luce aspetti formali e semantici, quantitativi e qualitativi, in prospettiva diacronica.
L’analisi della CostruzioneCOMP dei composti con testa a destra proposta in questo
paragrafo ha permesso di mettere in luce alcuni aspetti rilevanti della composizione dell’italiano antico. In primis, si è osservato come la Gerarchia di eredità di questa famiglia di CostruzioniCOMP (figura 24) sia molto più articolata in schemi e sotto-schemi
rispetto a quella dei composti con testa a sinistra. La struttura di questo tipo di composti, Modificatore-Testa, richiama senz’altro il modello latino, la cui influenza deve aver giocato un ruolo nella diffusione di questo pattern: si è infatti notato che, nella maggior parte dei casi, la creazione di composti nativi avviene sul modello di una o più forme latine ereditate (es. i composti con –vendolo da pescivendolo, i composti con mal(e)- e
ben(e)-). L’anteposizione del modificatore può inoltre essere considerato un fattore in
grado di garantire maggior riconoscibilità e coesione al composto rispetto alle forme con testa a sinistra che presentano l’ordine non marcato Testa-Modificatore e sono più difficilmente distinguibili dai sintagmi.
4.2.3 La CostruzioneCOMP dei composti coordinativi endocentrici
I composti coordinativi endocentrici sono costituiti da due elementi legati da una relazione di coordinazione, ossia parafrasabile attraverso la congiunzione e (es.
agrodolce ‘che è agro e dolce allo stesso tempo’).129 Come già osservato al § 1.3 e 2.5, queste forme vengono considerate ‘bicefale’ dal punto di vista semantico, in quanto individuano entità che presentano proprietà sia del primo sia del secondo costituente. Dal punto di vista formale, la categoria lessicale dei costituenti coincide con quelle dell’intero composto, mentre le proprietà morfologiche del composto (come il genere) sembrano venir ereditate dal secondo costituente, come illustrato dagli esempi in (24).
(24) «Mazzafrusto è quello che ha asta lunga quattro braccia, e legatovi una fonda gittan la pietra a due mani a modo di manganella» (Bono Giamboni, Vegezio)
129 Per un quadro sui composti coordinativi (anche) dell’italiano contemporaneo e in prospettiva
b. «[…] girò a morire, lasso, / com fece il lepretasso, / c’à si grande tormento / ca di vita ha spavento» (Anonimi, Rime della scuola siciliana) c. «[…] lo color dell’aire, allora che l’aire è senza nebbie, e la tiepida ventipiova non còncita l’acque pluviale» (Anonimo, Arte d’Amare di Ovidio volgarizzata) Negli esempi in (24), i composti mazzafrusto ‘arma da lancio, costituita da una parte fissa cui era assicurata una fionda’ (mazza+frusto ‘vergo o corda dotata di manico’), lepretasso ‘animale favoloso’130 e ventipiova ‘vento misto a pioggia’ (vento+piova ‘pioggia’)131 presentano lo stesso genere del secondo costituente. Questo aspetto è particolarmente interessante perché differenzia i composti coordinativi endocentrici della fase antica da quelli dell’italiano contemporaneo, che generalmente ereditano il genere dal primo costituente. Dal momento che, come osservato da Masini & Scalise (2012: 81-82), questa caratteristica sarebbe legata al fatto che la posizione canonica della testa nei composti dell’italiano contemporaneo è quella di sinistra, i dati relativi all’italiano antico, seppur molto limitati, dimostrerebbero che nella fase antica la posizione canonica della testa fosse quella di destra, sul modello latino.
In ottica costruzionista, queste forme possono essere considerate istanziazioni della CostruzioneCOMP rappresentata in (a) nella figura 29.
Figura 28 Gerarchia di eredità della CostruzioneCOMP dei composti coordinativi endocentrici
dell'italiano antico
130 Nel caso di lepretasso va però considerato che, in italiano antico, il sostantivo lepre occorre sia al
femminile sia al maschile (TLIO, s.v. lepre).
131 Si noti che in questo caso, e in quello di ventipioggia, entrambi attestati al genere femminile, il primo
La Gerarchia è dominata dallo schema astratto dei composti coordinativi endocentrici (rappresentato in (a)), in cui la categoria lessicale delle unità di input e dell’unità di output (indicata dalla lettera ‘X’ posta in pedice) coincidono e le proprietà morfologiche del secondo costituente sono condivise dall’intera Costruzione (tale corrispondenza è rappresentata attraverso la co-indicizzazione attraverso la lettera ‘𝛽’ posta in pedice). Tale schema è istanziato da due sotto-schemi in cui le categorie lessicali sono specificate: in particolare, nel sotto-schema in (b) la coordinazione è tra due sostantivi (es. casatorre,
ventipioggia); nel sotto-schema in (c), i composti sono formati da due aggettivi (es. gallogreco, sacrosanto).
Il dataset Compos_ita_TLIO attesta 16 composti di questo tipo, di cui 10 istanziazioni del sotto-schema (b) e 6 istanziazioni del sotto-schema (c).
Il sotto-schema in (b) è istanziato da 10 composti costituiti da due nomi indicanti entità che presentano proprietà sia del primo sia del secondo nome. Dal punto di vista semantico, tali forme (e i relativi costituenti) si distribuiscono tra tre tipi semantici (ANIMALE, ARTEFATTO, EVENTO), come illustrato dalla tabella 27.
Tipo semantico Composti coordinativi endocentrici [N-N]N
ARTEFATTO casatorre ‘edificio a uso abitativo, costruito
accentuando lo sviluppo verticale’; cassapanca ‘mobile a forma di cassa usato sia per riporre oggetti che per sedersi’; mazzafionda ‘lo stesso che mazzafrusto’; mazzafrusto ‘arma da lancio, costituita da una parte fissa cui era assicurata una fionda’;
orcipoggia ‘nel linguaggio marin., speciale paranco di riserva che faceva eventualmente servizio di orza o di poggia’; ANIMALE leonepardo ‘lo stesso che leopardo’; lepretasso ‘animale favoloso’; vermocane ‘parassita letale degli animali’132 132 La forma vermocane è qui collocata tra i composti coordinativi endocentrici, nonostante non sia ben chiaro quale sia il rapporto tra i due costituenti; un’ipotesi alternativa sarebbe considerarla un composto [N-N]N_MOD con testa a sinistra.
Tipo semantico Composti coordinativi endocentrici [N-N]N EVENTO acquivento ‘pioggia con vento’;
ventipioggia (o ventipiova) ‘vento misto a pioggia’; Tabella 27 Composti coordinativi endocentrici [N-N]N dell’italiano antico: distribuzione rispetto al tipo semantico Nei composti riportati nella tabella 27 la coordinazione tra i due costituenti è di tipo accidentale (cfr. Grandi 2011: 883-884): le due entità sono cioè legate da un legame transitorio, accidentale, non di tipo naturale.133 I composti risultanti dalla giustapposizione dei due elementi indicano una terza entità che condivide i tratti dei due coordinandi, come nel caso del composto casatorre che indica un artefatto che funge da abitazione e la forma di una torre. Come appare chiaro dalla distribuzione dei composti rispetto al tipo semantico, questa CostruzioneCOMP è sfruttata dall’italiano principalmente
per la creazione di nomi che indicano artefatti che svolgono due funzioni, eventi atmosferici, animali (fantastici). Va notata l’assenza di composti coordinativi che indicano luoghi adibiti a due scopi o persone che svolgono due mestieri, entrambi attestati e produttivi in italiano contemporaneo (es. ristorante-pizzeria, attore-cantante, etc.).
Il sotto-schema (c) è istanziato da 6 composti costituiti da due aggettivi, riportati ed esemplificati nella tabella 28.
Composti coordinativi endocentrici [A-A]A|N Esempi
agrodolce ‘che ha allo stesso tempo sapore agro e dolce’
«[…] giungivi succhio di melangole e zucchero, che sarà acrodolze» (Anonimo, Libro della cocina)
biancobigio ‘di colore bianco tendente al
grigio, perlato’ «Dicono anore ch’egli [scil.] è di colore biancobigio» (Zanobi da Strada, Volgarizzamento dei Moralia di Gregorio Magno)
celtibero ‘abitante della regione centrale della
penisola iberica, detta Celtiberia’ «Reggevi Macedonia con Galazia, / illirici, celtiberi e Dalmazia, / li numantini e li parti
133 Un esempio di coordinazione naturale in italiano è rappresentato dai binomi coordinati del tipo marito
Composti coordinativi endocentrici [A-A]A|N Esempi
veloci, / e variate voci / d’altri reami e paesi diversi» (Boccaccio, Rime)
gallogreco ‘lo stesso che Galati’ «Nell’oste e nelle moltitudini de’ Gallogreci da Gneo Manilio consolo nel monte Olimpo in parte vinti e in parte presi […]» (Valerio Massimo, prima red.)
libifenicio ‘che appartiene alla popolazione di origine fenicia stanziata nei pressi di Cartagine’
«[…] un terzo nuovo da Annibale in luogo d’Ippocrate mandato, di generazione libifenicio Ipponiate, il quale i popolani chiamavano Mutine […]» (Anonimo, Deca terza di Tito Livio volgarizzata)
sacrosanto ‘che è sacro e santo’ «E niente sono valuti li prieghi del padre per lo figliuolo, né del fratello per lo fratello, i quali sono tribuni della plebe, la quale dignità è sacrosanta, e fu fatta a difensione di libertà» (Filippo da Santa Croce, Deca prima di Tito Livio volgarizzata)
Tabella 28 Composti coordinativi endocentrici [A-A]A|N dell'italiano antico
Delle forme riportate nella tabella 28, soltanto biancobigio può essere considerato un composto nativo dell’italiano, dal momento che in tutti gli altri casi si tratta di forme di origine latina. In particolare, sacrosanto deriva sacrosanctus, libifenicio da libyphoenices, gallogreco da gallograeci, celtibero da celtiber; infine, agrodolce è probabilmente formata sul modello del composto latino dulcacidus ‘dolce-amaro’. Dal punto di vista semantico, queste forme indicano prevalentemente la provenienza geografica di un individuo. L’analisi dei dati estratti dal dataset Compos_ita_TLIO mette in luce che, seppur scarsamente produttiva, la CostruzioneCOMP dei composti coordinativi è attestata in
italiano antico e permette la formazione di composti che designano entità o proprietà che partecipano di tratti semantici di entrambi i costituenti. Dal punto di vista morfologico, va notato che, diversamente da quanto osservato in italiano contemporaneo, nei composti [N-N]N coordinativi endocentrici della fase antica, le
proprietà flessionali (come il genere) sono ereditate dal secondo costituente, possibile indizio che la posizione canonica della testa nei composti dell’italiano antico fosse quella di destra.
4.2.4 La CostruzioneCOMP dei composti esocentrici
Come già discusso al § 2.3, i composti esocentrici rappresentano un caso di CostruzioniCOMP dotate di proprietà olistiche, non predicibili dalle singole parti e quindi
non composizionali: le proprietà morfologiche e semantiche dell’intera CostruzioneCOMP
non sono quindi ereditate da uno dei due costituenti o da entrambi, come osservato nelle forme analizzate nei precedenti paragrafi, ma sono proprie della CostruzioneCOMP stessa.
Il dataset Compos_ita_TLIO attesta 93 composti che istanziano tale CostruzioneCOMP,
appartenenti a tre tipologie ([V-N], [N-A], [V-V]) e i cui costituenti possono essere legati da una relazione subordinativa, coordinativa o di modificazione. In ottica costruzionista, i composti esocentrici dell’italiano antico possono quindi essere rappresentati in una Gerarchia di eredità articolata in schemi e sotto-schemi, come illustrato dalla figura 30.
Figura 29 Gerarchia di eredità della CostruzioneCOMP dei composti esocentrici dell'italiano antico
Nella figura 30, la CostruzioneCOMP astratta dei composti esocentrici è riprodotta in (a):
l’esocentricità è rappresentata attraverso l’uso di indici diversi per le proprietà dei due costituenti (X𝛼 e Y𝛽) e l’intera CostruzioneCOMP (Z𝛾). Tale CostruzioneCOMP istanzia alcuni
sotto-schemi, individuati dalle diverse relazioni che intercorrono tra i costituenti e dalle categorie lessicali dei costituenti. In (b) è rappresentato il sotto-schema dei composti esocentrici i cui costituenti sono legati da una relazione di subordinazione: tale schema è istanziato da composti [V-N]N (es. guardacorpo, cantafavola). I composti esocentrici che presentano una relazione di modificazione (cfr. (c)) sono costituiti da un nome e un aggettivo (es. pettirosso, capinera). Infine, in (d) è rappresentato lo schema dei composti coordinativi esocentrici, costituiti sempre da due verbi (es. portareca, andirivieni).