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LE REGOLE DEL VINO NEGLI STATI UNITI NELLA PROSPETTIVA DELL’ESPORTATORE

3.2. LA DISCIPLINA DEL VINO A LIVELLO FEDERALE

La regolamentazione del vino e degli alcolici negli Stati Uniti è un fenomeno complesso che coinvolge più stadi legislativi e diversi attori. Essa si articola sul duplice livello, federale e statale, fermo restando che sul piano statale la segmentazione è ulteriore, le particolarità e le diversità sono notevolmente marcate e complesse. Queste caratteristiche rendono l’export verso gli Stati Uniti molto eterogeneo e ricco di inside regolative, costringendo gli operatori del settore al confronto con molte normative di dettaglio poco omogenee.

A livello federale numerose leggi disciplinano la materia delle bevande alcoliche, primeggia fra tutte il Federal Alcohol Administration Act (FAA

Act)73, emanato nel 1935 e compreso all’interno dello United States Code (USC). Tale Atto contiene disposizioni volte ad assicurare condizioni corrette di mercato e proteggere i consumatori. Per raggiungere questi risultati il FAA Act attribuisce al Dipartimento del tesoro la responsabilità circa l’attuazione della regolamentazione federale delle bevande alcoliche74 e stabilisce la disciplina dell’etichettatura75.

Un altro documento federale in ambito di bevande alcoliche è L’internal

Revenue Code76 emanato nel 1986, è contenuto all’interno dello United States

Code e contiene importanti disposizioni in materia di tassazione federale

dell’alcol e del tabacco.

Rileva in materia anche il Public Health Security and Bioterrorism Preparedness

and Response Act (Bioterrorism Act)77 entrato in vigore il 12 dicembre 2003, le disposizioni in esso contenute sono finalizzate a scongiurare il pericolo di attacchi terroristici nella catena alimentare statunitense, in particolare evitare la contaminazione dolosa di cibi e bevande. L’atto attribuisce il

73 Federal Alcohol Act, 27 U.S.C.

74 Federal Alcohol Act, 27 U.S.C. §§ 201-211. 75 Federal Alcohol Act, 27 U.S.C. §§ 212-219. 76 Federal Alcohol Act, 26 U.S.C.

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compito di provvedere all’attuazione della disciplina in esso contenuta alla

Food and Drug Administration (FDA).

Altre disposizioni a livello federale sono contenute all’interno del The

Alcoholic Beverage Labeling Act78, emanato nel 1988, che ha reso obbligatoria la presenza in etichetta del“Government Warning".

Riveste importanza per il vino europeo anche l’accordo bilaterale siglato nel 2006 fra la Comunità Europea e gli Stati Uniti sul commercio del vino,79 volto ad agevolare il commercio del vino, migliorare la cooperazione e accrescere la trasparenza delle norme che lo disciplinano (art.1 , par. a).

Questo accordo è considerato da entrambe le parti come il primo passo verso la posizione di un’ulteriore regolamentazione più ampia in materia di commercio del vino (art.1, par. b). In tale sede è stata infatti sottolineata la necessità di instaurare dialoghi futuri fra i due contraenti circa le problematiche riguardanti il commercio del vino, in particolare: le indicazioni geografiche e i nomi di origine, i vini esclusi dall’ambito di applicazione dell’Accordo, le pratiche enologiche, la certificazione e l’istituzione di un Comitato congiunto sulle questioni vinicole80.

Le tematiche prese in considerazione nell’Accordo sono: (1) il mutuo riconoscimento delle pratiche vinicole, (2) un processo consultivo di accettazione delle nuove pratiche vinicole, (3) la limitazione da parte degli USA dell’uso di certi nomi semigenerici sul mercato americano, (4) il permesso da parte della CE di usare, in condizione specifiche, certi termini regolamentativi per i vini statunitensi esportati nella CE, (5) il riconoscimento di certi nomi di origine nei rispettivi mercati, (6) la semplificazione dei requisiti di certificazione per i vini statunitensi esportati nella CE, (7) la definizione dei parametri degli elementi opzionali dell’etichettatura dei vini statunitensi venduti sul mercato statunitense.

78 Alcoholic Beverage Labeling Act, Pub. L. No 100-690. Prevede esplicitamente che dal 18 novembre

1989 tutte le bevande alcoliche prodotte, importate o imbottigliate per essere distribuite o vendute negli Stati Uniti devono contenere l’avvertimento del governo federale circa i rischi che l’utilizzo di bevande alcoliche può provocare per la salute umana. G.A.DAVIS,The Requisite Specificity of Alcoholic

Baverage Warning Labels: a Decision Best Left for Congressional Determination, in 18 Hofstra L. Rew., 943,

944 (1990).

79 Accordo fra Unione Europea e Stati Uniti sul commercio del vino, cit.

80 E.M. APPIANO,S.DINDO,Le pratiche enologiche e la tutela delle denominazioni d’origine nell’accordo UE/USA sul commercio del vino, in contr. impr.. Eu., vol. 12, 2007, 455, 455-457.

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Il 12 Aprile 2011, inoltre, è stato firmato un Memorandum d’intesa fra il Dipartimento del tesoro statunitense e l’ispettorato centrale per la tutela della qualità e la repressione delle frodi dei prodotti agroalimentari del Ministero delle politiche forestali.

Attraverso simile accordo si vorrebbe proteggere i consumatori e stabilire un canale costante per lo scambio delle informazioni in materia di esportazione e importazione delle bevande alcoliche. Tale cooperazione continua è volta a garantire lo scambio di informazioni fra i due paesi in materia di frodi nella produzione e commercio delle bevande alcoliche. Le disposizioni appena esaminate sono attuate grazie alla cooperazione di svariati Dipartimenti del governo federale statunitense, primo fra tutti il Dipartimento del tesoro - United States Department of the Treasury (USDT) - all’interno del quale riveste molta importanza per la disciplina degli alcolici l’Alcohol and Tobacco Tax and Trade Bureau (TTB). Tale organo è nato nel 2002 in seguito all’Homeland Security Act”81 (HSA) il quale ha riorganizzato l’amministrazione delle agenzie competenti in materia di alcolici. Esso in particolare ha diviso il Bureau of Alcohol, Tobacco, Firearms and Explosives (ATF) in due nuovi organi aventi funzioni diverse: il TTB e l’ATF, questo rientra sotto la giurisdizione del Dipartimento di giustizia e si occupa di reati riguardanti il commercio illegale dell’alcol.

Il TTB invece è competente circa l’amministrazione delle tasse federali applicate alla vendita delle bevande alcoliche, assicura condizioni regolari di mercato e assiste gli attori del settore vino negli adempimenti previsti dal FAA Act che ricadono sotto la sua giurisdizione.

Tale organo inoltre controlla che le etichette siano conformi alle disposizioni dei regolamenti federali, ha competenza in materia pubblicità ingannevole, e monitora le importazioni di alcolici.

Anche la Food and Drug Administration riveste un ruolo importante per il commercio del vino82, essa è l’agenzia federale deputata a garantire la sicurezza dei prodotti alimentari, è posta sotto la giurisdizione del

81 Homeland Security Act, Pub. L. No. 107-296.

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Department of Health and Human Services e la sua autorità è fissata

principalmente dal Food and Drug Cosmetic Act83 del 193884.

Ha competenze nell’ambito del commercio del vino anche il Department of

Home Security (DHS) il quale si occupa di questioni attinenti la sicurezza

interna, in particolare il Buraeu of Custom and Border Protection controlla le merci e le persone in entrata negli Stati Uniti.

Questo intreccio di atti e di organi costituisce il livello federale del “Diritto del vino” statunitense il quale si colloca su un piano sovrastatale.

83 Food and Drug Cosmetic Act, Pub. L. No. 75-717.

84 T.BABUSCIO,Alimenti sicuri e diritto: analisi di problemi giuridici nei sistemi amministrativi delle autorità per la sicurezza alimentare europee e statunitense, Milano, Giuffrè, 2005, 127-179.

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3.3. LA DISCIPLINA DEL VINO A LIVELLO