamorfosi d’Ovidio volgarizzate)

Infine il composto ferrovecchio è caratterizzato da una polisemia agentivo (tipo semantico PERSONA)/strumentale (tipo semantico ARTEFATTO), come illustrato dagli esempi in (18).

110 Vocabolario degli Accademici della Crusca (quarta edizione, consultata online al link http://www.lessicografia.it/ il 2/06/18), s.v. fiammasalsa.

(18) a. «Èvi chi vende taglieri e scodelle , / chi vende liscio ed èvi ‘l calzaiuolo / che vende calze e cappelline belle, / e ‘l fabbro e ‘l ferrovecchio e ‘l chiavaiuolo […]» (Pucci, Rime)

b. «E che neuna persona, di qualunque condictione sia, ardisca o presumma andare gridando a fregi vechi, ariento, oro, perle né pietre overo gemme o

ferrovechio a vender per la città di Lucha, borghi o sobborghi o per le sei milia

[…]» (Statuti lucchesi)

In (18a), ferrovecchio indica chi lavora o commercia ferro usato; in (18b), esso indica un insieme di oggetti metallici usati. La concentrazione di questo tipo di composti essenzialmente in tre tipi semantici può essere rappresentata in termini costruzionisti attraverso tre sotto-schemi della CostruzioneCOMP [N-A]N_MOD in cui è specificato il tipo

semantico dell’elemento testa (e dell’intero composto), come illustrato nella figura 23.

Figura 22. Sotto-schemi della CostruzioneCOMP dei composti [N-A]N_MOD con testa a sinistra

Nella Gerarchia di eredità rappresentata nella figura 23, la CostruzioneCOMP dei composti

[N-A]N_MOD con testa a sinistra domina tre sotto-schemi, in ciascuno dei quali vi è una

restrizione sul tipo semantico dell’elemento testa (rappresentata dai nomi dei tipi in pedice, es. SEMLUOGO per i composti come camposanto o roccaforte). I composti che non

rientrano in queste tre categorie semantiche costituiscono istanziazioni dello schema più astratto rappresentato in (a).

Per quanto riguarda gli aggettivi che svolgono la funzione di modificatori di questi composti, essi si distribuiscono equamente tra qualificativi (cotto, degno, fermo, fino,

cotogno, granato, cervino, piovolo). Dall’analisi dei dati estratti dal dataset Compos_ita_TLIO emerge quindi come la CostruzioneCOMP dei composti [N-A]N_MOD sia sfruttata soprattutto per la classificazione di elementi del sistema naturale (piante, frutti, etc.) o di sostanze.

Infine, lo schema in (e) della figura 22 è istanziato da composti costituiti da due nomi giustapposti, di cui il primo in funzione di testa e il secondo in funzione di modificatore (es. pescespada). Il numero di queste forme all’interno del dataset Compos_ita_TLIO è piuttosto limitato: si tratta, in particolare, di 3 forme (arcamensa, pesceporco,

pescespada) esemplificate nei seguenti contesti: (19) a. «Per ciascuno soppedanio, cassa grande, archapredula, arcamensa, bocte et tina […]» (Statuti della Colletta del comune di Orvieto) b. «De’ pesci porci, che cavano la terra sotto l’acqua; porci sono una maniera di pesci che cavano tutto giorno la terra sotto l’acqua in fondo di mare per chiedere la loro vivanda, sì come fanno i nostri porcelli» (Anonimo, Tesoro di Brunetto

Latini volgarizzato) c. «E di valor portate maggior pregio / che non fa il buon rubin fra l’altre pietre, / e di franchezza più che ‘l pesce spada infra li pesci […]» (Anonimo, Mare Amoroso) Nell’esempio (19a), arcamensa indica una ‘madia di grandi dimensioni contenente tutto ciò che serve per l’alimentazione’:111 il composto è costituito dal sostantivo arca, che in italiano antico indicava un ‘cassone destinato specialmente alla conservazione di derrate agricole o di panni’,112 e dal modificatore mensa, nel significato di ‘tavola imbandita’.113 In (19b) e (19c) sono esemplificati due composti indicanti razze di pesci, classificati attraverso la giustapposizione di due sostantivi in funzione di modificatori: nel primo caso, spada richiama alla forma dell’animale; nel secondo porco allude all’abitudine, propria anche dei maiali, di questi pesci a scavare la terra sott’acqua.

Vi sono poi quattro forme in cui l’interpretazione della relazione tra i due costituenti non è del tutto chiara ma che si è scelto di considerare tra i composti [N-N]N_MOD: si tratta dei

111 TLIO, s.v. arcamensa. 112 TLIO, s.v. arca. 113 TLIO, s.v. mensa.

composti gattaconiglio, melarancia, mellomela, pomarancio. Nel primo caso si tratta di una creazione estemporanea che occorre soltanto in una novella di Franco Sacchetti, la cui unica attestazione è riportata in (20):

(20) «Essendo adunque il piovano, messer Dolcibene, e altri, fra l’altre vivande recandosi la crosta della gattaconiglio, ella fu buona che messer Dolcibene ne mangiò più che niuno» (Sacchetti, Trecentonovelle)

Come si può dedurre dall’esempio riportato in (20), la gattaconiglio è un ‘gatto cucinato e fatto passare per coniglio’:114 il sostantivo coniglio sembrerebbe quindi modificare la testa gatto. Le forme melarancia ‘altro nome dell’arancia’ (mela+arancia), mellomela (melone?+mela, etimo incerto) e pomarancio ‘frutto dell’albero dell’arancio’ (pomo+arancio) sono nomi che designano specie di frutti:115 in tutti i casi il primo costituente designa la macro-specie e il secondo ne specifica il tipo particolare. In virtù del fatto che il secondo costituente sembra classificare il primo, al pari di pesce spada, si è scelto di includere queste forme tra i composti [N-N]N_MOD; tuttavia, la classificazione di

queste forme rimane incerta.

L’analisi dei composti con testa a sinistra attestati nel dataset Compos_ita_TLIO ha permesso di mettere in luce almeno due aspetti che caratterizzano questo tipo di composizione in italiano antico. Il primo riguarda i composti che istanziano la CostruzioneCOMP [N-N]N_SUB rappresentata in (b) nella figura 22: come è stato osservato, la

maggior parte di queste forme ha origine dalla univerbazione di espressioni latine di origine sintagmatica (es. mappamondo da mappa mundi, caporione da caput regionum), che costituiscono il modello per la creazione di composti [N-N]N_SUB nativi (es. piedistallo, pannolino, capopopolo). Questo tipo di CostruzioniCOMP sembra quindi ancora legato al

latino, che fornisce materiale lessicale sotto forma di prestiti o calchi, e poco produttivo autonomamente. Un’eccezione è rappresentata dai numerosi composti, di origine prevalentemente nativa, che presentano il nome capo come primo costituente, la cui descrizione sarà approfondita al § 4.2.5.2.

Un secondo elemento emerso dall’analisi riguarda i composti con relazione di modificazione (RMOD): il ristretto numero di composti [N-N]N_MOD sembra indicare che la

114 TLIO, s.v. gattaconiglio.

giustapposizione di due sostantivi, di cui il secondo in funzione di modificatore, costituisce un meccanismo poco produttivo, ma comunque già disponibile, in italiano antico. Infine, l’analisi dei tipi semantici ha messo in luce che la combinazione di un nome e un aggettivo (composti [N-A]N_MOD), seppur maggiormente sfruttata, è utilizzata

prevalentemente per la creazione di termini indicanti specie di piante, frutti, sostanze.

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