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LA PIATTAFORMA EPOMM E I PROGRAMMI EUROPE

MOBILITY MANAGEMENT IN EUROPA:

4.1 LA PIATTAFORMA EPOMM E I PROGRAMMI EUROPE

L’EPOMM, ovvero European Platform on Mobility Management è la piattaforma internazionale finalizzata a promuovere il mobility

management in Europa e a scambiare e confrontare esperienze tra i diversi

paesi in modo da supportare e ottimizzare l’implementazione di tali sistemi. È strutturata come organizzazione no profit e ha sede a Bruxelles. L’EPOMM promuove la Conferenza annuale europea sulla gestione della mobilità (ECOMM), luogo di scambio di buone pratiche ed approfondimento tra i paesi aderenti.

Le principali attività di EPOMM si articolano su tre settori:

Policy Transfer: le attività consistono nel supporto alle procedure di

trasmissione delle buone pratiche derivanti dai dei progetti a ogni stato membro dell’associazione.

Training e Workshops: EPOMM si occupa anche di formazione e

comunicazione attraverso risorse umane e materiale di supporto;

National Focal Points (NFP): l’EPOMM prevede l’istituzione di

network nazionali dell’associazione, li supporta nella loro attività e si impegna a favorire l’interscambio di esperienze tra di essi (EPOMM, sito

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Tra i National Focal Point dell’EPOMM, che agiscono come punti di riferimento per raccogliere e divulgare informazioni, c’è anche quello italiano. Ci rappresentano infatti il Ministero dell’Ambiente, che ha aderito anche quest’anno, e la nostra associazione nazionale di mobility

manager, ovvero Euromobility (EPOMM, sito web).

Uno dei più importanti progetti di trasferimento di buone pratiche che è stato supportato da EPOMM e a cui i partner italiani hanno partecipato attivamente è PIMMS TRASFER (Transferring actions in sustainable

mobility for European regions), progetto che rientra nel programma

europeo INTERREG IV C (già citato) e che riguarda la promozione e la trasmissione di tecniche collaudate di mobility management ai decisori locali e nazionali.

Il progetto ha avuto una durata di tre anni e si è concluso nel 2011. Il proponente è il London Council di Londra ed il partenariato è composto come segue:

sette partner esperti (Londra, Graz, Stoccolma, Treviso, Almada, Francoforte, Serres) che sono stati protagonisti di progetti pilota al fine di approfondire le proprie esperienze sul territorio riguardo alle pratiche di

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sette partner (Bratislava, Klaipeda, Maribor, Larnaca, Danzica, Sofia, Timisoara) che sono stati i destinatari delle buone pratiche derivanti dai progetti e che avranno l’occasione di incrementare il proprio know how sul tema della mobilità.

un partner (l’Università di Rotterdam) che ha il compito di provvedere al “trasferimento” delle buone pratiche per mezzo di eventi di formazione (tab. 6).

Le attività previste da PIMMS TRANSFER sono:

Sviluppo di un database sulla Gestione della Mobilità per facilitare il trasferimento del know how.

Visite studio di funzionari, politici e scuole.

Rassegna dei piani per il trasporto urbano sostenibile di tutti i 27 Stati membri.

Conferenze regionali e scolastiche.

Sfide scolastiche: competizioni di bambini per ridurre l’utilizzo della macchina da casa a scuola.

Workshop di tutoraggio nelle sette regioni inesperte.

Collegamento degli eventi organizzati per la Settimana Europea della Mobilità (EMW) in 14 regioni.

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Progetti pilota: piani per la mobilità, carbon trading, definizione dei piani di spostamento, sistemi di trasporto pubblico integrato, integrazione della gestione della mobilità nelle politiche, utilizzo della bicicletta da parte dei pendolari, pianificazione integrata negli spazi urbani.

Il partner italiano di PIMMS TRANSFER è stato il Comune di Treviso, che ha avviato due progetti: bike sharing intercomunale e studio sulla mobilità sostenibile per il territorio trevigiano.

Tab. 6 I partner esperti e gli iniziatori di PIMMS

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Un altro progetto interessante nell’ambito del programma INTERREG IV

C è FLIPPER (Flexible Transport Services and ICT platform per Eco- Mobility in Urban and Eurpean Rural Areas), dedicato allo sviluppo

sostenibile e alla coesione sociale tra diverse realtà europee attraverso lo scambio e la diffusione di conoscenze e buone pratiche sui servizi di trasporto flessibili (FTS). E’ iniziato ufficialmente nel settembre 2008 e gli obiettivi di coesione sociale hanno visto studenti, anziani e utenti con disabilità come destinatari principali. Gran parte del progetto è consistito nella realizzazione di 12 studi di fattibilità sui trasporti flessibili in Europa, sulla realizzazione di 6 progetti pilota e su 5 visite di studio. Uno dei partner di FLIPPER è stata la città di Almada, in Portogallo, che ha sviluppato e messo in atto un progetto di riorganizzazione dei trasporti e, in particolare, delle linee autobus per venire incontro alle mutate esigenze dei cittadini e per facilitare i collegamenti (tramite bus + traghetto) tra Almada e Lisbona. La città di Livorno ha partecipato al progetto tramite uno studio di fattibilità. Gli altri partner del progetto sono stati: Bologna, Firenze, Salonicco, Vienna, Purbach, Aberdeen, Volos, l’Irlanda e Formentera.

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Terzo esempio di progetto è MMOVE (Mobility Management over

Europe), che interessa la gestione della mobilità delle città medio-piccole

(tra i 50.000 e i 250.000 abitanti).

Scopo del progetto è l’identificazione delle pratiche migliori di mobility

management disponibili per tutti gli stati europei che desiderassero

sperimentarle. Il programma è partito nel Novembre 2008 e terminato nell’ottobre 2011, ha coinvolto 11 partner e 8 stati membri dell’Unione europea.

Tramite le fasi di identificazione, raccolta, analisi e infine scambio di buone pratiche riguardo alla gestione della mobilità cittadina è stato possibile, nella fase finale del progetto, mettere a disposizione di amministratori locali e mobility manager europei nuove soluzioni e proposte innovative allo scopo di risolvere le problematiche riferite alla mobilità. La diffusione di queste pratiche è avvenuta attraverso campagne di comunicazione e sensibilizzazione mirate a “trasferire” gli elementi di maggior successo delle varie pratiche, allo scopo di costruire un metodo comune di azione per tutte le medie e piccole realtà cittadine.

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MMOVE ha coinvolto la città di Reggio Emilia, leader del progetto, la

Regione Marche, Girona, Molndal, Brighton, Valberg, Razlov, Kavala, Brasov e Ulm. Di seguito una sintesi delle attività previste dal progetto: Report di analisi delle best practice selezionate.

Study visit.

Studi di fattibilità.

Policy Tool Box con manuale.

Campagne di sensibilizzazione (Interreg IV C, sito web).

Tab.7 Lo scambio di buone pratiche del progetto MMOVE

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4.2 PIMMS TRANSFER: L’ESPERIENZA DELLA