CAPITOLO II: La Confraternita dei Preraffaelliti nelle vendite all’asta d
2.1 Metodologia della raccolta dati
Per la creazione della banca dati oggetto d’analisi della tesi sono state prese in considerazione le opere d’arte realizzate dai sette artisti fondatori della Confraternita dei Preraffaelliti e vendute da Christie’s, Sotheby’s e Bonhams, che rappresentano tre delle più grandi case d’asta mondiali, nonché tra le più attive nel campo della vendita di opere preraffaellite. La scelta di tali case d’asta non è stata casuale, ma frutto di un’indagine iniziale (che sarà descritta nel paragrafo 2.2), nella quale sono state analizzate tutte le vendite di opere preraffaellite durante il 2018. Da tale indagine iniziale sono state trovate le case d’asta maggiormente attive nella v end it a d i op er e pr er aff ael l it e. Essendo la Confraternita di origine inglese, le opere d’arte preraffaellite sono state in maggior misura vendute nelle sedi del Regno Unito (94% del totale dei lotti offerti), per quanto siano state rilevate vendite in altre città del mondo, come New York, Tokyo, Sidney e Parigi. Per questo motivo si è preferito lasciare i risultati dello studio in sterline britanniche (GBP), convertendo ove necessario i prezzi in altre valute in GBP.
Sono stati analizzati i lotti realizzati dai sette artisti che per primi hanno aderito alla confraternita (James Collinson, William Holman Hunt, John Everett Millais, Dante Gabriel Rossetti, William Michael Rossetti, Frederic George Stephens e Thomas Woolner), escludendo quindi gli artisti associati e quelli della second generation e scartando inoltre le opere di non certa attribuzione e quelle etichettate “Stile of” e “After”.
La creazione della banca dati ha previsto la catalogazione di 915 vendite per un valore delle vendite complessivo di 64.517.804 sterline britanniche. In alcune vendite, soprattutto in riferimento alle aggiudicazioni risalenti dall’Ottocento fino agli anni ’70 del Novecento, il prezzo è espresso in ghinee, una valuta smessa di coniare dal 1816 ma che ha continuato a sopravvivere in alcuni ambienti aristocratici, in particolare nelle case
d’asta. Anche in questo caso si è provveduto a convertire il prezzo da ghinee in GBP, tenendo presente che una ghinea vale 1,05 sterline correnti.45
Le informazioni relative alle vendite dal 1990 al 2018 sono state recuperate dai database pubblici delle case d’asta, reperibili sui loro rispettivi siti internet. Per le vendite ricadenti nel periodo 1970-1989 è stato invece impiegato il database Blouin Art Sales Index (BASI), la più grande banca dati di vendite all’asta, al cui interno sono presenti i risultati delle vendite a partire dal 1922.
Per tutte le vendite sono state recuperate le informazioni riguardanti la data di vendita, il nome e la sede della casa d’asta, il numero del lotto e il nome della categoria dell’asta (ove presente), il titolo, l’anno di realizzazione, la tecnica, l’intervallo di stima, il risultato dell’asta (se l’opera è stata venduta, se è risultata bought-in o se è stata ritirata), ed eventuali precedenti vendite all’asta.
Nel caso in cui le informazioni relative alla data e alla tecnica utilizzata dall’artista non siano presenti nella descrizione del lotto pubblicata nei siti internet delle case d’asta, esse sono state recuperate utilizzando il database pubblico Pre-Raphaelite Online Resource, creato dal Birmingham Museum and Art Gallery. Per le opere d’arte realizzate da Dante Gabriel Rossetti è stato inoltre utilizzato il database Rossetti Archive. Il prezzo di vendita è comprensivo del buyer’s premium, poiché è il prezzo che la casa d’asta pubblica nel suo database e che mette a disposizione online.
Le vendite risalenti al periodo 1970-1989, le cui informazioni sono state reperite attraverso il BASI, sono state immesse nel database considerando come prezzo di vendita unicamente la somma corrispondente all’hammer price. Agli hammer price sono stati poi aggiunti gli importi relativi al buyer’s premium.
45FLOOD 1983
Qui di seguito vengono riportate le buyer’s premium chart delle case d’asta prese in analisi: Sotheby’s Fino a £ 200.000 (inclusi): 25% Da £ 200.001 a £ 3.000.000 (inclusi): 20% Da £ 3.000.001 in poi: 12,9% Christie’s Fino a £ 175.000: 25% Da £175.001 a £ 3.000.000: 20% Da 3.000.001 in poi: 12,5% Bonhams Fino a £175.000: 25% Da £ 175.001 a 3.000.000: 20% Da £ 3.000.001 in poi: 12,5%
Si ritiene inoltre necessario precisare che la casa d’asta Christie’s non pubblica i lotti invenduti; per questo motivo è possibile che alcuni lotti, che siano stati aggiudicati ma non venduti, non figurino in tale lavoro. Ad ogni modo, non essendoci stata la vendita, i lotti invenduti non hanno influiscono sul valore delle vendite totale.
In questo lavori si è condotta un’analisi delle vendite per decenni ed una per artista. Per quanto riguarda la prima analisi, sono stati considerati tutti gli artisti in maniera aggregata e sono stati esaminati i cinque decenni che intercorrono dal 1970 al 2018, in modo da analizzare le vendite nel periodo in cui il movimento è caduto nell’oblio (1970- 1979), nei periodi della ripresa dell’interesse (1980-1999) e nei due decenni successivi (2000- 2010 e 2011-2018). L’analisi per artista prevede invece un approfondimento dell’analisi di mercato di ciascun membro della Confraternita.
Sono state inoltre prese in considerazione le differenze tra i prezzi di stima ed il prezzo di aggiudicazione (disponibili solo dal 1991 in poi) e si è svolta un’analisi delle vendite ripetute e delle opere di grande importanza o la cui vendita è risultata un record nelle aggiudicazioni d’asta.
Sono state infine analizzate le Victorian, Pre-Raphaelite & British Impressionist art, sessioni d’asta dedicate in parte anche alla vendita delle opere d’arte realizzate dagli artisti della Confraternita. Per ciascuna sessione sono state raccolte le informazioni riguardanti il numero dei lotti offerti, il valore delle vendite totale, il prezzo di aggiudicazione medio, l’opera che ha raggiunto il prezzo di vendita più alto ed analizzando eventuali casi di lotti a cui sono associate storie o proprietari particolari.
Si vuole, con questa analisi, esaminare come le vendite all’asta degli artisti preraffaelliti siano mutate nel corso dei decenni in seguito a quella serie di avvenimenti esterni, come mostre d’arte o docufilm televisivi, che sono già stati descritti nel primo capitolo di questo lavoro.