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La Sorellanza preraffaellita: artiste, amanti, modelle, muse

CAPITOLO I: La Confraternita dei Preraffaelliti

1.5 La Sorellanza preraffaellita: artiste, amanti, modelle, muse

La Confraternita era per definizione un’associazione composta unicamente da uomini e per questo inizialmente si diede per scontata l’esclusione delle donne. C’erano, tuttavia, un considerevole numero personaggi femminili che gravitavano attorno alla cerchia preraffaellita: se per decenni sono state considerate delle mere figure passive, recenti studi hanno in realtà messo in luce il loro importante ruolo all’interno della ricerca artistica dei membri del movimento. Non erano quindi solamente delle modelle che posavano inerti, ma delle figure attive che influivano nella realizzazione delle opere per le quali si apprestavano ad essere i soggetti. Le donne della Confraternita erano delle muse che restavano instancabilmente in posa per ore, diventando eroine arturiane, fanciulle italiane e femmes fatales dalle connotazioni medievali.

Le muse del movimento, ribattezzate da Rossetti e dal gruppo “stunners”, possedevano delle specifiche e peculiari caratteristiche fisiche spigolose, i capelli rossi (ad eccezione di Jane Burden) ed una espressione malinconica. Le stunners venivano scoperte e convinte a posare per gli artisti nei modi più disparati ma sempre per caso, in negozi, taverne o semplicemente per la strada, strappandole da una ordinaria oscurità e facendole diventare il centro di un mondo animato da archetipi signorili.

Tra di esse, alcune hanno rivestito un’importanza maggiore, tali da diventare delle figure preminenti nel Preraffaellismo e che hanno anche dato un importante contributo artistico al movimento inglese. Prima tra tutte la poetessa Christina Rossetti, sorella di Dante Gabriel e William Michael, che elaborò nella sua opera poetica un linguaggio tipicamente preraffaellita caratterizzato da «una acuta osservazione e da profonde convinzioni

religiose».34 Spesso le opere della poetessa venivano pubblicate insieme ad alcune illustrazioni realizzate dagli artisti della Confraternita, come quelle realizzate da Dante Gabriel Rossetti per la raccolta di poesie Goblin Market and Other Poems.

L’artista donna più importante viene tuttavia ritenuta Elizabeth Lizzie Siddal. Modella, poetessa e pittrice inglese, è stata a lungo sentimentalmente legata a Rossetti, che sposò nel 1860. Figlia di un commerciante di ferramenta, venne notata per la prima volta in un atelier (nel quale lavorava per mantenersi) da Walter Deverell, collega di Rossetti ai tempi della Royal Academy ed artista associato del movimento preraffaellita. Incantato dalla sua capigliatura rossa e dalla carnagione pallida, Deverell si convinse che la ragazza incarnasse alla perfezione gli ideali di bellezza del gruppo, e per questo si affrettò a presentarla a Rossetti, Millais ed Hunt. Inizialmente posò indistintamente per i tre confratelli, divenendo la protagonista dell’Ophelia di Millais, ma divenne successivamente l’unica musa di Rossetti, che le chiese di posare esclusivamente per lui, detenendo da quel momento l’esclusiva nella rappresentazione di Lizzie, che divenne il soggetto di una moltitudine di disegni, tele e poesie. La relazione d’amore che nacque tra i due era contraddistinta da violenti litigi, causati soprattutto dall’infedeltà di Rossetti. La sua forte depressione, esacerbata da un costante stato di malattia e dalla perdita di un figlio, la resero dipendente dal laudano, che fu la causa della sua morte nel 1862. Sopraffatto dal dolore e dal senso di colpa, Rossetti seppellì la moglie con l’unica copia dei poemi da lui scritti e che avevano lei come principale fonte di ispirazione.

Per decenni si è fatto riferimento alla Siddal unicamente in quanto modella e moglie di Rossetti: tuttavia, in seguito soprattutto a recenti studi realizzati dalla ricercatrice Serena Trowbridge35, la figura della Siddal è stata rivalutata, mettendone in risalto le doti artistiche. Incoraggiata infatti da Rossetti e sotto la protezione di Ruskin iniziò a dipingere e scrivere poesie, esponendo i propri dipinti nelle mostre collettive dei Preraffaelliti, in particolare in quella del 1857 a Russell Place e del 1858 a New York. Il, seppur ridotto, ridotto numero di opere della Siddal rimaste in circolazione testimoniano la volontà della pittrice di andare oltre le norme accademiche molto più di quanto facessero i suoi colleghi maschi. Il suo stile pittorico era caratterizzato da un appiattimento delle figure e dall’utilizzo di colori audaci atti ad emulare le vetrate medievali ed i codici miniati, mentre

34 BARRINGER ROSENFELD 2014, p. 20 35 TROWBRIDGE 2018

i temi erano maggiormente incentrati sulle restrizioni imposte alla libertà della donna ed in generale avevano una matrice pseudofemminista.36

Anche Jane Burden, futura moglie di William Morris ed amante di Rossetti, iniziò la sua carriera preraffaellita per caso. Anch’essa di umili origini come Lizzie, venne scoperta per caso da Rossetti mentre assisteva con la sorella ad uno spettacolo teatrale nel 1857. In seguito al matrimonio con Morris entrò a far parte della Morris, Marshall, Faulkner & Co., nella quale le donne occupavano un ruolo molto importante nella rinascita delle arti applicate, lavorando sia come designer che come professioniste esperte in diverse abilità artigianali. Per la Morris & Co., la Burden realizzò, insieme alla sorella Elizabeth ed alle due figlie May e Jenny, lavori di ricamo raffinati ed ambiziosi.37

Come si può notare, tutte le figure femminili hanno una diretta correlazione con Rossetti: a parte la sorella Christina, le restanti donne del preraffaellismo furono amanti dell’artista. Ciò valse anche per Fanny Cornforth, simbolo della femminilità sensuale delle opere di Rossetti risalenti al periodo successivo alla morte della moglie Lizzie.

Rossetti incontrò per la prima volta Fanny nel 1856 ad una festa. Nata con il nome di Sara Cox, era ammirata da Rossetti per la sua radiante bellezza, vitalità ed un forte magnetismo, in contrasto con il carattere solitario e depresso di Elizabeth Siddal. La Cornforth posò per lui nelle opere degli anni ’60 dell’Ottocento, divenendo il soggetto di

Bocca Baciata, considerato il dipinto che segna l’emergere dello stile maturo di Rossetti

ed una pietra miliare del nascente movimento dell’Estetismo.

Alla morte della moglie, Fanny si trasferì nella casa di Rossetti a Cheyne Walk, diventando la governante. Alla sua morte, Rossetti lasciò alla donna numerosi dipinti in eredità, che espose in una galleria d’arte da lei creata insieme al marito John Bernard Schott a Old Bond Street, e conosciuta come “Rossetti Gallery”.