Certamente una delle caratteristiche più evidenti della lingua impiegata da Wang Shuo è la sua natura popolare dal punto di vista del registro linguistico.179
Ritengo, quindi, fondamentale la resa di questo particolare registro linguistico nella traduzione dell'opera “Xu ye”. Ora andrò a prendere in considerazione il paragrafo quattro e sei, in quanto particolarmente rappresentativi dello stile generale dell'opera e analizzerò le scelte a livello traduttologiche sul piano del registro linguistico.
吴建新就不同了,他有一句口头禅:“管他呐!”他对我说:“这有什么 不好意思的?”哥们儿!丫有钱就吃他!” (p. 237)
Wu Jianxin invece era ben diverso, lui aveva un motto: “Fregatene!”. “Cosa c'è che non va?” mi disse, “Fratello! Se uno c'ha i soldi te approfittane!”. (p. 38)
Nella passaggio in cinese appena riportato vediamo come l'autore utilizzi le espressioni
哥们儿 (fratello) e 吃他, in questo contesto non da intendersi nel senso letterale ma
con il significato di “approfittarsi di qualcuno”. Risulta evidente come il tono sia molto colloquiale e come l'espressione 吃他 sia un modo di dire colloquiale tipicamente del nord. Si è quindi preferito tradurre con l'espressione “Se uno c'ha i soldi te approfittane”. Normalmente non avrei tradotto utilizzando questa espressione “c'ha” non sempre ammissibile negli standard dello scritto, ma in questo particolare contesto, per rendere il fine e l'atmosfera di un dialogo estremamente colloquiale, ho ritenuto che questa particolare espressione, propria della lingua parlata, potesse essere consona ad una migliore traduzione e resa del passaggio in cinese. Sempre in questo paragrafo, qualche frase dopo, possiamo vedere questo passaggio:
“你牛逼什么呀你!你丫不就是个开车的样子么?你还少在我这儿抖骚我砸
了你那车你信不信?” (p. 238)
Anche in questo passaggio possiamo vedere come ci sia un forte tono colloquiale e molto popolare: il termine colloquiale 牛 逼 può significare arrogante o spavaldo, quindi alla lettera significherebbe “cos'hai da essere arrogante?”. Ma ritengo che in questo contesto quello “什么”sia da tradurre adottando uno scarto semantico tendente verso il basso (“cosa cazzo”) e che l'espressione “tirarsela”, in italiano, sia più colloquiale e renda meglio il significato di 牛 逼 che sì, come già riportato, può significare arrogante e spavaldo, ma che ha anche una sfumatura di significato più vicina a “credersi migliore e farlo ben vedere”. L'espressione 你丫 è anch'essa tipica di Pechino e del nord della Cina e ha una sfumatura negativa: indica che il parlante non ha una grandissima opinione del suo interlocutore. Anche da questo elemento si evince la sfumatura particolarmente colloquiale del dialogo in corso e del linguaggio adottato dall'autore. Infine osserviamo l'espressione 抖 骚 , che ha il senso di “farsi vedere, mettersi in mostra”, che è anch'essa una espressione tipica delle parti di Pechino e del nord. Già da questo primo passaggio abbiamo avuto modo di vedere come il linguaggio adottato da Wang Shuo sia molto popolare, colloquiale e con varie espressioni tipiche della lingua di Pechino.
“不去!吃你丫那几顿臭饭有什么新鲜的?滚蛋,你以后甭他妈再来找我
们。” (p. 238)
“Io non vengo. Che c'è di nuovo nel mangiare qualcuno di quei tuoi pasti del cazzo? Ma levati dai coglioni, così in futuro non hai un cazzo di bisogno di venire di nuovo a cercarci”. (p. 39)
Anche in questo passaggio si è scelto di tradurre l'espressione 滚蛋 con l'espressione “levarsi dai coglioni” piuttosto che con “levarsi di torno” o “levarsi dai piedi” in quanto ritengo che nel particolare contesto di un Wu Jianxin furioso, dovendo rendere la
situazione in italiano, è più adatta e plausibile l'opzione “levarsi dai coglioni”. Sempre seguendo questa linea traduttologica e di resa del registro analizziamo il seguente passaggio:
“不去!哪儿都不去!你以为我多爱吃你那破饭呐!”
(p. 239)
“Non ci vengo, non vengo da nessuna parte! Pensi che mi piaccia così tanto mangiare quel tuo cibo di merda?”. (p. 39)
In questa frase ho scelto di tradurre l'espressione 破饭 con “cibo di merda”, così come nel passaggio precedente ho scelto di tradurre l'espressione 臭饭 con “pasto del cazzo” in quanto, sebbene la mia traduzione non sia letterale, essa, ritengo, rende in modo migliore il registro e il tono che utilizza l'autore per portare avanti il dialogo. Ritengo quindi che, ad esempio, tradurre 破 饭 con qualcosa come “cibo disgustoso” non avrebbe reso al meglio il significato implicito nel tono e nel registro adottato dall'autore e, quindi, si sarebbe perso qualcosa in quel senso con una simile traduzione. Analizziamo ora un ultimo passaggio tratto dal sesto paragrafo:
于是许立宇如释重负,大骂世间那等花边小人,言表之激烈足见其对此等 情状深恶痛绝。甚至说出放刁耍赖的话:“我就是一司机怎么啦?不高兴
任是谁给多少钱老子也不伺候——不尿你这壶!”
(p. 243)
Perciò Xu Liyu fu come sollevato da un grande peso e si mise a insultare pesantemente gli arrampicatori sociali; l'intensità espressa dalle sue parole mostrava decisamente il suo profondo odio per quella situazione, addirittura si mise a dire robe da sborone del cazzo: “Sarò pure un autista, e quindi? Mi spiace ma non importa chi mi dia soldi, io non mi metto mica a fargli da badante – non lo cago!”. “Ben detto”, mi misi a girare il dito nella piaga e a gettare olio sul fuoco, “Ma chi li conosce quelli, non hai paura di nessuno te!”. (p. 43)
e 耍赖 hanno il significato, particolarmente in questo specifico contesto, di “parlare in modo incontrollato”, come degli sbruffoni e dire cose irrealizzabili. Ho quindi reso l'espressione 放刁耍赖的话 con “robe da sborone del cazzo”. E infine l'espressione
不尿你这壶 che letteralmente significherebbe “non piscio nel tuo vaso” ho scelto di
renderla con l'espressione colloquiale italiana “non ti cago”, in quanto ritengo che possa rendere ottimamente il tono dell'espressione cinese. In conclusione ritengo dunque fondamentale, al fine di fornire una traduzione migliore del brano originale, riuscire a rendere il tono voluto dall'autore: non solo, quindi, ciò che ci comunica, ma anche, e soprattutto, come ce lo intende comunicare e tramite quale tipo di linguaggio.