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La prima presidentessa sudcoreana

Capitolo 3. Le prospettive future

3.5 Il futuro

3.5.2 La prima presidentessa sudcoreana

Le elezioni del 2012 riconfermano al potere il partito conservatore. Per la prima volta nella storia della Corea, tuttavia, viene eletta una donna. Park Gǔn Hye inizia il suo mandato con il supporto della popolazione e forte dei suoi legami familiari con Park Chŏng Hǔi.367

I quattro anni in cui mantiene il potere sono caratterizzati da un atteggiamento opposto rispetto a quello proposto durante la campagna elettorale. La sua politica disgregante e

364 Ivi, p. 305. 365 Ivi, p. 306. 366 Ibidem.

367 Park Geun-hye: South Korea’s First Female President, BBC, 2018, URL

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l’approccio unilaterale internazionale minano il rapporto con gli elettori a cui erano state fatte promesse differenti. La presidentessa, inoltre, cerca, di ridurre l’importanza dell’Assemblea Nazionale, il cui scopo è rappresentare il popolo, e di renderla una mera ramificazione governativa.368

Il suo errore più grave, però, è non riuscire a garantire la sicurezza fisica dei cittadini. Il 16 aprile 2014, infatti, ha luogo una delle tragedie più significative della storia recente del Paese: durante la mattina, il traghetto Sewŏl affonda provocando la morte di trecento quattro persone, fra cui molti bambini e studenti. In seguito, la presidentessa non mostra di essere in grado di gestire l’accaduto e si mostra persino reticente ad investigare e a perseguire i colpevoli.369

Un altro esempio è l’epidemia MERS nel 2015. Mentre il virus si diffonde, Park Gǔn Hye rimane costantemente lontana dai riflettori e non interviene che un mese dopo il primo caso di infezione. Ancora una volta, la presidentessa mostra di non essere in grado di gestire la situazione, mancando di esprimere cordoglio per le vittime o di fare le sue pubbliche scuse al Paese.370

Elementi autoritari e manipolazione caratterizzano la leadership di Park Gǔn Hye così come hanno caratterizzato quella di suo padre, Park Chŏng Hǔi, negli anni Sessanta e Settanta. Il suo mandato non ottiene i giudizi positivi che hanno caratterizzato la sua campagna elettorale, e il suo metodo di governo si basa sulla divisione in due del Paese: la presidentessa cerca di separare l’opinione pubblica fra “noi” e “loro”, accusando l’opposizione di dare rilevanza agli interessi politici piuttosto che al bene del popolo. Inoltre, tende ad affidarsi a consiglieri personali che non fanno parte della gerarchia del governo, lasciando intravedere l’origine dello scandalo che la costringerà a lasciare l’incarico.371

Lo scandalo si verifica a fine giugno 2016 e porta alla luce aspetti illegali del legame fra la presidentessa e la sua confidente, Choi Sun Sil. L’amicizia fra le due donne diventa un esempio di disonestà nel momento in cui Choi Sun Sil utilizza la propria posizione per ottenere favori personali e per influenzare la gestione del potere. Il suo rapporto con Park Gǔn Hye diventa un mezzo per fare pressione sulle chaebŏl affinché devolvano soldi alle

368 Choi, Hye-jung, Park Geun-hye’s Four Years in Office Leave a Legacy of Corruption, Division and

Incompetence, “Hankyoreh”, 2017, URL

http://english.hani.co.kr/arti/english_edition/e_national/786020.html

369 Ibidem. 370 Ibidem. 371 Ibidem.

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due fondazioni da lei gestite. Le consente, inoltre, di consultare documenti il cui accesso è riservato. Nonostante entrambe si dichiarino innocenti, nel 2018 Choi Sun Sil viene condannata per corruzione e abuso di potere, mentre Park Gǔn Hye viene estromessa dalla carica presidenziale e accusata di corruzione, abuso di potere e di aver diffuso informazioni private.372

Quando lo scandalo viene alla luce, milioni di coreani manifestano per chiedere la destituzione di Park Gǔn Hye. Per venti fine-settimana consecutivi, dal 2016 al 2017, la popolazione protesta chiedendo l’impeachment della presidentessa. Grazie ad internet e ai social media, la notizia fa il giro del mondo tramite i video girati direttamente dai manifestanti e mobilita sempre più persone. L’avanzata tecnologia permette a chiunque di venire a conoscenza di qualunque cosa accada in Corea e ciò consente una maggior partecipazione politica che può giovare alla democrazia. La reazione del popolo coreano a questo scandalo e la sua richiesta di vedere la presidentessa punita per i crimini commessi sembra incoraggiante nel contesto della democratizzazione. Così come nel 1987 la società ha consentito la creazione del primo governo civile, nel 2016, cerca di migliorare la qualità della democrazia eliminando la corruzione dal sistema politico e dall’azione delle chaebŏl.373

Lo scandalo e il momento di crisi della Corea spingono molti giovani ad interessarsi alla politica e a prendere parte alle manifestazioni. Il fatto che il popolo riesca ad ottenere l’impeachment della presidentessa con le proprie forze affievolisce il sentimento di impotenza che le persone prova di solito in relazione alla politica. Ancor più sorprendentemente, i ragazzi non smettono di interessarsi alle sorti del governo dopo la rimozione di Park Gǔn Hye e seguono l’elezione di Mun Jae In con altrettanta attenzione.374

È possibile, una volta che la situazione si sia ristabilizzata, che i giovani smettano di seguire le vicende del Paese. Tuttavia, in questo momento, sembra improbabile che la loro partecipazione politica possa affievolirsi: le manifestazioni alimentate da sentimenti di rabbia nei confronti di un governo corrotto e incapace tendono a dare origine a continue nuove proteste. Nello specifico, la rimozione di Park Gǔn Hye non è stata seguita da cambiamenti strutturali del sistema. Le possibilità di assistere a episodi di corruzione e di

372 South Korea’s Presidential Scandal, BBC, 2018, URL https://www.bbc.com/news/world-asia-37971085 373 Chang, Ha-Joon, South Koreans Worked a Democratic Miracle. Can They Do It Again?, The New York Times,

2017, URL https://www.nytimes.com/2017/09/14/opinion/south-korea-social-mobility.html

374 Carothers, Chris, The Turning Point for South Korean Democracy, The Diplomat, 2017, URL

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favoritismo fra governo e chaebŏl sono rimaste le stesse, ma le nuove generazioni sono ora pronte a lottare per una maggiore trasparenza e per il rispetto dei valori democratici.375

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