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Come già annunciato, la funzione di formazione deve esplici- tarsi su un duplice fronte: «interno» al TTO stesso, nonché «esterno», ossia aperto ai ricercatori e agli utenti dei servizi del TTO.

9.1 La formazione del personale del TTO

Al momento di formalizzare la creazione del TTO e di riempir- ne l’organigramma, è probabile che non si riesca a trovare del personale specializzato e con l’esperienza necessaria a svolgere in modo efficace le funzioni proprie di un TTO. In tal caso, si rendono necessari pro- grammi di formazione su temi di P.I. e trasferimento tecnologico da svolgere a cadenze periodiche. Si tratta di programmi organizzati da: i. università che impartiscono corsi post-lauream di P.I o trasferimento

tecnologico, o corsi di specializzazione in gestione dell’innovazio- ne, o di technology foresight (previsione tecnologica) e technology

watch (osservazione dello sviluppo tecnologico);

ii. enti nazionali di P.I. che formano periodicamente l’utenza e il pub- blico in generale al corretto uso del sistema di P.I.

Gli organismi internazionali, e fra di essi l’Organizzazione Mondiale della Proprietà Intellettuale (OMPI) – che dispone di programmi di formazione rivolti alle università e ai potenziali utenti di P.I., aventi per oggetto la crea-

4 “Alle università serve un modello di gestione proprio, diverso dalle prassi buro-

cratiche tradizionalmente adottate dagli organi amministrativi dell’ateneo stesso, con elementi mutuati dal contesto imprenditoriale”. Estratto della tesi di dottorato di Marli Elizabeth Ritter dos Santos, La gestión de Transferencia de Tecnología de la

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zione, gestione e commercializzazione della P.I.; altri TTO, specie se orga- nizzati in reti (come la CYTED, il Programa Iberoamericano de Ciencia y Tecnología), che propongono tutoraggi o altri programmi di formazione in- tensiva; in Brasile, FORTEC, insieme alla Academia da Propriedade Indu- strial dell’INPI brasiliano e alle attuali reti di P.I. dei vari Stati federali, svolge un importante ruolo nella formazione di gestori di TTO: in tutte le regioni del Paese, inoltre, sono stati attivati corsi di INOVA-UNICAMP e altri enti federali, con l’obiettivo di formare personale gestionale negli a- spetti legati alla P.I., al trasferimento tecnologico e alla costituzione di TTO.

Quanto ai costi legati alla partecipazione di funzionari del TTO a simili programmi di formazione, questi possono essere coperti con la richiesta di sovvenzioni, borse di studio o altre procedure in grado di agevolare tale partecipazione; va tuttavia ricordato che l’accesso a que- ste procedure non è sempre facile. Si tenga però presente che occorre stimolare la partecipazione degli addetti del TTO ad attività di forma- zione sino a quando avranno acquisito capacità sufficienti per poter svolgere il proprio lavoro. In ogni caso, i TTO devono contemplare un programma di formazione del proprio organico con relativo budget; nelle fasi iniziali, questo budget dovrà essere consistente.

La presente Guida raccomanda fortemente di prevedere un budget da destinare alla formazione, specie nelle prime fasi start-up di un TTO. Ciò dimostra anche l’impegno dell’ateneo nei confronti del suo TTO.

9.2 La formazione dei ricercatori

Ma la formazione degli organici non basta, in sé, a garantire il buon funzionamento di un TTO. Questo tipo di formazione si limita a mettere il TTO in grado di affrontare l’inizio della fase operativa. Se si intende garantire l’efficace funzionamento del TTO, ossia assolvere alla funzione di monetizzare i risultati di ricerca, è necessario formare anche i ricercatori: sono loro a generare le conoscenze rilevanti in materia di P.I. Come abbiamo già detto, è questo un compito al quale deve concor- rere l’intero organico del TTO.

ESECUZIONE DELLE FUNZIONI DI UN TTO

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In particolare, l’obiettivo della formazione deve essere quello di far capire ai ricercatori che la collaborazione con il TTO può significare una migliore monetizzazione delle loro innovazioni, a loro vantaggio ma anche a beneficio dell’ateneo e della collettività in generale.

Fra gli aspetti che la formazione deve affrontare: i. la definizione e portata dei DPI;

ii. i vantaggi che la monetizzazione dei DPI può comportare per ricer- catori, ateneo e collettività;

iii. la P.I. nel lavoro del ricercatore;

iv. la necessità di comunicazione fra laboratorio e TTO;

v. il sistema di brevetti come fonte di informazione tecnologica per la ricerca;

vi. le attività suscettibili di pregiudicare la validità dei DPI; vii. la redazione della documentazione brevettuale;

viii. la ricerca, nelle banche dati sui brevetti, di precedenti nello stato della tecnica.

In America Latina si contano esempi di attività di formazione interna condotte con successo: è il caso della Universidad Nacional de la Plata (Argentina), il cui TTO svolge attività di formazione interna ad esecuzione continuata. Per svolgere un’efficace opera di formazione occorre elaborare apposito materiale e articoli che, agli occhi del ricer- catore, appaiano utili e pertinenti5.

In ogni caso, è della massima importanza che si diffonda fra i ricercatori una modalità di lavoro chiaramente improntata a una cultura da ricercatore-imprenditore. Poter disporre di questa figura di ricercato- ri è della massima importanza: i loro progetti sono decisamente orienta- ti all’ottenimento di risultati valorizzabili sul piano commerciale. Né si dimentichi che, quanto maggiore è la produttività scientifica d’eccellen- za in un dato ateneo, altrettanto maggiore sarà la capacità di trasferirne i

5 Cfr., a titolo di esempio, “Negocioción de tecnología”, Cuaderno de Trabajo

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risultati. Il Conselho Nacional de Desenvolvimento Científico e Tecno- lógico (CNPq) brasiliano ritiene ormai le domande di brevetto alla stre- gua di un indicatore di produttività. Iniziative come questa possono contribuire ad un cambiamento nella cultura e nelle prassi invalse nel mondo universitario.

Affinché i TTO possano raggiungere i loro obiettivi, e quindi il successo, si raccomanda molto caldamente alle università di assegnare una voce del bilancio annuale alla formazione – interna ed esterna – e di reperire, nella misura del possibile, altre fonti di finanziamento esterno.

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