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La strategia nazionale per lo sviluppo delle skills

2. Regno Unito

2.1 Recenti sviluppi del dispositivo e il contesto della strategia nazionale per lo sviluppo delle skills

2.1.2 La strategia nazionale per lo sviluppo delle skills

Vale la pena inquadrare gli interventi più recenti in materia di formazione tecnica e di apprendistato nell’ambito della strategia industriale avviata dal governo di Teresa May nel Novembre 2017, con l’obiettivo di rilanciare la produttività dell’economia britannica nel contesto delle trasformazioni richieste al sistema produttivo dalla rivoluzione digitale, a partire dagli attuali punti di forza del sistema.

Si ritiene infatti importante evidenziare come nell’ambito dell’approccio strategico focalizzato sulla produttività del sistema economico e l’innovazione tecnologica venga dedicata una grande attenzione allo sviluppo delle competenze nei vari settori del sistema dell’istruzione e formazione (es. education post-16; education post-18; apprenticeship; upskilling e reskilling della forza lavoro in generale; e sull’apprenticeship for adults), anche come driver di mobilità sociale.

Il documento di policy “Industrial Strategy. Building a Britain fit for the future114 identifica cinque basi fondamentali per la crescita della produttività (le idee/ l’innovazione; le persone/ lo sviluppo delle skills; le infrastrutture; la costruzione di un ambiente favorevole alle imprese; lo sviluppo dei sistemi locali) e quattro grandi sfide (l’intelligenza artificiale e data economy; l’invecchiamento demografico; l’ambiente; la mobilità).

In particolare, sul tema delle skills si propone una riforma dell’istruzione tecnica, investimenti aggiuntivi nella formazione scientifica e tecnica (matematica, competenze digitali e tecniche) per contrastare la carenza delle cosiddette STEM skills (scienza, tecnologia, ingegneria e matematica), un nuovo programma per la riqualificazione di lavoratori adulti con basse qualifiche e basso livello salariale (National Retraining Scheme).

La valutazione115 a un anno dal lancio della strategia ha messo in evidenza il momento positivo dell’economia britannica (livelli record di investimenti pubblici in R&S; crescita salariale più rapida degli ultimi dieci anni e numero record di persone al lavoro; tasso di disoccupazione più basso degli ultimi 40 anni; aggiornamento delle infrastrutture). Nel fare il punto della situazione ad un anno dall’avvio della strategia il documento mette a fuoco, in particolare, per quello che riguarda il presente report, l’avvio di partenariati strategici tra governo e industria su questioni settoriali specifiche che possano creare opportunità significative per aumentare la produttività, l'occupazione, l'innovazione e le competenze. Gli accordi si costituiscono attraverso call settoriali (call for sectors) lanciate dal governo che invitano i settori a presentare proposte per trasformare la produttività nella loro area.

A Giugno 2019 risultavano conclusi 10 Sector Deals nei seguenti settori: Scienze della vita, Industria automobilistica, Industrie creative, Intelligenza artificiale, Nucleare, Costruzioni, Aerospaziale,

114 HM Government, Industrial Strategy. Building a Britain fit for the future, 2017

https://www.gov.uk/government/publications/industrial-strategy-building-a-britain-fit-for-the-future 115 HM Government, Forging our Future: Industrial Strategy –the story so far, December 2018

Trasporto ferroviario, Settore eolico offshore, e altri sono in via di definizione. Per ciascun settore vengono tracciate alcuni percorsi di sviluppo, finanziati congiuntamente da governo e imprese, su cui si integra l’analisi del fabbisogno e i piani di sviluppo delle skills. Questi accordi tra il governo e le imprese/rappresentanti dei diversi settori industriali sono importanti, ai fini del presente lavoro perché contengono impegni tra le parti anche sullo sviluppo delle skills.

Il documento fa inoltre riferimento alla “più grande trasformazione dell’istruzione/formazione tecnica”, con riferimento, in particolare, all’Apprendistato di livello superiore (Degree

apprenticeship), di cui si parlerà in seguito, e alla riforma dell’istruzione tecnica rappresentata dai

cosiddetti T-level. I T-level sono nuovi programmi di formazione tecnica della durata di due anni progettati con i datori di lavoro per offrire ai giovani le competenze di cui l'industria ha bisogno. Fanno parte della formazione post-16116 e offrono una certificazione tecnica (technical qualification, TQ) di livello ISCED 3. Offrono: formazione in aula su conoscenze tecniche e competenze specialistiche settoriali; un placement in azienda di almeno 45 giorni in aziende del settore; una solida base di competenze trasferibili in matematica, inglese e abilità digitali. I percorsi sono differenziati in base a 15 percorsi di istruzione tecnica (technical education routes) identificate dalla riforma. Ciascun percorso copre diversi gruppi di professioni correlate, semplificando drasticamente il panorama delle qualifiche, in base al principio che per ogni gruppo di professioni o carriere ci sia una sola qualifica, identificata da professionisti del settore. Le 15 occupational routes costituiscono la struttura attraverso la quale tutta la formazione tecnica verrà ora erogata. I T-level, disponibili a partire dal 2020, diventeranno una delle tre principali opzioni di studio al livello 3, insieme all’apprendistato per coloro che desiderano studiare e formarsi per una specifica occupazione e ai livelli A per gli studenti che desiderano continuare l'istruzione accademica. A livello di formazione tecnica post-16 la riforma traccia dunque una alternativa tra un percorso work-based (principalmente apprendistato) e un percorso school-based che implica una qualifica T-level e mira ad aumentare il prestigio dell'educazione tecnica affinché sia ricercata dagli studenti e affinché i datori di lavoro riconoscano e valorizzino le competenze e l'esperienza che essa offre.

La base di questa riforma117 dell’istruzione tecnica è il piano The Post-16 Skills Plan118 del 2016, che attua le raccomandazioni della Sainsbury Review119sulle competenze post-16. Le competenze in

116 Mentre l’obbligo formativo è stato progressivamente esteso dai 16 ai 18 anni, l’obbligo scolastico rimane a 16 anni. La formazione post-16 può essere scolastica o professionale, e prevede dunque diverse possibili opzioni: la partecipazione a percorsi di istruzione full-time per l’acquisizione della certificazione General Certificate of Education Advanced Level (A-level) che dà accessoall’Università; percorsi di istruzione e formazione a tempo pieno o parziale presso istituti di further education che rilasciano qualifiche di livello 3 ISCED; apprendistato, tirocinio o volontariato.

117 Technical and Further Education Act, 2017 http://www.legislation.gov.uk/ukpga/2017/19/contents

118 Department for Business, Innovation and Skills and Department for Education, The Post-16 Skills Plan, July 2016 https://assets.publishing.service.gov.uk/government/uploads/system/uploads/attachment_data/file/536043/Post-16_Skills_Plan.pdf

119 Sainsbury Review, Report of the Independent Panel on Technical Education, April 2016

https://assets.publishing.service.gov.uk/government/uploads/system/uploads/attachment_data/file/536046/Report_of _the_Independent_Panel_on_Technical_Education.pdf

La Sainsbury Review ha avuto il compito di consigliare i ministri sulle azioni volte a migliorare il qualità dell'istruzione tecnica in Inghilterra e, in particolare, di semplificare il sistema troppo complesso e garantire che il nuovo sistema fornisca

materia di formazione tecnica e T-level sono attribuite all’Institute of Apprenticeship and Technical

Education (IFATE).

Nell’ambito della Industrial Strategy il National Retraining Scheme120 è un nuovo programma nazionale per la riqualificazione degli adulti. Si rivolge a lavoratori adulti (dai 24 anni in su) occupati, con un basso livello di qualifica e che percepiscono un salario al di sotto di una determinata soglia. Il programma è finalizzato all’istituzione di un nuovo servizio a supporto dell’upskilling e reskilling di lavoratori adulti con un lavoro poco qualificato, affinché possano trovare un lavoro migliore, siano pronti per i futuri cambiamenti dell'economia, compresi quelli causati dall'automazione, e a soddisfare le esigenze delle imprese di disporre di una forza lavoro multi-skilled in futuro. Il servizio prevede: consulenza e orientamento su misura da parte di un consulente qualificato; formazione sulle abilità funzionali, inizialmente focalizzata su inglese e matematica; formazione flessibile, online e

blended; formazione professionale sul posto di lavoro.

Lo schema è partito nel 2019 con l’avvio di una fase di test in 6 aree dell’Inghilterra; il lancio su scala nazionale è previsto nel 2020. Il programma si caratterizza per l’utilizzo di un particolare approccio “test and learn”, che ha visto coinvolti nella fase di progettazione varie categorie di stakeholders compresi i potenziali beneficiari dell’iniziativa (adulti che lavorano, incluse le persone con esigenze di assistenza per l’utilizzo di strumenti digitali; datori di lavoro in diverse aree del Paese; consulenti di carriera; rappresentanti sindacali; specialisti del cambiamento di comportamento -behaviour change

specialists- su come coinvolgere gli adulti occupati nel programma) e partenariale, con la costituzione

di un partenariato ad hoc (National Retraining Partnership) costituito dai Ministeri dell’Istruzione (Department for Education, DfE), del Tesoro (HM Treasury, HMT ) e del Lavoro (Department for Work

and Pensions, DWP) sotto la guida del Department for Education, dalla Confederazione dell'industria

le competenze necessarie per il 21° secolo. La relazione conclude che lo sviluppo di un tale sistema nazionale di qualifiche, insieme all'introduzione del nuovo prelievo di apprendistato, offre l'opportunità di dotare il Regno Unito di un sistema di istruzione tecnica di alta qualità i cui costi sono equamente condivisi tra i datori di lavoro e lo Stato. Tuttavia, il successo richiederà all'industria di appropriarsi dei contenuti e degli standards dell'istruzione tecnica e di assicurarsi che le aziende aderiscano a questi. È inoltre essenziale che il governo si assicuri che esistano le infrastrutture educative per fornire un sistema di istruzione e formazione tecnica di alta qualità e l'accesso a strutture e attrezzature standards del settore. Altrettanto importante è la diffusa disponibilità di un orientamento professionale completo. Il rapporto descrive come segue le quattro caratteristiche chiave di un sistema di istruzione tecnica orientato al mercato del lavoro e ciò che il governo deve fare per mettere in atto tale sistema: (1) il governo deve progettare il sistema complessivo, mentre gli esperti del settore devono definire le conoscenze e le competenze e i metodi di valutazione per ciascuna qualifica; (2) il sistema deve fornire ai giovani percorsi di formazione chiari, mirati all'occupazione in determinate professioni e deve essere sufficientemente chiaro e semplice da consentire ai consulenti dell’orientamento e della carriera di spiegare facilmente ai giovani le opzioni disponibili. (Prima della riforma c’erano 13.000 qualifiche, molte delle quali di scarso valore, disponibili per i giovani dai 16 ai 18 anni e ciò rendeva estremamente difficile l'orientamento professionale); (3) il sistema deve prevedere passerelle brevi per un collegamento rapido e flessibile tra le opzioni di istruzione accademica e tecnica in entrambe le direzioni e deve sostenere gli adulti che tornano a studiare; e (4) alle persone che non sono pronte ad accedere a un percorso di istruzione tecnica all'età di 16 anni (o più se la loro istruzione è stata ritardata) dovrebbe essere offerto un anno di transizione (transition year) costruito su misura sulla base delle competenze già possedute e delle aspirazioni individuali.

120 National Retraining Scheme https://www.gov.uk/government/publications/national-retraining-scheme/national-retraining-scheme

britannica (Confederation of British Industry, CBI) e dalle confederazioni sindacali (Trades Union

Congress, TUC).

Sui livelli di qualifica 4 e 5 ISCED, i cosiddetti missing middle, su cui si concentra in particolare lo skills

shortage dell’economia del Paese, il governo ha recentemente istituito attraverso due procedure di

evidenza pubblica dei nuovi istituti di tecnologia (Institutes of Technology) che dovranno fornire istruzione tecnica superiore con particolare attenzione alle materie STEM. Gli IoT sono collaborazioni tra further education providers, università e datori di lavoro, e hanno un radicamento territoriale. Pensati come percorsi per giovani verso l’istruzione tecnica superiore offrono anche opportunità di perfezionamento o di sviluppo di nuove competenze per adulti. Con il primo bando (2019) sono stati istituiti 12 IoT ed è in corso una nuova competizione per la creazione di 8 nuovi istituti121.

Nel complesso, dunque, il Regno Unito è impegnato in un importante sforzo di sviluppo delle skills a tutti i livelli. In questo contesto l’apprendistato nel suo insieme occupa un posto importante, che lo rende oggetto di una grande attenzione politica: le riforme in corso mirano a portare il sistema a competere in qualità con i più avanzati a livello europeo e mondiale, con l’obiettivo strategico (peraltro ad oggi ampiamente disatteso) di 3 milioni di nuovi apprendistati/anno. Gli apprendistati di alta formazione rappresentano l’elemento di punta di questa strategia di rilancio del dispositivo. Essendo le riforme in pieno corso non sono ad oggi disponibili valutazioni comprensive delle stesse.